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  1. #1
    Bannato L'avatar di cosmopolita
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    incognita Terzo Strumento

    Buon cielo a tutti ringraziando ancora coloro che mi hanno dato il benvenuto in presentazione, suggerendomi altresì di copiare/incollare qui
    quel che avevo scritto, che tuttavia apporto con varianti.

    Da novizio mi feci le ossa con un rifrattore skywatcher 60/700 con montatura azimutale, avente in sè ovvi limiti di osservazione, ma tuttavia idoneo per comprendere cosa è un telescopio ed imparare ad usarlo. Passata la cinquantina, ho regalato tale oggetto a mio figlio che lo adopera meglio del sottoscritto. Successivamente acquistai un dobson 250/1200, con il quale mi sono tolto lo sfizio di fare eccellenti osservazioni grazie all'apertura f4,7. Il mio rammarico è di avere venduto tale oggetto, per i motivi che seguono: ingombro eccessivo per il mio ridotto terrazzo a visuale di 180°, scarsa trasportabilità, peso, altrettanto ingombro in autovettura (dovevo abbassare un sedile posteriore, ed il piedistallo mi portava via il resto del bagagliaio), interna manutenzione relativa alla pulizia degli specchi (constatando che tale newton è un ricettacolo di polvere e umidità), e altrettanta difficoltà nel trasportarlo in buie aree dell'entroterra genovese dove idonei tratti pianeggianti a totale cielo aperto scarseggiano per uno stabile appoggio del piedistallo dobsoniano. Essendo un telescopio inadatto alla astrofografia, con azzardo riuscii ad utilizzarlo con una economica astrocam oculare per filmare tutto ciò che mi capitava a tiro, luna compresa naturalmente, ottenendo apprezzabili risultati, e con maggiore contrasto sul dettaglio di oggetti a campo ridotto adoperando dapprima uno smartphone collegato all'oculare con relativo adattatore. Ora sono senza telescopio, ma il mio piccolo 60/700 ogni tanto lo "rubo" a mio figlio. Premetto di masticare molto bene la fotografia terrestre, ma non assolutamente quella astronomica. Oggi desidero acquistare un nuovo telescopio, più pratico, ovviante (anche non del tutto) aberrazioni, con una ragionevole luminosità e di lunga focale (preferibilmente equivalente al succitato dobson) e.. senza spendere un occhio della testa. Stufo di stare in piedi per inseguire a braccia corpi celesti, vorrei puntare su un telescopio che mi possa permettere di stare seduto ed osservare sia pianeti e una certa quantità di cielo profondo. Pertanto chiedo lumi.. un rifrattore 127/1200 potrebbe ibridamente consentirmi ciò? Ivi per un uso cittadino? Il newton inoltre, raccoglieva troppa luce urbana. O puntare su un più costoso rifrattore 150/1200? Qualcuno potrebbe domandarsi: ma un rifrattore lungo 1200cm non ingombra egualmente l'autovettura? Risponderei di no, perchè riuscirei a porlo diagonalmente "in piedi" appoggiato allo schienale passeggero posteriore a lato portiera con custodia imbottita (impossibile col dobson) e nel bagagliaio metterei comodamente il cavalletto pieghevole. Amo il cosidetto deep sky ma anche le singolarità nel buio, e perciò mi ha stuzzicato pure l'idea di un Maksutov 150/1900 a f12 (haimè, poco luminoso, ma estremamente trasportabile), ma la sua gittata mi intriga assai, pur avendo letto da qualche parte che, con un riduttore di focale questi telescopi diventano più luminosi, ed in tutti casi, rifrattore o mak, potrei sedermi su uno sgabellino pieghevole innanzi all'oculare riducendo l'estensione del treppiede. Un quesito sugli oculari: quali sono i pro e i contro di un oculare zoom? Un aiutino cari astrofili, nel senso che vorrei cambiare mantenendo la gittata del vecchio dobson per un'osservazione ad estrazione pupillare, sia con una astrocam o con lo smartphone, ed infine "tentare" di avventurarmi timidamente nella astrofotografia con reflex (e lì per me è buio fitto, nel senso che leggendo i vari forum, sento parlare di montature motorizzate, pertanto mi domando: ma un tempo, quando non esistevano le motorizzazioni, come diamine si riusciva a fare un lunga esposizione ad inseguimento manuale?). Se chiedo troppo porgo scuse, ma la tentazione di un rifrattore da 127 è notevole, un pò meno sul 150 per via del peso maggiore, e la curiosità del citato Mak molto leggero e di scarso ingombro, non cessa di frullarmi per la testa. Ringrazio anticipatamente per le vostre risposte.

