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  1. #1
    Sole L'avatar di altazastro
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    Una notte di EAA (Astronomia Elettronicamente Assistita)

    Ispirato dall'approccio filosofico propugnato da @cherubino, ovvero di usare l'astrofotografia come un sostituto potenziato dell'esperienza visuale, particolarmente per quelle situazioni dove il cielo (e/o gli strumenti) non permettono un soddisfacente approccio visuale, ho passato la notte tra il sabato e la domenica (finalmente serena) a riprendere fino all'alba una serie di oggetti deep con un setup ed una tecnica molto elementari.

    Mentre Cherubino fa live stacking di lunghe pose autoguidate, io ho fatto live stacking (con SharpCap Pro) di pose da dieci secondi riprese con una 178MM non raffreddata accoppiata al piccolo Skywatcher Evoguide ED50, il tutto sulla AZ-GTI in modalità altazimutale.
    Ho usato dark e flat, i primi di fatto necessari con una camera non raffreddata e le temperature estive.

    Anche se l'ED50 ha una focale di soli 250 mm, i pixel da 2,4 um della 178MM permettono di riprodurre gli oggetti a video con le dimensioni apparenti che si avrebbero usando una DSLR come la Canon EOS 1300D (pixel da 4,3 um) e una lunghezza focale di 450 mm.

    Ho ripreso per qualche decina di minuti ciascuno M13, M92, M57 e M27 (soggetti facili, ma si trattava di sperimentare) e anche il non facile (per l'apertura e la focale del setup) NGC6229, che in effetti è venuto un po' "striminzito" ed irrisolto.

    Ho anche ripreso M101 ma il risultato è stato qualitativamente pessimo, credo più che altro per i limiti del live stacking, perché con l'ED50 e la camera OSC ZWO 385MC ero riuscito ad ottenere un discreto risultato con pose singole da 30 secondi e stacking ad opera di Astro Pixel Processor.

    Così pure avevo ripreso come ultimo soggetto M71, ma ho sbagliato ad insistere a sommare pose quando ormai albeggiava, e le ultime rumorose pose hanno abbassato la qualità del tutto, perché purtroppo, ed è una cosa da tenere presente, con il live stacking non si può tornare indietro, escludere i fotogrammi peggiori e rifare lo stacking.

    Infine tutte le immagini finali sono state post-processate con StarTools, ma la differenza con lo stack a video non è significativa, a parte forse i nuclei dei globulari non "bruciati".

    In base ai miei lontani ricordi di visualista, direi che occhio e croce il risultato a video è comparabile a quello che si ha con un Newton da 20 cm sotto un cielo suburbano di magnitudine 5.5 (molto ad occhio e a memoria).

    Potete trovare le immagini in qualità originale sulla mia pagina di Astrobin .

    Allego poi le immagini anche qui, con la qualità permessa dal sito.

    M13-20210718-181x10s-ED50.jpg

    M92-20210718-201x10s-ED50.jpg

    M57-20210718-202x10s-ED50.jpg

    M27-20210718-160x10s-ED50.jpg

    NGC6229-20210718-200x10s-ED50.jpg

  2. #2
    SuperNova L'avatar di cherubino
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    Re: Una notte di EAA (Astronomia Elettronicamente Assistita)

    Il fatto che ti abbia ispirato mi fa molto piacere e onora visto che sei un fotografo più bravo di me!

    Vedo un poco di allungamento stellare ma indubbiamente la GTI è stata una ottima Golf ma non una altrettanto super montatura anche se il suo fine è altro.

    Un bel lavoro di "survey" estiva comunque!

    Più volte sono stato tentato di prendere un sw evoguide 50/250 come teleobiettivo per i campi medi da framezzare tra il samyang 135mm e i vari rifrattori a 420 o 500mm ma ho desistito per le negative esperienze oltre oceano sul campo corretto.
    Mi sai dare lumi in merito?
    Con la asi 178 ovviamente nessun problema visto il ristretto campo inquadrato ma su sensori più grandi temo il peggio.

    Poi due giorni va ho preso anche un Pentax 100 eduf ...che però è un 400 di focale.

    Paolo

  3. #3
    Sole L'avatar di altazastro
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    Re: Una notte di EAA (Astronomia Elettronicamente Assistita)

    In effetti Paolo il limite dell'ED50 è proprio nella cospicua ed inevitabile curvatura di campo, che fa si che già la 178MM sia al limite.

    In realtà penso che le stelle allungate che hai visto siano principalmente dovute a questo, almeno quelle periferiche.

    Io ho una 178MM ed una 385MC e pensavo che il campo sarebbe stato totalmente corretto, perché sul sito di TS ti dicono che non c'è bisogno di correttore fino a 12 mm di diagonale del sensore, ma non è così.

    Ci vuole lo spianatore, ma quello di Skywatcher ha un backfocus di soli 17,5 mm che può creare problemi con i filtri ed è ovviamente del tutto insufficiente con una DSLR.

    Mi ricordo che su CN dicevano che Starizona aveva appena tirato fuori un nuovo spianatore (non credo quello che c'è su TS quando c'è) che dovrebbe supportare le DSLR e quindi avere almeno 44-45mm di backfocus.

    Oltretutto l'ED50 costa(va) poco, ma lo spianatore Starizona costava quasi altrettanto, anche se adesso il differenziale è forse aumentato.

