Risultati da 1 a 8 di 8
  1. #1
    Pianeta L'avatar di Fra02
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    Gli oggetti Messier al binocolo: la mia esperienza

    Iniziò tutto un po' per caso. Non avevo ancora acquistato un Dobson, che tuttora attendo con ansia, ma la voglia di quantomeno provare a osservare qualche DSO era forte. Volevo allenare l'occhio a distinguere sfumature sempre più deboli, sempre più dettagli, una dote importantissima nell'osservazione visuale al telescopio, oltre a conoscere meglio le zone del cielo più interessanti e a memorizzare qualche star hopping, con la speranza che un giorno mi sarebbe potuto tornare utile. Essendo in possesso di un binocolo Nikon, in particolare un 8x40 con 8,2° di campo reale, senza crearmi grandi aspettative pensai: "Perché non provare a fare qualcosa con quello? Magari potrebbe allenarmi a usare un cercatore simile, come un 8x50 o un 9x50..." Con l'aiuto di Star Walk 2, una app per smartphone, iniziai quindi a puntare alcuni oggetti Messier, da tutti elogiati come i più brillanti e facili: Laguna, Trifida, Grande Nube Stellare con tutti gli oggettini lì intorno e soprattutto Andromeda furono i miei primissimi bersagli. Il cielo della mia località balneare, meno inquinato rispetto a quello Leccese, rendeva questi batuffoli facili ai miei occhi da novizio: erano qualcosa di strano e mai visto, e per questo incredibilmente interessanti. Anche osservare solo 4 o 5 oggetti a sera mi riempiva di soddisfazione. Tuttavia, fu solo il 20 luglio scorso, esattamente il Cinquantesimo dello sbarco sulla Luna, che cambiai drasticamente il mio modo di osservare questi oggetti. Proprio quella notte, infatti, mi trovai sotto un cielo incredibilmente pulito e buio (potete leggere il report dettagliato qui) che purtroppo non riuscii a sfruttare quasi per nulla, data l'inefficienza del mio metodo osservativo. Decisi che da quel momento in poi avrei sempre pianificato per tempo i possibili oggetti da puntare e, soprattutto, che mi sarei munito di Atlante cartaceo e di luce rossa, per non danneggiare l'adattamento al buio. Non potevo assolutamente farmi trovare impreparato di nuovo nel caso in cui un'occasione del genere si fosse ripresentata. Nelle serate successive, ottime sebbene non perfette come quelle del 20, il nuovo metodo dimostrò subito la sua forza: iniziai a riconoscere svariati oggetti Messier di tutti i tipi. Vi dirò questo: sono rimasto semplicemente senza parole per la facilità con cui saltavano fuori e per i dettagli che in alcuni casi era possibile osservare. Mai mi sarei aspettato che con uno strumento così piccolo sarebbe stato possibile osservare così tante cose (e nelle mie annotazioni, alcune di queste pubblicate come report osservativi, è facile percepire questo mio stato d'animo). Ci presi gusto. E decisi che avrei iniziato a osservare in maniera sistematica gli oggetti Messier. Volevo vedere tutti i possibili. Finora ne ho osservati 47, e spero di poterne vedere tanti altri nel cielo invernale e primaverile, se si dovesse presentare una buona serata. Allego la lista con quelli che, alla data di oggi (18 settembre 2019), sono riuscito a osservare. e di quelli che mi mancano:Messierbinocolo18:09:19.jpg

    Considerazioni di natura tecnica: gli ammassi aperti sono gli oggetti che mi sono sembrati i più interessanti, in quanto spesso è possibile osservare dettagli: stelline più luminose, granulosità, forme diverse a volte anche irregolari. Seguono nebulose e galassie. Molto belle le nebulose Omega e Aquila, il duo Laguna/Trifida è spettacolare, mentre la Manurio si è rivelata, in alcune sere, incredibilmente grande e luminosa per essere una planetaria. Soprattutto M33 è un indicatore perfetto per stimare la qualità del cielo. E' capitato che in serate più o meno umide avesse due aspetti completamente differenti, o addirittura che non riuscissi nemmeno a trovarla. Inutile dire che proprio tra le nebulose e le galassie ci sono alcuni oggetti la cui osservazione, con questo strumento, sarà una vera impresa: basti pensare a M57 e M78, due planetarie decisamente piccole per un 8x40, oppure alle elusive M77 e M74 (la Galassia Fantasma). Chissà, magari un 10x50 o un 12x60 potrebbero essere in grado di stanarle... Gli oggetti più noiosi e ostici, fatta eccezione per alcuni casi, sono invece i globulari: spesso è capitato di dover controllare per svariati minuti i pattern stellari per capire quale di quelle stelline di campo fosse l'ammasso. L'unica cosa che a volte li tradisce è un debolissimo alone visibile intorno al nucleo, che spesso appare a tutti gli effetti come una stella. Quelli più grandi come M5, M13 e soprattutto M22 sono più interessanti, ma comunque meno ricchi di dettagli rispetto agli open clusters.

