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  1. #1
    Gigante L'avatar di Gaetano M.
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    Universo emergente della Gravità Quantistica

    Premetto: Ho capito poco, ma quello che ho capito mi ha entusiasmato. L'articolo (In Italiano) di Nov 2018 è veramente (per me) qualcosa di assolutamente nuovo.

    https://arxiv.org/pdf/1811.12458.pdf

  2. #2
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    Re: Universo emergente della Gravità Quantistica

    Azz... 15 pagine... Stasera non ce la faccio a leggerlo, ma domani...

  3. #3
    Staff • Moderatore Globale L'avatar di Red Hanuman
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    Re: Universo emergente della Gravità Quantistica

    Allora, leggendo l'articolo...
    Come sappiamo, la Relatività Generale (RG) e la Meccanica quantistica (MQ) non si conciliano tra loro. Il risultato è che dobbiamo utilizzare due teorie per descrivere l'universo, teorie che per forza di cosa sono una approssimazione, visto che non riescono da sole a descrivere il Tutto.
    Nella ricerca della teoria del Tutto, possiamo considerare una quantizzazione della RG, dove lo spazio e il tempo sono costituiti da pacchetti, e quindi sono discreti e non continui.

    Esistono diversi metodi matematici, molto complicati.

    Per semplificare un attimo, creiamo uno scacchiere su cui far muovere coerentemente le nostre pedine (spazio, tempo, energia e campi), e da cui emerga spontaneamente, come una conseguenza naturale della teoria, lo spazio - tempo che conosciamo.

    Lo scacchiere dovrà ovviamente comprendere le principali costanti di entrambe le teorie (RG e MQ). Quindi, dobbiamo mescolare velocità della luce (C), costante di Plank (ħ) e costante gravitazionale di Newton (G).
    Combinandole opportunamente, otteniamo una scala di misura determinata dalle cosiddette unità di misura di Plank, che comprendono tra le altre: lunghezza di Planck (1.6 x 10-35 m), tempo di Planck (5.4 x 10-44 s), energia di Planck (2 x 109 J), e curvatura di Plank (1 x 1033 cm-1). All'interno di queste misure faremo muovere le nostre pedine.

    Sono valori o molto grandi o molto piccoli, al di fuori della nostra possibilità attuale di indagine. Potrebbero però esistere effetti cumulativi correlabili a queste costanti e rilevabili dai nostri strumenti.
    Per esempio, ci potrebbero essere indizi nella CMB o nel comportamento dei Buchi Neri (BN).

    E' effettivamente un campo complesso, domani ci torno su...

  4. #4
    Staff • Moderatore Globale L'avatar di Red Hanuman
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    Re: Universo emergente della Gravità Quantistica

    Proseguendo...

    Dire che lo spazio - tempo e la sua geometria sono quantizzati implica che bisogna applicare loro anche un principio simile a quello di indeterminazione di Heisenberg.

    In questo caso, su spazio, tempo e geometria bisogna esprimersi in termini di probabilità: la lunghezza è x con una probabilità Y, il tempo trascorso tra due eventi T1 e T2 è A con una probabilità B, e così via.

    Non c'è più nulla di certo: anche il principio di causa - effetto è incerto, e soggiace a fluttuazioni quantistiche e al principio della sovrapposizione.

    Il gatto di Schrödinger non solo è vivo E morto, ma è anche lungo 30 centimetri E un metro, ha forma di gatto E di elefante, ed anche non possiamo dire se è nato prima lui o la sua mamma gatta...

    Lo spazio, poi, non è più continuo e divisibile all'infinito, ma è costituito da piccole unità indivisibili. Ed il tempo, pure...


    Domani finisco di leggerlo, giuro.

    Sembra un romanzo d'appendice...

  5. #5
    Gigante L'avatar di Albertus
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    Re: Universo emergente della Gravità Quantistica

    Saluti a tutti

    Si tratta ovviamente di una teoria complicatissima per la quale non esistano ancora conferme sperimentali
    Un punto mi aveva incuriosito , leggendo un libro divulgativo
    La teoria dei loop fornisce una spiegazione definitiva del millenario paradosso di Zenone
    Il paradosso di Zenone , secondo la scienza ufficiale, sarebbe stato risolto, qualche migliaio di anni dopo, con l'introduzione in matematica delle serie convergenti
    La somma di un numero infinito di addendi può dare come risultato un numero finito
    Confesso che questa spiegazione mi aveva lasciato sempre perplesso
    Un conto è il limite a cui tende una somma un altro è la somma effettiva
    Non che questo mio dubbio abbia tolto il sonno ai matematici, naturalmente
    La spiegazione data dalla teoria dei loop mi sembra però più ragionevole
    Achille può raggiungere la tartaruga in quanto tra Achille e la tartaruga c'è un numero grandissimo ma finito di "quanta" spazio-temporali

