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  1. #11
    Nana Rossa L'avatar di lucianob
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    Re: I solstizi ai tempi di Tolomeo

    Bellissime spiegazioni, considerando comunque che il cielo e' di 2000 anni or sono...
    E il cielo se move.

  2. #12
    Meteora L'avatar di Aldo Cavini
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    Re: I solstizi ai tempi di Tolomeo

    Nel tempo trascorso dal mio primo post, ho continuato le mie ricerche trovando risposte per certi versi sorprendenti. Nell'Almagesto ho infatti trovato cose "strane", come la determinazione della distanza delle Luna ottenuta con un metodo talmente bislacco da chiedersi come abbia potuto ottenere un valore relativamente corretto. Egli asserisce infatti di avere fatto una misura con il metodo di parallasse, dicendo che in quel dato momento la Luna si trovasse a circa 40 raggi terrestri di distanza; poi applica questo dato al suo modello complicatissimo del moto lunare, per ottenere una distanza all'apogeo di circa 60 raggi terrestri. Il problema è che la Luna non si avvicina mai alla Terra a meno di 57 raggi terrestri, quindi la domanda è: come ha fatto ad ottenere una misura reale di 40? (le malelingue dicono che abbia "aggiustato" i dati di partenza, per ottenere alla fine un valore giusto, quello all'apogeo).

    Tolomeo fa altre misure "discutibili", come una che dice di avere proprio fatto da sé con la massima cura, di un equinozio (notare che gli equinozi sono assai più facili da determinare rispetto ai solstizi): ricostruendo i parametri delle orbite ai tempi di Tolomeo, qualcuno ha fatto il calcolo che egli in questa misura abbia commesso un errore di ben 30 ore. Insomma ci sono molte perplessità sui valori usati da Tolomeo per arrivare a descrivere i moti del Sistema Solare. Qualcuno è arrivato a dire addirittura che l'Almagesto sia « la frode di maggior successo nella storia della scienza », ed è curioso che questo qualcuno abbia per cognome Newton: in questo caso si tratta di Robert Russell Newton, un fisico del XX secolo che, se non altro, sembra avere avuto in comune con il più noto Isaac una lingua piuttosto tagliente.

    Secondo la mia opinione, e nonostante tutte le critiche, l'Almagesto è una delle vette scientifiche dell'umanità. Ha quasi duemila anni, è pieno di ingenuità di vario tipo, ma è comunque stato la base di partenza per la successiva rivoluzione operata da Keplero e Newton. Chissà a che punto saremmo oggi, se quel testo non fosse stato composto quasi duemila anni fa!

  3. #13
    Staff • Moderatore Globale L'avatar di Red Hanuman
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    Re: I solstizi ai tempi di Tolomeo

    @Aldo Cavini , credo che sia necessario considerare che Tolomeo ha usufruito sicuramente di calcoli e di conoscenze maturate nella mezzaluna fertile e nell'antico Egitto.
    Alcune cose le avrà sicuramente vendute per proprie, quando in realtà non lo erano. Se teniamo conto che il teorema di Pitagora NON è di Pitagora, ma sicuramente sviluppato molto prima della sua nascita, molte cose si spiegano...

  4. #14
    Meteora L'avatar di Aldo Cavini
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    Re: I solstizi ai tempi di Tolomeo

    Sicuramente Tolomeo ha attinto a conoscenze provenienti da Apollonio, Ipparco e compagnia bella. Ma quando dice di avere fatto misure "con la massima cura" e in proprio, i predecessori non ci dovrebbero entrare per niente. Non può avere avere misurato la Luna alla distanza di 40 raggi terrestri, né avere determinato un equinozio con più di un giorno di errore. Allora torno alla mia domanda originale del topic: come facevano a quei tempi a determinare non solo gli equinozi, ma addirittura i solstizi con quella precisione?

    Per i più curiosi: gli equinozi sono più facili da determinare rispetto ai solstizi, infatti basta usare un'armilla equatoriale. La sequenza è questa: con uno gnomone si traccia il meridiano locale; con lo stesso gnomone, o con un'armilla meridiana, si calcola la latitudine locale. Poi, disponendo di un grande anello dalle superfici perfette, lo si posiziona parallelo all'equatore (proprio per questo occorre conoscere il meridiano locale e la latitudine); infine si aspetta il momento in cui il Sole illumina l'anello di taglio: quando l'arco rivolto verso al Sole crea un'ombra perfetta sull'arco opposto (ovvero proietta sui due bordi, superiore e inferiore, una uguale luminescenza residua, dovuta a fenomeni di diffrazione), ecco, quello è il momento esatto dell'equinozio, che infatti si verifica quando il Sole transita attraverso il piano dell'equatore. Poiché intorno agli equinozi la velocità del Sole in declinazione è massima, pare (non ho provato) che il momento dell'equinozio si riesca davvero a determinare con una precisione di poche ore. Però ecco, che la stessa precisione si possa ottenere anche con i solstizi ci credo meno - comunque è certo che gli antichi, Tolomeo compreso, sono stati davvero in grado di fare "anche" miracoli!

  5. #15
    Staff • Autore L'avatar di Pierluigi Panunzi
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    Re: I solstizi ai tempi di Tolomeo

    Se teniamo conto che il teorema di Pitagora NON è di Pitagora, ma sicuramente sviluppato molto prima della sua nascita, molte cose si spiegano...


    un altro mondo che mi crolla addosso...
    giuro che non lo sapevo!! ho dovuto leggere Wikipedia per convincermi : ma tanto anche Wikipedia è scrivibile e correggibile da chiunque, per cui qualche dubbio mi è rimasto...
    il teorema di Garfield... il simpatico gattone arancione...

    ritornando seri, il teorema dei seni e dei coseni l'avrò sfruttato migliaia di volte in Astronomia!
    mi taccio...
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