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    Ultima modifica di cosmopolita; 24-06-2019 alle 13:19

  2. #2
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    Re: incognita Terzo Strumento

    mmmhhh onestamente vedo un po' troppo le idee confuse.
    iniziamo a fare una cosettina semplice semplice ma estremamente importante, inizia col rispondere alle domande del questionario così che ci permetterai di avere una panoramica delle info principali chiara:
    https://www.astronomia.com/forum/sho...rimo-strumento

  3. #3
    Bannato L'avatar di cosmopolita
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    Re: incognita Terzo Strumento

    Citazione Originariamente Scritto da etruscastro Visualizza Messaggio
    mmmhhh onestamente vedo un po' troppo le idee confuse.
    iniziamo a fare una cosettina semplice semplice ma estremamente importante, inizia col rispondere alle domande del questionario così che ci permetterai di avere una panoramica delle info principali chiara:
    https://www.astronomia.com/forum/sho...rimo-strumento

    Ottima ed intelligente risposta; non chiedevo di meglio, pertanto grazie!
    Perciò rispondo ai questionari:

    1) Cosa voglio osservare principalmente
    c- Planetario e Cielo Profondo in quantità uguali

    2) Uso del telescopio
    c- Visuale e astrofotografia


    3) La cosa più importante per me è
    d- Un compromesso tra funzionalità e diametro

    4) Osservo più spesso:
    a- Dal balcone

    c- Posso spostarmi senza problemi (Nota: non spesso!)

    5) Il cielo da dove osservo generalmente è:
    b- Cielo di sobborgo; la Via Lattea non sempre è visibile e al binocolo osservo i DSO più "luminosi"
    d- Cielo scuro; la Via Lattea è sempre visibile e si osserva per intero l'Orsa Minore


    6) Quando mi sposto:
    b- Ho spazio in macchina, con un po’ di sforzo..

    7) Per raggiungere il luogo di osservazione con la mia auto:
    b- Ho un breve tragitto e pochi passi


    8) Posso trasportare facilmente:
    a- 10 kg
    b- 20 kg



    9) Messa a punto:
    c- Sono capace di collimare il telescopio

    10) Quando sono sul posto:
    c- Mi prendo tutto il tempo necessario per installare e montare lo strumento sul posto

    11) Per trovare il bersaglio:
    a- Mi piace studiare una mappa


    12) Quando ho trovato l'oggetto:
    b- Sono disposto a girare o spingere qualcosa ogni tanto per centrarlo nel campo visivo


    13) Per lo strumento senza accessori, posso spendere:
    € 1.000
    € 1.500 (e non oltre!)

    Se avete un telescopio da me non menzionato da suggerirmi, che ben venga.
    Grazie mille

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    Ultima modifica di cosmopolita; 24-06-2019 alle 13:21 Motivo: ringraziamento

  4. #4
    Nana Rossa L'avatar di Save
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    Re: incognita Terzo Strumento

    Citazione Originariamente Scritto da cosmopolita Visualizza Messaggio
    Stufo di stare in piedi per inseguire a braccia corpi celesti, vorrei puntare su un telescopio che mi possa permettere di stare seduto ed osservare sia pianeti e una certa quantità di cielo profondo. ....... Il newton inoltre, raccoglieva troppa luce urbana.
    Premettiamo subito che il Dobson si usa rimanendo sempre seduti su uno sgabello, quindi per certi versi il telescopio che ora desideri sotto questo punto di vista ce lo avevi già.

    Giusto per puntualizzare, un Dobson 250/1250 entra comodamente sdraiato con un buon margine di spazio da ambo i lati nei sedili dietro di una berlina di media grandezza come la Golf, senza neccessità di reclinare i sedili posteriori.

