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17-10-2020, 08:28 #11
Re: Sensibilità dell'occhio umano (in visuale) alle lavorazioni lambda/x
E hai perfettamente ragione, dal momento che per valutare una qualsivoglia ottica, da quando esiste la fisica ottica tutti i tecnici degni di questo nome, e potrei citarne parecchi tra quelli , e sono tanti, di quelli che ne ho letto le recensioni dato che possiedo quasi tutti i numeri di Nuovo Orione, usano il reticolo di Ronchi e stimano la relativa lambda ris ultante, e da questo dato valutano la bontà della realizzazione dello specchio o lente chessia, e hanno sempre fatto così e continuano a farlo, perché così è ben chiaro del come funzionerà uno strumento ottico.
Se contestiamo questo allora perdiamo tutti i punti di riferimento logici e matematici per valutare la bontà di un 'ottica, e parlo della sola ottica, tanto è vero che i migliori costruttori perdono tempo e risorse solo per certificare il valore del parametro lambda relativo alle loro realizzazioni.
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17-10-2020, 09:35 #12
Re: Sensibilità dell'occhio umano (in visuale) alle lavorazioni lambda/x
Sappi, finalmente qualcuno che ragiona con la propria testa, e non per sentito dire da altri, confrontate i telescopi, mettete un 200mm vixen vicino al dobson
200mm , poi potete scrivere le vostre esperienze.
Ciao a tutti
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17-10-2020, 09:42 #13
Re: Sensibilità dell'occhio umano (in visuale) alle lavorazioni lambda/x
La questione che mi ha portato ad aprire questa discussione a onor del vero era nata perché sostenevi che un 90mm ben lavorato avrebbe reso meglio di un Dobson 250, anche in visuale...
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17-10-2020, 10:13 #14
Re: Sensibilità dell'occhio umano (in visuale) alle lavorazioni lambda/x
mettete un 200mm vixen vicino al dobson
200mm
https://www.astroshop.eu/telescopes/...ersion/p,14189
Al prezzo del vixen prendo questo ed ho già la montatura:
https://www.astroshop.it/telescopi/s...bd-dob/p,14976
E bye bye lambda 450 del vixen...
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17-10-2020, 10:19 #15
Re: Sensibilità dell'occhio umano (in visuale) alle lavorazioni lambda/x
I rifrattori lavorati bene rendono 3/4 volte il diametro in ingrandimenti, i dobson lavorati a lambda 4 massimo 2 volte e con cielo ottimale. Magari un 250 no ma un 200 senz'altro.
Ro84, non so con quali strumenti hai osservato, fai un confronto serio, rimedia un buon rifrattore a fuoco lungo da 90/100mm, e osservavo con il 200mm dobson che hai,e poi ci risentiamo, più di questo non posso fare,
Le mie chiacchiere come quelle degli altri sono solo chiacchiere.
Ciao
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17-10-2020, 10:31 #16
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Re: Sensibilità dell'occhio umano (in visuale) alle lavorazioni lambda/x
Scusa ma a me sembra il contrario. Mi sembra che nessuno stia dicendo che a parità di diametro un ottica meglio lavorata non performi meglio di una poco meno corretta.
A parità di Diametro le differenze passano e ci sono indiscutibilmente, poi cé chi ha il palato più fine è non accetta compromessi. Ma si parla di "minime" differenze che da un certo punto in poi potrebbero non giustificare l' esborso di denaro maggiore.
Poco più di un mese fa avevo avevo quasi in parallelo un rifrattore Takahashi da 150 mm (non é uno Zeiss, mi metto il cuore in pace) e un banale C11 da ben 280mm di diametro. Più o meno la stessa differenza che passa tra un 90 e un 200 mm.
Non ho potuto confrontare i pianeti, ma in base all' esperienza acquisita in questi mesi Il Takahashi mi ha sempre offerto immagini migliori (ma é noto che trovare condizioni di turbolenza favorevoli per un diametro da 25 cm in su non é cosi facile). La sera in cui ho fatto il paragone ho preso a confronto due globulari, M2 e M15. Per quanto le immagini del rifrattore fosseró di una pulizia e contrasto maggiore, il C 11 mostrava globulari più luminosi e sciolti con diverse stelle in più. Ho usato uguali ingrandimenti.
Se poi confrontavo una stella ad alti ingrandimenti o un sistema doppio, allora "Takahashi" per tutta la vita!
