Risultati da 1 a 9 di 9
  1. #1
    Utente rimosso
    Guest L'avatar di Altomare Secca

    accorgimenti antiumidità

    salve!
    alla luce della disavventura col C8 (funghi improvvisi sulla lama di schmidt) e alla luce del prossimo acquisto di un capanno che sarà dedicato al materiale astronomico (questo capanno molto probabilmente: https://www.leroymerlin.fr/produits/...-80178231.html) vi chiedo quali accorgimenti adottare per ridurre al minimo la presenza di umidità.
    il capanno sarà installato su una base in cemento, pensavo di stendere un telo di plastica (quale? immagino ce ne siano di specifici).

    ogni idea può essere utile, andate a ruota libera!

  2. #2
    Gigante L'avatar di rey
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    Re: accorgimenti antiumidità

    Io vivo praticamente nella giungla... essendo l'osservatorio nel complesso non isolato ed avendo l'umidità esterna praticamente uguale a quella interna (quando va bene 95% esterna e 85% interna) non ho trovato soluzione, attendo eventuali consigli anche io
    La casetta che indichi però potrebbe essere meglio isolata in generale in quanto chiusa e non avendo il tetto apribile.
    Avevo messo un deumidificatore ma d'inverno con temperature basse ovviamente non funziona e in ogni caso dovrebbe praticente andare sempre.
    Quello che faccio ogni tanto è accendere le fasce anticonfensa in automatico un paio d'ore per notte se non più per salvaguardare le ottiche ed accendere una stufetta elettrica a fine sessione per asciugare la strumentazione. In generale le lumache dilagano

    Cieli sereni

  3. #3
    Sole L'avatar di Giovanni1971
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    Re: accorgimenti antiumidità

    Anch'io ho un idea simile (il capanno lo avevo già da prima in giardino) e sto riflettendo sul da farsi. Ci vorrei tenere un Dobson 300 stile scaldabagno, da tirare fuori su ruote. Forse, boh, si vedrà...

    Per il pavimento, attualmente in lastre di cemento, sto pensando di aggiungere sopra dei "piastrelloni" in gomma incastrabili come quelli di decathlon per le sale pesi. Si trovano anche in magazzini tipo Brico, etc. Per le pareti ed il tetto stavo pensando a rivestirli internamente con lastre di polistirolo. Credo inoltre che sia meglio avere delle finestrelle aperte o fenditoie, in modo da agevolare la circolazione dell'aria.

    Il mio capanno e' soleggiato solo al mattino, fino alle 11.00 circa. Per nuove installazioni eviterei forse esposizioni più elevate, per evitare temperature eccessive in estate

    Non ho idea se tutto ciò funzionerà, quindi non prendeteli come consigli ed anch'io attendo commenti e suggerimenti da chi ne sa di più.

    Grazie Altomare per aver aperto il thread.
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  4. #4
    Staff • Moderatore Globale L'avatar di etruscastro
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    Re: accorgimenti antiumidità

    il vantaggio, o uno dei vantaggi di una postazione fissa è quella di avere il telescopio sempre acclimatato perché la postazione ha sempre (o quasi) le stesse condizioni esterne, neanche cupole di un certo livello bypassano questo problema e... deve essere così!
    se abitate in un luogo umido il problema è la location, una volta che aprirete il tetto/cupola se avete 90% di umidità questa l'avrete comunque anche se uscite il tele da casa, il problema non è la postazione fissa ma il luogo!

  5. #5
    Gigante L'avatar di rey
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    Re: accorgimenti antiumidità

    Già è proprio così etru.
    L'unica cosa, a cui non vedo soluzione sarebbe mantenere la strumentazione quando resta inutilizzata magari per 2 o 3 settimane di brutto tempo o per altri X motivi in condizioni più "salubri".
    Ormai mi sono arreso alle lumache e al muschio. Al massimo tengo i vetri scaldati con le fasce.

  6. #6
    Utente rimosso
    Guest L'avatar di Altomare Secca

    Re: accorgimenti antiumidità

    Sicuramente avete ragione ma non posso traslocare (di nuovo). Tanto più che qua il clima è quel che è, a prescindere.

    Parliamo.un po' di queste "condizioni salubri" per la.strumentazione ....

  7. #7
    Gigante L'avatar di rey
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    Re: accorgimenti antiumidità

    23 gradi e 55% di umidita
    Scherzo in realtà sono 5 anni che la strumentazione è lì senza problemi alcuni. Calcola che da me la notte a 2 metri da terra arriva sempre e ripeto sempre a 95% di umidita (come una palude) tranne in rari e forunati casi.
    In realtà quello che ha avuto problemi è la parte elettronica commerciale soprattutto in inverno quando resta aperto il tetto e si deposita la brina su tutto con temperature fredde. Intendo trasformatori elettrici, prese wifi smart e anche il modem mi è saltato.
    La strumentazione astronomica mai avuto problemi.. è anche il pc ha sempre funzionato (messo in una scatola di cartone isolante).
    Certo il legno se non trattato marcisce e il muschio dilaga..

    Ma se la tua è una struttura usata come deposito chiuso il problema è ulteriormente ridotto.

  8. #8
    Sole L'avatar di Giovanni1971
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    Re: accorgimenti antiumidità

    Una rapida ricerca su Google:

    https://colwesternsheds.com.au/keep-...moisture-free/

    https://www.actionsheds.com.au/11-wa...from-moisture/

    Forse puoi prendere qualche idea da qui.
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  9. #9
    Nana Bruna L'avatar di Nextstar8
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    Re: accorgimenti antiumidità

    Carissimi buongiorno,
    volevo dare un piccolo contributo alla discussione forse quel che scrivo sarà ovvio, ma “repetita iuvant”.
    In primis bisogna isolare il sottofondo (piano di campagna) con una piccola fondazione fatta a “vespaio” in modo da non permettere la risalita dell’umidità ascendente dal terreno e uno strato “derbigum” o rotolo catramato per la sua superfice (meglio se incrociato).
    Alzare la casetta, isolandola dal terreno, con delle palanche in modo da avere almeno 5 cm di distacco dal piano costituito.
    Sigillare gli elementi accoppiati nella costruzione (pareti, tetto, finestre e porta).
    Dotarsi di piccole griglie per aerazione lungo le pareti, di un ventilatorino/scambiatore di aria tipo “Vortice” del tipo utilizzato per i bagni “ciechi”.
    Installare un piccolo termoconvettore elettrico con timer.
    Distribuire ai lati delle pareti delle vaschette con bustine di sali deumidificanti.
    Se possibile collegare lo scambiatore d’aria e il termo-convettore ad un termo-igrometro per regolarne l’accensione in determinate condizioni ambientali.
    Dotare il piccolo impianto elettrico con un magneto-termico con differenziale del tipo “auto_armante”, in caso di improvvisi sbalzi di tensione.
    Creare a fianco della struttura un piccolo pozzetto di massa, con palina (la piastra ed i sali possono essere non utilizzati).
    Sembra esagerato? Mah?! Ricordiamoci che all’interno ci sono strumenti ottici con i loro accessori, componentistiche elettroniche (PC e altro) e che il tutto è costato qualche migliaio di euro.

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