  6. #6
    Pulsar L'avatar di frignanoit
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    Re: Universo emergente della Gravità Quantistica

    Seguo! Ho letto solo l'introduzione, ho capito che mi serve più che concentrazione quando leggerò tutto, le teorie sono sempre interessanti..
    Bino-10-30x60 C-VX 8"N/f5 ADV EXOS-2 - C-XLT 6"N/f5 AMS - AC 80/400 Ocu: Pl-4,6,9,12,15 Zoom-7x21 UWA-23 SWA-24 SPl-26 SPL-32 SPl-40mm Barlow-2,25/1,3x, Antonio

  7. #7
    Gigante L'avatar di Albertus
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    Re: Universo emergente della Gravità Quantistica

    ciao frignanoit

    non per scoraggiarti
    Anch'io tempo fa divoravo libri divulgativi sulla teoria delle stringhe e la teoria dei loop
    Ho smesso e sono ritornato a interessarmi di fisica classica , mi spingo al massimo fino all'equazione Schrodinger e alla teoria della relatività
    Grazie alla potenza dei moderni PC posso risolvere dei problemi pratici che ai tempi dell'università erano al di fuori della mia portata,
    In quanto alle teorie "del tutto" guarda che neanche i fisici professionisti le capiscono
    I teorici manipolano le equazioni con l'obiettivo di ottenere risultati conformi all'esperienza senza curarsi minimamente del significato fisico dei parametri che introducono nelle loro equazioni, i fisici sperimentali sparano particelle uno contro le altre sperando di trovare qualche riscontro con i calcoli teorici.
    Se poi i dati sperimentali contraddicono la teoria, i teorici...nessuna problema, modificano le loro equazioni e la giostra ricomincia..
    Inoltre , tieni presente che tutte queste teorie sono piene di dati empirici per i quali non forniscono alcuna spiegazione
    Ne la teoria delle stringhe ne la teoria dei loop ha mai avuto conferme sperimentali serie ne ha mai fatto previsioni verificabili
    Può darsi che in futuro il quadro cambi radicalmente ma tieni presente che sono già vecchiotte
    Se una delle due spiegasse l'esistenza della materia e dell'energia oscura, di certo, sarebbe un bel colpo
    Al momento però la situazione è , a mio giudizio, piuttosto frustrante , è un po' come leggere libri di filosofia, un'altra mia passione prima di raggiungere l'età della ragione

  8. #8
    Pulsar L'avatar di frignanoit
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    Re: Universo emergente della Gravità Quantistica

    Concordo però in parte, se non proviamo a mettere in piedi una teoria per scoprire quello che non conosciamo non possiamo avere riscontri significativi per cambiarla e poi avere altri riscontri per affermare un dato fisico, la domanda ci sarà sempre, anche la relatività era una teoria e ha trovato riscontri dopo come li sta trovando la teoria delle onde gravidazionali, proprio oggi è terminata la missione sulla ISS per riparare un sistema dell'ESA per studiare la materia oscura, se non ci fosse una teoria accetta e condivisa a cosa servirebbero tutti questi sforzi? i dati possono cambiare ed è lecito, tra l'altro non sappiamo nulla e tra quelli inesatti ci possono essere anche quelli che invece sono corretti e lo impariamo dopo... la scienza non è sapienza è scoperta..
    Bino-10-30x60 C-VX 8"N/f5 ADV EXOS-2 - C-XLT 6"N/f5 AMS - AC 80/400 Ocu: Pl-4,6,9,12,15 Zoom-7x21 UWA-23 SWA-24 SPl-26 SPL-32 SPl-40mm Barlow-2,25/1,3x, Antonio

  9. #9
    Gigante L'avatar di Albertus
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    Re: Universo emergente della Gravità Quantistica

    saluti

    ci sono differenze fondamentali tra la teoria della relatività e la teoria dei loop o la teoria delle stringhe
    La teoria della relatività non era verificabile direttamente ai tempi di Einstein ma non escludeva in principio la possibilità di poterlo essere in futuro
    Se tu leggi l'ABC della relatività di Bertrand Russell, scritto negli anni 50', l'autore dice che la dilatazione del tempo potrà essere confermata solo quando l'uomo andrà nello spazio
    La teoria dei loop e la teoria delle stringhe invece escludono a priori , tranne in parte per l'osservazione di Red, la possibilità di verifiche sperimentali


