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  1. #1
    Nana Bruna L'avatar di fabpc
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    Report 8/9/18: il battesimo di un dobsoniano c/o Lasco di Picio (VT)

    Sfruttando le potenzialità offerte del Gruppo Astrofili Galileo Galilei di cui orgogliosamente e spero non immeritatamente faccio parte, nella previsione a medio termine di affiancare al mio fido Mak150 uno strumento di diametro più generoso, l'ultima Luna nuova estiva l'ho passata all'area osservativa del GrAG utilizzando uno dei due dobson a disposizione dei soci: il Gragson! Trattasi di massiccio tubo Newton su base Dobson, di diametro pari a 317mm e rapporto focale 5. Ho così potuto saggiare la bontà di un diametro importante paragonando la resa visiva degli oggetti che già avevo osservato col Mak; il risultato è stato appagante ed entusiasmante, il divertimento è stato inoltre accentuato dal fatto che sfortunatamente il cercatore del Gragson aveva le pile scariche e il crocicchio non si vedeva per niente: ho dovuto quindi navigare col solo Telrad che mi ha colpito per facilità di utilizzo.

    Di seguito, dunque, il mio senza pretese report osservativo: si tratta di oggetti facili e alla portata di un neofita quale mi considero tuttora.

    Oculari usati: un Orion 26mm 70°, un TS Expanse 13mm 70° (accessori del GrAG) e il mio Explorer Scientific 8,8mm 82°. Non ho idea di come valutare quantitativamente le condizioni atmosferiche, ogni tanto qualche velatura di passaggio. Umidità abbastanza contenuta (binocolo e specchietto del Telrad appannati nella seconda parte della notte).

    La sessione di osservazioni è iniziata quando il Sole era ancora alto nel cielo!

    Avevo con me il Lunt 50mm B600PT +Zoom Baader Mark IV 8-24 e ho potuto così dare uno sguardo in H-alpha alla nostra stella. Se in luce visibile il disco solare è (ancora) spotless, nella banda dell'idrogeno ho potuto apprezzare 3 bellissime protuberanze a Sud, le prime due molto estese, dalla forma a gancio nella parte terminale, ben nitide e intense quasi come la superficie del Sole stesso, una di queste protuberanze sembrava essere leggermente staccata dal disco. La terza era invece meno intensa e contrastata e presentava quasi una forma ad albero, con 2 o 3 piccole ramificazioni per lato che partivano dall'asse centrale. Poco più tardi ho visto una quarta protuberanza a Nord, quasi un debole pennacchio di dimensioni inferiori alle altre. Buona la granulazione, nessun filamento visibile ma apprezzabili due zone attive vicino al centro del disco solare, caratterizzate da una luminosità più accesa e tendente al giallo. Non ho avuto prontezza di verificare in diretta su Solarham.com, ma dovrebbe corrispondere alla zona 2721.

    Riposto il Lunt nella propria valigetta, ho avuto il piacere di osservare @PHIL53 nel montaggio e preparazione del suo bel Dobson 16" e abbiamo quindi preparato il Gragson per la sessione notturna spiegandomi i fondamentali della collimazione.

    Crepuscolo, via!

    Giove ES 8,8mm - In attesa della notte astronomica ho puntato innanzitutto ai pianeti, il Gigante in primis. Seeing pessimo, Giove ribolliva e quasi non si vedevano le bande equatoriali; a tratti apparivano molto staccate con un accenno della calotta superiore leggermente più scura. Ciò che mi ha colpito di più sono state le sue lune: due erano molto vicine (Europa e Ganimede) ma tutte e quattro le galileiane non si presentavano puntiformi, sembravano quasi avere una codina (coma?). Sarà che l'ho sempre osservato con soddisfazione nel Mak, ma mi ha lasciato perplesso.

    Saturno ES 8,8mm - Ogni volta che lo osservo mi vien sempre da dire "non l'ho mai visto così bello!". Questa volta era la scenografia a rendere la visione del pianeta più emozionante: lo sfondo a largo campo di stelle e stelline e al centro il disco del pianeta, la struttura ad anelli e 4 lune ben visibili (sul Dobson di Phil ne ho viste con facilità 5). In quella cornice mai ammirata prima in virtù del campo più chiuso del Mak, il pianeta aveva ben percepibile la banda equatoriale leggermente più scura con addirittura la calotta a esagono apprezzabile, mai vista prima. Cassini ben netta. Il livello di dettagli mi è sembrato superiore in questo caso rispetto al Mak.

    Marte ES 8,8mm - Finalmente sono riuscito a vedere un po' di dettagli oltre al solito disco iper luminoso color arancio! Al centro del disco un'area abbastanza estesa di color marrone scuro, mi ricordava un mare della nostra Luna. Poi e soprattutto un accenno di calotta polare, più luminosa e tendente al bianco. Di contro, un accentuato cromatismo (il bordo superiore era rosso e quello inferiore blu).

