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  1. #1
    Sole L'avatar di Giova84
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    Buona la prima, combattuta la seconda

    Dopo l'overdose di galassie dello scorso 6 aprile, la sete di cielo, lungi dall'essersi placata, ha ripreso inesorabile ad ardere, convincendo me e @alextar a cercare una fonte in cui dissetarci.
    Dopo aver sfiorato il sogno di trascinarci quasi tutto il gruppo degli Amici Astrofili Campani (ovviamente escludendo @SVelo, che quando prenderà le vie del Matese porterà con sé un vortice di vento, neve e grandine ;-P), ci accontentiamo di salire in due a Campo Braca… o meglio, in quattro, perché stranamente le nostre consorti si offrono volontarie per accompagnarci!

    Individuiamo, come unica data disponibile, venerdì 20 aprile: si tratta, in realtà, di una soluzione ai limiti della tollerabilità, il che dà una dimostrazione della gravità della situazione mentale dei protagonisti: la Luna crescente è già al 25% e tramonterà soltanto intorno alle 23.30, rendendo senza dubbio il cielo meno scuro rispetto ad altre serate vissute sul posto.
    Le condizioni atmosferiche, tuttavia, sono dalla nostra parte: una calda giornata primaverile, moderatamente umida, offre un cielo terso e sgombro di nubi, temperature miti (12°C più o meno immutati nel corso della serata). Peccato che, in chiusura, un forte vento che spirava da nord ha costretto a concludere anzitempo la serata, rendendo del tutto impossibile il puntamento; per fortuna, si è palesato soltanto intorno alle 00.45. Purtroppo, il seeing attesta su valori pessimi, attribuibili a un IV livello della scala di Antoniadi, con un lieve miglioramento verso fine serata.

    Partiamo separati e io arrivo alla vallata intorno alle 19:50, in modo tale da poter con calma valutare la situazione microclimatica (per un attimo ho temuto di vedere il fantasma di Campo Braca, ma per fortuna è stata, forse, solo suggestione), montare la strumentazione e mangiare qualcosa, in attesa che ci raggiungessero i nostri amici e che il cielo si scurisse.
    La serata, personalmente, è stata strana da un punto di vista osservativo, altalenante tra gioie e dolori.
    Inizio a tambur battente col programma stabilito e inanello alcuni oggetti di grande impatto:

    M97 (UMa; NP; osservata con 24mm, 16mm, 11mm). La nebulosa Gufo, a causa anche del seeing scarso, offre il meglio di sé a 95x, col 16mm munito di UHC: si presenta come un disco grigio molto ampio, al cui interno, soltanto a tratti e in distolta, si riesce a percepire una zona più scura, di forma ellittica e andamento grossomodo verticale. Ben visibile, in alto a est, una stellina di undicesima magnitudine che accompagna la planetaria.

    M108. (UMa; GX; osservata con 24mm, 16mm, 11mm). La visione migliore della galassia Tavola da surf si ottiene con l'11mm, che offre un miglior contrasto col fondo cielo rispetto al 16mm. Il dso si dispone di taglio, inclinato da ovest verso est con un angolo di circa 60°, ha bulge puntiforme e molto luminoso, attorno al quale un alone grigiastro, dalla tonalità grossomodo costante su tutta la superficie, sfuma rapidamente senza che ne siano definibili chiaramente i confini.

    M109 (UMa; GX; osservata con 24mm, 16mm, 11mm). Per osservare la galassia Aspirapolvere l'ingrandimento migliore risulta essere 95x col 16mm, poiché, in questo caso, l'11mm scurisce troppo l'immagine, facendo perdere qualche dettaglio. L'oggetto si colloca di piatto, ha forma ellittica a maggior estensione orizzontale; il bulge è puntiforme e piuttosto luminoso, mentre la porzione periferica appare come un alone grigio che sfuma docilmente, confondendo i propri confini col fondo cielo. È da notare che, all'interno dell'oggetto, è possibile individuare tre stelle: una posta subito sopra il bulge, in posizione centrale, le altre due, invece, più o meno precisamente alle propaggini orizzontali della galassia. L'estremo limite meridionale è segnato da una coppia di astri disposti verticalmente, di cui quello inferiore ha nona magnitudine e quello superiore undicesima.

