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  1. #11
    Bannato L'avatar di Scorza
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    Re: Rifrattori acromatici e aberrazione cromatica.

    Non ho posseduti i rifrattori a lungo fuoco come i 80/1350 f/16 ho letto che chi li possiede ha costatato più corretti di un 80ED f/7,5 è come leggo che anche la sfericità sia più corretta di un f/7.5
    Gli ED li hanno creati per eliminare i scomodissimi rifrattori a lunghissima Focale
    le mie conoscenze si fermano qui, chiedo aiuto a @cherubino. lui si può delucidarci .
    Ultima modifica di etruscastro; 15-09-2020 alle 08:10 Motivo: modifica tag

  2. #12
    SuperNova L'avatar di Angelo_C
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    Re: Rifrattori acromatici e aberrazione cromatica.

    In un progetto ottico, la prima cosa che si cerca di correggere è proprio la sferica, o meglio, si cerca di correggere nel miglior modo possibile la sferica per ogni colore di riferimento (googlate "righe di fraunhofer").

    La correzione cromatica è in subordine (nel progetto) e la si cerca solo di minimizzare, in base (almeno nei classici doppietti fraunhofer e steinheil) alla "correzione" del colore che gli si vuole dare, sacrificando, questa o quella parte dello spettro e questo per un semplice motivo, se qualcuno progettasse per assurdo (perché sarebbe veramente un assurdo) uno strumento che portasse geometricamente tutti i colori nello stesso fuoco, ma senza correggerne la sferica, ci si ritroverebbe uno strumento affetto da uno sferocromatismo tale (che non è altro che la variazione dell'entità della correzione della sferica, al variare della lunghezza d'onda), da risultare visualmente come fosse affetto da cromatismo, quindi si sarebbe fatto tanto lavoro per nulla.
    Anzi sarebbe peggio, perché un siffatto strumento sarebbe molto meno definito (in pratica l'immagine si "romperebbe" ad ingrandimenti più bassi) di un doppietto "normalmente" progettato.
    I rifrattori a doppietto, tripletto, quadrupletto, ecc, tutti sapete che sono fatti accoppiando vetri con diverso numero di abbe, a diverse distanze tra loro e con diverse curvature su ogni superficie, ma soprattutto, queste superfici sono tutte sferiche (solo recentemente, qualcuno sta facendo progetti con superfici asferiche, il problema è trovare la macchina o l'artigiano, che gli riesce a fare la forma giusta).
    Sapete inoltre che più la focale è corta, più queste lenti devono essere curve (più panciute), per questo che i rifrattori "corti" sono più difficili da correggere dalla sferica.

    Questa la teoria, ma nella pratica c'è anche il progetto meccanico e la cura nell'assemblaggio è proprio da questo che vengono fuori gli esemplari ottimi e quelli fetenti (compreso il konus vista), molti di questi rifrattori hanno celle di plastica, le lenti hanno spaziatori imprecisi (come spessore), il tubo tagliato a "fetta di salame", con focheggiatori avvitati a forza con le viti che "filettano" direttamente nel tubo.
    Inoltre ci può essere l'assemblatore che a inizio turno lavorativo, montava con sufficiente precisione i telescopi, mentre a fine turno, li montava tutti storti, poi visto il progetto "leggero", durante il trasporto, c'erano quelli trattati bene e quelli trattati male (che pure se montati bene, si stortavano a furia di botte), alla fine, quelli montati bene e trattati bene durante il vari trasporti erano gli "esemplari fortunati".


    Il konus vista è stato il mio primo rifrattorino su cui ho sperimentato il "tuning" (avevo già discreta esperienza con i newton, avendo iniziato con quelli), mi era capitato uno di quegli esemplari "sfortunati", con sferica fuori controllo (dopo i 60x, non mi mostrava i pianeti, ma dei veri poltergeist), ma meccanicamente a posto e dopo essermi documentato con la letteratura di riferimento*, scopro che la sferica è estremamente dipendente dalla distanza dei due elementi del doppietto.
    Smonto la cella (di plastica), libero le lenti e scopro che ha tre distanziatori enormi (le lenti erano distanziate forse di un mm o più), calcolato il giusto spessore, ho fatto diverse prove (per trovare la misura giusta), con stagnola, carta lucida, acetato, carta normale, ecc (per il come vedete qui); alla fine trovato la quadra, lo strumento finalmente anche a 120x mi mostra dei pianeti veri.
    Insomma, sti cosi sono fatti a macchina, le macchine sbagliano pochissimo e se lo fanno è colpa dell'operatore (che magari non cambia l'utensile, quando sarebbe necessario), se fossero fatti con un minimo di cura, funzionerebbero per quello che sono; poi intendiamoci, ho detto 120x perché oltre in maniera proficua (per i miei standard), non andava, una certa sferica residua rimaneva (soprattutto nel rosso), cromatismo, quanto ne volete, ma era un Telescopio (con la T maiuscola).






    (*):
    • Ottica industriale - Domenico Argentieri;
    • Lunettes et téléscopes - André Danjon, Andre Couder;
    • Star Testing Astronomical Telescope - Harold Richard Suiter.


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    Ultima modifica di Angelo_C; 14-09-2020 alle 19:52

  3. #13
    Bannato L'avatar di Scorza
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    Re: Rifrattori acromatici e aberrazione cromatica.

