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  1. #1
    SuperGigante L'avatar di medved
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    Wink Orion Uk VX6L: newton 150/1200

    Ecco volevo presentarvi questo strumento. Questa sera ha visto la prima luce ma poi il cielo si è velato definitivamente e ho dovuto interrompere la sessione.
    Strumento:
    Lo strumento è un newton fabbricato in UK quindi non lo fanno in europa . Il primario dell'esemplare in oggetto è certificato tramite test interferometrico di Zygo di errori inferiori ad 1/8 di lambda sul fronte dell'onda. La stessa Orion certifica una perdita di luminosità dovuta alla riflessione del 3% per ogni superficie riflettente. Non so se il test interferometrico in questione sia attendibile o meno, alcuni dicono di no, fatto sta che si tratta di un ottica con una fama discreta. La cella del primario sembra ben fatta così come sembrano buono il portasecondario. Non sto a dilungarmi troppo se avete curiosità chiedete. Focheggiatore è il solito crayford che non amo ma che fa ciò che deve fare. Ho comunque dovuto inserire una prolunga per poter mettere a fuoco con i miei oculari e questa cosa mi pare strana. Ho controllato e non c'è modo di allontanare il primario dal secondario per "abbassare" la messa a fuoco; boh? Misteri! Il tubo è in alluminio calandrato, un po' povera come soluzione ma dubito, visti i moderati pesi in gioco, che possa creare problemi di flessione. Insomma direi nel complesso da un punto.di vista meccanico alti e bassi ma con alti là dove servono (cella primario) e bassi dove probabilmente ci si può permettere un po' di economia. Ben dimensionate le viti e le molle per la collimazione dello specchio primario. Infine da notare la presenza di una ventolina che lavora soffiando aria sul.fondo dello specchio primario accellerando il raggiungimento dell'equilibrio termico.

    Test sul cielo
    Ho potuto usare poco il telescopio a causa del cielo velato ma una idea me la sono fatta ed è una idea positiva. Innanzitutto la prima cosa che ho notato è stata la presenza di un punto di fuoco netto, inequivocabile e preciso. Anche ad alti ingrandimenti lo snap test è il migliore che abbia avuto tra i miei telescopi. Le immagini stellari sono molto piacevoli e puntiformi, con una precisione che pensavo appartenesse solo ai buoni rifrattori. La figura di diffrazione è molto bella, tanto simile a quello che si vede nei testi di ottica astronomica: un bel dischettino di Airy centrale e gli anelli, in numero di due o tre, attorno. Anelli che nel.caso di questa sera non erano.completi a causa di un seeing discreto (6/7 scala Pickering) ma non eccellente. Nonostante la buona correzione ottica e la focale lunga per un newton il coma si nota bene a bassi ma anche medi ingrandimenti: a 60x si può notare questa aberrazione extrassiale già dopo il 60% del campo.
    Questa sera mi sono limitato ad osservare le poche stelle che il velo.del cielo.lasciava trasparire ma in occasione di un momento di schiarita ho potuto apprezzare un M42/43 molto bello con la nebulosità ricca di particoari. Molto belli gli ammassi di Auriga, non pensavo che soli 150mm di newton potessero mostrare tanto nel deep ma così è stato. Devo però confessare che il primo impatto con tali ammassi è stato deludente ma provenivo da una serie di notti limpidissime ( mag visuale oltre il 5,5 da casa mia) passate a osservare questi oggetti con il dobson 250mm. Una volta contestualizzato lo strumento al suo diametro ho però, come dicevo prima, apprezzato oltre la qualità anche la quantità di ciò che vedevo.
    Confronto con Antares Io acromatico 150/1200
    Ovviamente mi riservo di approfondire meglio questo passaggio in serate migliori però quello che ho visto mi ha fornito un idea di massima. La qualità del.campo stellare inquadrato è nettamente a favore dell'Orion Uk. Stelle puntiformi, immagini precise, secche e poacevoli. La quantità di ciò che si vede è a favore del rifrattore ( ma non così tanto come mi aspettavo) che come detto in passato avvicina molto il mio.newton 8" meade starfinder. Leggerezza e comodità osservartiva sono a favore del newton.
    Insomma fino ad ora credo di poter dire che lo strumento presenti una buona qualità globale ma aspetto di testarlo per bene su stelle doppie, luna e pianeti che poi dovrebbero essere il suo campo di utilizzo.
    Note
    Strana questa cosa della messa a fuoco così esterna
    Strano anche il fatto che abbiano optato per un secondario piuttosto grande, 37mm, che restituisce un ostruzione del 25%. In un newton 150mm f/8 penso si potesse arrivare tranquillamente al 20% tra l'altro riavvicinando un po' il fuoco senza obbligare all'uso di prolunghe.
    Thats all folks.......per il momento!

