Risultati da 1 a 6 di 6
  1. #1
    SuperGigante L'avatar di cesarelia
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    Il mio processo di ripresa planetaria

    Prendo come esempio le riprese che ho fatto il giorno 16 novembre, con seeing scarso ed elevato jetstream, per descrivere e illustrare il mio solito processo ormai collaudato di ripresa planetaria.
    Questo post non sarà utile a chi è già esperto, ma spero sia utile a chi è alle prime armi.
    In particolare descriverò le fasi di:
    - allineamento preciso del cercatore
    - messa a fuoco tramite maschera di Bahtinov
    - misura del seeing in scala di Pickering tramite star test
    - analisi generale dell'immagine del pianeta e valutazione delle turbolenze e del seeing in scala di Antoniadi
    - stacking e wavelets
    - creazione di una animazione

    Inizio dando per scontato di aver già fatto una collimazione precisa, ma una controllatina con star test non fa mai male.

    La prima fase è in reatà opzionale ma a mio avviso utile; consiste nel rendere il cercatore il più preciso possibile: così passando da un pianeta all'altro non dovrò ricorrere all'uso di oculari per puntarlo con la precisione richiesta dal piccolo sensore planetario; ricorrere ad un oculare mi costringerebbe a rifare la messa a fuoco precisa, e vorrei evitarmelo. Pur amando il red dot, per le riprese planetarie preferisco la maggior precisione di un cercatore ottico proivvisto di crocicchio.
    Se avessi un sistema goto questa fase sarebbe sostituita da un preciso allineamento della montatura.

    Successivamente procedo a fissare accessori e camera sul focheggiatore, ed eseguo la messa a fuoco; è sempre un po' ambigua quando la eseguo "ad occhio" osservando l'immagine a schermo: non posso essere mai certo di aver scelto la giusta posizione del focheggiatore nemmeno nelle giornate di ottimo seeing, figuriamoci nelle sere in cui un certo grado di sfocatura è ineliminabile o comunque frequente perché causata da seeing medio-scarso.
    Con seeing scarso non armo nemmeno il telescopio, ma a volte può capitare qualche transito o occultazione per cui vale la pena riprendere anche in condizioni proibitive, ma voglio ugualmente essere sicuro di aver almeno messo a fuoco in modo preciso.
    Mi affido dunque alla maschera di Bahtinov, autocostruita utilizzando un generatore online di maschere di Bahtinov, come questo:
    Cattura.jpg
    Applicando la maschera di Bahtinov punto una stella luminosa (in tal caso Capella), tengo alti esposizione e gain ottenendo una immagine di questo tipo:
    23_40_36_pipp_pipp.gif
    Nell'animazione si vede il passaggio da una posizione di fuoco imprecisa ad una più precisa.
    Sarò sincero, nel 50% dei casi non ho usato la maschera, o perché dimenticavo di portarmela dietro, o perché non avevo stelle luminose nell'area di cielo a disposizione dal mio balcone.

    Conclusa la messa a fuoco, osservo la figura di diffrazione della stella
    23_43_22_pipp.jpg
    (doveva essere una gif animata, ma non sono riuscito a capire perché il sito la visualizza come immagine statica)
    Misuro quindi il seeing in scala di Pickering, riferendomi alle immagini di riferimento che si trovano ad esempio a questo link:
    http://www.astrofototecnica.it/Tecniche/seeing.html

    Punto quindi il telescopio sul pianeta da riprendere e:
    - Scelgo gli fps in base al seeing della serata.
    - Imposto l'esposizione al reciproco dell'fps (cioè 1/fps).
    - Regolo il gain in modo che l'istogramma non saturi.
    - Cerco il miglior compromesso di queste impostazioni anche in base alla luminosità del pianeta e alla sua rotazione.
    Osservando l'immagine a schermo deduco qualitativamente l'entità delle turbolenze e il seeing in scala di Antoniadi.
    221116-jup-seeing.gif
    Si noti come quella sera il pianeta sembrava "sventolare" come una bandiera al vento...
    (Piccolo OT: considero entrambe le scale incomplete e semplicistiche, perché dall'esperienza non esiste solo una scala quantitativa, ma anche una vasta gamma qualitativa di seeing "cattivi" - spero in futuro di poterne creare una "antologia illustrata" più o meno completa).

