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  1. #1
    Sole L'avatar di Alessbonsai
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    diaframmare un rifrattore

    Oggi ho giocato un pò con il rifrattore 120/600.
    Allora, il tubo ha abbastanza CA aberrazione cromatica e sentendo un po in giro, ho capito che diaframmando il tubo si riesce a diminuirla.
    Quindi ho fatto alcune prove di giorno, togliendo il tappo del tappo, effettivamente la storia migliora, peccato che il foro sul tappo è da 5,7 cm, quindi uno che compra a fare un tubo da 120 se poi lo diaframma a 5.7?
    Allora ragionando ho detto e se lo diaframmo a 8 ? Cosa succede?
    Comprato un cartoncino nero opaco e ho fatto alcuni esperimenti.
    Mi sono fatto un tubo estraibile diaframmato
    IMG_8609.jpg
    IMG_8603.jpg
    Ho provato con questo accrocco e con un diaframma da 8cm il difetto viene quasi tutto eliminato, resta un filino di CA ma sopportabile, sopportavo quella che si creava a 120.
    Pero questo lo sapevate
    Ho fatto un altro esperimento.
    Ho provato il diaframma a diverse distanze dalla lente.
    Se il diaframma da 8cm con oculare da 20mm lo tengo a circa 7cm dalla lente, miglioro la nitidezza dello strumento e la CA
    IMG_8604.jpg
    Provandolo con un 10mm peggiora e ho ricalcolato la distanza, e la nitidezza migliore si ha con il diaframma a circa 4 cm dalla fine del paraluce.
    IMG_8607.jpg
    Naturalmente da 20mm a 10mm la nitidezza CA peggiora, ma sempre meglio dell'originale .
    Penso che questo diaframma utilizzato su soggetti luminosi, possa giovare alla visuale, certo non diventa un apo ma può dare qualche soddisfazione.
    Piccola considerazione , usando il tappo del rifrattore mi risultava si, una diminuzione importante della CA, ma introduceva una sdoppiatura evidente dell'immagine, questo penso che sia causato dallo spessore del diaframma che risulta di circa 9mm, ed ha anche gli angoli vivi, e quindi può creare diffrazione, almeno credo (i diaframmi degli obiettivi hanno il profilo arrotondato e con una certa pendenza).
    Come mi ricapita una mezza giornata libera provo altre dimensioni di diaframma, voglio vedere fino a che punto posso lasciare il tubo aperto mantenendo una discreta correzione.
    Se avete idee parlate adesso o mai più

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  2. #2
    Nucleo Galattico Attivo L'avatar di Angeloma
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    Re: diaframmare un rifrattore

    uno che compra a fare un tubo da 120 se poi lo diaframma a 5.7?
    Appunto!

    il tubo ha abbastanza CA aberrazione cromatica e sentendo un po in giro, ho capito che diaframmando il tubo si riesce a diminuirla
    E diminuisce anche tutto il resto; vale a dire, tutto quello che fa la differenza fra un tubo da 120 e uno da 80...

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  3. #3
    Sole L'avatar di Alessbonsai
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    Re: diaframmare un rifrattore

    Si certo, visto che la CA da fastidio di più su oggetti luminosi, se uno si vuole fare una passeggiata sulla luna o su Sirio, lo monta osserva e poi lo toglie.
    Come ho detto un apo non si fa cosi
    Poi con 7 euro ho preso, compasso, colla, 4 rotoli di nastro adesivo e un righello , con una spesa minima si fa qualcosa

  4. #4
    Sole L'avatar di Giova84
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    Re: diaframmare un rifrattore

    Ho il tuo stesso rifrattore e mi sono arrovellato il cervello per trovare una soluzione alle aberrazioni cromatiche, davvero evidenti e fastidiose osservando Luna e pianeti oltre i 60x. Col "tapo del tappo" la situazione, sugli obiettivi citati, migliora, ma si perde anche tanta luce.
    Ho pensato a qualche filtro apposito, tipo giallo, fringe killer o semiapo, tutti variamente consigliati... ma erano sono palliativi...

    Allora ho iniziato ad ascoltare i tanti consigli dei più saggi del forum, che in definitiva andavano tutti nella stessa direzione: utilizzare il rifrattore per quello per cui è concepito, il rich field.

    Questa si è rivelata la strada più efficace da intraprendere: ho pressoché abbandonato quello che definire "hi-res" era un insulto a chi lo fa davvero e mi sono dedicato ai grandi campi a bassi ingrandimenti, che sono il suo pane, ed è lì che non delude!
    Le aberrazioni spariscono, il campo è assolutamente piano, senza distorsioni apprezzabili.

