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31-08-2020, 12:18 #1
Tentativo di utilizzo del Local Texture Mapping per lo studio della stella Betelgeuse
Ringrazio l'amministratore per avermi permesso di pubblicare qui i dati delle elaborazioni. Sper che questa sia la sezione giusta.
I dati che vi mostro qui sotto sono stati ottenuti dalle immagini riprese dal Very Large Telescope utilizzando i software che abitualmente impiegavo per studiare le immagini mediche. Io ovviamente facendo altro nella vita capisco poco di astronomia, tuttavia volevo provare a condividere con voi i risultati che ho ottenuto, nella speranza di trovare ulteriori elementi utili per comprendere i dati presi in clinica e sperando di mostrarvi una tecnica di analisi che possa essere utile anche in campo astronomico.
In particolare ho provato a studiare le foto della stella in oggetto prima e dopo il calo di luminosità documentato l'anno scorso e nel farlo ho creato delle immagini parametriche che rappresentano punto per punto la disomogeneità locale utilizzando indicatori calcolati con differenti formule matematiche. In Diagnostica Medica per Immagini questo approccio si chiama radiomica ed è utilizzato per correlare ad esempio la disomogeneità dele lesioni tumorali con la loro aggressività, la prognosi dei pazienti e la loro risposta alle terapie. Maggiori informazioni a riguardo le trovate sulla relativa voce di Wikipedia (che invito a leggere prima del resto del post, sono qui per ogni chiarimento in merito).
In particolare in questo esperimento ho utilizzato il software LifeX (gratuito) mediante la matrice GLCM con 64 livelli di grigio e un range di valori da 0 all'intensità massima dellì'immagine. Sono state fatte elaborazioni differenti per ognuno dei 3 colori dell'immagine di input (rosso, verde e blu) e per ogni colore sono state ricavate le mappe di dissimilarità, entropia, contrasto, energia ed omogeneità. Vi posto qui sotto alcuni risultati (se volete tutti i dati conviene che li carico in un sito di file hosting, perchè sono parecchi). Secondo voi queste mappe potrebbero avere qualche significato e/o possono aiutare a descrivere quello che è successo o sono totalmente inutili? Potrebbero per la vostra esperienza avere una qualche utilità nello studio delle vostre immagini?
Immagini originali di Betelgeuse dal VLT:
prima del calo di luminosità:
eso2003b-1.jpg
Dopo il calo di luminosità:
eso2003a-1.jpg
Dissimilarità nella luce rossa:
Prima:
r-dissimilaritc3a0-pre-1.jpg
dopo:
r-dissimilaritc3a0-post-1.jpg
Entropia nella luce rossa:
prima:
r-entropia-pre.jpg
dopo:
r-entropia-post.jpg
Dissimilarità nella luce blu:
prima:
b-dissimilaritc3a0-pre.jpg
dopo:
b-dissimilaritc3a0-post.jpg
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31-08-2020, 12:19 #2
Re: Tentativo di utilizzo del Local Texture Mapping per lo studio della stella Betelg
Entropia nella luce blu:
prima:
b-entropia-pre.jpg
dopo:
b-entropia-post.jpg
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03-09-2020, 19:59 #3
Re: Tentativo di utilizzo del Local Texture Mapping per lo studio della stella Betelg
premetto che non sono in grado di rispondere alla tua domanda riguardo all'effettiva utilità dell'elaborazione di questo tipo di immagini con questo tipo di software, però a me piacciono gli esperimenti che vanno oltre gli utilizzi convenzionali, sono quelli che fanno scoprire cose nuove o nuovi fallimenti, comunque tutta esperienza, e l'esperienza non è mai negativa.
detto ciò l'unica cosa che mi viene in mente è che forse i due software nascono per analizzare delle immagini tenendo conto di parametri e per scopi estremamente diversi, però sono curioso di sentire il parere di qualche esperto se vorrà contribuireApo ED 66/400 - Nikon Action Ex 8x40 - Mak 127/1500 SLT - Oculari PL40/30 - FF27 - Zoom8/24 - Barlow Apo 2x - Torretta Tecnosky - Canon 600D - Le mie Foto -
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03-09-2020, 21:04 #4
Re: Tentativo di utilizzo del Local Texture Mapping per lo studio della stella Betelg
Uno dei motivi per cui ho iniziato a studiare le texture delle immagini astronomiche sono le parole di un fisico che mi disse tempo fa che queste metodiche non sono nate in medicina ma proprio nello studio delle immagini satellitari. L'obbiettivo era individuare nell'enorme mole di dati fornita dai satelliti le texture ad esempio che corrispondevano ad una città o ad un deserto in modo automatico usando dette intelligenze artificiali. Sentendo queste parole ho iniziato a cercare più informazioni ma non ho trovato molto (probabilmente non so cercare articoli scientifici fuori dal campo medico) altri usi delle stesse tecniche vanno dalle scienze dei materiali, fino ai beni culturali
La mia idea è simile, ma invece di usare le IA per analizzare i dati vorrei fare tutto con il cervello umano convertendo questi indicatori in immagini invece che in dati grezzi.
qualche fonte (non necessariamente sono usati gli stessi indicatori di LifeX):
Automated retrieval of forest structure variables based on multi-scale texture analysis of VHR satellite imagery:
https://www.sciencedirect.com/scienc...24271614001828
Surface evaluation of carbon fibre composites using wavelet texture analysis:
https://www.sciencedirect.com/scienc...59836811003581
Visual stylometry using background selection and wavelet-HMT-based Fisher information distances for attribution and dating of impressionist paintings:
https://www.sciencedirect.com/scienc...65168412003623
In-field proximal sensing of septoria tritici blotch, stripe rust and brown rust in winter wheat by means of reflectance and textural features from multispectral imagery
https://www.sciencedirect.com/scienc...37511020301689
An intelligent system for image-based rating of corrosion severity at stem taper of retrieved hip replacement implants:
https://www.sciencedirect.com/scienc...50453318301280
Detection of corrosion on steel structures using automated image processing
https://www.sciencedirect.com/scienc...66165920300181
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03-09-2020, 22:11 #5
Re: Tentativo di utilizzo del Local Texture Mapping per lo studio della stella Betelg
Molto interessante, anche se non ho competenze in merito.
Vediamo se ci legge qualche esperto in spettrografia e fotometria:
@fulvio mete
@Franco Lorenzo
@paperbikeFederico - GrAG-Gruppo Astrofili Galileo Galilei
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