Non sto ad annoiarvi ancora ma tutto questo per dire che tutto dipende sempre da ciò che si vuole osservare e fare. Se poi parliamo di stesso diametro anche io sono uno di quelli che preferisce avere una correzione ottica più "Fina" possibile.
@halpanweton guarda che I recenti strumenti (degli ultimi anni) non sono cosi male come tu li descrivi, sicuro di aver fatto confronti adeguati (come ad esempio lo strumento in questione fosse ben acclimatato e ben collimato?)
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17-10-2020, 10:41 #17
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Re: Sensibilità dell'occhio umano (in visuale) alle lavorazioni lambda/x
Eh no! Ora spiegami questa cosa, 3/4 volte dove? Una stella o sistema doppio (ok), un pianeta ( forse-dipende, è con quale vantaggio), un ammasso globulare o una galassia ( quasi nessuno può permettersi rifrattori da 200 e passa, quindi deduco un rifrattore da 100-150 mm tripletto o acromatico a lunghissimo fuoco, 3/4 il diametro è che cosa ci vedi? )
90 x 4 = 360
200 x 2 = 400...
Quante volte capitano serate dove si possono usare più di 200 ingrandimenti...
Riflettiamo. Comunque anche le mie sono solo banali chiacchere da bar astronomico.
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17-10-2020, 10:43 #18
Re: Sensibilità dell'occhio umano (in visuale) alle lavorazioni lambda/x
@halpanweton Se vuoi che ti scriva che hai ragione a tutti i costi, non mi costa niente farlo, figurati.
hai ragione
Ma ciò nonostante, continuo a pensarla diversamente. Scusa ma non puoi trattare gli altri come se fossero persone senza un briciolo di esperienza, più o meno novellini oppure astrofili solitari che conoscono solo il loro orticello e non hanno mai guardato attraverso strumenti lavorati di fino. Così come non puoi pensare che il mondo dell'astronomia amatoriale si riduca per tutti a osservare gli infiniti dettagli estraibili dalla visione di 5 pianeti. E così come non puoi pensare che chi la vede come te "ragiona con la propria testa" mentre chi la vede diversamente "segue le cose sentite da altri". Potrebbe anche risultare un po' offensivo.
Ho osservato in rifrattori da 70 e in newtoniani da 710, in strumenti lambda/4 o forse persino peggiori (come i famigerati Seben), come pure nei Vixen, nei Meade, nei binocoli Miyahuchi da 100 e da 140, negli Orion, un paio di volte anche nei bellissimi Officina Stellare (RC), e in tanti altri strumenti, a lenti, a specchi o misti; in Italia come all'estero, sotto i cieli pessimi delle città e sotto gli oscuri spazi australiani. In monoculare uno strumento da 90 seppure perfetto mi ha sempre dato meno soddisfazione di uno da 250, specialmente nel deep-sky, che poi incidentalmente coincide col 99,99% di tutto ciò che si può osservare nel cielo notturno con strumenti alla portata degli appassionati.Roberto - Strumenti: Dobson Skywatcher 203/1200; Skywatcher Startravel 80.
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17-10-2020, 11:07 #19
Re: Sensibilità dell'occhio umano (in visuale) alle lavorazioni lambda/x
Se uno si vuol portare 40kg di peso di un dobson per risparmiare va pure bene, non si può avere la moglie ubriaca e la botte piena.
Non offendo nessuno, mi sembrano semplicemente affermazioni estemporanee.
Dal acro.100mm della zeiss che ha le stesse prestazioni
di un comunissimo 100 mm lavorato a lambda4, al potere di raccolta luce di uno specchio lavorato mediocremente
Che mostrerebbe deep.sky fantastici rispetto ai rifrattori.
Si sono chiacchiere da bar e non mi piacciono.
Luke abita a 70km da me, lo andrò a trovare, e gli farò provare gli strumenti. È l unica cosa da fare
Cordiali saluti a tutti.
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17-10-2020, 11:10 #20
Re: Sensibilità dell'occhio umano (in visuale) alle lavorazioni lambda/x
Fai però i test in modo da fargli anche vedere la differenza fra un 90 perfettamente lavorato e un 250, non limitarti a mostrargli il confronto 250-250. E anche su deep-sky, non solo su pianeti, così @LukeSkywalker si può fare un'idea chiara.
E come ti è già stato detto, un Dobson 250 non arriva a pesare 40 Kg.
Ho la fastidiosa sensazione che si voglia rigirare sempre la frittata.
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