Discussione: Un principio di base
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04-09-2019, 08:31 #1
Un principio di base
Mosso dall'esigenza di trovare risposte personali ai principali enigmi della Fisica moderna e, specifico, non essendo io un fisico avrei comunque piacere di conoscere il parere della Comunità in merito alle riflessioni che troverete al seguente link: dangelogiuseppe.altervista.org/UN PRINCIPIO DI BASE.pdf. Si tratta di "riflessioni" personali che vorrei sottoporre all'attenzione della Comunità al solo scopo di meglio comprendere alcune delicate problematiche della Fisica moderna.
Grazie per l'attenzione.
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04-09-2019, 08:58 #2
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Re: Un principio di base
Undici pagine non sono propriamente quattro righe...
Ora non ho tempo, ma vedo già degli svarioni in terza pagina.
Il ritardo subito dall'orologio in "moto" rispetto a quello a Terra non dipende dallo spazio percorso (che, in relatività, si accorcia nella direzione del moto contemporaneamente al dilatarsi del tempo), ma alla variazione del sistema di riferimento durante le accelerazioni / decelerazioni.
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04-09-2019, 21:23 #3
Re: Un principio di base
uhmm...questo è un punto molto delicato
Detto cosi, sembrerebbe che il time shift , previsto dalla teoria della relatività e verificato sperimentalmente, avvenga solo durante le fasi di accelerazione
Il time shift tra osservatori in moto relativo "avviene" o per cosi dire "si genera" in "maniera continua " durante tutto il moto quindi non è poi cosi sbagliato affermare che dipende "dallo spazio percorso"
L' accelerazione ha l'effetto di rompere la simmetria tra gli osservatori e quindi di rendere "manifesta" agli osservatori la relatività dello spazio e del tempo
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04-09-2019, 22:00 #4
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Re: Un principio di base
Le variazioni di sistema di coordinate rendono definitiva la variazione del tempo.
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04-09-2019, 23:22 #5
Re: Un principio di base
esatto ma equivalente non significa uguale
lo spazio/tempo fluisce in maniera continua e simmetrica tra i due osservatori
se ad un certo punto uno dei due osservatori rientra nello spazio /tempo dell'altro osservatore allora il ritardo temporale si manifesta
Tale ritardo è comunque proporzionale allo spazio percorso
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05-09-2019, 05:46 #6
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Re: Un principio di base
No, assolutamente. Le differenze sono imputabili esclusivamente al cambio di sistema di riferimento, cambio che può verificarsi anche a causa di campi gravitazionali, quindi senza spostamenti spaziali. In questo caso, è la curvatura dello spazio - tempo a determinare le differenze.
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05-09-2019, 07:22 #7
Re: Un principio di base
Credo di aver capito (correggetemi se mi sbaglio) che la contrazione delle distanze per un osservatore solidale ad una particella in moto (fotone nel nostro caso) sia totale se la particella si muove alla velocità della luce, giusta formula della contrazione lorenziana L = L'*√(1-V^2/C^2) (con L' = lunghezza a riposo nel sistema di riferimento S').
Quindi per il raggio di luce che viene riflesso da uno specchio all’altro la distanza percorsa si annulla sia nel caso che i due orologi sono fissi rispetto ad un terzo sistema di riferimento sia che uno di essi si muova rispetto all’altro considerato fisso. La contrazione delle distanze non interferisce quindi con il nostro discorso perché comunque lo spazio percorso dalla radiazione emessa dall’orologio in moto è comunque maggiore di quello percorso dalla radiazione dell’orologio in quiete. La contrazione delle lunghezze non annulla lo spazio esistente tra due oggetti.
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05-09-2019, 11:51 #8
Re: Un principio di base
saluti a tutti
no, non sono d'accordo
E' vero che secondo la relatività generale anche l'accelerazione contribuisce al time shift ma il time shift può essere spiegato anche nell'ambito della sola relatività speciale
il paradosso dei gemelli fu proposto da Einstein stesso nel 1905
Considera le seguenti fasi di un viaggio di andata e ritorno
#1 partenza
#2 moto rettilineo uniforme
#3 svolta a U
#4 moto rettilineo uniforme
#5 ritorno
Si considerino diversi viaggi che condividano le stesse fasi 1-3-5
L'entità del time shift risulterà diverso per i differenti viaggi e sarà proporzionale alle durata e alla velocità delle fasi 2 e 4 e quindi anche allo spazio percorso
l'accelerazione delle fasi 1-3-5 serve a rompere la simmetria degli osservatori che pertanto non saranno più equivalenti ma non contribuiscono alla determinazione del time shift , salvo per la componente legata alla relatività generale che, per le ipotesi assunte . è la stessa per tutti i viaggi
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05-09-2019, 12:11 #9
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Re: Un principio di base
Non ci siamo. La relatività ristretta è solo un caso speciale di quella generale, quindi va presa in considerazione quest'ultima, per avere risposte definitive e non equivoche.
Lo spazio percorso non conta nulla, contano le curvature e le variazioni di sistema di riferimento.Collabora anche tu a creare ASTROWIKI! Unisciti al censimento utenti del Forum!!!
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05-09-2019, 13:55 #10
Re: Un principio di base
scusa red invece di ricorrere a termini tecnici potresti commentare il mio esempio ?
se lo spazio percorso non conta nulla per quale ragione il time shift risulta proporzionale alla durata delle fasi 2 e 4 e quindi anche allo spazio percorso ?
Se il time shift dipende solo dalle fasi di accelerazione, 1,3,5,per quale ragione a parità di accelerazione si possono avere time shift differenti ?
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