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  1. #11
    SuperGigante L'avatar di cesarelia
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    Re: Gassendi, Schiller, Sinus iridum 23 febbraio

    Dipende da dove vivi.
    Quest'estate a casa mia in Toscana, in una pianura a ridosso di alcune colline protette delle Alpi Apuane, c'era spesso un seeing in Pickering tra 6 e 7/10, con punte non frequenti da 8/10.
    Poi mi sono portato il telescopio sulla costa ionica della Calabria, e anche nelle sere di bel tempo c'era sempre la brezza di terra e mi sembrava di avere sempre un 5/10 fisso, massimo 6; avrei dovuto tentare poco prima dell'alba perché in quel momento il mare dovrebbe esaurire buona parte del calore accumulato durante il giorno, ma svegliarmi presto non fa per me.

  2. #12
    Pulsar L'avatar di nicola66
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    Re: Gassendi, Schiller, Sinus iridum 23 febbraio

    @Richard1 è giusto che ognuno faccia bagaglio delle proprie esperienze,
    Io da quando sono passato dal C 8 al c 9,25 ho trovato è notato una maggiore nitidezza nei dettagli sia in visuale che in riprese .
    Lascia che l'anima rimanga fiera e composta di fronte ad un milione di universi

  3. #13
    Nana Bianca L'avatar di iaco78
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    Re: Gassendi, Schiller, Sinus iridum 23 febbraio

    Molto bella, complimenti
    Osservo con: Bosma MAK 150/1800-Dobson Truss 12" ES Provo a fotografare con: Takahashi 106EDX4Astrobin gallery

  4. #14
    Nana Bianca L'avatar di Salvatore
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    Re: Gassendi, Schiller, Sinus iridum 23 febbraio

    Ma appunto é quello che si legge in giro e si constata "toccando" con mano. Mediamente il Seeing quello é, ci sono delle eccezioni, ma rare. Per questo ho un 15 cm che si sfrutta meglio. Quando però si va alla ricerca di oggetti del cielo profondo, anche da casa cielo permettendo il discorso cambia.
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  5. #15
    Buco Nero L'avatar di Huniseth
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    Re: Gassendi, Schiller, Sinus iridum 23 febbraio

    Concordo, il seeing è quello che fa la differenza.
    Interminati spazi io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura.
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  6. #16
    Gigante L'avatar di Richard1
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    Re: Gassendi, Schiller, Sinus iridum 23 febbraio

    Ma certo @Salvatore, infatti non parlavo di cielo profondo ma di alta risoluzione.
    Per le riprese lunari e planetarie un Mak 127 può dare il massimo sfruttabile nell’80% delle serate, col seeing col quale mi trovo a lottare. Va da sè che posso usare con reale profitto il C8 nel restante 20% delle serate. Il che si traduce in una quindicina di serate all’anno.
    Poi uno può anche comperare un C14 e continuare a sfornare immagini sfocate e poco incise, convinto che siano bellissime. Ma la realtà è un’altra se si vuol essere oggettivi. 30 cm di diametro per l’alta risoluzione saranno giusti in Namibia, in Atacama e nei luoghi da dove riprende Damian Peach. Qui da me un seeing da C14 c’è una serata all’anno (forse).
    Celestron C11 su Eq6 R, Celestron CPC 800, SW Mak 127/1500 su Eq3-2.

  7. #17
    Buco Nero L'avatar di Huniseth
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    Re: Gassendi, Schiller, Sinus iridum 23 febbraio

    Le percentuali citate valgono per strumenti affiancati immagino.. altrimenti diventa una lotteria e le percentuali non sono più quelle....
    Interminati spazi io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura.
    La Mia Strumentazione

  8. #18
    Gigante L'avatar di Richard1
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    Re: Gassendi, Schiller, Sinus iridum 23 febbraio

    Chiaro, sono percentuali da prendere con le molle, ma non sono andato lontano dalla realtà dei fatti.
    Tanti (troppi) che a 18 anni guidavano un’auto 1000 di cilindrata, dopo un po’ hanno comperato un 2000 cc e si sono accorti che ovviamente andava più veloce e il motore era più potente.
    Hanno pensato di fare la stessa cosa col telescopio, aumentando il diametro dello specchio (o dell’obiettivo). Ma non funziona così. Io per primo ho commesso quell’errore. Quando le immagini lunari e planetarie vengono male NON bisogna pensare che sia un problema di diametro (a meno che uno non usi un 60 mm ). E’ più consigliabile agire su altri fronti:
    1) il telescopio è realmente collimato alla perfezione? O l’ho collimato con l’oculare ma non con la fotocamera? 2) Tubo, camera, lente di barlow sono davvero acclimatati? Ieri il mio piccolo Mak 127 acclimatato da ben 4 ore, alle 20.00 presentava una vistosissima piuma di calore. Normalmente in mezz’ora un mak 127 va in temperatura con un delta termico di dieci gradi. Ma ieri la temperatura era scesa molto nell’ultima ora. E infatti solo verso le 21 ha reso immagini migliori. 3) Come siamo messi a seeing atmosferico? E a seeing locale? E le correnti jet stream? 4) L’inseguimento è fluido o scattoso? 5) Come sono state elaborate le foto? Errori su Autostakkert? Errori su Registax? Errori finali su photoshop?
    Se tutto era perfetto allora si può pensare al diametro, ultimo dei problemi. Tutto questo posso scriverlo in base alla mia esperienza di appena tre anni e mezzo quasi interamente dedicati all’alta risoluzione.
    Celestron C11 su Eq6 R, Celestron CPC 800, SW Mak 127/1500 su Eq3-2.

  9. #19
    Buco Nero L'avatar di Huniseth
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    Re: Gassendi, Schiller, Sinus iridum 23 febbraio

    "hanno comperato un 2000 cc e si sono accorti che ovviamente andava più veloce" .. se ne sono accorti quando sono arrivate le foto dell'autovelox? - Con i telescopi lo stesso.. ci sono i limiti. A parte i maghi del software, a livello più basso l'elaborazione conta poco sul planetario, siccome l'apparenza inganna un bel video si rivela una ciofega appena dato in pasto ai software, basta vedere la sequenza dei frame e se i crateri o i pianeti assumono tutte le forme della geometria la serata è fallita.
    Interminati spazi io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura.
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