T'invidio turista che arrivi - Report di un neofita - 18/8/17 Lasco di Picio

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Perché questo titolo?

Per il fatto che questo è il mio primo (e spero non ultimo) report osservativo: premetto che è da poco meno di un anno che mi sto dedicando all’osservazione strumentale, pertanto devo ancora scoprire e ammirare mooolti oggetti, basti sapere che ho ancora molto del catalogo di Messier da depennare nella to-do-list.

E dunque, come il romano navigato e quasi assuefatto dalla pur sempre eterna spettacolarità dei monumenti di Roma invidia lo stupore e la meraviglia negli occhi del turista che per la prima volta ha di fronte a sé tali stesse meraviglie, così io da neofita vado a descrivere a voi esperti e navigati (ma non assuefatti) conoscitori del cielo alcuni oggetti classici che con stupore e meraviglia ho addirittura osservato per la prima volta con il mio strumento!

DATA: 18 agosto 2017
LUOGO: la splendida cornice dell’area osservativa a uso e beneficio del Grag a Monte Romano, Lasco di Picio o Gragland per gli amici.
STRUMENTAZIONE: Maksutov SW 150/1800 BD su EQ5 manuale (niente motori o GoTo); oculari: quelli in firma.

Arrivato a Gragland, serata piacevole in temperatura e cielo pulito, montato e stazionato il telescopio, essendo le 21:45 e in attesa di abituarmi al buio e che il Mak vada in equlibrio termico, mi dedico a osservare i due pianeti visibili in questo periodo.

GIOVE – Ormai già basso sull’orizzonte, prospetticamente immerso com’era nell’atmosfera terrestre, non mi offriva neanche dettagli delle bande equatoriali, appena visibili. Callisto si trovava nell’alone che Giove presentava all’oculare, mentre Io, Ganimede e Europa avevano una curiosa e inedita formazione ad arco.

SATURNO - Non perdo mai occasione di puntarlo, ogni volta regala sempre qualcosa. Col 12mm si presentava ben definito nei contorni, con Titano in basso. Del pianeta notavo una diversa colorazione equatoriale, una banda più scura, la Cassini era ben osservabile soprattutto agli estremi destro e sinistro dell’anello sul quale, infine, era proiettata nella parte superiore un accenno di ombra del gigante gassoso.

A partire dalle 22:30 mi sono poi dedicato a qualche Messier verso Sud, in particolare poi nella costellazione del Sagittario che non avevo mai esplorato prima. Dico subito che mi ci sono perso facilmente, ho seguito sì le informazioni sull’app del tablet ma avrei apprezzato il supporto di una guida per guidarmici agevolmente!

M4 (Ammasso globulare nello Scorpione) – Era già basso sull’orizzonte. Col 28mm apprezzavo la natura globulare dell’oggetto con qualche stellina puntiforme intorno all’alone luminoso centrale. Col 20mm diventava già troppo scuro ma potevo risolvere molte più stelle.

M80 (Ammasso globulare nello Scorpione) – Anch’esso ormai basso, poco luminoso ma riconoscibile come globulare. Non sono riuscito a risolverlo in alcuna stella ma posso dire di averlo visto (visto ma non osservato).

M8 (Nebulosa nel Sagittario) – A questo punto mi sono dedicato al Sagittario. L’app mi dava taaanti Messier, non sapevo dove puntare, d’altra parte lì c’è la vista del Centro Galattico… Mentre stavo cercando di capire come fossero disposti gli oggetti rispetto alla “teiera”, la mia attenzione è stata attratta da una macchiolina luminosa visibile a occhi nudi, tra Saturno e Kaus Boreale (la punta in alto della teiera). Ho puntato subito il telescopio senza sapere neanche guardare cosa fosse. Centrato nel cercatore, l’occhio nel 28mm: quello che ho visto… sono rimasto sconcertato, una splendida e vasta nebulosa brillante rispetto al fondo cielo, una trentina di stelle ammassate e ben risolte immerse nella continuazione della nebulosa. Non avevo mai visto qualcosa del genere, forse superiore in bellezza a M42. Solo la curiosità di sapere a questo punto cosa stessi osservando mi ha fatto togliere gli occhi dall’oculare: scoprii così che trattavasi della famosa Laguna! E quelle stelle erano l’ammasso aperto NGC6530. Mi sono domandato come lo potessero vedere gli abitanti dell’Australia che se lo ritrovano giusto allo zenith…

M12 (Ammasso globulare nell’Ofiuco) – Ho poi fatto un salto in un’altra costellazione mai puntata prima, con questo globulare che col 28mm si presentava discretamente esteso con una decina di stelle risolte. Col 20mm il nucleo appariva meglio definito rispetto alle stelle intorno.

