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Discussione: M16 con il seestar
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08-10-2024, 11:28 #1
M16 con il seestar
Sto rielaborando un po' le foto fatte con il seestar questa estate, perchè ho imparato un po' a usare Pixinsight. Ne ho tante e non vi voglio ammorbare, ne metto una tra tante. Sono in totale 47 minuti di esposizione. Si accettano critiche e/o consigli. Tenete presente che si tratta del seestar, e per me non è vera astrofotografia, solo un modo per divertirmi con poca spesa e impegno
M16Gra.jpg
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08-10-2024, 11:57 #2
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Re: M16 con il seestar
Porca miseria!
Dob SW 300/1500,Auriga 38mm,ES 26mm-14mm,FF 12mm, SW 30mm, Pentax 8.5mm,C. Ortho 6mm
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08-10-2024, 12:23 #3
Re: M16 con il seestar
Per me è verissima astrofotografia, come ogni fotografia degli astri! ;-)
Ciò premesso, forse la trovo solo un po' "tirata" come stretching.
Sempre con il Seestar io ho ottenuto questa foto di M16 in 38 minuti da un cielo Bortle 4 e mi sembra un po" più scura.
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08-10-2024, 14:06 #4
Re: M16 con il seestar
Ottimo Lina, continua così il seestar è un telescopio elettronico per astrofoto nell'ambito dei sui limiti per cui le sue foto sono molto molto pregevoli!
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08-10-2024, 15:21 #5
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09-10-2024, 06:37 #6
Re: M16 con il seestar
Molto bella MissStrange con questo telescopio ci si puo' davvero divertire. Parlando della foto in se, non fa assolutamente bene tirare tanto se non c'e' segnale, la foto si degrda subito e , almeno a mio personale avviso, non e' piacevole da osservare. Ma appunto, una elaborazione in seconda mano puo' risolvere tutto. Trovo anche bella quella di @altazastro, postata su AB.
Da questo 3D pero' viene fuori chiaramente a mio avviso una limitazione di questi strumenti.. non un difetto o critica ma solo una considerazione... e cioe' che al netto di una elaborazione piu' o meno spinta, la mia foto sara' esattamente ugale a quella di Luca che sara' esattamente uguale a quella di MissStrange che sara' esattamente uguale a quella di mister X....
Questo a mio avviso e' un po un limite, ma magari e solo una mia fissa...
Complimenti ancora e se puoi , su questi soggetti varrebbe la pena o andare sotto cieli buoni o spingere prorpio tanto sull'integrazione totale.Osservo con: Bosma MAK 150/1800-Dobson Truss 12" ES Provo a fotografare con: Takahashi 106EDX4Astrobin gallery
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09-10-2024, 09:30 #7
Re: M16 con il seestar
In effetti il cielo era decente. Era bortle 4, ma non èche posso spingere più di tanto con l'elaborazione perc hé non ho la possibilità di andare spesso sotto un cielo decente. Per il resto non sono tanto d'accordo. Se non fosse venuto fuori il segnale non avrei "tirato" (ma non si tratta neppure di questo, in realtà...). Sono venuti fuori parecchi dettagli accompagnati da tanto rumore. Applicando filtri il rumore si toglie, i dettagli si tolgono e la foto esce patinata. Non mi piace. L'unica scelta è lasciarla più scura dall'inizio, ma in questo modo ti toglie gran parte della nebulosità intornonal nucleo centrale. Bisogna trovare un equilibrio e certamente non sono bravissima a elaborare. Se la foto fosse venuta fuori da un setup tradizionale probabilmente avrei usato un tocco più conservativo. Non sono d'accordo neppure sul fatto che il risultato è lo stesso con il seestar. È vero che le foto fatte con il seestar si riconoscono subito (soprattutto per le stelle un pò a palla) ma io ne ho viste di bellissime. Se prendi varie accortezze, scegli bene il target e sei bravo a elaborare, la differenza si vede eccome. Metto qui un'altra mia foto. Non è eccezionale però è un pò diversa dalle solite fatte con il seestar. Forse per il taglio Le foto comunque sono tutte compresse perché me le invio su whatsapp
received_439853908584542 (1).jpg
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09-10-2024, 12:03 #8
Re: M16 con il seestar
Dicevo che una caratteristca delle foto che si vedono fatte son il seestar e' che sono sempre uguali come dimensione , campo inquadrato , orientamento del soggetto ecc... Poi certo, la differenza la fa l'elaborazione , sono daccordo. Non ho ancora capito se con questo strumento si puo' puntare per coordinate o ruotare la camera per avere un diverso campo inquadrato.. Se non ci sono crop di sorta mi sembrano piu' o meno sempre le stesse posizioni dei soggetti.. non e' una critica, solo una considerazione.
Riguardo al rumore ci possiamo dilungare per ore...
Per una mia personale interpretazione della fotografia, fare uscire il rumore solo per evidenziare dettagli non ha senso e rovina la foto. Decisamente meglio meno dettagli ma pulizia..oppure buttarci dentro piu' ore se possibile.Proprio per questo motivo,spesso e volentieri si sta' ben al di sotto della soglia limite con lo stretch.Poi certo, e' sempre bello mostrare tutto quello che si e' raccolto.. Era solo una considerazione a livello estetico sulla foto.
A parte cio' e' molto bella, Andromeda pure.Osservo con: Bosma MAK 150/1800-Dobson Truss 12" ES Provo a fotografare con: Takahashi 106EDX4Astrobin gallery
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09-10-2024, 14:47 #9
Re: M16 con il seestar
Il campo inquadrato è quello ma puoi fare dei mosaici oppure dei crop, per cui la dimensione dell'immagine varia. Con Andromeda ho fatto un mosaico, altrimenti riprendi solo il nucleo centrale. Insomma, una certa capacità la devi acquisire. Nell'elaborazione, nella scelta dei tempi di acquisizione, nella programmazione dei pannelli da assemblare. Insomma, è un lavoro semplificato rispetto all'astrofotografo tradizionale, ma neppure è proprio un mettere il telescopio fuori e fa tutto lui. Poi quando ho tempo vedo se riesco a tirar fuori una foto migliore. A me piace granulosa ma non sono una purista, nè una fotografa
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09-10-2024, 18:08 #10
Re: M16 con il seestar
Capisco quello che dice iaco78 in merito all'inquadratura ... volendo la puoi "scentrare" rispetto al GOTO, però non è detto che poi non dia qualche grana con il tracking, che per me non è ancora al livello di quello dell'Unistellar.
Circa il discorso segnale/rumore ... anche io alle volte accetto un po' più di rumore per avere un po' più di segnale ... dipende dai soggetti, da quanta possibilità di integrare di più c'è, dal fatto che siano sempre a portata di mano o che debba fare trasferta per fotografarli ... tante cose.
Devo dire che dedicare tante sere/notti (già rare tra tempo atmosferico e tempo libero) ad un unico soggetto per aumentare l'integrazione è cosa che mi attrae sempre meno, poi più in generale devo dire che gli smartscope mi hanno fatto in gran parte passare la voglia di usare i miei setup "classici" perché devo ogni volta montare e smontare tutto e gli smartcope sono molto più rapidi e comodi (nessuna necessità di stare fuori in inverno).
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