    Eseguo poi più riprese, ad intervalli il più possibile regolari, in modo da ottenere diverse immagini ruotate del pianeta, da derotare o da unire in un timelapse.
    Opterò questa volta per la seconda opzione.
    Eseguo lo stacking, regolo i wavelet e il bilanciamento del bianco, e posto solo una delle otto immagini ottenute:
    18_31_01_lapl2_ap98_r.png
    Poi come faccio spesso utilizzo lo strumento gif maker di ezgif.com per unire le otto immagini e ottenere un timelapse in gif animata:
    ezgif.com-gif-maker.gif
    Ultima modifica di cesarelia; 27-11-2022 alle 23:14

  2. #2
    Gigante L'avatar di Richard1
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    Re: Il mio processo di ripresa planetaria

    Hai fatto molto bene ad aprire questo post. E' un'ottima guida per coloro che iniziano.
    Permettimi di aggiungere due cose che certamente fai ma hai dimenticato di scrivere:
    1) prima di iniziare la ripresa è sempre il caso di dare un'occhita all'istogramma. I primi anni riprendevo al 70% del grafico. Ho migliorato le mie riprese stando sul 40% ed evitando così di bruciare i dettagli.
    2) Prima di iniziare la ripresa, con fotocamera a colori bilancio il bianco R e B e mi tengo per il R tra il 50 e il 60%, e per il B al 99%.
    Celestron C11 su Eq6 R, Celestron CPC 800, SW Mak 127/1500 su Eq3-2.

  3. #3
    Nana Rossa L'avatar di Antonello66
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    Re: Il mio processo di ripresa planetaria

    La maschera di Bahtinov serve anche per la messa a fuoco nel planetario, Sole e Luna inclusi?
    "per aspera ad astra" - Tecnosky 102 APO f/7, iOptron AZ Pro, ASI224MC, BT Ibis 82HD

  4. #4
    SuperGigante L'avatar di cesarelia
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    Re: Il mio processo di ripresa planetaria

    Tutti gli oggetti celesti vanno a fuoco "all'infinito", come del resto anche qualunque oggetto lontano (basta qualche km).
    Quindi il punto di fuoco di una stella sarà lo stesso per qualunque oggetto celeste.

    Citazione Originariamente Scritto da Richard1 Visualizza Messaggio
    1) prima di iniziare la ripresa è sempre il caso di dare un'occhita all'istogramma. I primi anni riprendevo al 70% del grafico. Ho migliorato le mie riprese stando sul 40% ed evitando così di bruciare i dettagli.
    2) Prima di iniziare la ripresa, con fotocamera a colori bilancio il bianco R e B e mi tengo per il R tra il 50 e il 60%, e per il B al 99%.
    Anche a me è capitato di bruciare i dettagli, ma perché è più difficile tenere sotto controllo l'istogramma se il software di ripresa esegue anche il bilanciamento del bianco in tempo reale. Io ho risolto riprendendo il segnale tal quale arriva al sensore, senza bilanciamento del bianco. Preferisco tenere sotto controllo l'istogramma in forma di curve separate RGB e quindi con il gain mi preoccupo di tenere sotto il limite (anche vicino al 70%) solo la più alta delle tre curve; in questo modo non mi è mai capitato di saturare.

  5. #5
    Sole L'avatar di Giovanni1971
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    Re: Il mio processo di ripresa planetaria

    Thread utilissimo e bello il link alle maschere di Bahtinov "su misura".

    Va bene farle in semplice cartoncino?
    To see a World in a Grain of Sand And a Heaven in a Wild Flower...

  6. #6
    SuperGigante L'avatar di cesarelia
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    Re: Il mio processo di ripresa planetaria

    La mia l'ho ritagliata da un cartoncino, e ho usato una scatola porta-DVD come supporto; è stato difficile ritagliare con il taglierino le sottili raggiere tipiche di questa maschera, ma è stato comunque divertente autocostruirla.
    Inutile dire che con stampante 3D viene un lavoro più bellino, ma vuoi mettere la soddisfazione di costruirlo con le proprie mani?
    In futuro penso che ne farò fare una stampata in 3D per obbiettivi fotografici, che essendo più piccoli non credo di riuscire a ritagliare senza danni.

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