Pagina 4 di 12 PrimaPrima ... 23456 ... UltimaUltima
Risultati da 31 a 40 di 115
  1. #31
    Utente rimosso
    Guest L'avatar di Gonariu

    Re: Rifrattori acromatici e aberrazione cromatica.

    Beh, se la cosa fosse fatta consciamente non avrebbe senso ovviamente; se qualcosa c'è a livello inconscio penso che dipenda da questo: non c'è un telescopio adatto a tutto, in base alle sue preferenze uno sceglie, il "però" è dovuto al fatto che uno vuol vedere ogni tanto anche dell'altro. E' umano chiedersi allora quanto riesce a vedere nel campo dove il suo strumento non è adatto o lo è di meno; poi per Marte, si sa, per evitare di "barare" inconsciamente bisogna non andare a vedere mappe del pianeta o applicazioni che lo facciano vedere come è ad una data ora, questo con qualsiasi telescopio!

  2. #32
    Bannato L'avatar di Scorza
    Data Registrazione
    May 2020
    Messaggi
    530
    Taggato in
    38 Post(s)

    Re: Rifrattori acromatici e aberrazione cromatica.

    Subconscio,inconscio il telescopio adatto a tutto esiste dipende da quanto è largo il portafoglio.
    Per me non è umano chiedersi cosa riesce a vedere dove lo strumento non è adatto.
    Se solo per curiosità o per studio sono d'accordo, basta che il subconscio non crede che sia vero. in un'altra discussione ho detto si andrebbe contro le leggi dell'ottica,
    Un rifrattore acromatico resta un acromatico, con le sue aberrazioni cromatiche,sferiche ecc. ecc. si può attenuarle chiudendo il rapporto f
    da raddrizzare le frequenze ottiche al punto di fuoco . questo può avvenire solo allungare la F o diaframmare la lente principale.

    Questo post contiene 2 auto-link(s) ad AstroWiki. Collabora con noi!

  3. #33
    Utente rimosso
    Guest L'avatar di Gonariu

    Re: Rifrattori acromatici e aberrazione cromatica.

    Guarda, penso che Angelo_C nel suo mirabile intervento abbia sciolto il nodo gordiano sui rifrattori a fuoco corto (che per me sono quelli che non rispettano la relazione f\geqslantD^2), dal punto di vista scientifico-tecnico-pratico non c'è da aggiungere altro, restava da dire qualcosa sul punto di vista psicoemotivo. L'osservazione visuale dei pianeti non è facile sia perché si vede sempre un piccolo disco, anche ad elevati ingrandimenti, sia perché i particolari visibili sono poco contrastati. Se poi uno si fissa che c'è un particolare alla fine gli pare di vederlo. Tutto ciò è vero sopratutto per Marte coi suoi inesistenti canali, qui l'astronomo Percival Lowell ne è stato l'esempio più lampante! Il modo più onesto per fare un disegno il più oggettivo possibile di ciò che realmente si vede di Marte al telescopio è sicuramente non andare a vedere prima mappe del pianeta o applicazioni che facciano vedere che cosa si vede di esso ad una data ora, altrimenti subentra il sapere che sul momento che si osserva quel particolare "c'è": questo è vero sempre, qualunque sia il telescopio che si utilizzi.

    Sui telescopi universali: è vero che esistono, ma un tuttofare non renderà come uno specializzato in un dato settore. Prendiamo ad esempio uno Schmidt-Cassegrain 8", è uno strumento tuttofare ma sui pianeti rende di meno di un Maksutov di pari diametro o quasi che rivaleggia invece con un apocromatico. E' come la storia dei telefonini: sono dei tuttofare ma le loro fotografie, per quanto possano apparire buone, saranno sempre inferiori a quelle di una macchina fotografica decente che è specializzata solo su quello. Alla fine il discorso è sempre quello: che cosa si vuole dalle cose.

    Questo post contiene 2 auto-link(s) ad AstroWiki. Collabora con noi!

  4. #34
    SuperNova L'avatar di Angelo_C
    Data Registrazione
    Dec 2017
    Località
    Milano
    Messaggi
    3,604
    Taggato in
    301 Post(s)

    Re: Rifrattori acromatici e aberrazione cromatica.