    Non è assolutamente vero che "un Newton raccoglie troppa luce urbana". Ogni telescopio raccoglie esattamente la luce corrispondente al suo diametro, a prescindere dallo schema ottico.

    Fatte queste doverose precisazioni, onde evitare di dare informazioni errate a tutti coloro che leggeranno questa discussione, secondo me se trovavi scomodo un comodissimo Dobson troverai estremamente più scomodo un rifrattore lungo 1200 mm a fuoco posteriore. Ti serve una montatura mastodontica in termini di capacità di carico e di altezza per gestire un telescopio di questo genere, sia per evitare di osservare con l'oculare a livello del suolo; sia per evitare delle insopportabili vibrazioni. Tra l'altro un f/10 è uno strumento lento, fotograficamente parlando.

    Nonostante tu abbia un bel tesoretto a disposizione, tuttavia hai talmente tante esigenze che non credo ti basterà.

    Io sto pensando ad un C8 Edge HD su una robusta montatura equatoriale. Aggiungendoci un altro migliaio di euro potresti ottenere un telescopio in grado di soddisfare tutte le tue esigenze, ma valuta bene pesi ed ingombri complessivi. Naturalmente per la fotografia preparati ad aggiungere tanti altri soldini.

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    Ultima modifica di Save; 24-06-2019 alle 14:32

  5. #5
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    Re: incognita Terzo Strumento

    io invece pensavo a un c8" semplice senza spendere uno stonfo per l'HD oppure un bel mak 150mm se l'uso principale sarà urbano!

  6. #6
    Pulsar L'avatar di frignanoit
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    Re: incognita Terzo Strumento

    Io escluderei il Dobson, in quanto l'amico già in presentazione ha espresso di essere un utente esperto di fotografia, subito avevo pensato a un C6 goto, poi senza pensare al budget anche un C8, su quale montatura vedrà, ma credo per quanto ho letto che l'indirizzo Mak con un rapporto focale adeguato sia la migliore soluzione... forse anche un Ritchey Chretien dedicato...

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    Ultima modifica di frignanoit; 24-06-2019 alle 16:04
    Bino-10-30x60 C-VX 8"N/f5 ADV EXOS-2 - C-XLT 6"N/f5 AMS - AC 80/400 Ocu: Pl-4,6,9,12,15 Zoom-7x21 UWA-23 SWA-24 SPl-26 SPL-32 SPl-40mm Barlow-2,25/1,3x, Antonio

  7. #7
    Bannato L'avatar di cosmopolita
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    Re: incognita Terzo Strumento

