Discussione: Raffreddamento a cella di peltier
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24-12-2018, 10:13 #1
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Raffreddamento a cella di peltier
Ciao a tutti, come prima cosa auguro buone feste a tutti
Venendo a noi invece: prima stavo studiando per i prossimi esami la parte di trasmissione del calore, nelle mie intenzioni ci sarebbe l'acquisto di una camera CMOS dedicata (probabilmente ASI183MM) mi è venuto in mente di avere in casa 2 celle di Peltier recuperate da un frigorifero portatile per auto e ho avuto l'illuminazione di creare io un sistema di raffreddamento.
Stavo quindi pensando di realizzare da me il sistema per la camera, prendendo eventualmente il modello non raffreddato, ebbene sì sarei disposto a rischiare, so che non essendo posizionato esattamente sul sensore il rendimento non sarà come quello del sistema interno ma il corpo metallico delle ASI potrebbe aiutare e con un buon controllo penso si possano raggiungere buoni risultati.
La mia idea sarebbe quella di tentare con un solo stadio, ho verificato che quelle celle hanno un T di 60°C, tenendone buoni 50 si potrebbe portare la camera a temperature piuttosto basse: va tenuto conto di una buona dissipazione ma non credo che la camera generi una quantità enorme di calore e sommato a quello generato dalla cella stessa credo che un piccolo dissipatore e una ventolina siano sufficienti.
Vorrei fare le cose per bene e creare un sistema di controllo della temperatura usando un PWM e MOSFET per il controllo della corrente della cella, uniti a una semplice scheda Arduino penso che la cosa sia fattibile, vorrei poi aggiungere un sistema anche che tenga conto dell'umidità esterna per evitare di fare danni causati da ghiaccio/condensa, con qualche valore non dovrebbe essere difficile trovare i relativi punti critici.
Inoltre essendo le celle contenute non dovrei aver problemi di spazio
Voi cosa ne pensate? Vale la pena rischiare?
Ancora auguri a tutti
GianlucaOsservo con Dobson Skywatcher 8"; oculari: ES 24mm 68°, ES 8,8mm 82°, Planetary HR 6mm 60° Fotografo con una Pentax K5 e Sky-Watcher 80ED su EQ5 SynScan
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24-12-2018, 15:30 #2
Re: Raffreddamento a cella di peltier
ciao Gianluca,
sinceramente non ti posso aiutare però ti faccio i complimenti per l'impegno
volevo porti due punti che mi sembrano importanti per realizzare un raffreddamento del genere, anche se magari poi sono dei falsi problemi
-per prima cosa appunto non raffreddi proprio il ccd ma la camera.. e dove andrai a posizionare il raffreddamento?
-non hai una temperatura precisa raffreddando la camera o comunque non perfettamente il sensore, boh però effettivamente che importa?
-seconda cosa, mi sa la più importante, rischi condensa davanti al sensore, visto che il delta di 50 non è proprio poco.. di solito i vetrini davanti al sensore spesso sono leggermente riscaldati.
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24-12-2018, 17:25 #3
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Re: Raffreddamento a cella di peltier
Ciao @rey domande più che corrette direi, provo a risponderti:
- intenderei metterlo sulla parte posteriore della camera che guardando dagli schemi della ZWO è posto praticamente a contatto con l'elettronica del sensore, in questo modo dovrei poter avere un buono scambio di calore tra cella e CMOS
- vero non posso conoscere la temperatura effettiva del sensore ma come dicevo prima sono convinto di poter mantenere la differenza di T tra scocca metallica e sensore entro pochi gradi essendo a contatto
- la condensa è il problema a cui sto pensando di più, con un po' di calcoli dovrei poter trovare il giusto punto critico ed evitarlo, tuttavia sto vedendo che la stessa ZWO mette in vendita uno speciale adesivo anti-dew, a quanto ho capito il vetrino scaldato è montato solo sulle top di gamma come la nuova 071, per le altre sembrano consigliare questo accessorio, ma devo cercare bene a riguardo
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24-12-2018, 17:38 #4
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Re: Raffreddamento a cella di peltier
A suo tempo provai con una ASI120 ed una piccola Peltier che si inseriva perfettamente tra il fondo della camera ed il dissipatore
+ ventola da CPU che avevo utilizzato per raffreddare la cella. Esteticamente era anche gradevole alla vista, ma in pratica non ha
mai dato miglioramenti degni di nota. Il sensore rimaneva fisicamente troppo distante dal punto freddo e non godeva di nessun
beneficio. Alla fine ho smontato tutto. Con cosa (OTA) utilizzeresti la 183? Ha i pixel bonsai da 2,2 micron, fai bene i calcoli...RC10, 80ED, GM2000HPS, QHY163M con ruota e filtri LRGBHOS, QHY5III, veTEC 571 C, MGBox
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24-12-2018, 18:15 #5
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Re: Raffreddamento a cella di peltier
Ciao @ten, in realtà ho visto risultati molto incoraggianti a riguardo in rete, ovvio non è paragonabile al raffreddamento diciamo "di serie" ma comunque non è male ed evita che il sensore raggiunga temperature troppo elevate.
Andrò ad usarla al massimo con l'80ED ridotto a 480mm e con obiettivi fotografici per campi larghissimi, e in questo caso soprattutto i 2.4um di pixel vanno più che bene.
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25-12-2018, 09:33 #6
Re: Raffreddamento a cella di peltier
Purtroppo sulle Asi il fondello posteriore non é a contatto con il sensore... Rischi di raffreddare la scocca esterna, e alla fine anche il telescopio (visto che la scocca tocca sul fuocheggiatore), ma sul sensore arriva poco. Ovvio che un po' di fresco arriva, ma come già detto da altri punta a 5/10 gradi di delta termico, altrimenti hai condensa non solo sul sensore ma anche sull'elettronica interna della camera, con risultati poco piacevoli per il portafogli...
Osservo con: Dobson 250/1200 e TS Apo 130 F7. Fotografia Deep: SW 80/600 BD & ASI 585
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