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  1. #1
    SuperGigante L'avatar di Mulder
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    Se C fosse l'espansione dell'universo

    Buona giornata a tutti. Inizio questa discussione facendo praticamente un copia e incolla di un intervento che ho fatto in un altro thread di qualche giorno fa. Vorrei aggiungere altre idee che erano ancora in elaborazione, ma soprattutto chiedervi una cosa importante alla fine di questi due messaggi.

    Discussioni come questa ed altre di questi ultimi giorni, mi fan venir voglia di condividere una serie di ipotesi che stanno accompagnando i miei sabato notte osservativi di queste ultime settimane. Tutto è partito dal pensare alla velocità della luce, sulla sua invalicabilitá, sul perché fotoni ed onde gravitazionali debbano essere accomunati alla stessa velocità, sui buchi neri che non permettono alla luce di lasciarli... E pensiero tira l'altro, mi son chiesto: e se C fosse l'espansione dell'universo, 300mila km, 1 secondo?
    E da qui apriti o cielo, è stato tutto un susseguirsi di ipotesi più o meno assurde, ma che non riesco a farmi andare via quando si parla di relatività. Ipotesi anche filosofiche (anche se non volute), come ad esempio:
    e se l'espansione dell'universo non fosse una cosa che è chissà dove là fuori nel cosmo, ma fosse il presente? A meno che di credere in profezie o destino, ogni ticchettio di orologio è un secondo in più che si crea propio davanti a noi, e se è così per il tempo deve esserlo per forza anche per lo spazio.
    In fondo, che siamo in continuo movimento è assodato; basti pensare di essere seduti sul terrazzo, immobili ad osservar le stelle, ed immaginare il dolore all'osso sacro se ad un tratto la sedia dovesse svanire. E qui entra in gioco la massa, che funge come una specie di attrito su quella che è l'espansione dell'universo, o meglio, i 300mila km ed 1 secondo sono gli stessi ma su scale diverse in base alle masse in questione: 1:1 nello spazio vuoto, 1:0 presso l'orizzonte degli eventi dì un buco nero, dove la velocità di chi si trovasse in tale posizione sarebbe C.
    Un'altra deduzione che ne è conseguita è appunto riguardante la velocità, dove ogni movimento artificiale è un voler muoversi a ritroso di quello che è il moto di espansione dell'universo. Cerco di spiegarmi: se dovessimo metterci fuori dalla terra e per 10 secondi spingerci alla "velocità della luce", secondo me vedremmo tutto fermarsi, o meglio l'immagine, il fotogramma di ciò che ci circonda sarebbe fermo vicino a noi, ma forse sarebbe proprio lo spazio ad esser fermo, e trascorsi i 10 secondi sarebbe la terra ad essere andata avanti nello spazio e nel tempo.
    Scusate se ho esposto le mie idee da appassionato (per il quale le lettere nelle equazioni fungono come lo zucchero usato come lubrificante in un motore a scoppio) in modo spartano e molto riduttivo, cercando di tirar fuori in poche righe quelli che sono stati una marea di pensieri, però spero che chi mastica l'argomento abbia capito ciò che potrebbe essere un diverso punto di vista.

  2. #2
    SuperGigante L'avatar di Mulder
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    Re: Se C fosse l'espansione dell'universo