M10 (Ammasso globulare nell’Ofiuco) – Anch’esso abbastanza esteso come M12 ma più compatto. A 90x potevo risolvere una decina di stelle intorno il nucleo nel quale tra la nebulosità qualche stellina puntiforme riuscivo a scorgerla.

A questo punto ho dovuto fare una pausa perché stava transitando una sfera di aria umidità opacizzante un po’ il cielo che fino a quel momento era stato limpido e scuro. E quindi finirò domani la stesura di questo report anticipando che il meglio deve ancora venire!

Mi scuso intanto qualora abbia usato impropri termini tecnici.

[Christopher]

Report stratosferico, davvero complimenti.Anche io come te ho iniziato da poco con l'osservazione amatoriale telescopica, e ti assicuro che hai fatto ben trasparire le emozioni intense che si provano alla scoperta dei primi dso (come anche i pianeti). L'effetto novitá purtroppo svanisce dopo poco, ma non in astronomia. In questo hobby fantastico ogni iggetto nasconde caratteristiche uniche, cosicchè è sempre bello osservarne di nuovi. Ah, se hai il visto turistico, fanne uno permanente, difficilmente te ne andrai

anticipando che il meglio deve ancora venire

Aspettiamo con ansia!

[Arcady]

Complimenti, anch'io di recente ho scritto il mio primo report, è stata una grande emozione. Attendiamo il proseguimento!

[Salvatore]

Non serve che ti scusi , hai fatto tutto bene e leggendo sono arrivate tutte le tue emozioni. Continua a scrivere!

[PHIL53]

Complimenti, ci hai messo in appetito !!

Per le nebulose del Sagittario (se lo hai) consiglio di provare con il filtro UHC per far risaltare i meandri della Laguna o il lobi della Trifida.

Vero che la zona è particolarmente ricca, ma solitamente una volta individuata la Laguna si tratta di salire in diagonale e trovi in successione la Trifida poi, oltre Polis la stella sopra il tappo della teiera, prima l' AA Nuvola della Stella del Sagittario per arrivare a M18 (meraviglioso Cigno..) per finire su M16 Neb. Aquila e ancora più su M11 AA delle Anatre Selvatiche....e questi solo i principali oggetti !

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SECONDA PARTE

Verso mezzanotte il cielo è ritornato nuovamente limpido e luccicante di stelle. M31 e il doppio del Perseo erano già visibili a occhio nudo verso Nord-Ovest, il Cigno allo zenith e la Via Lattea ben stagliata da parte a parte.
Sono però ritornato sul Sagittario, c’era un’altra macchiolina anch’essa visibile a occhio nudo sopra M8 e l’ho puntata:

M24 (Ammasso aperto nel Sagittario) – Già al cercatore 9x50 avevo avuto sentore che quest’oggetto (mai osservato prima) sarebbe stato notevolissimo. All’oculare 28mm sono rimasto infatti stordito: un’infinità di stelle e stelline tutte concentrate in un’area che però andava oltre il c.a. a disposizione (0,875°), poteva sembrare una nebulosa se non fosse stato per le centinaia di puntini tutti ben risolti! Un oggetto, direi, da binocolo (o da Dobson ), in piena Via Lattea, sarei rimasto a questo punto a osservarlo per perdermi nelle disposizioni geometriche che le stelline più brillanti offrivano con il tappeto di altre centinaia (migliaia?) di stelle sullo sfondo. Solamente il giorno dopo, andando a cercare info su questo oggetto (cosa che faccio puntualmente quando osservo qualcosa di nuovo), appurai che si trattava della famosa Piccola Nube del Sagittario!

A questo punto ero praticamente ubriaco di queste nuove meraviglie appena scoperte, in particolare M8 e M24! Per tornare sobrio sono andato allora su oggetti che già conoscevo e che rientrano sempre (nei limiti della visibilità) nelle mie osservazioni, ma fu inutile…