    Citazione Originariamente Scritto da Save Visualizza Messaggio
    Premettiamo subito che il Dobson si usa rimanendo sempre seduti su uno sgabello, quindi per certi versi il telescopio che ora desideri sotto questo punto di vista ce lo avevi già.
    Personalmente col dobson non sono mai stato seduto, sempre in piedi con schiena ricurva o eretto se dovevo puntare in alto. In campagna ho adoperato una sola volta una sedia con il tubo molto inclinato per ossservare stelle prossime all'orizzonte. Circa posizionamente del tubo nella vettura, è vero che postevo sdraiarlo sul sedile posteriore, ma quando faccio le osservazioni non sono mai solo, sempre con moglie e prole al seguito, e pertanto costretto a reclinare la porzione più piccola (da 1 posto) dello schienale posteriore ed infilarci il tubo, mentre sul resto del bagagliaio il piedistallo). Quanto ad inquinamento urbano, il mio dobson ne soffriva parecchio, molto meno invece il piccolo rifrattore 60/700 ancora in uso. Mi parli di montature mastodontiche per un rifrattore da 1200mm; il 127 pesa circa 8kili e il 150 circa 11 kili con la medesima montatura di serie. In tutta onestà non mi definisco un neofita astrofilo dilettante, perchè non ho mai studiato astronomia, ma la fotografia (terrestre) sì, con relative attrezzature, con reflex, cavalletti, treppiedi per luci molto pesanti, eccetera... Tuttavia, al titolo di "fastidiose vibrazioni" che hai citato, la prima cosa che mi viene in mente è il pseudo telescopio del mio vicino di casa, che è a tutti gli effetti un vibratore ottico (e con un'ottica che non può manco definirsi tale, un insulto alla definizione in sè: Seben Big Boss, motorizzato peraltro). Se mi dici ciò effettivamente può esserci una ragione, e sicuramente se contempliamo un rifrattore da 11kili su una montatura Exos2. Forse col minore da 8kili (quindi 3kili in meno) queste "vibrazioni" vengono meno. Non per altro, ma se il mio vicino di casa riesce a fotografare con una porcheria da 1400mm virtuali, non posso riuscirci io con un 127/1200 su Exos2 ? Non immaginavo che per fotografare o per inseguire (bene, è sottinteso) occorra una montatura superiore a quella fornita di serie. Il Maksutov 150/1900, il cui tubo pesa poco circa 6,5kili viene venduto con una montatura di serie Exos1. Interroghiamoci: se chichessia acquista uno dei 3 succitati telescopi con relativo treppiede, poi quest'ultimo va buttato e sostituito con uno più costoso? Quanto a budget, per starci dentro (qualcuno lo avrà già capito) non avrei molte alternative, e quella più economica su tutti e 3 i telescopi ha per marchio B.M. (evito propaganda, quindi solo le iniziali). Lentezza dello strumento: da buon fotografo terrestre, la cui professione l'ho ereditata da mio padre, posso tranquillamente definirmi molto paziente sulle lunghe esposizioni, sovente determinate in ambito notturno con iso/asa non troppo elevati per eludere sgranature. F10, sul diaframma di una reflex consente già la compenetrazione nell'obiettivo di una certa quantità di luce, ma in ambito telescopico da apertura nativa, ne ho una vaga idea, quindi ritengo tu indicassi il 127/1200 (poichè 150 lavora a f8). Quel che mi hai scritto mi ha un pò demoralizzato, nel senso che, per autoripicca potrei... (chissà) ricomprarmi un dobson ancora più faticoso da trasportare: 300/1500 (che attirerebbe l'ira di mia moglie)

    Citazione Originariamente Scritto da etruscastro Visualizza Messaggio
    io invece penavo a un c8" semplice senza spendere uno stonfo per l'HD oppure un bel mak 150mm se l'uso principale sarà urbano!
    tu invece, mi hai messo una gran bella curiosità, e pertanto vorrei chiederti qualcosa:
    Mettiamo a confronto il Mak 150/1900 vs Rifrattore 150/1200.
    Il primo ha un valore limite/magnitudinale di 13,4 con raccolta-luce a 471 su F12 e con una focale di 1900mm
    Il secondo ha un valore limite/magnitudinale 12,7 con raccolta-luce a 470 su F8. e con una focale di 1200mm

    Ebbene, considerato che il sottoscritto è ignorante, ti chiedo di delucidazioni tratte dall'esperienza visiva.
    Metti una visione con un oculare di 26mm su entrambi i telescopi.
    In base ai sopracitati parametri, quali sono le reali differenze visive sull'osservazione di uno sfondo stellare a campo aperto?
    E quali sono le reali differenze sulla visualizzazione di singolarità astrali come un pianeta, una galassia, una cometa,
    un quasar, una nebulosa, etc... Ovviamente contemplando che il Mak ha una gittata nettamente superiore al rifrattore.

    Attendo ( ! ) e grazie

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    Ultima modifica di etruscastro; 25-06-2019 alle 08:04 Motivo: non quotare il messaggio precedente!

  8. #8
    Nana Rossa L'avatar di Save
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    Re: incognita Terzo Strumento


    Consiglio la visione al minuto 1:54 dove dimostro che si possono osservare oggetti allo zenit rimanendo comodamente seduti.

    Siccome da 15 anni possiedo un rifrattore acromatico 60/700 e da parecchi altri il Dobson da 10", con tutto il dovuto rispetto, credo vagamente di sapere di cosa parlo. Dal momento che fai un'affermazione molto grave, ovvero che il Dobson soffre l'inquinamento urbano in misura molto maggiore di un rifrattore 60/700, ti chiederei di cercare di essere meno vago in proposito e circostanziare con dovizia di particolari questo problema che hai riscontrato. Cosa significa "soffre"? Su quali oggetti hai effettuato il confronto? A quali ingrandimenti? A quale pupilla d'uscita? Il Dobson era collimato e acclimatato?

