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  1. #21
    SuperGigante L'avatar di Vincenzo Zappalā
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    Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.

    Citazione Originariamente Scritto da orione2000 Visualizza Messaggio
    Grazie per l'articolo,molto interessante.Vorrei chiedervi una cosa:ma quando due onde si annulano ciō accade perchč il "massimo" dell'onda deve riempire il vuoto che lascia il "minimo"? Oppure l'annulamento avviene in modo diverso?Per lo meno io lo immagino come se si comporti come un fluido.Vi lascio anche un immagine.
    Allegato 4273
    C sta per "cresta" e V sta per "ventre"
    Grazie anticipati.



    Orione2000
    La tua č proprio la Fig. 3... Devi sommare le altezze (con segno): + h - h = 0. Al massimo, invece, + h + h = 2h. E poi via con tutti i casi intermedi.

  2. #22
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    Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.

    Citazione Originariamente Scritto da davide1334 Visualizza Messaggio
    bella enzo,non perdi tempo....l'ho letto solo una volta,butto lė una cosa...quale sarebbe il primo diciamo "collegamento" tra la meccanica quantistica e l'interferenza delle onde qua descritta?forse il fatto che che le interferenze costruttive e distruttive si generano, in una maniera illogica e fondamentalmente "casuale"?
    come ho detto ad altri: non corriamo e andiamo per gradi. Per adesso digeriamo l'interferenza spiegata con la meccanica classica. Non siamo ancora entrati nella MQ. Scusa, ma non vorrei creare confusione nei meno preparati. Comunque non sei sulla strada giusta... L'interferenza si genera anche nella MQ con le stesse modalitā... ma non diciamo niente se no qualcuno si fa idee sbagliate.

    Aiutatemi, per adesso, a sistemare meglio questa parte e renderla comprensibile a tutti, bambini compresi!

  3. #23
    Gigante L'avatar di Gaetano M.
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    Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.

    Enzo,
    non ho dubbi per adesso... solo per farti i complimenti

  4. #24
    Nana Rossa L'avatar di SANDRO
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    Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.

    Citazione Originariamente Scritto da Vincenzo Zappalā Visualizza Messaggio
    scusa Sandro,
    non avevo risposto completamente alla tua domanda. La figura č probabilmente poco rappresentativa, ma il fatto succede. Per capirlo meglio guarda le figure con i due fori. Vedfrai che esiste un punto in cui le onde si incontrano a 90° o gių di lė, eppure l'interferenza si forma lo stesso.
    Nessun problema Enzo, ci mancherebbe....

    Effettivamente mi era sembrato che mancasse qualcosa. Grazie per la precisazione.
    Dobson Skywatcher 10" truss goto. LXD 55 SN 8' trattamento UHTC. Sito: www.astrofili-tau.org

  5. #25
    Nana Rossa L'avatar di Beppe
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    Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.

    Forse č un po' presto per fare la domanda sul bilancio energetico e forse fuori luogo, ma la faccio lo stesso:
    Quando le due onde sono in fase l'energia si somma, quando sono in controfase l'energia si annulla, facendo "i conti della serva" mi trovo con metā dell'energia, il resto che fine ha fatto?
    Pių che dare risposte sensate, una mente scientifica formula domande sensate (C.L.Strauss)

  6. #26
    Meteora L'avatar di mmanzato
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    Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.

    Andando completamente a memoria mi sembra di ricordare che l'esperimento di Young funzioni solo sotto alcune condizioni particolari: luce monofrequenziale, di un solo colore, emessa da lampade speciali (quindi, per dire, non funzionerebbe con la luce del sole, o con la lampada da tavolo), fenditure di ampiezza comparabile con la lunghezza d'onda (altrimenti non si verificherebbe l'effetto "sorgente secondaria"), e forse anche con luce coerente, cioč in fase con sé stessa. Fatto sta, ricordo di aver provato l'esperimento con una normalissima lampadina a incandescenza chiusa in una scatola da scarpe, con le fenditure intagliate col taglierino. Purtroppo con gran delusione perché la fatidica figura d'interfenza non voleva saperne di comparire...

  7. #27
    Meteora L'avatar di mmanzato
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    Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.

    Mi permetto di seccarTi con un secondo post di fila. Non so bene quando infilare questo mio pensiero nel programma degli articoli, e allora lo faccio subito aggrappandomi alla Tua illuminante osservazione che "nessuno puō capire la MQ perché nessuno conosce qualcosa che le assomigli". A suo tempo mi avevano ben spiegato la "duplice natura" ondulatoria e corpuscolare della luce e tuttora leggo in giro innumerevoli articoli che cosė ne parlano. Questa "duplice natura" mi ha sempre lasciato un po' perplesso, se non altro perché a priori non č evidente quando la luce debba esibire un comportamento piuttosto che un altro, o anzi, com'č che la luce si trasforma da onda a particella e viceversa a seconda delle situazioni. Mi pare ora chiaro, ma ti prego di correggermi se ho capito male, che l'"ondulatorietā" o la "corpuscolaritā" non sta proprio per nulla nella luce quanto nella matematica che usiamo di volta in volta per descrivere i vari fenomeni.