    NGC3953 (UMa; GX; osservata con 24mm, 11mm). Galassia di dodicesima magnitudine, appare nell'11mm come un dischetto di forma ellittica con assi molto simili, che le danno, a primo acchito, un aspetto quasi circolare. L'oggetto è leggermente allungato in direzione sud-ovest/nord-est e inclinato di circa 45° verso sud-ovest. Ha bulge circolare, abbastanza esteso e discretamente luminoso, che sfuma rapidamente verso l'esterno.


    ----------> CONTINUA
    Rifrattore acro SW 120/600 e Messier MC 127/1900 su montatura altazimutale ES Twilight I; ES Dobson UL 12"; oculari MaxVision 68° 24mm, AP UWA 16mm, ES 82° 11-8,8-6,7-4,7mm.

  2. #2
    Sole L'avatar di Giova84
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    Re: Buona la prima, combattuta la seconda

    A questo punto, viro sulla costellazione della Chioma di Berenice e qui finisco per naufragare e perdere definitivamente la rotta: d'ora in poi, tutto quello che ho osservato non era stato preventivato.
    Le difficoltà nascono, senza dubbio, da un problema che mi sta dando Stellarium versione desktop, a causa del quale, quando uso il plug-in “oculari”, mi restituisce una visione ruotata di circa 90°rispetto a ciò che vedo realmente, rendendomi difficile il riconoscimento di ciò che inquadro e, di conseguenza, lo star-hopping.
    Se a ciò si aggiunge il fatto di essere abituato a puntare con l'acro corto, red-dot e quasi 3° di campo reale, si capisce come, passando a un misero grado con solo telrad, debba ancora maturare proprio nelle operazioni di ricerca degli oggetti.
    La Chioma, del resto, non è proprio il terreno fertile per questo tipo di “esercizio”: è un mare di stelle e galassie, in cui ci si imbatte senza sosta, al solo muovere il telescopio! Emozionante nel complesso, un po' frustrante nelle difficoltà a riconoscere gli oggetti che inquadro di volta in volta. In ogni caso, riesco a riconoscere le seguenti galassie:

    NGC4448 (Com; GX; osservata con 24mm, 11mm). Posta nelle immediate vicinanze di γ-Com, la galassia è trovata casualmente col 24mm e poi osservata in dettaglio con l'11mm. Si dispone di taglio, appare molto allungata e inclinata da sud-ovest verso nord-est, ha bulge puntiforme molto brillante, con un'area immediatamente periferica che conserva un'elevata luminosità e va a stirarsi lungo l'asse maggiore dell'oggetto; la porzione esterna, invece, è poco definita.

    NGC4278, NGC4283, NGC4286 (Com; GX; osservate con 24mm, 11mm, 8mm). Bel terzetto di galassie, non in programma, riconosciute tramite Stellarium. Si dispongono a breve distanza tra loro, tracciando una linea grossomodo verticale, con NGC4283 leggermente più spostata verso nord-est. Al fine di ricavare qualche dettaglio in più, considerata la limitata estensione e luminosità degli oggetti, si è deciso di osservarli prima con l'11mm, poi con l'8mm, che ha fornito risultati lievemente migliori.
    La prima, di decima magnitudine, appare nettamente la più brillante, tanto da essere l'unica in un primo momento riconosciuta come dso nel 24mm; si presenta come un dischetto grigiastro, irregolarmente circolare, con bulge concentrato e abbastanza luminoso che va a sfumare rapidamente verso l'esterno. Sembra, ad alti ingrandimenti, disporsi di piatto e assumere una forma ellittica poco eccentrica e una lieve inclinazione verso sud.
    La seconda, di dodicesima magnitudine, ha bulge circolare, di diametro appena percepibile e discretamente brillante, attorno al quale si diffonde un evanescente alone grigio dalla forma indefinita.
    La terza, appare come un puntino circondato da un piccolo alone ai limiti della percepibilità.

    NGC4274 (Com; GX; osservata con 24mm, 11mm, 8mm). Galassia in cui mi imbatto casualmente, in quanto nel 24mm forma una attraente coppia con NGC4278. Salendo con gli ingrandimenti, è molto appagante la visione congiunta nell'11mm con le tre galassie descritte in precedenza. Delle quattro è la più evidente, forse leggermente meno brillante di NGC4278, ma un po' più ampia, disposta di taglio, inclinata con un angolo di circa 65° verso sud, bulge puntiforme e zona periferica con buona luminosità, che si estende con andamento ellittico piuttosto allungato.

