Aiuto Acquisto: Filtro Solare

[Angelo_C]

Come ha giustamente detto Angeloma, le ondulazioni che si vedono in tutti i filtri non danno alcun problema, anzi se fosse troppo teso potrebbe ridurne la resistenza, considera che la pellicola è spessa pochi micron, uno spessore tanto piccolo degrada molto poco il fronte d'onda in ingresso nel telescopio.

Infatti un normalissimo (ed economico) filtro in astrosolar spesso funziona meglio degli equivalenti filtri in vetro di costo superiore, perché in molti di questi il substrato di vetro (su cui viene depositato lo strato filtrante) non è una lastra perfettamente piano-parallela lavorata a tolleranze ottiche (anzi quelli di costo piu basso sono proprio fatti con lastre da finestra) e quindi degradano molto l'immagine, dei filtri in vetro a tutta apertura fatti con tutti i crismi hanno costi non indifferenti che aumentano sponenzialmente con l'aumento del diametro.

[DavideGallotti]

Scusate se mi intrometto nel dialogo, ho preso un filtro solare da un noto sito di astronomia pagato non poco ma non vedo nessuna sigla che indichi livello o numerazione se visivo o fotografico.
unico adesivo oltre al fare attenzione nell'osservare il sole è un piccolo adesivo nella scatola con scritto:

D=200/F=1000
D=200/F=1200
D=250/F=1200

Altro non c'è, come posso capire se è visivo? fatto in Astrosolar, il sole lo vedo grigio chiaro

[Angelo_C]

Strano che non sia scritto, puoi riportare marca e modello del filtro?

In ogni caso se ci hai già messo l'occhio senza rimanere abbagliato è sicuramente un densità 5, ovvero che riduce la luminosità di 100.000 volte, mentre l'astrosolar fotografico ha densità 3,8 e riduce la luminosità "solo" di 6.300 volte, la differenza è di ben 16 volte, quindi se fosse stato un fotografico te ne saresti accorto alla prima occhiata, per via dell'eccessiva luminosità (da abbagliamento).

Ricordiamoci che quando si parla di "densità" seguito da un numero, indicato con ND2, ND3, ecc (leggi, neutral density 2, neutral density 3, ecc) si deve fare attenzione al loro significato, poiché gli stessi codici hanno significati diversi, questo "miscuglio" è nato dai diversi produttori di filtri il quale ogniuno aveva il suo modo di fare i calcoli.

In ogni caso basti sapere che in ambito astronomico (quindi per tutti i filtri montati in cella per barilotti da 50,8 mm e da 31,8 mm oltre che per l'astrosolar), il numero della densità dopo l'ND è espresso come l'inverso del logaritmo in base 10 (quello che viene indicato come 10^x), quindi un ND2 fa passare 1/100° della luce un ND3 1/1.000° della luce una ND5 (come l'astrosolar) un 1/100.000° della luce e via così; in ambito fotografico invece il numero indica il reciproco dell'intensità luminosa di passaggio, ad sempio ND2 fa passare il 50% della luce, l'ND4 il 25% e cosi via, questi li trovate con una progressione in base 2, quindi ND2, ND4, ND8, ND16, ND32, ecc, quelli astronomici li trovate indicati anche con i decimali, ad es. ND 1.2, ND 1.8, ND 3.8, ecc.
Per maggiori chiarimenti sulla cosa ► https://it.wikipedia.org/wiki/Filtro...t%C3%A0_neutra

[paperbike]

Angelo ottima spiegazione, grazie.

[DavideP]

ho letto che alcuni utilizzano il prisma di hershel, ma va bene solo per le foto o si può utilizzare anche in visuale?
paragonandolo al filtro e tralasciando il discorso prezzo esorbitante per un attimo quale è la soluzione migliore?

[DavideGallotti]

Strano che non sia scritto, puoi riportare marca e modello del filtro? .....]

Ciao Angelo, inviato per MP, visto che nome negozio ed articolo eviterei di inserirli qui.
Personalmente mi sembra serio come negozio, devo dire che veniva un foglio allegato al filtro che molto probabilmente aveva i dati di cui parli, ma nel mio ordine fantasioso non trovo più

[Angelo_C]

ho letto che alcuni utilizzano il prisma di hershel, ma va bene solo per le foto o si può utilizzare anche in visuale?
paragonandolo al filtro e tralasciando il discorso prezzo esorbitante per un attimo quale è la soluzione migliore?

Il prisma di herchel, si può utilizzare in visuale come per la fotografia, la cosa importante è che è utilizzabile esclusivamente sui rifrattori, non deve MAI essere usato su nessuno schema ottico che preveda uno specchio secondario (quindi NO newton, SCT, Mak e compagnia bella), il motivo è facilmente intuibile, il filtraggio avviene a valle del focheggiatore, quindi la luce solare (in tutta la sua potenza) arriva al primario che poi la concentra sul secondario il quale potrebbe surriscaldarsi con effetti deleteri; segnalo anche di aver letto che questo accessorio viene sconsigliato anche su rifrattori tipo petzval e tutti quelli il cui schema ottico preveda gruppo ottico in prossimità del fuoco per gli stessi motivi summenzionati, riporto quest'ultimo passaggio per completezza, ma non avendone avuto evidenza non saprei dire se ciò sia vero o meno (sui newton ne ho invece esperienza diretta, quando feci le prime prove per "solarizzare" il mio 114).

Parlando di qualità, il prisma di herschel è piu prestante dell'astrosolar a parità di strumento (quindi stesso tipo di rifrattore e stesso diametro), col prisma la granulazione è meglio visibile rispetto alla pellicola anche in casi di seeing (diurno) non eccelso anche su strumenti di piccolo diametro (nel mio caso 76 ed 80 mm), meglio visibili anche le zone facolari (con l'astrosolar visibili quelle piu prossime al bordo solare col prisma anche quelle un po piu centrali), inoltre regge meglio gli ingrandimenti, tale divario si accentua al crescere del diametro.
Io me ne sono autocostruito uno utilizzando un vecchio diagonale prismatico celestron (quelli che davano a corredo con i loro tubi), non è al livello di quelli in commercio ma è tranquillamente confrontabile con l'astrosolar ed è stata una bella esperienza "didattica".

Ciao Angelo, inviato per MP, visto che nome negozio ed articolo eviterei di inserirli qui.

Ti ho risposto.
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[etruscastro]

sposto nella sezione -Accessori-

[etruscastro]

vorrei anche io provare a cimentarmi con l'osservazione del sole con le dovute precauzioni, e i vostri consigli sono, come sempre molto utili
ho una perplessità però, nei filtri autocostruiti, ma anche in alcuni già pronti, ho notato che il foglio che fa da filtro vero e proprio è tutto spiegazzato, non dovrebbe essere ben teso? o non importa ai fini dell'immagine o della protezione?

se è spiegazzato no, ma generalmente e se lo spiegazzamento è prolungato, alla lunga possono crearsi dei micro fori sulla pellicola che possono risultare ( e lo sono) pericolosi.
quindi, prima di usare il filtro, metterlo velocemente con una mano davanti agli occhi e puntarlo sul Sole per constatare la sua integrità!

[DavideP]

@etruscastro iper lavoro per te questa mattina eh?
Bentornato comunque, cominciavo a sentire la tua mancanza

Ma quindi è possibile che dei microfori possano passare inosservati e danneggiare la retina senza che ce se ne accorga??