    Anzi, domani un ipotetico esperimento di PincoPallino potrebbe rivelarci una "terza natura" della luce dove questa si comporta come una cordicella (non ho detto stringa). Ma se anche cosė fosse, laggių in fondo non esisterebbero né onde, né corpuscoli né cordicelle: solo le nostre formule che somigliano a quelle delle onde, a quelle dei corpuscoli e a quelle delle cordicelle.

  8. #28
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    Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.

    Citazione Originariamente Scritto da Beppe Visualizza Messaggio
    Forse č un po' presto per fare la domanda sul bilancio energetico e forse fuori luogo, ma la faccio lo stesso:
    Quando le due onde sono in fase l'energia si somma, quando sono in controfase l'energia si annulla, facendo "i conti della serva" mi trovo con metā dell'energia, il resto che fine ha fatto?
    gran bella domanda, che mi aspettavo... (volevo scrivere una frasetta, ma temevo di confondere le cose dato che non era una constatazione importante per lo scopo finale). L'energia sembra non conservarsi, ma invece č solo "spalmata" su tutta la figura d'interferenza. Non vorrei perō introdurre nuovi incisi nel testo. Ti sembra realmente importante per lo scopo (e allora posso dire qualcosa) oppure si puō tralasciare? Mi affido alla tua clemenza...

  9. #29
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    Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.

    Citazione Originariamente Scritto da mmanzato Visualizza Messaggio
    Andando completamente a memoria mi sembra di ricordare che l'esperimento di Young funzioni solo sotto alcune condizioni particolari: luce monofrequenziale, di un solo colore, emessa da lampade speciali (quindi, per dire, non funzionerebbe con la luce del sole, o con la lampada da tavolo), fenditure di ampiezza comparabile con la lunghezza d'onda (altrimenti non si verificherebbe l'effetto "sorgente secondaria"), e forse anche con luce coerente, cioč in fase con sé stessa. Fatto sta, ricordo di aver provato l'esperimento con una normalissima lampadina a incandescenza chiusa in una scatola da scarpe, con le fenditure intagliate col taglierino. Purtroppo con gran delusione perché la fatidica figura d'interfenza non voleva saperne di comparire...
    hai pienamente ragione. la luce deve essere monocromatica e la fenditura deve essere molto piccola, dell'ordine di lambda, se no si mischia con la diffrazione. Ovviamente le due sorgenti nate dal foro hanno questi requisiti se ce l'ha la sorgente originaria. Tuttavia, č un esperimento molto difficile, praticamente impossibile da fare in "casa"...

  10. #30
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    Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.

    Citazione Originariamente Scritto da mmanzato Visualizza Messaggio
    Mi permetto di seccarTi con un secondo post di fila. Non so bene quando infilare questo mio pensiero nel programma degli articoli, e allora lo faccio subito aggrappandomi alla Tua illuminante osservazione che "nessuno puō capire la MQ perché nessuno conosce qualcosa che le assomigli". A suo tempo mi avevano ben spiegato la "duplice natura" ondulatoria e corpuscolare della luce e tuttora leggo in giro innumerevoli articoli che cosė ne parlano. Questa "duplice natura" mi ha sempre lasciato un po' perplesso, se non altro perché a priori non č evidente quando la luce debba esibire un comportamento piuttosto che un altro, o anzi, com'č che la luce si trasforma da onda a particella e viceversa a seconda delle situazioni. Mi pare ora chiaro, ma ti prego di correggermi se ho capito male, che l'"ondulatorietā" o la "corpuscolaritā" non sta proprio per nulla nella luce quanto nella matematica che usiamo di volta in volta per descrivere i vari fenomeni.

    Anzi, domani un ipotetico esperimento di PincoPallino potrebbe rivelarci una "terza natura" della luce dove questa si comporta come una cordicella (non ho detto stringa). Ma se anche cosė fosse, laggių in fondo non esisterebbero né onde, né corpuscoli né cordicelle: solo le nostre formule che somigliano a quelle delle onde, a quelle dei corpuscoli e a quelle delle cordicelle.
    l'argomento sarā affrontato nel terzo e quarto articolo della serie, dove si definerā con che tipo di onda stiamo lavorando. Potresti in parte aver ragione a parlare di onda matematica, ma la sua natura č quella che č e su quello dobbiamo far convergere la nostra mente. Direi che ne riparliamo un po' pių in lā.... d'accordo?

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