    Ho ottenuto buoni risultati anche nel deep sky, spingendomi fino a 150 ingrandimenti con soddisfazione: in questo campo le aberrazioni cromatiche non incidono drammaticamente, in quanto gli oggetti osservati sono poco luminosi.

    Poi, ho comprato un mak per l'hi-res...

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    Rifrattore acro SW 120/600 e Messier MC 127/1900 su montatura altazimutale ES Twilight I; ES Dobson UL 12"; oculari MaxVision 68° 24mm, AP UWA 16mm, ES 82° 11-8,8-6,7-4,7mm.

  5. #5
    Sole L'avatar di Alessbonsai
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    Re: diaframmare un rifrattore

    Alla fine è soltanto un gioco, e con questi esperimenti si capiscono tante cose.
    Certo non diventa un apo , ma con qualche accorgimento si riesce a migliorare un po dove di suo non arriva.
    PS tu che oculari usi? Come ti sei trovato con quelli in dotazione, a me tanto male non sembrano, e ho confrontato il 24mm con il 24mm Hyperion e non ci vedo questo abisso di differenza.

  6. #6
    Sole L'avatar di Giova84
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    Re: diaframmare un rifrattore

    Beh, sicuramente fai bene a sperimentare, soprattutto se è l'unico occhio sull'Universo che passa il convento!
    Anche io ci sono passato e mi ha regalato l'emozione dei primi Giove e Saturno...impagabile...

    Il mio intervento era più che altro per dire che se usi il rifrattore per ciò per cui è concepito, potrai toglierti belle soddisfazioni: io l'ho spremuto a dovere per tre anni prima di sentire forte l'esigenza di un aggiornamento della strumentazione.

    Il mio consiglio, quindi, è: smanetta quanto vuoi, tutto fa esperienza, ma poi porta il rifrattore sotto cieli bui e osserva oggetti estesi e più dso in visione congiunta, sarà una goduria!

    Per quanto riguarda gli oculari, quelli in dotazione non erano malaccio, ma ho deciso di ottimizzare gli accessori per far rendere al massimo lo strumento, per cui li ho venduti tutti e ho preso:
    - un diagonale prismatico Baader T2-32 al posto del prisma di amici 45°, per avere una riflettività garantita al 94% e un diaframma di campo superiore a quello massimo raggiungibile da un oculare da 1.25" (dopo una prova con diagonale e un oculare da 2", ho capito che appesantivano e squilibravano troppo il sistema e ho deciso di puntare esclusivamente su accessori da 1.25");
    - un Maxvision 24mm 68° per avere una PU vicina al limite dell'occhio adulto (4.8) e tanto (ma proprio tanto) campo reale (2.7°), per osservare oggetti particolarmente estesi (Andromeda, Pleiadi, Velo, Doppio ammasso ecc.);
    - un ES 11mm 82° per avere medi ingrandimenti (55x) e massimo CR possibile (1.5°);
    - un Planetary ED 5mm per spingermi su con gli ingrandimenti (120x), specialmente per oggetti piccoli e luminosi come le planetarie, ma anche per qualche globulare.
    Sono state tutte scelte ottime, ma il mio preferito è senza dubbio l'ES: offre probabilmente la migliore PU per il deep sky (2.2) e si è spesso rivelato la migliore soluzione tra il non vedere a causa del fondo cielo troppo chiaro e l'eccessiva oscurità della visione.

    Nel deep sky posso anche dirti che ho trovato giovamento col filtro UHC, mentre il filtro Moon&SkyGlow che ho preso per quando usavo il telescopio sotto il cielo urbano e suburbano si è rivelato non solo non utile, ma addirittura deleterio, in quanto accentua il cromatismo dello strumento.

    Spero di esserti stato utile.

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  7. #7
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    Re: diaframmare un rifrattore

    Per quanto riguarda gli oculari, quelli in dotazione non erano malaccio
    Finché si tratta di oculari di lunga focale e basso ingrandimento, ci si può anche stare e difficile è vedere la differenza in confronto con un un oculare costoso, se non in casi particolari; ma quando il gioco si fa duro e si va su con gl'ingrandimenti, vien da piangere. In questo caso, tra un oculare "di serie" e un "fuoriserie", la differenza è sempre palpabile ed evidente!
    Per una botta di fortuna, mi son però ritrovato dei plebeissimi Plössl e Kellner cinesi no brand tra i 25 e i 4mm forniti a corredo d'un paio di strumenti (penosi) e risalenti a oltre quindici anni fa, veramente buoni, ma caratterizzati da un campo apparente di appena una quarantina di gradi!
    Sono molto superiori a dei recenti Plössl e Super Plössl, a parità di focale: si tratta di "separare il grano dal loglio"...