    Quando ho scritto la prima parte del mio ragionamento su come interpretare C mancava ancora una parte fondamentale, cioè a come fanno la luce o la gravità a giungere fino a noi. Pensavo che centrasse qualcosa la prospettiva ma dovevo ancora darmi delle risposte relativamente plausibili prima di condividere.
    Innanzitutto vorrei provare a spiegare un modo di vedere la realtà, dividendola su due piani: la realtà presente e la realtà percepita.
    La realtà presente è quella appunto del presente a livello universale, che sia di un paesaggio osservato, che sia del sole o che sia della galassia di Andromeda, oppure di quello che sarà rimasto della stella appena scoperta Earendel. È il piano su cui tutto succede, il filo sottile che divide il passato dal futuro, o, volendo, il piano su cui "tutto" si crea o nasce, nello stesso istante sincronizzato ovunque nell'universo.
    La realtà percepita invece è ciò che vediamo o tocchiamo, perché che sia di due milioni e mezzo di anni per la galassia di Andromeda, che sia di 8 minuti per la luce del sole o che sia un qualche milionesimo di secondo per un paesaggio osservato questa realtà appartiene al passato, l'informazione che i nostri sensi hanno imparato a percepire "dopo" che un avvenimento è successo o nato.
    Capito questo passaggio voglio provare a dare un'interpretazione alla luce, od al fotone per parlare al singolare. Dal suo punto di vista, una volta che è stato generato, a 300mila km al secondo, tutto è fermo attorno, vede il fotone generato subito prima immobile davanti a lui, come se fosse una fotografia, un immagine ferma nel tempo e nello spazio.
    Ed è qui che mi sono arenato su quella che è la mia favoletta di C=Espansione universo, perché se a "mia parvenza" questa mi sembrava una cosa abbastanza ovvia, mi chiedevo (ed ancora qualche dubbio ne ho) come facesse un immagine lasciata lì, ferma nel tempo e nello spazio, a giungere fino a noi.
    E da qui l'idea della prospettiva, intesa che man mano che mi allontano da un orizzonte con più questo si allarga, fino a mostrarmi il punto di proiezione, in questo caso del fotone, che questo sia del paesaggio osservato, che sia del sole o della galassia di Andromeda, in dipendenza a se mi sono allontanato di milionesimi di secondo, 8 minuti o 2 milioni e mezzo di anni.
    Ok, ma come questa informazione può giungere fino a noi? E cosa lega delle cose apparentemente diverse come la luce ed i suoi componenti con la gravità o le onde gravitazionali nel propagarsi alla stessa velocità. E qui ho pensato al classico sasso nello stagno: una volta gettato in acqua crea sulla superficie delle onde, delle increspature che si allontanano dal punto di impatto. Ora trasferiamo questa immagine sui due piani della realtà sopra descritti. Immaginiamo che il fotone sia il sasso generato sul piano della realtà presente del sole, fermo nello spazio e nel tempo (un fotogramma eterno si potrebbe definire), stesso medesimo piano del presente della terra, dove a muoversi ed il diffondersi di questo fotogramma è l' increspatura sulla superficie dell'acqua, dello spazio-tempo in questo caso, sul piano della realtà percepita e seguendo l'espansione dello spazio arriva fino a noi intersecando il nostro piano del percepito. E qui mi chiedo: e se la luce ed i suoi componenti, la gravità, o le onde gravitazionali fossero dei sassi di diversa consistenza che, non saprei come dire, vanno a far vibrare, a pizzicare la nascita della superficie dello spazio-tempo, plastico per definizione, di quel preciso momento che è ovunque, e che espandendosi 300mila km ed un secondo questa vibrazione giungesse a noi sul piano della realtà percepita?
    Ci sono arrivato dopo ma, inoltre, se per assurdo questa ipotesi fosse teorizzabile nero su bianco, potrebbe in qualche modo conciliare relatività e meccanica quantistica?
    Inoltre, se al big bang, al secondo zero o poco più, ci fosse stata una tipologia di vibrazione che era ovunque nello spazio appena formatosi, e che tuttora risuona ancora nello spazio in espansione di nome radiazione cosmica di fondo?
    Man mano che scrivo con più faccio collegamenti, però adesso vorrei arrivare alla cosa importante che accennavo all'inizio chiedendo il vostro supporto e consiglio: è forse meglio che la smetta di tormentarmi con ipotesi probabilmente assurde, e che faccia sballottolare quei miei 2 neuroni verso qualcosa di più rilassante e fruttifero, come lo zappare e seminare l'orto data la stagione in apertura?
    Grazie per le vostre idee a riguardo, od alla vostra fantasia, perché immaginare una struttura a 4 dimensioni in movimento non è semplice, come non lo è cercare di spiegarla, ma anche perché purtroppo a sconfinare dalla scienza alla fantascienza, ahimè, può essere un attimo se non si è capaci di trasformare una teoria fatta di pensieri in una teoria fatta di equazioni.

  3. #3
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    Re: Se C fosse l'espansione dell'universo

    Citazione Originariamente Scritto da Mulder Visualizza Messaggio
    mi son chiesto: e se C fosse l'espansione dell'universo, 300mila km, 1 secondo?
    L'espansione dell'universo e' in accelerazione.....confermata dallo spostamento verso il rosso della radiazione elettromagnetica(redshift cosmologico)

  4. #4
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    Re: Se C fosse l'espansione dell'universo

    Il Redshift significa allontanamento, e qui non ci si scappa. Riguardo all'accelerazione preferirei informarmi meglio su se e quanto siano standard le "candele" usate come punti di riferimento. Se parliamo di quasar, che con più sono "lontani" e con più sembrerebbe che si allontanino velocemente, potrebbe darsi benissimo che in quella linea del presente in cui l'informazione è partita, la velocità di allontanamento quasar-terra primordiale fosse maggiore di 300mila km un secondo.
    Ma non vorrei aggiungere altra benzina al fuoco (con quello che costa poi...), per non scatenare un incendio sulla linea delle "ipotesi", rischiando di scatenare un altro tipo di Red che poi mi banna a vita...

