Discussione: You Can’t See Atoms, so Why Can You See Stars?
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15-02-2023, 21:08 #1
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You Can’t See Atoms, so Why Can You See Stars?
Un articolo davvero interessante.
https://www.vaticanobservatory.org/s...b566-476746873
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16-02-2023, 12:47 #2
Re: You Can’t See Atoms, so Why Can You See Stars?
saluti
uhm...si possono vedere le stelle, ad occhio nudo, ma non si possono vedere la maggior parte delle galassie o delle nebulose
anche se la dimensione angolare delle galassie e delle nebulose è maggiore di quella delle stelle
la differenza la fa la luminosità superficiale
Non vedo perchè si debba vedere una fila di 50 atomi anche se la dimensione angolare è pari a quella delle stelle
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16-02-2023, 13:09 #3
Re: You Can’t See Atoms, so Why Can You See Stars?
In questo articolo si parlava solo di stelle, quindi senza una luminosità superficiale.
Poi le conclusioni dell'articolo sono alquanto ovvie per chi conosce come funziona la luce, la diffrazione e qualsiasi strumento di acquisizione (occhio o sensore).
Però l'articolo fa riflettere e penso che possa essere istruttivo, magari corredato di qualche argomentazione di ottica.
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16-02-2023, 14:19 #4
Re: You Can’t See Atoms, so Why Can You See Stars?
le stelle che vediamo o fotografiamo non sono puntiformi a causa della diffrazione della luce dovuta all'atmosfera
quindi anche per le stelle possiamo parlare, magari impropriamente, di luminosità superficiale
d'altronde il "punto" è un concetto astratto
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16-02-2023, 15:03 #5
Re: You Can’t See Atoms, so Why Can You See Stars?
Più l'atmosfera fa rifrazione e dispersione, ma non è questo il punto.
Dovremmo ipotizzare che per l'HST o il WST la luce delle stelle sia puntiforme e non abbia una grandezza ben definita in pixel e quindi in frazioni di arcosecondi?
Hai detto bene che c'entra la diffrazione, ma la causa non è l'atmosfera, ma il diametro dello strumento: un sessantino fa stelle grosse del VLT.
Quello che dice l'articolo è che se poi si confrontasse quella dimensione apparente in arcosecondi (il cerchio di Airy per intenderci) con la distanza della stella, potremmo dedurre che la stella sarebbe supergigante, quando magari nella realtà è una nana bianca.
Morale: mai fidarsi dei cerchi di Airy, perché dipendono dallo strumento con cui si osserva e non dall'oggetto osservato.
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16-02-2023, 15:33 #6
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Re: You Can’t See Atoms, so Why Can You See Stars?
Non sono espertissimo quindi potrei dire una gran fesseria però mi viene da pensare che la stella è infinitesima ma la luce, avendo comunque una sua lunghezza d’onda, in qualche modo “occupa uno spazio di dimensione finita” che la rende visibile. O forse, più realisticamente, i fotoni eccitano la retina e noi vediamo solo la luce della stella e non la stella stessa, che poi mi sembra sia la conclusione dell’articolo.
Ultima modifica di giulio786; 16-02-2023 alle 15:44
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17-02-2023, 00:16 #7
Re: You Can’t See Atoms, so Why Can You See Stars?
mi stanno bene le considerazioni circa il disco sia airy ecc ma la quantità di energia che ci proviene da quel punto o piccola macchia che chiamiamo stella avrà pure una certa importanza
nei pixel della telecamere si accumulano elettroni anche in fotocamere da poche centinaia di euro
qual'è l'intensità del segnale che ci proviene da una fila di 50 atomi ?
che strumentazione abbiamo bisogno per misurarla ?
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17-02-2023, 14:33 #8
Re: You Can’t See Atoms, so Why Can You See Stars?
Rilevare una intensità di segnale, quindi una emissione di radiazione e.m., è una questione puramente dipendente dai classici fattori, che sono comuni a tutti i sistemi sensoriali, analogici o digitali, artificiali o naturali/biologici: l'efficienza quantica, il tempo di esposizione o di scarica del sensore, e il rapporto segnale-rumore.
