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    Baader Morpheus 9 mm - Sensazioni contrastanti

    Stasera ho provato diversi nuovi accessori e condotto altrettanti test comparativi sulla mia strumentazione, ma venendo subito al dunque il piatto forte era sicuramente il Baader Morpheus 9 mm 76°.

    Questo oculare lo userò sia nel Dobson che nel Maksutov-Cassegrain: nel primo per staccare al meglio gli oggetti del cielo profondo; nel secondo per raggiungere il massimo ingrandimento.

    Un'idea che mi sono fatto col tempo, magari sbagliata, è che un telescopio di medio o piccolo diametro, se regolato correttamente e di buona qualità, sopporta decentemente gli ingrandimenti fino ad arrivare ad una pupilla d'uscita massima di 0,5 mm. Scendendo oltre questa soglia l'immagine diventa molto scura e si inizia a rovinare, inoltre si palesano tutte le eventuali miodesopsie contenute nel corpo vitreo dell'occhio (io come molti ho questo problema). Con telescopi di grande diametro questo valore diventa di fatto irraggiungibile, perchè prima di arrivarci ci pensa il seeing a porre un tetto agli ingrandimenti.

    Con il Morpheus sul Mak 127/1900 ottengo una pupilla d'uscita di 0,6 mm, quindi superiore al valore limite indicato, anche se oggettivamente piccola.

    Ora, immaginate una lente dell'oculare enorme e al centro una pupilla d'uscita microscopica: capite subito la difficoltà di centrare l'occhio proprio in asse rispetto a questo puntino di luce. Se voi non ci riuscite perfettamente succede che si verifica un problema definito parallasse: in pratica avrete l'impressione di un improvviso black out e l'immagine sparirà improvvisamente.

    Nelle condizioni sopracitate il Morpheus ha esattamente questo tipo di problema, che può disturbare in misura più o meno marcata. Io personalmente lo trovo abbastanza fastidioso, soprattutto sulla Luna. Si tratta di addomesticare l'occhio a tenere la giusta posizione relativamente all'oculare. Ho notato un paio di trucchetti: appoggiare lo zigomo al paraluce in gomme aiuta moltissimo a rimanere allineati, così come tenere il secondo occhio aperto (io uso la benda da pirata ). Questo problema è presente anche in altri oculari Baader, tra cui lo Zoom, ma in misura molto meno marcata. Potrebbe essere risolto costruendo oculari ergonomici che accompagnano naturalmente l'occhio ad un giusto posizionamento, ma questo diventa tanto più difficile quanto il campo apparente è ampio: è il prezzo da pagare per i grandi campi forse, del resto ho letto di problemi analoghi anche con i Tele Vue Delos.

    Pur non avendolo ancora provato sono sicuro che nel Dobson il problema sarà molto meno accentuato, perchè in quelle condizioni di utilizzo avrò una pupilla d'uscita molto più ampia e corrispondente a 1,8 mm, il che mi consentirà un più ampio margine di spostamento. Inoltre come dicevo il problema è fastidioso soprattutto sulla Luna, mentre quando i bordi periferici sono mero spazio vuoto il problema è quasi inavvertibile, ad esempio quando si osservano pianeti, stelle doppie o oggetti del cielo profondo.

    Detto tutto questo sembra quasi che farei bene a rispedirlo al mittente.

    Eppure vi confesso che non mi era mai capitato di osservare in un oculare così spettacolare. Premetto che non sono un grande esperto di oculari, ho sempre preferito investire nei telescopi, ma vi giuro che questo oculare ha un contrasto ed una nitidezza dell'immagine di un altro livello, qualcosa di sconvolgentemente stratosferico. Stasera c'era un seeing mediocre, ma avrei tanto voluto che anche voi aveste potuto vedere Porrima, Izar o la Luna. Le stelle doppie sono impressionanti con questo oculare, appaiono proprio da manuale. La Luna, che dire, osservare a 211x con un campo reale di 0,36°! Sembra di osservare da una navicella in orbita stazionaria attorno al nostro satellite. Stando così le cose, come faccio a separarmi da cotanta perfezione ottica?

    Non sono un filosofo, però credo che ad Eraclito sarebbe piaciuto questo oculare, credo che avrebbe detto che dagli opposti si genera armonia.

    Quindi mi sa tanto che me lo terrò stretto.

    Quando ci avrò osservato abbondantemente e da più telescopi farò anche una recensione approfondita; ma intanto mi andava di raccontarvi queste prime impressioni. Notte gente.

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    Ultima modifica di Save; 16-06-2019 alle 01:30

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