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    Franco Milani:

  2. #2
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    Re: Orion Uk VX6L: newton 150/1200

    In un newton 150mm f/8 penso si potesse arrivare tranquillamente al 20% tra l'altro riavvicinando un po' il fuoco senza obbligare all'uso di prolunghe
    Questa soluzione viene adottata in un buon numero di Newton per consentire la messa a fuoco con strumenti di ripresa; potrebbe essere così anche in questo caso.
    Sono lieto ti piaccia lo strumento: il Newton f8 (ma anche f10) ha sempre un posto nei miei pensieri.
    Newton: GSO 303/1500; 150/1400; Bresser NT-150L Hexafoc - Mak: Sw 127/1540 BD; VMC11OL - rifrattori: 50/600; 70/350; ETX70 AT; 70/700; 77/910; 90/500.

  3. #3
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    Re: Orion Uk VX6L: newton 150/1200

    Si Angelo, per il poco che ho potuto vedere è un tele molto piacevole e leggero. Probabilmente hanno optato per non specializzare troppo lo strumento per planetario come mi aspettavo; hanno quindi tenuto un secondario un po' abbondante e un punto di fuoco un po' esterno.
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    Franco Milani:

  4. #4
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    Re: Orion Uk VX6L: newton 150/1200

    Bellissima serata passata in compagnia del newton in oggetto. Serata molto limpida, la via lattea si vedeva chiaramente anche se non in modo prepotente. Dell'orsa minore arrivavo a stelle di 5,3 mg. Il seeing invece era piuttosto scarso, direi sul 5 scala Pickering. Mi sono concentrato dunque su oggetti deep: ammassi aperti di Cassiopea e Auriga, M1 nel Toro M31,32,110 e naturalmente M42 più qualche doppia famosa. Devo dire che nonostante i "soli" 150mm di apertura nessuno di questi oggetti mi ha deluso. Gli ammassi tutti bellissimi davano il meglio di se grazie anche al campo corretto e alla puntineiformità stellare. Bellissima la galassia di andromeda che spesso invece delude. Probabilmente i 150mm permettono di avere un fondo più scuro e "tagliano" un po' di nebulosità facendo risaltare la galassia che mostrava contorni più definiti di quelli che sono abituato a vedere. Anche le due galassie satelliti ridaltavano molto bene. Bella visione, davvero.
    Direi che lo strumento lavora molto bene ma prima di definire un giudizio voglio usarlo su bersagli per il quale è stato acquistato, ovvero hires ( dei poveri).

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  5. #5
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    Re: Orion Uk VX6L: newton 150/1200

    E io la serata di ieri sera me la sono giocata per un mal di collo preso per guardare 5 minuti le Pleiadi al binocolo

    Se il tuo focheggiatore è come il mio, si tratta di un crayford a basso profilo con inserito - prima del morsetto da 2" e dell'eventuale riduttore da 1.25" - una prolunga. Quando si usano accessori che si mangiano molto fuoco (torretta binoculare per esempio) si rimuove la prolunga. Mi sembra una soluzione molto intelligente. Volendo, permette sicuramente di spostare in alto e rimpicciolire il secondario per poi usare il focheggiatore senza la prolunga, ma andrebbe rifatto tutto e non penso ne valga la pena (ho anch'io il 25% di ostruzione con un 8" f6).

    Confermo la tua impressione: meccanicamente la cosa più bella è sicuramente la cella del primario. Il tubo è bruttarello, ma è di alluminio e molto leggero. Se dovessi fare astrofoto, lo sostituirei con un qualcosa di più rigido. Il mio focheggiatore è sufficientemente preciso per quello che ci uso io, ma nonostante l'impressione di robustezza non mi dà l'idea di avere un grande carico utile.

    Non mi sono scordato della review

    PS: sapete dove posso trovare le viti che si usano per serrare gli oculari al focheggiatore? Io il telescopio l'ho preso usato; il focheggiatore è dotato di una fascetta di bronzo per stringere gli oculari e 3 fori per tre viti che, premendo sulla fascetta, serrano l'oculare. Purtroppo il precedente proprietario me l'ha fornito con una sola vite, col risultato che gli oculari non sono mai ben fissi. La cosa tra l'altro mi ha anche dato problemi per la collimazione.

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    Orion Optics VX8L + base dobson autocostruita. Oculari: Maxvision 68°: 28mm, 16mm; Plossl 10mm; (T-Japan Orto 7mm); Barlow 2.25/1.3x.

  6. #6
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    Re: Orion Uk VX6L: newton 150/1200

    Di solito, sono viti M3, raramente M2.
    Adriano Lolli è ben fornito, ma forse si può trovare qualcosa presso le forniture elettriche/elettroniche e, alla mal parata, una vite con testa esagonale.
    Newton: GSO 303/1500; 150/1400; Bresser NT-150L Hexafoc - Mak: Sw 127/1540 BD; VMC11OL - rifrattori: 50/600; 70/350; ETX70 AT; 70/700; 77/910; 90/500.