    Concludendo, posso dire che se prima consideravo il binocolo come uno strumento per gente che si accontenta, da usare giusto per sfizio, dopo questo periodo di osservazioni più intensive ho decisamente cambiato idea. Ovviamente non potrà mai sostituire un pozzo di luce come un Dobson, ma la sua intuitività e facilità d'uso, le sue dimensioni contenute e il suo ridotto potere d'ingrandimento sono tutte caratteristiche che lo rendono diverso, e per questo complementare a u telescopio di grande diametro. Sicuramente i larghi campi sono il suo punto di forza: soprattutto nel Sagittario è bellissimo saltare da un oggetto all'altro, spesso osservandone anche 3 o 4 contemporaneamente nel campo. Qualcosa di impossibile per quasi tutti i telescopi. In questa discussione vorrei allegare, appena possibile, delle descrizioni su tutti i Messier che sono riuscito ad osservare, ovviamente aggiornando la tabella un po' per volta. Comincerò il prima possibile, spero venga fuori un lavoro carino e soprattutto utile a qualcuno che ha uno strumento del genere e magari non sa cosa aspettarsi, e più in generale a chiunque voglia cimentarsi con queste osservazioni con uno strumento simile al mio.

    Saluti, Francesco
    Ultima modifica di Fra02; 18-09-2019 alle 15:57

  2. #2
    Nana Rossa L'avatar di Shaula87
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    Re: Gli oggetti Messier al binocolo: la mia esperienza

    Pensa....le mie primissime osservazioni "a casaccio" le ho fatte con un vecchio binocolo di mio padre, un 10x50.
    Ero piccola, avrò avuto si e no 7 anni, trafugai il binocolo a mio padre e dissi "con questo adesso ci guardo la Luna"....
    E da li in poi non ho più smesso
    Ora ho un dobson abbastanza grande da vederci di tutto, ma ricordo ancora le primissime osservazioni fatte con quel binocolo!
    Mi sembra di aver letto tra l'altro che i cacciatori di comete utilizzino dei buoni binocoli come strumento prediletto...

  3. #3
    Sole L'avatar di Ro84
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    Re: Gli oggetti Messier al binocolo: la mia esperienza

    Mi piace!

    Anch'io iniziai con un binocolo, era il luglio del 1999 e osservavo dalla città con un 10x50. E così è stato fino al 2008. All'epoca anch'io ritenevo il binocolo uno strumento di ripiego per accontentarsi, è in effetti logicamente un po' lo è, però alla fine è in grado di dare grandi soddisfazioni.

    Anch'io compilavo come te un elenco di oggetti che ero in grado di osservare e sostanzialmente per i Messier era molto simile al tuo; in più c'era solo qualche galassia nella Vergine, perché due o tre delle galassie più importanti sono alla portata. Dovresti trovarle e sarebbe interessante riportare qua la tua esperienza con queste galassie.

    Insomma, mi piace, mi fa ricordare le mie prime esperienze osservative, proprio vent'anni fa.



    (OT - Ma soprattutto, osservavo un po' di oggetti non Messier. Primo fra tutti l'Attaccapanni (Cr 399), che è visibile anche a occhio nudo; e poi il bellissimo Ammasso di Alfa Persei (Mel 20), ovviamente le Iadi (Mel 25), e anche alcuni ammassi più classici, del catalogo NGC, come NGC 457, L'Ammasso Doppio (869+884), eccetera.)
    Roberto - Strumenti: Dobson Skywatcher 203/1200; Skywatcher Startravel 80.
    Oculari/filtri: Zoom Baader 8-24 Mark III + Barlow; Baader 36 asferico / UHC-S, OIII, PV.

  4. #4
    Nucleo Galattico Attivo L'avatar di Angeloma
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    Re: Gli oggetti Messier al binocolo: la mia esperienza

    Come un po' tutti, pure io ho fatto qualche osservazione col binocolo.
    Ma si tratta di oltre 45 anni fa. Uno Zenit sovietico 15x50.
    All'epoca, si vedeva tanta roba. Vedevo agevolmente M33, che oggi vedo a fatica col 300mm... quando la trovo!
    Newton: GSO 303/1500; 150/1400; Bresser NT-150L Hexafoc - Mak: Sw 127/1540 BD; VMC11OL - rifrattori: 50/600; 70/350; ETX70 AT; 70/700; 77/910; 90/500.