    Sono passato poi ai DSO, buttandomi direttamente nel mai deludente Sagittario. Segue nella seconda parte.
    Ultima modifica di fabpc; 11-09-2018 alle 15:49
    Mak SW 150/180; EQ5 SW; Oculari 28/56°, 20/68°, FF 12/60°, ES 8,8/82°, Zoom Baader Mark IV 8-24; Torretta binoculare TecnoSky 2xWA20+2xWA12; Lunt Halpha 50mm B600.

  2. #2
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    Re: Report 8/9/18: il battesimo di un dobsoniano c/o Lasco di Picio (VT)

    ---Seconda parte, i DSO del Sagittario---

    M8 - Col 26mm la Laguna non si staccava bene dal fondo cielo che rimaneva leggermente lattiginoso. Nell'ammasso associato ho contato ca. 25 stelle mentre la nebulosa era già chiaramente visibile. Meglio la visione col 13mm: il fondo ora era ben scuro, le stelline dell'ammasso ben luminose e la nebulosa prendeva forma, presentandosi con tre piccole stelle che sembravano star dietro a essa; la caratteristica zona di più scura di polveri che taglia la nebulosa era agevolmente osservabile.

    M24 - Dopo averlo propriamente osservato col binocolo 15x70, ho provato il campo stellare del Sagittario col 26mm: una sensazione di euforia nel muoversi con la fluidità del Dobson all'interno del grande diametro apparente di questa regione stracolma di stelle e stelline; in alcune zone ho percepito zone di nebulosità, non so se fossero gruppi di stelle non risolte o effettive aree di gas e polveri.

    M20 - La Trifida non mi ha colpito molto... Poco appariscente, qualche stellina sbiadita nella parte più scura della nebulosa... Potrei dire una illogicità, ma si stagliava meglio nel cercatore insieme a M8, non so...

    M21 - Ammasso aperto, trovato per caso mentre spazzolavo la zona del Sagittario intorno a M8 e M24. Due stelle in risalto, una più brillante dell'altra, sotto a esse un insieme di piccole stelle la cui disposizione mi sembrava essere a cerchio con due archi ai lati. Oggetto che si presta molto a pareidolie, mi pare strano non abbia una denominazione alternativa!

    M28 ES 8,8mm - Globulare trovato casualmente con l'oggetto successivo mentre gironzolavo intorno a Kaus Boreale (la punta della Teiera), eh già, magari i puristi delle osservazioni rigorosamente schedulate e programmate storceranno il naso, ma mi piace muovermi a caso nella vastità della sfera celeste, più che altro per sgranchirmi le pupille... in ogni caso, il globulare in questione appariva piuttosto modesto, basso in altezza, dimensioni contenute, pochissime stelle risolte.

    NGC6638 - Simmetricamente a M28 rispetto a Kaus Boreale, ho trovato quest'altro globulare ancor più piccolo del precedente. Molto nebuloso, rimasto non risolto. Guardando su Stellarium ho notato che qui vicino ci sarebbe stata la planetaria NGC6644 (m.a. 12,0), ma non l'ho percepita. Peccato che il Sagittario sia così basso alle nostre latitudini, toccherebbe migrare mooolto più a Sud...

    M22 ES 8,8mm - Finalmente un globulare da "Wow!". Bellissimo, di dimensioni notevoli e dalla forma irregolare, più di 50 stelle risolte estese dalla periferia alla zona centrale, la parte superiore più luminosa rispetto a quella inferiore che presentava alcune zone oscure. Non mi risulta averlo mai visto nel Mak.

    Avrei potuto continuare nel Sagittario ma, a parte che lentamente stava declinando, volevo osservare in altre zone gli oggetti a me più familiari per confronto con il mio telescopio. Il report prosegue nel prossimo post.
    Mak SW 150/180; EQ5 SW; Oculari 28/56°, 20/68°, FF 12/60°, ES 8,8/82°, Zoom Baader Mark IV 8-24; Torretta binoculare TecnoSky 2xWA20+2xWA12; Lunt Halpha 50mm B600.

  3. #3
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    Re: Report 8/9/18: il battesimo di un dobsoniano c/o Lasco di Picio (VT)

    ---Terza parte, varie ed eventuali---

    M57 - La planetaria nella Lyra appariva di forma leggermente ovale nell'oculare da 8,8mm; la parte centrale non era completamente scura come ero stato abituato a vederla finora ma appariva di un chiarore a metà strada tra il fondo cielo e la nebulosa stessa; mi è parso di percepire una gradazione tra il verde e il violetto molto poco saturati, ossia tendenti al grigiastro. Col 13mm bella visione dell'anello immerso nel campo colmo di stelle e stelline.