  7. #7
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    Re: Orion Uk VX6L: newton 150/1200

    Mi ha sorpreso molto M42 perché vedevo alcuni particolari nella zona nebulare che faticavo a scorgere nel rifrattore Acromatico anche se in quest'ultimo, o forse proprio perché in quest'ultimo, l'area nebulare è più ampia e intensa. Però con gli altri newton ancora più luminosi le irregolarità nebulari le torno.a vedere.
    Comunque una delle cose più piacevoli è la precisione del punto di fuoco. Quando il campo è a fuoco lo rilevi immediatamente e la puntiformità stellare è utilissima im questo. Certo gioca a favore il rapporto focale non aperto ma mi piace credere che ciò dipenda anche dalla qualità ottica.

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  8. #8
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    Re: Orion Uk VX6L: newton 150/1200

    Ma @Huniseth dove è, non era lui che tempo fa chiedeva informazioni sul newton 150/1200?
    Comunque sono un po' di sere che esco con l'orion da solo o al massimo con il meade starfinder 8" f/6
    Considerazioni generali sono quelle che mi portano tranquillamente ad affermare che il meade starfinder 8" fagocita in ogni campo l'orion 6". Questi due strumenti in un setup base non avrebbero motivo di corsistere. Però l'orion è davvero molto leggero e sulla HDAZ ci sta che è una meraviglia. Sule doppie mi da l'idea di essere un po' più preciso tanto che la separazione tra le due componenti di Castore l'avevo stimata di 4" d'arco mentre è inferiore ( dovrebbe essere 2,6" se non sbaglio).
    Mi manca davvero la prova planetaria e in queste sere inizierò quella selenica.
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  9. #9
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    Re: Orion Uk VX6L: newton 150/1200

    Vengo da una serie di serate passate con il newton in oggetto e il rifrattore acromatico Antares Io di pari diametro e focale. I soggetti sono stati molti, nelle serate di novilunio, ammassi aperti, nebulose, galassie mentre da un paio di notti il target è la Luna.
    Il risultato in soldoni è una netta vittoria del newton nei confronti dell'acromatico. Vediamone i motivi
    1) Ammassi aperti: visitati molti ammassi ngc in cassiopea e i Messier in Auriga e Gemelli. In questo ambito come quantità di stelle visibili ho notato un sostanziale pareggio. Si forse in distolta il rifrattore mostra qualche stellina al limite del " la vedo o non la vedo" in più. La puntiformità stellare è assolutamente identica, anzi ho avuto l'impressione che nel newton fosse più evidente. Il coma che avevo notato fino a 60x con altri oculari di pari potere di ingrandimento è risultato molto ridimensionato. Bellissimo oltretutto nel newton il fondo del cielo molto scuro. Primo punto all'orion uk
    2) Galassie: osservate galassie ben note come il trittico di andromeda e la coppia ngc 147 e 185. Queste ultime due sono risultate molto rognose per questi strumenti e per il cielo casalingo, basta che la trasparenza cali un po a causa dell'umidità e queste due compagne nane del gruppo locale spariscono alla vista. Comunque negli oggetti deboli, al limite, si palesa una oggettiva,seppur minimale ,prevalenza del rifrattore come capacità quantica di raccolta luce. Il bulge di questi oggetti è forse più denso nell'acro ma ancora il newton mostra una maggiore capacità di mostrare confini netti dell'oggetto rispetto al cielo di fondo e in alcuni casi ho avuto l'impressione di notare qualche area più scura in M32. Qui darei una parità tra qualità e quantità di ciò che si vede
    3) Nebulose: mi sono concentrato su oggetti che conosco bene come M1 e M42. Mentre nelle nebbie dei resti della supernova del toro il rifrattore ha mostrato un pelino di presenza un più, nella grande nebulosa di orione il newton ha mostrato meglio confini e aree oscure oltre che il.trapezio all'interno della nebulosa. Anche qui parità oggettiva ma io preferisco l'immagine che restituusce il newton.
    4)Luna: qui il newton vince a mani basse. L'orion mostra tutto con contrasto esemplare e nitidezza molto elevata. Non vedo accenno di cromatismo e la viosione lunare è piacevolissima. Il passaggio al rifrattore è traumatico. A tutta apeetura la visione è impastata e colorata con perdita di particolari. Solo diaframmando a 110 e interponendi un filtro giallo w8 si riequilibriano un po' le cose. Ma il newton è vincitore indiscutibile della prova lunare. Tra l'altro non ho notato neppure la famosa calma delle immagini del rifrattore.
    5) leggerezza e comodità: anche in questo caso in netto vantaggio il newton, pesa forse la metà dell'acro e di osserva in piedi o seduti.
    Ecco queste sono le mie personalissime impressioni sul confronto diretto di questi due strumenti. Dovendo scegliere ovviamente sceglierei il newton anche se il fascino del rifrattorone rimane.

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  10. #10
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    Re: Orion Uk VX6L: newton 150/1200

    ottima cosa, come valuti o imputi sulla bilancia del test la differenza qualitativa dell'ottica?
    voglio dire, l'Antares (ne avevamo già parlato) non brilla per qualità delle lenti e per sistema e tenuta della collimazione, mentre il newton ha una concezione e una qualità nettamente più "moderna".

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