    Per un sensore di maggiori dimensioni io stavo pensando (per il futuro) ad un 60/360 doppietto con spianatore/riduttore 0,8x ... ovvio che il costo è maggiore.

    P.S.
    Grazie della stima ma io sono solo un fotografo "che si arrangia".

  4. #4
    SuperNova L'avatar di cherubino
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    Re: Una notte di EAA (Astronomia Elettronicamente Assistita)

    Si grandi problemi con il 50ed.
    Il correttore costa come il telescopio.
    Decisamente superiore era il non più disponibile ts 50ed quando non era affetto da problemi di lavorazione ottica.
    Costava 400 e passa euro e quindi direi che i vari 60/360 siano più competitivi.
    Tendenzialmente non riprendo più con sensori non raffreddati anche perché i miei strumenti necessitano quasi di una camera x telescopio e quelli fotografici sono almeno una decina... ora comprerò credo una nuova camera, la quarta, così da non dover montare e smontare.
    Si.. lo so.. è una follia ma il pentax 100/400 richiederà la sua camera dedicata.
    Magari una nuova mono appena usciranno i nuovi sensori medio piccoli, diagonale 20 mm circa.. vediamo.

    Il prossimo step sarà qualche test con il c11 nexstar altazimutale e il riduttore optec 3.3 appena preso. Lì sarò in lucky imaging anche io con pose da 5 o 10 sec max.
    Forse riproverò anche io la 178 oppure altro
    Paolo

  5. #5
    Sole L'avatar di altazastro
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    Re: Una notte di EAA (Astronomia Elettronicamente Assistita)

    Guardati questa: in alto a destra si vede IC4617, di 16ma magnitudine ripresa con il C6 e riduttore 0,5x più distanziatore aggiuntivo per un totale di F4.6.

    Sono 500 pose da 3 secondi con la 178MM .. con il C11 e riduttore 0,3x mi sa che anche 2 secondi tirano fuori l'inverosimile.

    Io stavo pensando al CPC 800 ... ma per dopo dopodomani.

  6. #6
    SuperNova L'avatar di cherubino
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    Re: Una notte di EAA (Astronomia Elettronicamente Assistita)

    Sono soggetti molto facili e luminosi.

    Ho iniziato con il lucky imaging anni fa.
    Userò un poco il nexstar 11 giusto perché lo ho iper modificato e ho preso il riduttore 0.33 per curiosità

    Paolo

  7. #7
    Sole L'avatar di altazastro
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    Re: Una notte di EAA (Astronomia Elettronicamente Assistita)

    M13 di sicuro, ma io mi sono stupito di essere in grado di riprendere, per quanto in forma "embrionale", una galassietta di 16ma dal centro di Torino con pose da 3 secondi con un C6.

    Quello che volevo dire è che con un C11 F3.3 puoi arrivare a fotografare tutto quello che il cielo di una grande città ti permette di fotografare con pose ancora più brevi.

    Ovviamente non stiamo parlando di narrow band.

    P.S.
    Ovviamente il tempo totale d'integrazione resta elevato se si vogliono riprendere gli oggetti deboli, quello che voglio dire è che la differenza tra farlo con pose da 20-30 secondi piuttosto che da 3-5 secondi è molto minore di quanto mi aspettavo.
    Ultima modifica di altazastro; 18-07-2021 alle 21:45

  8. #8
    SuperNova L'avatar di cherubino
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    Re: Una notte di EAA (Astronomia Elettronicamente Assistita)

    Si, lavorando a 2/3 di gain o superiore si.
    Mesi fa ho fatto molti test quando impiegavo allo scopo del lucky imaging la asi 290 mono.
    Il problema era l'insorgere del rumore a pioggia, molto fastidioso in fase di minimo stretching.
    È una cosa che non sopporto.
    Provai anche con molti intervalli di dithering automatico e manuale ma non ne sono mai venuto a capo in modo soddisfacente.
    Poco visibile sui globulari, molto sui soggetti deboli.
    Il c11 a f3.3 non lo uso dalla città però ma dall'alta montagna insieme al 115/800 apo ridotto a 640 e al Rasa8 a f2.
    Saranno semplici prove credo. Per diventare bravi bisognerebbe dedicarsi solo a quel set-up e sviscerare le potenzialità.
    Io ho troppi strumenti e montature e troppo poco tempo.

    Paolo

  9. #9
    Nana Bianca L'avatar di iaco78
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    Re: Una notte di EAA (Astronomia Elettronicamente Assistita)

    Come al solito degli scatti interessanti per la tecnica utilizzata ... complimenti.
    Osservo con: Bosma MAK 150/1800-Dobson Truss 12" ES Provo a fotografare con: Takahashi 106EDX4Astrobin gallery

  10. #10
    Sole L'avatar di altazastro
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    Re: Una notte di EAA (Astronomia Elettronicamente Assistita)

    Grazie @iaco78, al prossimo giro voglio provare lo Skywatcher 80/400 con Fringe Killer.

    Non so però quando sarà perché appena ci sarà di nuovo un cielo decente (cosa che tra giugno e luglio qui si è visto poco) vorrei anche fare un po' di foto "tradizionali", nei limiti del mio genere altazimutale, ovviamente

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