    M56 ES 8,8mm - Il globulare nella Lyra inserito nel Catalogo di Messier, trovato facilmente col solo Telrad, nucleo diffuso e nebuloso, di forma pressoché tondeggiante, non molto esteso ma di luminosità tale da essere facilmente visibile. Una decina di stelle risolte, naturalmente nella parte periferica.

    M103 - Non l'avevo mai osservato perchè non ero mai riuscito a identificarlo propriamente col Mak. In effetti questo ammasso aperto in Cassiopeia è abbastanza confuso nel fondo delle stelle che costituiscono un ramo della Via Lattea che passa per tale costellazione. Completamente risolto, un paio di stelle più brillanti che mi hanno permesso di identificarlo. Diciamo che l'ho puntato per il mero fatto di aggiungerlo alla mia lista in fieri di oggetti osservati...

    Eta Cassiopeia - Una interessante stella doppia, la componente principale più brillante di un colore bianco accesso, la sua compagna (meno splendente) quasi un oro opaco. Sull'osservazione delle singole stelle, più tardi, avrei avuto modo di constatare una sostanziosa differenza rispetto alla visione col Mak.

    Piccola menzione alla d'obbligo M31 e satelliti: finalmente sono riuscito a capire che forma e posizione avesse M110, col Mak non ci sono mai riuscito e soprattutto nell'ampio campo del 26mm ho potuto ammirare il trittico M31+M32+M110 tutto insieme!

    M33 - La Galassia del Triangolo non mi ha entusiasmato molto... Un tenue alone nebuloso di forma circolare, immerso nel chiarore del cielo leggermente inquinato dalle luci sull'orizzonte a Est... Rimandata tra qualche mese, quando sarà più alta in cielo.

    NGC457 - Simpatico ammasso aperto in Cassiopeia, più che una civetta (da cui la denominazione alternativa) ci ho visto un incrocio tra l'E.T. e il robot Numero 5 di Corto Circuito (il film)! Completamente risolto (e ci mancherebbe!) la posizione dei due occhi, uno sopra l'altro, rendevano la forma orizzontale. Un ET sdraiato, insomma!

    A questo punto sono andato a caccia. Grazie al supporto di Stellarium e sempre col solo Telrad ho individuato Urano: più che un piccolo disco (come mi ricordavo di averlo visto nel Mak ma in mesi più comodi alla sua osservazione) mi è sembrato una stella cicciotta di un ammaliante color cielo diurno.

    In attesa poi che l'Auriga si alzasse, ho dato uno sguardo ad Albireo: qui ho notato due cose rispetto alla visione delle singole stelle col Mak. Innanzitutto mi ha dato un po' fastidio vedere gli spikes sulle stelle più brillanti. E poi il fatto che il campo non fosse omogeneamente a fuoco, già a partire da pochi primi d'arco partendo dal centro; aggiungerei pure che verso il bordo sembrava che il campo si distorcesse, specialmente col 26mm.

    Armato di pazienza, più che altro per delle velature che non volevano togliersi in direzione dell'Auriga, individuato M36 ho trovato a un paio di gradi alla sua sinistra la cometa 21P-Giacobini/Zinner! Da dire che il fondo cielo era abbastanza luminoso in quanto inquinato dalle luci del Viterbese, di molto estinta in quanto la costellazione ancora relativamente bassa sull'orizzonte. All'oculare mi è parso una sorta di M32 più piccolo, un grazioso batuffoletto di luce diffusa, dalla forma prettamente circolare con il nucleo quasi puntiforme e più brillante. Peccato per l'orario scomodo, era mezzanotte passata ed ero operativo dalle 18, dunque relativamente stanco. Però almeno l'ho trovata, il che è stato quasi meglio che osservarla propriamente!

    In conclusione posso decisamente affermare che il Dobson in genere è proprio un bello strumento! Lo vedrei complementare al Mak, così come vedo un binocolo complementare a un telescopio. Prevedo comunque di compiere il grande passo l'anno prossimo, per il momento sto valutando e studiando i diversi modelli in funzione della mia situazione relativa a ingombri e logistica. Sarei quasi tentato di prendere subito un Telrad per montarlo sul Mak e fare subito esperienza con esso. Ringrazio nuovamente Phil per la disponibilità e il GrAG per il Gragson. Consideratemi comunque già un dobsoniano!
    Mak SW 150/180; EQ5 SW; Oculari 28/56°, 20/68°, FF 12/60°, ES 8,8/82°, Zoom Baader Mark IV 8-24; Torretta binoculare TecnoSky 2xWA20+2xWA12; Lunt Halpha 50mm B600.