  5. #5
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    Re: Se C fosse l'espansione dell'universo

    Il punto è che, per come è concepita, l'espansione dell'universo è contemporaneamente ovunque, non su uno sfondo.
    E' come una rete che si allarga in ogni punto, contemporaneamente, e ogni volta si crea un altro quadrato della maglia complessiva e la rete si allarga.

    Ora nulla vieta che, considerando l'intera trama della rete, ci siano due punti distanti tra cui lo spazio creato sia non solo pari, ma addirittura superiore allo spazio percorso dalla luce nello stesso tempo.
    Quindi, tra questi due punti non ci potrà mai essere per definizione alcun tipo di interazione (gravitazionale, elettromagnetica ecc.) almeno dal momento in cui lo spazio creato supera lo spazio percorribile dalla luce.

    Dire che l'espansione dell'universo è pari a 300.000 km in un secondo può avere senso solo tra due punti specifici, e solo in un dato momento.
    In tutti gli altri punti e momenti è sicuramente diversa, maggiore o minore, ma diversa.

    E qui, ogni ragionamento si fa complesso...

  6. #6
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    Re: Se C fosse l'espansione dell'universo

    Citazione Originariamente Scritto da Mulder Visualizza Messaggio
    Il Redshift significa allontanamento, e qui non ci si scappa. Riguardo all'accelerazione preferirei informarmi meglio su se e quanto siano standard le "candele" usate come punti di riferimento. Se parliamo di quasar, che con più sono "lontani" e con più sembrerebbe che si allontanino velocemente, potrebbe darsi benissimo che in quella linea del presente in cui l'informazione è partita, la velocità di allontanamento quasar-terra primordiale fosse maggiore di 300mila km un secondo.
    Ma non vorrei aggiungere altra benzina al fuoco (con quello che costa poi...), per non scatenare un incendio sulla linea delle "ipotesi", rischiando di scatenare un altro tipo di Red che poi mi banna a vita...
    Se parti da considerazioni consolidate fai bene a proporre le tue idee che penso vengano lette con interesse almeno da parte mia.
    La curiosita'e' sempre stata la scintilla del progresso.

  7. #7
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    Re: Se C fosse l'espansione dell'universo

    Citazione Originariamente Scritto da Red Hanuman Visualizza Messaggio
    Il punto è che, per come è concepita, l'espansione dell'universo è contemporaneamente ovunque, non su uno sfondo.
    E' come una rete che si allarga in ogni punto, contemporaneamente, e ogni volta si crea un altro quadrato della maglia complessiva e la rete si allarga.

    Ora nulla vieta che, considerando l'intera trama della rete, ci siano due punti distanti tra cui lo spazio creato sia non solo pari, ma addirittura superiore allo spazio percorso dalla luce nello stesso tempo.
    Quindi, tra questi due punti non ci potrà mai essere per definizione alcun tipo di interazione (gravitazionale, elettromagnetica ecc.) almeno dal momento in cui lo spazio creato supera lo spazio percorribile dalla luce.

    Dire che l'espansione dell'universo è pari a 300.000 km in un secondo può avere senso solo tra due punti specifici, e solo in un dato momento.
    In tutti gli altri punti e momenti è sicuramente diversa, maggiore o minore, ma diversa.

    E qui, ogni ragionamento si fa complesso...
    Ottime deduzioni

    Ed e' da qui che potrebbe nascere l'idea che anche la gravita' possa rispondere a questo meccanismo.
    Masse solidali allo spazio in espansione accelerata.La complessita' e' nel giustificare la formazione continua di spazio, sembrerebbe che possano esserci piu' universi che si scambiano informazioni......

  8. #8
    SuperGigante L'avatar di Mulder
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    Re: Se C fosse l'espansione dell'universo

    E qui, ogni ragionamento si fa complesso...
    Esatto, ed evidentemente non riesco a spiegarmi nel concetto che voglio fare capire nei miei primi due messaggi.
    Ma partendo dall'inizio: l'espansione dell'universo è la nascita di nuovo spazio-tempo, sbaglio? Se assistiamo secondo dopo secondo alla nascita di nuovo tempo di fronte a noi, dovrà pur esserlo anche per lo spazio, fatto di avvenimenti, oppure qualcosa non quadra. Sbaglio approccio io forse?

  9. #9
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    Re: Se C fosse l'espansione dell'universo

    @Mulder , mi sembra un ottimo ragionamento.

  10. #10
    SuperGigante L'avatar di Mulder
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    Re: Se C fosse l'espansione dell'universo

    Ok. Mi ero già premunito acquistando le sementi prima dell'inizio del thread.

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