    Mi riallaccio al primo post di questa discussione dove Gonariu aveva postato questo test di Plinio Camaiti http://www.telescopedoctor.com/main....i/vixen-na120s
    Test a parte c'è questo passaggio:
    Lo spettro secondario viene ritenuto "tollerabile"quando il diametro della macchia formata dal blu e dal rosso non si estende per più di tre volte il diametro del disco di Airy in luce verde, diametro dato dalla semplice formula
    d = 280/D
    dove D è il diametro dell'obiettivo in mm e d è in secondi d'arco. Ad esempio per il Vixen NA-120S il diametro del disco di Airy in luce verde è di 2,3 secondi d'arco circa, il che vuol dire che al massimo si potrebbe tollerare una macchia secondaria di circa 7 secondi d'arco di diametro. Qualche semplice considerazione di ottica geometrica porta a concludere che per ottenere questa condizione il rapporto focale di un rifrattore da 120 mm dovrebbe essere maggiore o uguale a f/14,6, cioè la lunghezza focale dovrebbe essere di almeno 1750 mm. Questo valori scaturiscono dalla formula fmin = 0,122D.
    Il quale di fatto spega il perché i rapporti focali lunghi (molto lunghi), hanno migliori performance (a meno che le lenti non siano storte e lavorate a mazzetta e scalpello ), semplicemente perché nascondono le loro aberrazioni sotto il tappeto, ovvero dietro il disco di airy.

    Naturalmente, questi criteri (per inciso fmin = 0,122D è il criterio di Sigdwick) sono risultati empirici, c'è chi considera ottimo un 100 mm f/12,2 e chi ci vede ancora cromatismo da vendere.

    Ci sono altri criteri (naturalmente validi solo per il classico doppietto fraunhofer), come quello di Rutten & Van Venrooij (gli autori di Telescope optics) fmin = 0,118D che come vedete è molto simile al criterio di Sigdwick, ma ce ne sono anche di più restrittivi come il criterio di Conrady (era un purista ), secondo lui un rifrattore per avere un cromatismo "tollerabile" doveva rispettare la relazione fmin = 0,197D (equivalente ad una "macchia" cromatica dell'86% superiore al disco di airy), quindi 100 mm doveva essere almeno un f/19,7.

    Ce ne sono anche due ancora più restrittivi, il primo è detto di "sostanziale apocromaticità" che rispetta la relazione fmin = 0,241D (equivalente ad una "macchia" cromatica del 50% superiore al disco di airy), questa ha un suo perché ottico, infatti considera che i colori che "escono" dal disco di airy, sono il rosso profondo (oltre i 656,281 nm, ovvero dopo la riga C) e il violetto (quello prima dei 486,184 nm, ovvero prima della riga F), entrambi colori a cui il nostro occhio è pochissimo sensibile (parliamo di nemmeno il 10% rispetto al giallo-verde).
    Il secondo ed ultimo, è il criterio di apocromaticità, che rispetta la relazione fmin = 0,367D (equivalente ad una "macchia" cromatica pari al disco di airy), qui lo strumento è effettivamente apocromatico, perché la macchia cromatica è tutta contenuta nel disco di airy, l'unico problema è che un 100 mm dovrebbe avere una focale di 3670 mm.


    Alla fine, quando si fa una prova, per evitare il "bias" dovuto alle aspettative, i test più probanti sono quelli fatti fianco a fianco, nella stessa sera, avevo già fatto una comparativa tra il mio fraunhofer 76/1400 e il mio apo 80/480 tempo fa, se lo ritrovo lo posto; mentre qualche giorno fà ho rifatto la comparativa su Marte (approfittando si un seeing Antoniadi I stabile, pensate che ho collimato il C8 a 580x con centriche quasi ferme), mettendo in campo anche i due 200 mm (C8 e newton 200/1650).

    Questo post contiene 7 auto-link(s) ad AstroWiki. Collabora con noi!
    Ultima modifica di Angelo_C; 19-09-2020 alle 13:10

  5. #35
    Utente rimosso
    Guest L'avatar di Gonariu

    Re: Rifrattori acromatici e aberrazione cromatica.

    Intervento molto interessante per la profondità delle conoscenze riportate!

  6. #36
    Nana Bruna L'avatar di Lantis
    Data Registrazione
    Sep 2019
    Messaggi
    128
    Taggato in
    20 Post(s)

    Re: Rifrattori acromatici e aberrazione cromatica.