    Grazie della spegazione professionale.
    @Angelo_C posso chiederti se un 80/400 acromatico può sostenere 200X senza impastamento? .
    Non me ne voglia chi lo asserisce.

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  4. #14
    SuperNova L'avatar di Angelo_C
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    Re: Rifrattori acromatici e aberrazione cromatica.

    Non è una risposta che si può dare tipo "sentenza", con un SI o un NO; "l'impastamento" è cosa molto soggettiva, un po come la tolleranza al cromatismo (per uno potrebbe essere per nulla fastidioso, per un altro invece intollerabile) e soprattutto varia in base all'oggetto osservato (ad esempio, Giove regge meno ingrandimenti della Luna o di una doppia bilanciata), per come la vedo io, il limite di ingrandimento "di rottura" (dell'immagine) è quello in cui si arriva a perdere dettagli che ad un ingrandimento inferiore invece percepivi.
    Cosa diversa ad esempio dal massimo ingrandimento "utile" (googla "ingrandimento di roll off"), dove oltre un certo ingrandimento, non scorgi nuovi dettagli, ma non ne perdi (ingrandisci solo quelli che ci sono già).

    Io quando rimisi a posto il mio konus vista, lo spinsi come prova per uno star test (su Sirio!) fino a 267x (radian 3 mm + barlow 2x) per avere un pattern di diffrazione bello grosso dove potevo verificare la sferica colore per colore, quindi potrei dirti che su una doppia bilanciata, con separazione il doppio del limite di risoluzione, a 200x poteva arrivarci, mantenendo ancora "in forma" le centriche delle due componenti, ma già sulla Luna a 210x (pentax xp 3,8 mm + barlow 2x), l'immagine si "rompeva" (mi perdevo le creste sui bordi dei crateri) che invece a 160x (pentax xo 2,5mm) riuscivo a percepire anche se con difficoltà, mentre come ho già detto su Giove il limite estremo era 133x (radian 3 mm), mentre i 105x (pentax xp 3,8 mm) erano ancora un po sotto il limite, per questo dico che circa 120x era l'optimum.

    Come avrai notato, nelle prove ho utilizzato tutti oculari eccellenti che costavano (ai tempi) dalle due alle tre volte tutto il telescopio (il radian mio, i pentax putroppo no), quindi come vedi non c'è una risposta univoca... dipende.

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  5. #15
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    Re: Rifrattori acromatici e aberrazione cromatica.

    @Angelo_C grazie! sei un libro aperto

  6. #16
    Utente rimosso
    Guest L'avatar di Gonariu

    Re: Rifrattori acromatici e aberrazione cromatica.

    Citazione Originariamente Scritto da Scorza Visualizza Messaggio
    Grazie della spegazione professionale.
    @Angelo_C posso chiederti se un 80/400 acromatico può sostenere 200X senza impastamento? .
    Non me ne voglia chi lo asserisce.
    Assolutamente no per carità, a parte che ognuno ha il suo modo di vedere le cose e anche chiaramente il diritto di esprimerlo, ci mancherebbe! Quello che dici tu lo dicono moltissimi sui rifrattori a corto fuoco; il mio parere va fuori norma rispetto alla maggioranza e di questo ne sono consapevole. Una delle cose belle di un forum è potersi confrontare fra persone diverse e che vivono molto distanti per giunta.

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  7. #17
    Utente rimosso
    Guest L'avatar di Gonariu

    Re: Rifrattori acromatici e aberrazione cromatica.

    @Angelo_C: spiegazione ampia ed esaustiva sull'argomento, molto bella e chiara, hai risposto brillantemente anche alle mie ipotesi e alle domande che mi ponevo. Ti faccio i miei complimenti, penso che hai risolto definitivamente la questione!

  8. #18
    Bannato L'avatar di Scorza
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    Re: Rifrattori acromatici e aberrazione cromatica.

    @Gonariu ti svelo un segreto
    Amo la sardegna è tutti gli abitanti, per i suo essere unici , ho avuto modo di appurarlo personalmente
    Tramite angelo ho capito molte cose a me oscure, con questo il mio essere pignolo non è un discorso contro di tè , non ho molta esperienza astronomica mi diletto a scoprire "sempre se ne sono capace" i problemi dell'ottica, le capacità di un pezzo di vetro lavorato a doc. capace di far vedere l'impossibile . Cieli Sereni.

  9. #19
    Utente rimosso
    Guest L'avatar di Gonariu

    Re: Rifrattori acromatici e aberrazione cromatica.

    Tranquillo, non ci sono problemi! io sono una persona molto teorica e poco pratica, mi fa piacere confrontarmi con te!

    P.S.: ho visto che Angelo è molto competente e ne sa molto!

  10. #20
    SuperNova L'avatar di Angelo_C
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    Re: Rifrattori acromatici e aberrazione cromatica.

    Anche io sono un praticone, solo che poi quando ti "scontri" con le varie problematiche, ci si deve rivolgere alla "letteratura".
    Oltre ai tre testi che ho indicato nei miei precedenti post, se sei interessato alla progettazione ottica "moderna", secondo me l'attuale "Bibbia" è Telescope optics di Rutten & van Venrooij, secondo me merita di essere nella biblioteca di ogni appassionato di ostrumentazione ottica.

    Non so se sia mai stato tradotto in italiano, ma se mastichi un po di inglese, non fartelo scappare.
    Ultima modifica di Angelo_C; 15-09-2020 alle 18:42

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