    Credo che tu, essendo abituato alla stabilità della montatura dobsoniana, dia molto per scontato la montatura necessaria per gestire un telescopio lungo 1200 mm. Guarda caso possiedo un Maksutov-Newton Intes-Micro MN 68 150/1216 e con una montatura altazimutale massiccia, composta da treppiede in acciaio EQ6, testa altazimutale T-Sky e contrappesi per 10 kg siamo vicino al limite della portata della montatura, con vibrazioni che si assestano nel giro di 3 secondi. Da notare che magari uno acquista una configurazione come questa pensando di addivenire ad una migliore trasportabilità e ad un minore ingombro: poi ti accorgi che solo i contrappesi pesano quanto il tubo del Dobson, per non parlare dell'estrema pesantezza della montatura nel suo insieme e ti accorgi anche che il treppiede tutto richiuso entra a malapena nel bagagliaio di traverso, quindi sei costretto a tenere il telescopio nei sedili dietro (e quindi a lasciare a casa qualcuno).

    Il 152/1200: un telescopio di 11 kg di peso e soprattutto lungo 1200 mm su una montatura con capacità di carico di 10 kg per fare fotografia. A me personalmente non convince, anche considerando che essendo un telescopio a fuoco posteriore ti troveresti una notevole escursione della posizione in cui si viene a trovare l'oculare. Inoltre si tratta di un rifrattore acromatico f/8: inferiore sul cielo profondo rispetto al Dobson per via del minore diametro e falcidiato dal cromatismo nell'osservazione planetaria e lunare.

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    Ultima modifica di Save; 24-06-2019 alle 22:53

  9. #9
    Nana Rossa L'avatar di Save
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    Re: incognita Terzo Strumento

    Consiglio anche di leggere la RECENSIONE proposta da @cherubino del rifrattore Bresser Messier 127/1200, paragrafo "la montatura adatta".

    Riporto un passo: "Va detto, e tengo a sottolinearlo affinché gli eventuali compratori di questo rifrattore si dotino del corretto sostegno, che il Bresser 127L richiede una montatura solida. La EM-100 Takahashi usata in prima istanza fa parte della categoria di montature adatte allo scopo potendo sostenere strumenti da 15/18 chilogrammi con una meccanica molto precisa ma, pur con le sue specifiche, assolve il suo compito al limite delle possibilità. Considerando quanto oggi disponibile sul mercato ritengo che, per utilizzare appieno il rifrattore, si debba scegliere una montatura della classe della EQ6 e NON di meno. Anche un HEQ5 potrebbe andare bene quanto a carico massimo ma la leva imposta dai 120 cm. di lunghezza del tubo ottico richiedono montature più robuste (EQ6, AZ-EQ6, IE45 Ioptron, Celeston CGEM e DX, Vixen Sphinx e similari, oggi con portata dichiarata di circa 20 kg.).Non si pensi che un rifrattore da 8 chilogrammi circa lungo oltre 1 metro possa essere portato da montature inferiori, se non accettando vibrazioni e tempi di smorzamento che ne penalizzerebbero in modo eccessivo le prestazioni globali."

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  10. #10
    Sole L'avatar di Ro84
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    Re: incognita Terzo Strumento

    Un telescopio da 250 (Newton o Schmidt-Cassegrain o altro) raccoglie la luce che raccoglie e non fa distinzione in base alla sua provenienza. La stessa cosa lo fa un rifrattore da 60. L'unica differenza la fa il diametro: il rifrattore da 60 raccoglie una percentuale davvero molto striminzita di quella che è in grado di raccogliere un telescopio da 250, ma appunto la provenienza della luce non è selezionabile. Probabilmente, ipotizzo, hai avuto quell'impressione perché osservando con lo stesso oculare da un 60 e poi da un 250 ti sarà sembrato che l'immagine resa dal 60 fosse scura, mentre quella del 250 incredibilmente luminosa.

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    Roberto - Strumenti: Dobson Skywatcher 203/1200; Skywatcher Startravel 80.
    Oculari/filtri: Zoom Baader 8-24 Mark III + Barlow; Baader 36 asferico / UHC-S, OIII, PV.

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