    Ragazzi, sono stato il più obiettivo possibile. Non facciamo il processo pure all'inconscio. Ma che motivo avrei di essere di parte avendo un mak? Mi sembra di avergli persino fatto un'ottima pubblicità!
    Ho riportato tutte le aberrazioni cromatiche che ho notato con il 120/600 e, per i miei gusti, se qualcosa può far storcere la bocca è l'alone rosso. Ma per mia natura sono piuttosto tollerante e se devo passare la serata in compagnia di una donna che mi fa piacere vedere non mi vado a concentrare sui difetti fisici.
    Tra l'altro credo che Marte sia il pianeta più tosto perché il suo diametro è piccolo rispetto agli altri e questo alone assume, in proporzione, uno spessore maggiore. Su Giove non mi ha dato questo impatto visivo. E poi non so quanto contribuisca al maggior risalto il fatto che il pianeta sia rosso. È anche probabile che avessi Marte piuttosto decentrato ma centrare un oggetto nel 6mm non è banale perché vedi solo una piccola parte del campo. Ho pensato solo dopo che il centro dell'oculare poteva essere proprio in direzione dell'alone rosso.
    Su ciò che ho visto su Marte non ho mica detto che era evidente il Monte Olimpo o la Valles Marineris! Ho parlato della calotta polare che era netta ed evidentissima e dei mari che su quella faccia occupano buona parte dell'emisfero sud del pianeta tanto da far apparire il pianeta con l'emisfero nord molto più chiaro dell'altro. C'è poco da dare in pasto all'inconscio. Più avanti potrò fare qualche confronto sull'altra faccia che mi sembra più etereogenea.
    Probabilmente è vero che sono stato fortunato per l'eccellente seeing. Stamattina ho provato a riosservare Marte con il mak ma il seeing non era altrettanto buono anche se c'erano comunque ottime finestre.
    Il telescopio migliore? Appartengo alla scuola di pensiero che ritiene che il telescopio migliore è quello che si usa di più. Però penso anche che il telescopio che ti fa vedere di più sia uno strumento fotografico.

  7. #37
    SuperNova L'avatar di Valerio Ricciardi
    Data Registrazione
    Aug 2012
    Località
    Roma (di base)
    Messaggi
    4,248
    Taggato in
    429 Post(s)

    Re: Rifrattori acromatici e aberrazione cromatica.

    Citazione Originariamente Scritto da Lantis Visualizza Messaggio
    Premetto di non essere esperto di geografia marziana.
    Manco io, quanno vado 'n giro a 'n certo punto me' perdo sempre e alla fine me' tocca chiamà 'n taxxi e spenne 'n sacco de' sòrdi.

    Citazione Originariamente Scritto da Lantis Visualizza Messaggio
    Ho messo anche un filtro Baader Skyglow per aumentare il contrasto. Per il rifrattore so che non è quello più indicato ma è l'unico che posseggo attualmente. Su un acro sono consigliati il Contrast Booster, il Fringe Killer (meglio se abbinato allo Skyglow) e il Semi Apo: sto meditando l'acquisto di uno di loro e se avete consigli sono bene accetti.
    Aspetta qualche giorno e ti saprò forse dire... ho appena scambiato con un astrofilo del nord il mio Fringe Killer da 2", che per visuale sul 120/600 è "insufficiente" di molto, con un Contrast Booster da 2" che colora l'immagine in modo più marcato ma parrebbe dovrebbe essere molto, molto più valido come correzione del cromatismo residuo.

    Voci autorevoli (Fulvio Mete, un'autorità indiscussa delle bande passanti e della spettrometria) mi dicono che la miglior correzione dello spettro secondario si ottiene con l'UHC-S, ma il suo coefficiente di trasmissione inizia ad essere abbastanza più basso e non vorrei che facesse "annullare" la differenza di visibilità degli oggetti deep sky che spero di ottenere passando da un 102/500 a un 120/600 di pari rapporto focale.

    Questo post contiene 4 auto-link(s) ad AstroWiki. Collabora con noi!
    INQUINAMENTO LUMINOSO - segnala impianti illegali nel territorio laziale, protetto dalla L.R. n. 23/2000: www.laziostellato.org

  8. #38
    Bannato L'avatar di Scorza
    Data Registrazione
    May 2020
    Messaggi
    530
    Taggato in
    38 Post(s)

    Re: Rifrattori acromatici e aberrazione cromatica.