    Ad ogni modo volevo dire un altra cosa
    Le librerie sono piene di libri divulgativi che trattano argomenti di fisica avanzata e pochissimi di fisica di base
    La gente trova più appagante interessarsi di argomenti esotici , di cui non capisce niente, piuttosto di argomenti di cui crede di sapere tutto
    Qualche tempo fa stavo parlando con un mio amico che fa deltaplano
    Pensavo di sapere tutto o quasi sulla dinamica del volo, mi sbagliavo
    Leggendo un libro di volo a vela mi sono sorpreso ad esclamare più volte
    " Ecco perché … questa è la ragione "

  10. #10
    Staff • Moderatore Globale L'avatar di Red Hanuman
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    Re: Universo emergente della Gravità Quantistica

    Tornando a noi...

    Ci sono diversi indizi che portano a pensare che esista uno spazio discreto: il concetto di singolarità nei BN sappiamo che è sicuramente un errore della RG, appianabile appunto considerando uno spazio - tempo discreto, che non può collassare all'infinito proprio perchè non si può superare quello che sarebbe il limite discreto dello spazio - tempo stesso (la curvatura all'interno del BN non potrebbe essere superiore alla curvatura di Plank).

    Sempre i BN, considerati a livello termodinamico, ci danno un altro spunto: se la loro entropia (grado di disordine) è limitata (finita) come sembra, questo implica che il numero di variabili complessive indipendenti tra loro all'interno del BN deve essere finito (grado di libertà); ma il BN è di fatto una regione di spazio - tempo, e dunque questo spazio -tempo deve essere limitato (discreto).

    Se, dunque, lo spazio- tempo è costituito da un numeroso gruppo di sub - unità, allora le sue proprietà sono emergenti, ovvero esistono solo come somma delle proprietà delle sub - unità e delle loro interazioni complesse.

    Quindi, il compito della gravità quantistica è quello di individuare i costituenti dello spazio - tempo e mostrare che le leggi fisiche che noi conosciamo sono una semplice approssimazione dei rapporti tra questi costituenti.

    Si deve, dunque, "creare" uno spazio - tempo da questi costituenti che non sono spazio - tempo, e poi fare previsioni sul comportamento di questa "entità emergente" e su quanto in essa è contenuto (materia, campi ecc...) che trovino riscontro.

    Le previsioni, ovviamente, dipendono dalla teoria sottostante; ogni teoria deve comunque fare emergere quanto previsto dalle interazioni dei costituenti principali, per approssimazioni successive.

    Considerando che parliamo di un grosso numero di entità interagenti, possiamo anche aspettarci che l'insieme non si comporti in modo univoco (sempre allo stesso modo), ma che possa comportarsi in modi differenti a seconda del tipo di organizzazione interna che si raggiunge volta per volta (fasi).
    Un po' come per l'acqua, che è composta da molecole discrete, ma complessivamente si comporta in modo diverso a seconda dell'energia totale in gioco, e può presentarsi come solido, liquido o gas.
    O come una persona, che a seconda di chi si rapporta, può essere genitore, amico, fratello, collega... Ma rimane sempre la stessa entità!

    Ne deriva che lo spazio - tempo deve sicuramente mostrarci la faccia che conosciamo, ma può anche stravolgere la sua essenza in modi inimmaginabili ad oggi.
    E, forse, le prove di quanto sopra le abbiamo davanti agli occhi ma non riusciamo a riconoscerle, un po' come se non riuscissimo a riconoscere un viso solo perchè è troppo vicino o troppo distante dal nostro volto.


    Un problema fondamentale di questo approccio è che, per ottenere risultati riconoscibili, bisogna lavorare con un gran numero di costituenti e di interazioni, il che rende comprensibilmente improbo il lavoro. Un aiuto può venire da similitudini con cose già note (fluidi e fluidodinamica) o da utili semplificazioni.

    Segue una esemplificazione di questi procedimenti tramite una teoria attualmente in sviluppo (la Group Field Theory, GFT), che utilizza entità geometriche tetraedriche come base costituente dell'universo.

    E' una teoria promettente, in cui si possono individuare almeno due fasi distinte, una delle quali corrisponderebbe all'universo come lo conosciamo.
    Il Big Bang sarebbe il momento di passaggio tra la "fase ignota" e il nostro universo (condensazione). Ovviamente, questo passaggio deve aver lasciato delle tracce, teoricamente osservabili.

    Finiamola qui. Il mal di testa si è fatto enorme...

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