  4. #4
    Nana Bruna L'avatar di fabpc
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    Re: Report 8/9/18: il battesimo di un dobsoniano c/o Lasco di Picio (VT)

    Aggiungo, per concludere, alcune foto della serata osservativa.

    Il Lunt 50:

    IMG_20180908_184034.jpg

    Il Gragson:

    IMG_20180908_184007.jpg

    Il Dobson 16" di Phil

    IMG_20180908_183957.jpg

    I due Dobson a confronto:

    IMG_20180908_193620.jpg

    Tramonto a Lasco di Picio:

    IMG_20180908_195641.jpg
    Mak SW 150/180; EQ5 SW; Oculari 28/56°, 20/68°, FF 12/60°, ES 8,8/82°, Zoom Baader Mark IV 8-24; Torretta binoculare TecnoSky 2xWA20+2xWA12; Lunt Halpha 50mm B600.

  5. #5
    SuperNova L'avatar di SVelo
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    Re: Report 8/9/18: il battesimo di un dobsoniano c/o Lasco di Picio (VT)

    Citazione Originariamente Scritto da fabpc Visualizza Messaggio
    ho avuto il piacere di osservare @PHIL53 nel montaggio e preparazione del suo bel Dobson 16"
    Visto il video su Instagram, forte!

  6. #6
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    Re: Report 8/9/18: il battesimo di un dobsoniano c/o Lasco di Picio (VT)

    Grazie del tuo report che mi ha fatto tornare ai primi entusiasmi dobsoniani.... !

    Per la "carrellata" di nebulose del Sagittario, avresti dovuto chiedermi di passarti il filtro UHC ... sulla Laguna, la Trifida e il Cigno (M 17 non ti sei fermato ad ammirarla ? una delle mie preferite !) fa una bella differenza. Per non parlare della Velo (in questo caso è d'obbligo il filtro OIII).

    Segnateli per l'estate prossima, quando inaugurerai il tuo nuovo "scaldabagno/portaombrelli" !!
    Grag - Dobson Expl. Scientific 16" - ES 82° 18mm & Meade 24mm 2" - ES 14mm & 8,8mm - Telrad - Filtri UHC - OIII - SkySafari 4 Plus

  7. #7
    Nana Bruna L'avatar di fabpc
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    Re: Report 8/9/18: il battesimo di un dobsoniano c/o Lasco di Picio (VT)

    Bè, in effetti dopo M24 volevo salire ancora un po' verso M18, M17 e M16 (nel Serpente) e poi ancora altri DSO del Sagittario... La prossima estate dedicherò una sessione osservativa solo a questa costellazione!
    Ai filtri non ho pensato per niente, diciamo che ancora non so bene quali usare su cosa! A parte l'Oiii sulla Velo (perchè me lo dicesti a suo tempo tu!)
    Mak SW 150/180; EQ5 SW; Oculari 28/56°, 20/68°, FF 12/60°, ES 8,8/82°, Zoom Baader Mark IV 8-24; Torretta binoculare TecnoSky 2xWA20+2xWA12; Lunt Halpha 50mm B600.

  8. #8
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    Re: Report 8/9/18: il battesimo di un dobsoniano c/o Lasco di Picio (VT)

    bel report e soprattutto belle e inusuali le considerazioni dob vs mak nonostante trai i due ci passi un mare di diametro di differenza.
    io fossi stato in te, visto che la serata e gli strumenti erano a tua disposizione, ci mettevo a fianco anche il dob da 8" per un paragone più veritiero col mak, certo è che il diametro è il diametro, il diametro logora chi non ce l'ha... e anche io presto farò un passo molto simile al tuo, già ho individuato modello e altro, servono solo le coperture finanziarie per non trovarmi fuori casa...

  9. #9
    Nana Bruna L'avatar di fabpc
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    Re: Report 8/9/18: il battesimo di un dobsoniano c/o Lasco di Picio (VT)

    Grazie Antonio.
    In realtà non volevo fare un mero confronto Mak 6" Vs Newtown 12,5", quanto più che altro un paragone tra la mia memoria visiva e la resa ottica del Dobson! E ho scelto non a caso il Gragson, in quanto le mie intenzioni sarebbero quelle di >12" .

    Non resta che aspettare che la stagione delle piogge inizi così che non possano incolparci di avverse condizioni meteo causa acquisti!
    Mak SW 150/180; EQ5 SW; Oculari 28/56°, 20/68°, FF 12/60°, ES 8,8/82°, Zoom Baader Mark IV 8-24; Torretta binoculare TecnoSky 2xWA20+2xWA12; Lunt Halpha 50mm B600.

  10. #10
    Pulsar L'avatar di nicola66
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    Re: Report 8/9/18: il battesimo di un dobsoniano c/o Lasco di Picio (VT)

    Bel report complimenti.
    Lascia che l'anima rimanga fiera e composta di fronte ad un milione di universi

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