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    [DSJ] Deep Sky Journal N° 25 ( Febbraio 2014 )

    Nel primo appuntamento del DSJ del mese di febbraio continuiamo il “filone” galattico intrapreso con NGC 2732 , ma questa volta abbassiamo l’obiettivo dei nostri strumenti su una costellazione ricchissima di oggetti (prevalentemente nebulari e ammassi aperti) bassa alle nostre latitudini ma non impossibile, oltretutto vedremo presto che questo oggetto ha una speciale peculiarità …… parliamo di NGC 2217!

    FOTO NGC 2217:

    550px-NGC_2217_ESO.jpg





















    La galassia NGC 2217 è anche catalogata come GC 1401 ed è stata scoperta per la prima volta da John Herschel nel 1835 ed è situata nella costellazione del Cane Maggiore alle coordinate celesti di Ascensione Retta 6h 21.7m e di Declinazione -27° 14’ si trova ad una distanza in cui la luce ha impiegato 62.000.000 di anni per raggiungerci.

    Ha una magnitudine apparente di + 10.4 e una dimensione apparente di 4.5’ x 4.2’. La galassia è considerata una lenticolare barrata (per saperne di più! ) e dal nostro punto di osservazione è vista “di piatto”, ha un diametro di circa 100.000 a.l. con una velocità di allontanamento da noi di circa 1600 km/s.

    TROVIAMO NGC 2217 CON STELLARIUM :

    1.jpg












    2.jpg












    Immagine.jpg












    Trovare la NGC 2217 è relativamente semplice dato che si trova a circa a Nord dalla stella Furud (dall’arabo al-furud “la solitaria”) ζ Canis Majoris +3

    APPUNTI DI ASTROFISICA:

    osservando nel dettaglio la NGC 2217 con strumenti professionali, gli astronomi hanno scoperto che al suo interno esistono stelle e gas con un moto retrogrado rispetto al moto della galassia….

    Mentre in passato si pensava che questo fosse un’evento raro difficilmente spiegabile, gli astronomi hanno recentemente dedotto che questi eventi sono dovuti all’evoluzione della galassia stessa come ad esempio dopo l’essersi fusa con un’altra galassia in interazione gravitazionale o dopo aver “catturato” gas esterno alla struttura galattica magari già in rotazione contraria alla stessa, le nuove stelle nascenti avranno quindi un moto retrogrado diverso da quelle preesistenti.

    Una prova incontrovertibile delle osservazioni è studiare gli astri retrogradi stessi, queste stelle presentano tutte un’età inferiore e una composizione chimica di gran lunga differente alle loro compagne galattiche….

    In queste galassie, si osservano stelle controrotanti nella misura che può variare dal 20 al 50% della popolazione stellare, frazione di certo non trascurabile….

    Come vedete… l’universo non smette mai di stupirci…….

    STELLE CONTROMANO

    CONSIDERAZIONI OSSERVATIVE:

    Osservare la NGC 2217 nella sua interezza non è cosa semplice se non si dispone di uno strumento con una discreta apertura e, soprattutto se non ci sono le condizioni di cielo adatte, ricordiamo infatti che la costellazione e, l’oggetto preso in esame in questo DSJ rimane sempre molto basso all’orizzonte e potrebbe “soffrire” di Inquinamento Luminoso e scattering elevato.

    D’altra parte il core o il nucleo barrato posto al suo interno ha una discreta Luminosità Superficiale quindi alla portata sicuramente anche di strumenti con un’apertura minima di 6”.

    Personalmente ho osservato la NGC 2217 con il mio SC da 11” nell’inverno 2012 in una serata con seeing discreto, stimato in 6/10 e buona trasparenza, anche se la galassia “transitava” in una zona sporcata dall’Inquinamento Luminoso di Civitavecchia.

    Dagli appunti:

    con un oculare FF da 19mm e 65° che mi rilascia 147x osservo la NGC 2217 con una discreta semplicità, il core è davvero luminoso e sicuramente alla portata di strumenti minori, con il tempo all’oculare e con l’aiuto della visione distolta la luminosità sfuma piano piano ai bordi settentrionali e meridionali, non osservo dettagli di rilievo ma è sicuramente una galassia da annoverare nei nostri elenchi!

    MA NON SOLO:

    la costellazione del Cane Maggiore ospita anche un’oggetto particolarmente interessante da approfondire… parliamo di VY Canis Majoris che è ritenuta essere (ad oggi !!) la stella più grande mai osservata, essa arriva addirittura ad raggio superiore di ben 1420 volte quello solare, e, di conseguenza è una stella con la magnitudine assoluta tra la più elevata della Via Lattea.

    COMPARAZIONE VY Canis Majoris CON IL SOLE:

    800px-Sun_and_VY_Canis_Majoris_it.svg.png













    Se VY C.m. fosse posizionata al centro del nostro sistema solare essa raggiungerebbe senza dubbio l’orbita di Saturno, ma, essendo posta ad una distanza da noi di circa 3800 a.l. nonostante la sua luminosità sia 270.000 volte maggiore quella solare è pressoché invisibile da noi ad occhio nudo dato che la sua magnitudine apparente arriva a stento a +7.4 variabile a +9.6 (l’occhio nudo in condizioni ottimali arriva a circa una magnitudine di +6) con una massa di circa 20 volte superiore quella solare ha di contro una temperatura “superficiale” di “soli” 3500° k.

    FOTO VY CANIS MAJORIS:

    hs-2007-03-c-large_web-300x300.jpg




















    Nella foto in alto si osserva chiaramente come la stella perda progressivamente ed inesorabilmente massa, anche se dallo studio spettrografico si calcola che effettivamente la stella perda solo 1/10 della propria massa a causa del suo vento stellare, come dovrebbe generalmente succedere, questo fenomeno è ancora allo studio da parte degli astrofisici. Dato la sua imponente massa gli astronomi ritengono che VY C.M. terminerà la sua esistenza in una supernova.

    La stella si trova alle coordinate celesti di Ascensione Retta 7h 22m 58s e di Declinazione -25° 46’ 3” ed è nota anche come HIP 35793.

    UN POCHINO DI STORIA:

    in questo numero parliamo di un grande astronomo figlio ( e forse schiacciato) dall’immensa popolarità del padre, nonostante tutto ha condotte proficue osservazioni con grandi scoperte astronomiche e chimiche, parliamo di John Herschel: (cit. Wikipedia)

    John Frederick William Herschel (Slough 7/03/1792 – Collingwood 11/05/1871 è stato un astronomo, matematico e chimico inglese.

    John Herschel fu il primo a utilizzare il calendario giuliano nell'astronomia, portò importanti contributi al miglioramento dei procedimenti fotografici del periodo ( dagherrotipia,calotipia e antiopitia), scoprendo la proprietà del tiosolfato di sodio, al tempo iposolfito di sodio, nel fissaggio dell’immagine. Coniò inoltre i termini fotografia, negativo e positivo.

    John Herschel era figlio di William Herschel e inizialmente fu un giurista. Successivamente si dedicò come il padre all'astronomia riprendendone pure l'osservatorio.

    Scoprì che le nubi di Magellano sono formate da stelle, pubblicò diversi cataloghi.

    Nel 1831 ottenne il titolo nobiliare; nel 1848 venne nominato presidente della Royal Astronomy Society e nel 1850 coniatore di Sua Maestà.

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