    NGC4314 (Com; GX; osservata con 24mm, 11mm). Altra galassia della Chioma, ancora una volta non preventivata, ma individuata nel 24mm e poi riconosciuta tramite Stellarium. Il dso si dispone di taglio, molto stretta e allungata in direzione est, con bulge di forma ellittica, non particolarmente brillante, che segue l'andamento dell'oggetto nel suo insieme; una stella appena visibile sembra segnare il limite orientale della galassia.


    ----------> CONTINUA
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  3. #3
    Sole L'avatar di Giova84
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    Re: Buona la prima, combattuta la seconda

    Non è finita, perché un nuovo, grosso, problema ostacola la mia marcia: il PC si scarica definitivamente, in quanto troppo e costantemente adoperato per venire a capo di ciò che stavo vedendo nell'oceano astrale della Chioma.
    Ripiego allora su oggetti semplici da trovare, chiedendo qualche dritta ad Ale, poi, quando lui abbandona il campo di battaglia un po' prima di me, mi arrangio cercando su internet. Riesco, quindi, a fare poca roba, anche perché poi il forte vento mi convince che è meglio levare mano.
    Comunque, riesco a portare ancora a casa:

    M51, NGC5195 (UMa; GX; osservata con 24mm, 16mm, 11mm). Decido di ritornare, dopo la fugace osservazione della precedente uscita sulla Vortice con la relativa galassia interagente. Stavolta, l'ingrandimento che, forse, mi garantisce i migliori dettagli sono i 95x. Che dire: spettacolari! La Vortice ha un bulge molto luminoso, circolare, dal dimetro sensibile, ma soprattutto sono ben visibili, e ancor più netti in distolta, i bracci che si avvolgono attorno ad esso. NGC5195, invece, spicca col suo bulge che è un disco brillante, più esteso rispetto a quello della compagna.

    M101 (UMa; GX; osservata con 24mm, 16mm, 11mm). Anche in questo caso si tratta di un ritorno dopo la frettolosa sosta su questo oggetto alla fine dell'ultima serata e di nuovo, come nel caso precedente, i 95x si dimostrano essere gli ingrandimenti più efficaci. La galassia Girandola è davvero molto estesa, ma con una luminosità superficiale chiaramente inferiore rispetto alla Vortice. In effetti, essa appare ad uno sguardo superficiale come un ampio alone grigio, con nucleo moderatamente brillante che sfuma verso l'esterno tanto da non essere possibile individuarne dei confini certi. Attraverso una più attenta osservazione, tuttavia, e in particolare in distolta, si intuiscono i bracci della stessa.

    NGC5474 (UMa; GX; osservata con 24mm, 11mm). Dso in cui mi imbatto casualmente, mentre ero alla ricerca di M101, e riconosciuta con certezza solo in fase di report. Si tratta di una piccola galassia che offre il meglio di sé a 138x: si dispone di piatto, apparendo come una macchiolina grigia forma ellittica moderatamente allungata e con andamento orizzontale, con bulge esteso e poco luminoso.

    M81, M82 (UMa; GX; osservata con 24mm, 16mm, 11mm). Osservo le due celebri galassie dell'Orsa Maggiore prima in visione congiunta nel 24mm e nel 16mm (meglio il primo, perché offre una visuale più “comoda”), poi mi soffermo nell'osservazione di dettaglio con l'11mm. La Bode si dispone di piatto con la sua ellissi davvero molto estesa nell'11mm, con sviluppo orizzontale, leggermente inclinata verso nord-est. Il bulge è circolare, quasi puntiforme e molto luminoso, per poi fumare gradatamente verso l'esterno. La Sigaro è, forse, ancor più bella della precedente: disposta di taglio, molto allungata, con le due stremità dalla differente forma, quella superiore più arrotondata, quella inferiore più appuntita. A differenza della Bode, assume un andamento quasi verticale, con lieve inclinazione verso nord-ovest; ha bulge luminoso ed esteso, che ricalca nella forma quello del dso nel suo complesso.