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  8. #8
    Sole L'avatar di Alessbonsai
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    Re: diaframmare un rifrattore

    Anche io ho fatto il ragionamento del peso e dell'ingombro avendo un Hyperion 24mm che pesa un botto e stamattina vado a prendere questa
    https://www.teleskop-express.de/shop...12-Lambda.html
    Se stasera mi capita un cielo decente voglio vedere se ci sono differenze sostanziali tra il 25 di serie e il 24 Hyperion

    Il maxvision lo fanno ancora? Vorrei capire qualcosa se il 28mm è buono lo stesso altrimenti faccio la collezione di 24mm

    ES 11mm 82° gia lo avevo adocchiato, il 10 di serie è troppo chiuso e buio.

    Teknosky Planetary ED 5mm, non è troppo come ingrandimento? non ti degrada troppo? io faccio il paragone sempre tra quelli di serie, tra 25mm e 10 mm, con il 10mm mi sembra che la visione generale sia troppo morbida e poco incisa (termine tecnico moscio).

    Nel deep sky posso anche dirti che ho trovato giovamento col filtro UHC, mentre il filtro Moon&SkyGlow che ho preso per quando usavo il telescopio sotto il cielo urbano e suburbano si è rivelato non solo non utile, ma addirittura deleterio, in quanto accentua il cromatismo dello strumento.
    Io adesso sono in Germania e tempo permettendo, i cieli sono decenti, quando tornerò a Roma sarà un pianto, qualche volta ho la possibilità di andare fuori, vicino VT purtroppo, e di cieli bui ne avrò pochi in futuro

    UHC-S Baader ?
    Io pensavo al Baader neodinium, ho sentito in giro che non faccia miracoli ma sia buono

    Spero di esserti stato utile.
    Molto

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  9. #9
    Sole L'avatar di Giova84
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    Re: diaframmare un rifrattore

    Ciao, ti rispondo per punti.

    1. diagonale: chiedi al rivenditore il diaframma di campo, all'epoca feci una ricerca e trovai un paio di discussioni in cui si diceva che le diagonali 1.25" avevano un diaframma inferiore ai 28mm e questo comporta la perdita di luce con oculari a focale lunga (il 24mm per esempio); per questo alla fine optai per il prisma Baader t2-32, che ha un diaframma di campo di 32mm.

    2. 24mm Maxvision: non lo fanno più, ma ha ottiche identiche all'ES 24mm 68°, che a volte si trova in offerta. Differenze grosse col 25mm in termini di resa non ne ho notate (come dice @Angeloma bisogna iniziare a spremere lo strumento ad alti ingrandimenti per cogliere la maggiore qualità), ma il campo in più che offre vale la spesa. PS. il MV pesa 380gr, l'ES 320gr...non so il Baader...

    3. ES 11mm 82°: un altro pianeta rispetto al 10 in dotazione.

    4. ED 5mm: offre 120x e PU 1, perfettamente tollerabili dallo strumento. Scuro è scuro, infatti lo uso per oggetti molto piccoli e discretamente luminosi, come le planetarie che altrimenti non distingueresti, a minor ingrandimenti, dalle stelle limitrofe. ANche sui pianeti, diaframmando lo strumento col tappo del tappo, dice la sua.

    5. UHC: è un no brand cinese e già il suo lo fa, rendendo molto sotto cieli bui. L'ho confrontato con il Baader UHC-S di @alextar e quest'ultimo mi è piaciuto leggermente di più, perché meno scuro. In ogni caso, può far la differenza tra vedere e non vedere per oggetti al limite.
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  10. #10
    Sole L'avatar di Giova84
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    Re: diaframmare un rifrattore

    Mi sono dimenticato di dirti che ho provato anche a spingermi qualche volta fino a 150x con un 4mm cinesaccio e il risultato, sempre su oggetti piccoli e luminosi, talvolta è stato apprezzabile, anche se il più delle volte inferiore alla resa del 5mm.
    Insomma, un 4mm (o l'ED 3.2mm) potrebbe essere un'ulteriore arricchimento del parco oculari, soprattutto se provi a fare anche un po' di planetario (diaframmando l'ota), ma non è certo una priorità e soltanto e trovassi un'ottima offerta, altrimenti mi fermerei al 5mm, che è oculare ampiamente apprezzato e che potresti usare con profitto anche con altri strumenti.
    Ultima modifica di Giova84; 22-03-2018 alle 13:31
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