  5. #5
    Pulsar L'avatar di frignanoit
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    Re: Gli oggetti Messier al binocolo: la mia esperienza

    Citazione Originariamente Scritto da Shaula87 Visualizza Messaggio
    Mi sembra di aver letto tra l'altro che i cacciatori di comete utilizzino dei buoni binocoli come strumento prediletto...
    Serve sempre il cielo, di binocoli se ne usano anche di piccoli, qui di seguito gli strumenti che sono stati usati per seguire le comete come l'attuale C/2018-W2 Africano, troverai anche i binocoli e neanche tanto grossi..

    https://cobs.si/recent
    Ultima modifica di frignanoit; 07-10-2019 alle 00:07
    Bino-10-30x60 C-VX 8"N/f5 ADV EXOS-2 - C-XLT 6"N/f5 AMS - AC 80/400 Ocu: Pl-4,6,9,12,15 Zoom-7x21 UWA-23 SWA-24 SPl-26 SPL-32 SPl-40mm Barlow-2,25/1,3x, Antonio

  6. #6
    Nana Rossa L'avatar di Shaula87
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    Re: Gli oggetti Messier al binocolo: la mia esperienza

    Ovviamente! Il cielo pulito è indispensabile .... cosa che sta diventando sempre più difficile

  7. #7
    Staff • Moderatore Globale L'avatar di etruscastro
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    Re: Gli oggetti Messier al binocolo: la mia esperienza

    un problema che generalmente "affligge" i binocoli, almeno quelli maggiormente presenti sul mercato, è la generosa pupilla di uscita che rilasciano, il che, soprattutto negli ultimi anni per non dire decenni, usandoli sotto cieli anche sub urbani (non parliamo di cieli cittadini!) rilasciano sempre un fondo cielo lattiginoso, altri, più grossi e prestazionali come i Nexus con oculari intercambiabili, sono pesanti e molto costosi.
    Proprio il Nexus lo ebbi in passato, gran bello strumento con cui mi sono tolto infinite soddisfazioni proprio nella ricerca delle comete!

  8. #8
    SuperNova L'avatar di Angelo_C
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    Re: Gli oggetti Messier al binocolo: la mia esperienza

    Se parliamo di binocoli grandi (da cielo) dritti, quelli più presenti sul mercato sono gli onnipresenti 20x80 in tutte le salse, hanno una P.U. di 4 mm che risulta essere un ottimo compromesso tra comodità di visione e scurimento del fondo cielo. Quelli "crepuscolari" (con P.U. di 6 o + mm), sul web li vedo ben più rari rispetto ai primi, i binocoloni veramente rari (sempre "dritti") ormai sono quelli con P.U. inferiore ai 4 mm, io ho un 30x80 che è la "morte" per il fetentissimo cielo milanese, utile per le comete (da Milano nel novembre 2013, in una singola serata in cui spirava il föhn, ci vidi il trittico di comete ISON, Encke e Lovejoy), per ammassi aperti come Pleiadi e doppio nel Perseo, per provare a vedere la fase di Venere e Mercurio subito dopo il tramonto, o i recenti "quadretti" come le congiunzioni Luna-Giove e Luna-Saturno (i 30x sono sufficienti, per vedere come dischetti tutti i pianeti "storici").

    Quanto scritto sopra vale anche per i 20x, si vedono tranquillamente Mercurio, Venere e Giove come dischetti (+ Marte, ma solo in opposizione quando è almeno sui 16/18'), visibili facilmente i galileiani, mentre Saturno lo si vede ellittico (a differenza dei 30x, non si distingue il pianeta dagli anelli).





    Giusto per fare un piccolo vademecum, parlando dei binocoli classici (e per classici intendo quelli "dritti" ad ingrandimento fisso), ogni P.U. vuole il suo cielo, relativamente a quelli "grandi" (da 65 mm in su) quelli con pupille di 6 mm e oltre (10x70, 11x80, 14x100) sono strumenti da cielo perfettamente buio, per godersi i batuffolini della Vergine, della Chioma di Berenice, ecc oltre che qualche cometa proprio al limite.
    Quelli con pupilla da 4 e 5 mm, sono i classici universali (15x70, 20x80, 25x100, ecc), buoni sia sotto cieli bui per "sgranare" meglio l'oggetto grazie al maggior ingrandimento, sia sotto cieli non perfetti, per scurire un po il fondo cielo e "staccare" meglio gli oggetti. Non per nulla il formato 20x80 è quello che va di gran lunga per la maggiore.
    Quelli con pupilla di 3 mm o meno, sono già "specialistici" (30x80, 40x80), infatti tra i "dritti" sono una specie in estinzione o di stra-nicchia, ormai questo compito lo fanno i binocoloni angolati con oculari intercambiabili, tra i "dritti" è rimasto solo il fantastico Docter Aspectem ED, un 40x80 con oculari da 84° di campo (fantastico anche il prezzo, di oltre 5 sacchi), c'erano anche dei 30x80 grandangolari (tra i 65 e i 70° di campo) come l'Helios Stellar, l'Orion Megaview, il Vixen Ark (evoluzione del Vx BCF) e l'Opticron Observation, ma ormai di questi è cessata la produzione da un po, ormai è rimasto solo il fetentissimo Barska X-Trail 30x80 che non consiglierei al mio peggior nemico (se ne avete preso uno e vi è arrivato collimato, andate a giocare subito alla lotteria, perché avete un c... non indifferente ).

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