    NGC3077 (UMa; GX; osservata con 24mm, 11mm). Altro dso trovato per caso, nelle fasi di puntamento di M81 ed M82, e riconosciuto come la galassia Ghirlanda in base alla posizione relativa assunta rispetto alle due galassie principali (in fase di report). Molto più piccola e meno luminosa delle più celebri vicine, a primo acchito appare come un alone grigiastro indistinto, a causa anche di un bulge non particolarmente brillante, che si confonde cromaticamente col resto dell'oggetto; tuttavia, osservando in distolta, è possibile cogliere qualche dettaglio in più: la galassia si presenta di piatto, con disposizione pressoché orizzontale e una lieve inclinazione verso ovest.

    M3 (CVn; GC; osservato con 24mm, 11mm, 8mm; 6,7mm). È l'oggetto che mi convince a levar mano alla serata: il vento è talmente forte che non riesco a tenere il Dobson fermo, tanto che devo farmi aiutare da mia moglie per cambiare oculari. Lo splendido ammasso globulare appare come un batuffolo grigio nel 24mm e man mano che salgo con gli ingrandimenti lo spettacolo è sempre più appagante: nel 6,7mm appare praticamente risolto fin nel nucleo (anche se la visione traballante in cui mi trovo a operare non consente di cogliere fino in fondo i dettagli che potenzialmente offrirebbe l'oculare) e l'impressione è che si potrebbe osare anche il 5mm, ma veramente ormai la situazione è ingestibile.

    Al di là di qualche sofferenza di troppo, c'è da dire che sono comunque riuscito a conquistare un bottino discreto.
    Soprattutto, però, l'esperimento dell'uscita “di coppia” è perfettamente riuscito, anche grazie ai coniugi Alextar che hanno portato scorte per affrontare non una serata osservativa, ma una campagna militare: tra taralli, amaretti, vino e liquori non ci è mancato davvero nulla! E poi, mentre noi osservavamo e attiravamo l'attenzione delle donzelle per ammirare i frutti più succulenti che il cielo ci offriva, loro si sono tenute piacevolmente compagnia fino all'ultimo. Insomma, un momento di convivialità davvero gradevole!


    ----------> FINE <----------
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  4. #4
    Pulsar L'avatar di nicola66
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    Re: Buona la prima, combattuta la seconda

    L'avevo detto io che la serata era a limite
    Scherzi a parte faccio i miei complimenti per l'ottima serata, per il report e per la vostra tenacia.
    Lascia che l'anima rimanga fiera e composta di fronte ad un milione di universi

  5. #5
    SuperNova L'avatar di SVelo
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    Re: Buona la prima, combattuta la seconda

    Citazione Originariamente Scritto da Giova84 Visualizza Messaggio
    escludendo @SVelo, che quando prenderà le vie del Matese porterà con sé un vortice di vento, neve e grandine
    E io perciò non vengo, per non rovinarvi la serata

  6. #6
    Sole L'avatar di Giova84
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    Re: Buona la prima, combattuta la seconda

    Aej... ogni scusa è buona!
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  7. #7
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    Re: Buona la prima, combattuta la seconda

    l'ho potuto leggere solo ora e ti faccio i complimenti, con la Luna e le situazioni di contorno hai portato a casa un discreto bottino per nulla semplice.

  8. #8
    Nana Rossa L'avatar di Japponiglio
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    Re: Buona la prima, combattuta la seconda

    Bella scorpacciata, bravi!
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  9. #9
    SuperGigante L'avatar di Gitt
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    Re: Buona la prima, combattuta la seconda

    Tra una riunione e una conference-call sono riuscito a leggere il tuo report: complimenti per la tenacia, so bene cosa vuol dire osservare col vento che ti sposta il dobson al cambio oculare.!

    Mi piace moltissimo il tuo modo di descrivere gli oggetti, è molto personale ed efficace, ma nello stesso tempo è anche quanto più possibile "oggettivo" e ricco di riferimenti verificabili e confrontabili con le osservazioni degli altri astrofili.

    Mi sono segnato il tripletto NGC4278, NGC4283, NGC4286.

    Avevo osservato le prime due con l'8", ma la terza, ovviamente, era fuori portata.

    Sicuramente le condizioni non erano ideali, ma questo ci fa solo immaginare cosa riuscirai a osservare e descrivere, quando ti capiterà la serata giusta!

    Ammirevole infine la pazienza delle consorti.
    Dobson RPAstro 16"/f4,5 | Oculari: Hyperion 21/68°, ES 14-11-8,8-6,7/82°, Planetary ED 5-3,2/60° | Barlow: Meade APO 140 2x | Filtri: Astronomik UHC e O-III

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