    Mi vergogno verso di voi, Per la vostra Sapienza ,da oggi in poi vi leggerò solamente!

  9. #39
    Utente rimosso
    Guest L'avatar di Gonariu

    Re: Rifrattori acromatici e aberrazione cromatica.

    Per me stai sbagliando, giustamente Angelo_C nel suo intervento ha evidenziato che oltre ciò che dice l'ottica sui rifrattori, ci sono anche altri fattori (se lo strumento è stato lavorato bene o no, sensibilità maggiore o meno al cromatismo residuo, gusti personali ecc.). Tu continua a portare il tuo contributo esprimendo il tuo punto di vista, poi non sei obbligato a pensarla come dicono gli altri, affatto!

  10. #40
    Utente rimosso
    Guest L'avatar di Gonariu

    Re: Rifrattori acromatici e aberrazione cromatica.

    Citazione Originariamente Scritto da Valerio Ricciardi Visualizza Messaggio
    Manco io, quanno vado 'n giro a 'n certo punto me' perdo sempre e alla fine me' tocca chiamà 'n taxxi e spenne 'n sacco de' sòrdi.



    Aspetta qualche giorno e ti saprò forse dire... ho appena scambiato con un astrofilo del nord il mio Fringe Killer da 2", che per visuale sul 120/600 è "insufficiente" di molto, con un Contrast Booster da 2" che colora l'immagine in modo più marcato ma parrebbe dovrebbe essere molto, molto più valido come correzione del cromatismo residuo.

    Voci autorevoli (Fulvio Mete, un'autorità indiscussa delle bande passanti e della spettrometria) mi dicono che la miglior correzione dello spettro secondario si ottiene con l'UHC-S, ma il suo coefficiente di trasmissione inizia ad essere abbastanza più basso e non vorrei che facesse "annullare" la differenza di visibilità degli oggetti deep sky che spero di ottenere passando da un 102/500 a un 120/600 di pari rapporto focale.
    Io posseggo un 120/600 ed un 80/400; ho comprato il filtro semiapo della Baader Planetarium. Col 120/600 sulla Luna preferisco non usarlo perché l'immagine diventa meno luminosa ed inoltre la Luna senza filtro non è malaccio. In ogni caso il cromatismo te lo riduce, cosa che ho notato sia sulla Luna che su Venere. Lo uso invece coll'80/400 dando una buona immagine della Luna; ho trovato buono usare su entrambi il filtro giallo chiaro W8 e quello arancione W21a. In una recensione che ho postato in questo thread sul 120/600 della Ziel l'autore ha detto di aver avuto buoni risultati usando il filtro contrast-booster della Baader Planetarium dicendo che il cromatismo viene efficacemente soppresso a medi e alti ingrandimenti. Non so se sia migliore il filtro semiapo o il contrast-booster. Per comodità riporto di nuovo il link (nel sito c'è il test di diversi strumenti tra cui il 120/600 della Ziel).

    http://www.sidus.org/proveStrumenti/...SW120-600.html

    Sul deep-sky non hai bisogno di un filtro contro il cromatismo (forse servirebbe colle stelle doppie); gli oggetti del cielo profondo sono il cavallo di battaglia dei rirattori a cortissimo fuoco come il 102/500, il 120/600 o l'80/400, esso ti serve se vuoi ricavarci almeno qualcosa in più su Luna e pianeti.

    Questo post contiene 4 auto-link(s) ad AstroWiki. Collabora con noi!

Discussioni Simili

  1. Nuovi acromatici giganti da tecnosky
    Di Riccardo_1 nel forum Telescopi e Montature
    Risposte: 133
    Ultimo Messaggio: 16-10-2020, 19:31
  2. VENERE, 8 cm. acromatici e uno smartphone
    Di cherubino nel forum Pianeti e dintorni
    Risposte: 12
    Ultimo Messaggio: 22-09-2020, 11:49
  3. Acromatici 90/900
    Di Disnomia nel forum Telescopi e Montature
    Risposte: 23
    Ultimo Messaggio: 17-09-2018, 19:33
  4. Rifrattori ED - APO a F10+
    Di cherubino nel forum Telescopi e Montature
    Risposte: 3
    Ultimo Messaggio: 24-05-2017, 19:05
  5. Aberrazione cromatica
    Di maranatha nel forum Telescopi e Montature
    Risposte: 12
    Ultimo Messaggio: 10-05-2013, 14:17

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •