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  1. #1
    Sole L'avatar di faggio79
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    Filtri su Venere - Secondo Round (2023.03.04)

    Sabato al tramonto un seeing strepitoso mi ha permesso di approfondire il mondo dei filtri nelle riprese venusiane.

    Premessa: nei giorni precedenti ho provato praticamente ogni combinazione che coinvolgesse le mie due camerine (178MM e 462MC) e i filtri più comuni per l'imaging di Venere (Luminance, Wratten 47, IR Pass, non ho un filtro UV, dopo ne parlerò). Preso atto che alcune combinazioni (W47 sia in combinazione che non con L2 su camera a colori, W47 da solo su camera mono, L2 da solo su camera mono) producono risultati osceni, mi sono concentrato sulle combinazioni "papabili", giocando anche con focali differenti usando i miei FE 2x e 3x.

    Questi sono i risultati:

    Venere_04032023_Filters.png

    E' abbastanza evidente che in linea generale Venere e i CMOS a colori non vanno molto d'accordo. E questo fa scopa con quanto scrive il buon Christophe Pellier sul suo libro (e su un forum americano da lui frequentato) dove suggerisce di produrre immagini monocromatiche su questo specifico pianeta, per risaltare al massimo i (pochi) dettagli che ha da offrire.

    In mono con filtro IR Pass 642 si ottengono senza dubbio i risultati migliori. Curioso il ringing presente solo con Focal Extender 3x a 3600mm. Peccato perchè sembra la combinazione che garantisce i risultati migliori, anche se con un seeing leggermente imperfetto, non credo che si ottengano i medesimi risultati.

    La combinazione W47 Viola + L2, sbandierata da Pellier come eccellente ed economica alternativa al costoso filtro UV forse funziona se hai un C14 e puoi permetterti di sottocampionare, sul mio 10" col collo tirato i risultati non si avvicinano nemmeno a quelli del buon Christophe.

    V2020_03_25-uv-CPE.png
    (questa è la comparativa di Pellier)

    Con la camera a colori l'unico risultato decente lo si ottiene col filtro IR Pass 642, nel senso che il pianeta è ben contrastato, la sfumatura del terminatore ben definita e c'è poco rumore. Tuttavia ogni dettaglio della superficie è spazzato via.

    Ho fatto anche un tentativo col filtro L2 per provare a tirare fuori un'immagine a colori naturali, ma il seeing (seppur eccellente) e la dispersone atmosferica non permettono miracoli.

    Mi riservo di provare nuovamente la combinazione AS462MC + L2 quando il pianeta sarà più vicino (il suo diametro apparente andrà a triplicare) usando una focale meno spinta, mi aspetto risultati migliori.

    Naturalmente qualsiasi considerazione e suggerimento sono ben accetti!
    A proposito di suggerimenti: li butto 'sti 300 euro per un filtro UV decente o lascio perdere?
    Orion XT10g 254/1200 - SW Evostar 72ED - Mak 127 - Acro 102/660 - AZ-GTIX - EOS 6D - ASI178MM - ASI585MC - ASI462MC - ASI120MM-Mini - Binoviewer

  2. #2
    SuperNova L'avatar di cherubino
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    Re: Filtri su Venere - Secondo Round (2023.03.04)

    Ciao, come dicevo altrove in UV non ti conviene andare con diametri sotto i 25/30 cm.
    Inoltre POCHE sono i cmos con una sensibilità decorosa tra i 350 e i 400 nm. (dove la sensibilità è bassissima per i sensori che SONO STATI DECLINATI PER L'ASTRONOMIA. Perché DICIAMOLO:

    I SENSORI CI SONO ma non sono remunerativi per questo impiego.

    Ok. PUNTO.

    Ora, in IR (che poi è un IR FINTO perché un taglio a 642 eè rosso e non IR) si lavora meglio con FPS decorosi e rumore, vero, perdita di dettaglio (vero) ma almeno si lavora.
    In UV si fanno belle cose con 2/3 sensori e tanto diametro per avere segnale sufficiente (e focale relativa).

    Paolo

  3. #3
    Sole L'avatar di faggio79
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    Re: Filtri su Venere - Secondo Round (2023.03.04)

    Grazie Paolo.
    La curva di efficienza della 178MM è questa:
    QE11.jpg

    In UV lavora al 50% di QE, non saprei se interpretare questa informazione come una buona o una cattiva notizia. Il diametro che uso è un 25cm. Cosa ne pensi?
    Ho visto che Baader produce due tipi di UV, uno chiamato UBVRI, che trasmette circa il 65% di luce a 380nm (sembra un compromesso, costa anche molto meno, sui 170 euro), mentre il filtro UV "serio" (denominato U) trasmette l'80% a 350nm e costa sui 240. Poi ci sono i filtri "più seri" tipo l'Astrodon, che trasmette il 100% a 350nm e costa 340 euro.

    Quello che mi spaventa oltre ai potenziali vantaggi è che non uso l'ADC (l'ho venduto, mi faceva ammattire e producevo più danni che benefici in ripresa) e a quelle frequenze è come riprendere una pentola che bolle.



    PS- Precisazione: il 642 tecnicamente è un R+IR, perchè dai 642 in su fa passare taaaaanta banda (per questo è fenomenale nella mitigazione degli effetti del seeing)
    p642-50sq.png
    Ovvio che perdi anche tanto dettaglio (meno di un filtro IR però).
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  4. #4
    SuperGigante L'avatar di Alby68a
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    Re: Filtri su Venere - Secondo Round (2023.03.04)

    Direi che con il tuo diametro e la sensibilità del sensore mono puoi pensare di prendere il filtro UV. Direi di qualità in modo da compensare la minore QE in quella banda.
    Se non ricordo male hai un Newton SW collassabile, giusto? Mi fa molta gola per un futuro upgrade.
    Circa l'ADC è un casotto con il Newton. L'ho utilizzato mettendo il Foc in modo ortogonale al suolo, ma era rivolto verso il basso, comunque scomodo. Ma poi Cesarelia mi ha suggerito di tenerlo sopra il tubo. In questo modo la regolazione dei prismi è simile ad un rifrattore. Il punto è che nel tuo caso credo che non puoi far ruotare il Newton e resta sempre un problema trovare la posizione corretta.

    Inviato dal mio M2101K7BNY utilizzando Tapatalk
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  5. #5
    SuperNova L'avatar di cherubino
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    Re: Filtri su Venere - Secondo Round (2023.03.04)

    Direi che concordo con Alby.
    Se vuoi davvero lavorare in ultravioletto su Venere tutto il treno ottico deve essere il più possibile ottimizzato perché la radiazione ultravioletta è modesta. Il che si traduce in poco segnale a parità di esposizione e gain.
    Il Vantaggio di Venere è che risulta possibile riprendere tanti frames e poi selezionarne una modesta quantità per lo stacking ma il fatto di dover alzare il gain genera molto rumore che va compensato con tanti frames.
    In questo caso è ovviamente molto utile avere diametro (25 cm. sono sufficienti per fare buone cose) e operare nei momenti di minore (possibile) turbolenza il che avviene generalmente al mattino prima dell'insolazione diretta oppure all'inversione termica.
    C'è chi riprende Venere di giorno quando è altissimo (io ad esempio) ma vedo che la cosa funziona meglio in banda meno estrema.
    Detto questo conviene andare sui filtri migliori per avere il massimo della trasmissione e la banda passante più idonea alle nubi (che comunque a 380nm. emergono già benino).
    Secondo me però va fatta anche un'altra considerazione e che è ovviamente molto personale, ossia: quanto davvero "voglio" dedicarmi a Venere per riprenderne le nubi?
    Dico questo perché c'è stato un momento, un paio o più di anni fa, in cui mi era venuta la "scimmia" di venere a tutti i costi in UV. Mi è durata una settimana, poi mi sono annoiato e ho mollato.
    Ora e ovviamente io non faccio testo perché mi confronto con le "mie" necessità e vellaità che sono diverse dalle tue e da quelle di altri (ognuno ha le sue).
    Ho però imparato, in quel frangente, che il "compromesso" non va bene. Quando si lavora all'estremo delle possibilità si deve fare tutto al massimo che le nostre finanze ci permettono altrimenti si rischia di investire male soldi e tempo oltre che incazz..rsi come delle biscie! :-)
    Emil Kraaikamp (che è l'inventore di Autostakkert) è risuscito, già taaanti anni fa, a riprendere immagini di Venere eccezionali con strumentazione ottimizzata ma relativamente modesta (un 25 cm. newton derivato dagli starfinder meade ad esempio) e dopo di lui tanti altri hanno saputo immortalare le nubi di Venere con risultati fantastici e davvero emozioannti. Puoi guardare le tante immagini in rete e la strumentazione, camere e filtri impiegati a cui ovviamente devi aggiungere una notevole capacità di post elaborazione che si acquisisce (io non sono capace ma nemmeno mi applico in onestà) e questo ti può aiutare a capire quali siano i limiti e se i risultati ti piacciono e sei disposto a lavorare per raggiungerli.

    Paolo

  6. #6
    Sole L'avatar di faggio79
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    Re: Filtri su Venere - Secondo Round (2023.03.04)

    Ho un Orion monolitico non lo SW collassabile, ma credo che come ottiche siamo lì, tutta roba Synta.
    Ci sto facendo un pensiero all'UV.... anche se ho paura che non riuscirei a cavarne molto di più....
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  7. #7
    Sole L'avatar di faggio79
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    Re: Filtri su Venere - Secondo Round (2023.03.04)

    @cherubino innanzitutto GRAZIE per la tua risposta completa ed esaustiva.
    Hai toccato un tasto non banale, il processing.

    So usare bene Autostakkert? Sì, decisamente, l'ho sviscerato e provato in tutte le sue possibilità su luna e pianeti. Ho studiato Planetary Astronomy che ne parla diffusamente e ho 16 pagine word di appunti su come usarlo in funzione di target, tipo di ripresa, serata, necessità. Posso affermare che i TIFF che tiro fuori sono vicini al meglio che si possa estrarre dai video.

    Quanto ne so della gestione wavelets di Registax? Poco, cioè quello che fanno tutti, gestione equilibrio segnale-rumore, qualche funzione di editing (resize, deringing) e stop. E qui potrebbero insorgere i primi problemi.... ossia acquistare un filtro UV, tirare fuori un TIFF con un potenziale non sapere come tirare fuori il meglio da quel TIFF.

    Con Photoshop me la cavo bene, ma se non tiri fuori il grosso con Registax, non fai miracoli con PS....
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  8. #8
    Sole L'avatar di faggio79
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    Re: Filtri su Venere - Secondo Round (2023.03.04)

    Ho prodotto una comparativa al volo sui principali filtri UV presenti sul mercato.

    UV_Filters.jpg

    L'Astrodon si conferma l'unico a garantire il massimo passaggio di fotoni in quella forbice di frequenza. Per fortuna del mio portafoglio attualmente è esaurito ovunque

    Baader U-Venus sembra comportarsi bene, ma costa tanto.

    Baader Johnson U (che ora si chiama U, e fa parte di una serie di 5 filtri colorati) trasmette meno ed è più sbilanciato verso i 360-380nm. La comparativa di Pellier lo pone solo poco al di sotto dell'Astrodon.

    Interessante l'Optolong, che trasmette bene e costa poco, però sembra più spinto (inizia a far passare roba a 280nm!) con picco di trasmissione fra i 310 e i 355nm.

    Mi incuriosisce il filtro U-360 proposto da Adriano Lolli, la curva di trasmissione nell'ultravioletto è eccellente, mi chiedo se quel "buco" nell'infrarosso possa dare fastidio, ma credo di no. Per 55 euro potrebbe valere la pena provarlo.

    Ho poi notato che le comparative di Pellier sono state fatte con due sensori (290 e 183) che entrambi sono messi peggio del mio 178 per quanto concerne la QE fra i 300 e i 400 Nm.

    Domandona finale: ha senso intraprendere questa avventura senza un ADC?
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  9. #9
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    Re: Filtri su Venere - Secondo Round (2023.03.04)

    Provo a rispondere, e vado per deduzione. L'ADC compensa la dispersione atmosferica delle diverse lunghezza d'onda della luce. Ciò avviene anche perché la banda del visibile, diciamo, è abbastanza ampia. Ma se invece si riprende con un filtro che restringe di molto la banda, lavorando il una lunghezza d'onda ristretta, credo che sia inutile a questo punto utilizzare l'ADC, perché in teoria (la mia ) non dovrebbe esserci dispersione significativa.
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  10. #10
    Sole L'avatar di faggio79
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    Re: Filtri su Venere - Secondo Round (2023.03.04)

    Grazie per la risposta, ho visto che Pellier usa l'ADC anche coi filtri UV, ma pensandola come te mi chiedevo se fosse davvero necessario.

    Nel frattempo, complice la scoperta di avere una cinquantina di euro sul saldo Paypal di cui non ricordavo, ho acquistato quello di Lolli, 63 euro spedito, vediamo come va. A parte la "perdita" sull'IR ha caratteristiche analoghe agli altri, se con un buon seeing i risultati saranno una schifezza almeno ci metto una pietra sopra, mi scrollo di dosso la scimmia UV e proseguo usando il filtro R+IR, che finora si è rivelato il migliore (in realtà non ho mai provato gli IR più spinti....)
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