Per vedere un gruppetto 50 atomi, i fotoni provenienti dall'oggetto devono prima di tutto sormontare il rumore; è quello che è stato fatto con l'atomo fotografato dopo essere stato confinato ed eccitato, in modo da diventare una fonte di segnale sufficientemente forte da sovrastare il rumore, esattamente come si fa con una stella, niente di più, niente di meno. È lo stesso meccanismo con cui riusciamo a captare la presenza di un asteroide, di bassissima magnitudine, come un pixel debolmente illuminato, dove invece con minore sensibilità o peggiore rapporto S/R, non avremmo captato nulla. E questo a prescindere dal campionamento (anzi un campionamento moderato aiuta un singolo pixel - o recettore - a captare bene tutti i fotoni provenienti da quel singolo oggetto e a non disperderli sugli altri pixel).
Ma in realtà nella nostra mente con la parola "vedere" intendiamo implicitamente un'altra cosa: il "distinguere" l'oggetto dal resto che lo circonda, sia esso sfondo nero od altri oggetti confinanti; significa riuscire a separare, come si fa con le stelle doppie; significa delinearne i bordi; oppure risolvere, come quando risolviamo le singole stelle in un ammasso o le singole nebulose in una galassia.
E questo è un altro problema a noi familiare (quello che mette in ballo il disco di Airy), e sappiamo che dipende dal diametro, dalla lunghezza d'onda utilizzata, e dal campionamento (accoppiamento tra focale e dimensione del pixel).
Se ho fatto bene un paio di calcoli, per distinguere in luce visibile 50 atomi dalla distanza di un metro, con una immagine che ricada su un minimo di 3 pixel, servirebbero pixel da 1 micron montati su un obbiettivo da 111 metri di diametro e 2160 chilometri di focale.
(Salvo aver risolto altri problemi pratici, legati all'assorbimento di fotoni da parte degli elettroni, allo scattering tra atomi e fotoni, alle vibrazioni quantistiche del gruppetto di atomi e alle infinitesime vibrazioni meccaniche del sistema camera+obbiettivo.)
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18-02-2023, 12:35 #9
Re: You Can’t See Atoms, so Why Can You See Stars?
confesso di non aver mai approfondito queste problematiche ma mi sembra di rilevare alcune contraddizioni
da un lato dici :
"Per vedere un gruppetto 50 atomi, i fotoni provenienti dall'oggetto devono prima di tutto sormontare il rumore; è quello che è stato fatto con l'atomo fotografato dopo essere stato confinato ed eccitato, in modo da diventare una fonte di segnale sufficientemente forte da sovrastare il rumore"
esattamente quello che dicevo io
che senso ha affermare con cotanta enfasi che le stelle sono visibili mentre gli atomi non lo sono anche se hanno la stessa dimensione angolare ?
evidentemente bisogna tener conto anche del rapporto segnale /rumore
Già questa considerazione rende l'articolo un stupidata, a mio giudizio
da un lato parli delle problematiche relative alla "risoluzione" di un oggetto per poterlo "distinguerlo" dagli oggetti circostanti
su questo punto sono d'accordo, infatti le stelle sono isolate a differenza dei gruppi di atomi
da qui la necessità non solo di "eccitare" il gruppo di atomi ma anche di "confinarli"
su questo punto non mi pronuncio
rimane però il fatto che gli atomi sono stati fotografati e non credo che abbiano usato un'apertura di qualche km
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18-02-2023, 13:13 #10
Re: You Can’t See Atoms, so Why Can You See Stars?
Non hanno fotografato l'atomo, ma hanno solo rilevato la luce che emanava: è diverso.
Altrimenti anche io potrei fotografare le Alpi da 500km e dire che ho fotografato la cima innevata del Monte Bianco perché nella foto si vede un pixel luminoso...
Questa differenza viene sottolineata anche nell'articolo; il quale può sembrare facilmente una "stupidata", perché hai ragione, in realtà è un po' lo è: affronta un quesito che in realtà scientificamente non ha senso; poi sfata il mito dell'atomo fotografato tanto "miracolosamente", ma per chi conosce un po' la fisica queste cose fanno sorridere, non hanno alcuna utilità e lasciano il tempo che trovano.
Ma per chi è a digiuno di concetti di Fisica potrebbe essere, forse, anche un articolo stimolante, istruttivo, che porta il lettore a riflettere sulle differenze tra captare un segnale e decifrarlo per conoscerne struttura e aspetto.
Inviato dal mio Redmi 4 utilizzando TapatalkUltima modifica di cesarelia; 18-02-2023 alle 13:24
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