M13 (Ammasso globulare in Ercole) – Puntato e centrato con facilità, tanto erano ottimali le condizioni del cielo di Lasco di Picio, avevo il 28mm: mai visto così prepotentemente splendente! Ha praticamente stracciato tutti gli altri globulari osservati! Allora ho tentato una mossa ardua: ho montato direttamente l’8,8mm (204x) ricordandomi di una frase che @Angeloma mi scrisse in qualche vecchio thread qui sul forum. E la scelta fu ripagata: con un campo di 0,40° il globulare riempiva tutta la visuale rimanendo ben distinto nella forma con 50, forse 100 stelline ben risolte intorno al fulgido e brillante nucleo. In particolare proprio la forma complessiva mi colpì, i “confini” dell’ammasso rispetto al cielo di fondo. So benissimo, perché soprattutto ho avuto modo di vederlo grazie al Dobson 12” di @PHIL53 (Lasco di Picio e in generale il Grag dà anche la possibilità di provare altri strumenti), che con più diametro avrei avuto una risoluzione migliore, resto tuttavia fedele al mio Mak compatto. Poi successe un evento non so quanto raro e statisticamente probabile: mentre stavo cercando di tornare razionale nell’osservazione all’oculare di M13, una METEORA mi ha attraversato il campo! E’ stata velocissima, qualche decimo di secondo, ma mooolto luminosa e soprattutto più grande delle stelle, il che mi ha fatto capire subito che non poteva essere un satellite!

M92 (ammasso globulare in Ercole) – Uno sguardo anche al fratellino minore di M13, nucleo distinto, più compatto e – naturalmente- meno stelle risolte.

M31 e M32 (galassie in Andromeda) – La galassia di Andromeda è un altro oggetto immancabile: col 28mm era spettacolare come sempre, questa volta occupava tutta l’area dell’oculare da bordo a bordo con il nucleo (bulge) ben più luminoso. Spostando un po’ il campo inquadrato ecco comparire su un lato anche M32 che si presentava come una stellina avente un alone compatto intorno. Rimango sempre piacevolmente sorpreso nell’osservare nello stesso campo due galassie insieme (M81 e M82, M51 e NGC5195), in funzione delle prestazioni che il mio strumento può offrire.

C14 (doppio ammasso nel Perseo) – E’ stato l’ultimo oggetto osservato, era ormai quasi l’una di notte ed ero sveglio dalle 7 di mattina (altrimenti sarei rimasto). Pur apprezzandolo meglio al binocolo, uno sguardo col 28mm ed eccoli in tutta la loro luminosità, con centinaia e centinaia di stelle che si affacciavano nell’oculare ogni volta che mi spostavo un po’ per spazzolare tutta l’area dei due ammassi. Intorno ad alcuni gruppi di stelle mi è sembrato di notare una lieve nebulosità, non so se questa cosa è documentata oppure era per via della stanchezza. Ho provato poi a mettere il 20mm, semplicemente perché ho notato che questo oculare scurisce molto il fondo cielo e stacca meglio gli oggetti: infatti, se pur a 90x e un campo ristretto a 0,75°, le stelline apparivano ancor più luminose con altre più deboli prima non apprezzate.

Prima di smontare tutto il telescopio, un ultimo sguardo al cielo a occhi nudi: le Pleiadi si stavano alzando a Est, segno inequivocabile del tempo che passa, l’autunno è ormai prossimo e forse ho poche altre possibilità per quest’anno di ammirare altri oggetti nel Sagittario. Una sessione osservativa dedicata esclusivamente a questa costellazione penso non sia sufficiente, tanti sono i gioielli che essa può offrire.

Come dire, il Sagittario ha scagliato la sua freccia e mi ha colpito in pieno!

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L'effetto novitá purtroppo svanisce dopo poco, ma non in astronomia. In questo hobby fantastico ogni iggetto nasconde caratteristiche uniche, cosicchè è sempre bello osservarne di nuovi.

Non solo è bello osservare nuovi DSO, ma anche tornare su quelli già conosciuti per apprezzarne di volta in volta particolari prima non notati!

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Per le nebulose del Sagittario (se lo hai) consiglio di provare con il filtro UHC per far risaltare i meandri della Laguna o il lobi della Trifida.

No, il filtro UHC non lo ho, non so se sul mio 150mm può risultare utile o, meglio, se la spesa vale il risultato che otterrei.

Vero che la zona è particolarmente ricca, ma solitamente una volta individuata la Laguna si tratta di salire in diagonale e trovi in successione la Trifida poi, oltre Polis la stella sopra il tappo della teiera, prima l' AA Nuvola della Stella del Sagittario per arrivare a M18 (meraviglioso Cigno..) per finire su M16 Neb. Aquila e ancora più su M11 AA delle Anatre Selvatiche....e questi solo i principali oggetti !

Eh già, avevo proprio bisogno della guida... diciamo che ho camminato qua e là come un turista che per la prima volta visita una città d'arte e non ha la cartina!

[Tucana]

Hai un'ottima capacità narrativa che rende piacevole e coinvolgente la lettura tanto che in alcuni momenti mi sembrava quasi di essere lì accanto ad osservare.
Coltiva la passione perché hai un futuro davanti.
Complimenti e attendiamo il secondo.

[nicola66]

Bravo avanti così