Discussione: i confini dell'osservabile
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17-06-2012, 11:23 #1
i confini dell'osservabile
ho letto da qualche parte che da un punto di vista osservativo i confini dell'universo visibile sono già stati raggiunti....ovvero che oltre tot non si vede nulla,proprio perchè non c'è più nulla da vedere e non perchè i nostri strumenti ottici non riescano ad andare oltre...è vero?
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17-06-2012, 12:05 #2
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Re: i confini dell'osservabile
Francamente, non credo.
L'universo che possiamo osservare dipende dal confronto tra velocità della luce e espansione dell'universo.
Adesso, il nostro sguardo può spaziare per circa 93 miliardi di a.l., ma l'universo è probabilmente più vasto, e non possiamo vedere il resto perché la sua luce non ci ha ancora raggiunto (e magari mai lo farà).
Poi è anche vero che più lontano si guarda e più indietro nel tempo guardiamo, per cui gli oggetti che vediamo sono situati nel tempo molto vicino al big bang. Più indietro andiamo nel tempo, e meno oggetti ci sono da vedere, visto che non si erano ancora formati..... Ma chissà, potrebbero esserci delle sorprese...Collabora anche tu a creare ASTROWIKI! Unisciti al censimento utenti del Forum!!!
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17-06-2012, 12:14 #3
Re: i confini dell'osservabile
tieni conto che gli oggetti più lontani che vediamo si trovano, come dice Red ad un raggio di 46 miliardi di anni luce, ma la luce ha impiegato oltre 13 miliardi di anni ad arrivare. Ma gli oggetti suddetti NON si trovano a 13 miliardi di anni luce da noi. Tieni conto che la luce non può aver viaggiato da un tempo superiore a quello del BB, quindi sicuamente dei confini oggi ci sono dell'osservabile...
Io so di non sapere
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17-06-2012, 12:46 #4
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Re: i confini dell'osservabile
Leggi QUI. E' un articolo di Enzo, scritto qualche tempo fa. Penso ti possa essere utile....
Comunque, per chiarire meglio: 93 miliardi di a.l. è il diametro dell'universo osservabile, 46 miliardi di a.l. il suo raggio. E, come dice Enzo, è teoricamente possibile che la luce di un'oggetto ci raggiunga due volte, doppiando la nostra posizione. C'è ancora da scoprire...Collabora anche tu a creare ASTROWIKI! Unisciti al censimento utenti del Forum!!!
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17-06-2012, 13:13 #5
Re: i confini dell'osservabile
effettivamente è teoricamente possibile...alla fine noi siamo sulla superficie del palloncino (semplificando...), però sicuramente per vedere due volte l'oggetto doppiarci la velocità della luce dovrebbe essere maggiore della velocità di espansione dello Spazio anche nei punti più lontani, e per qualsiasi tempo. Che bei ragionamenti, comunque.
Il cono di luce nello spazio in espansione, comunque è ,secondo me, davvero complesso. Bisogna davvero spremere le mengingi duramente per capirlo beneIo so di non sapere
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17-06-2012, 13:54 #6
Re: i confini dell'osservabile
io quando leggo queste cose vi giuro vado fuori di testa!!!!!!!
ma è tutto cosi stra fantasticoooo!!!!!
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17-06-2012, 13:57 #7
Re: i confini dell'osservabile
grazie a tutti e due,si,intuisco vagamente -anche anche se non l'ho capita a fondo -che questa frase sia la chiave del discorso...
e grazie anche per aver spostato la discussione,sinceramente ho perso più tempo a capire dove dovevo metterla che a formulare la domanda,cmq correggetemi da eventuali castronerie(ma oggi,forse per il primo caldo, sono in vena di raggiungere il limite estremo)...allora se partiamo dalla teoria del bingbang, siamo partiti tutti da uno stesso punto e come schegge di una bomba ci stiamo allontanando l'un l'altro in tutte le direzioni giusto?
è possibile ipotizzare che alla lunga il nostro grandeschermo cosmico si ridurrà solo ai corpi galattici?o a solo quelli del nostro superammasso,visto che gravitazionalmente ci tiene legati,mentre tutto il resto si allontana inesorabilmente?cioè voglio dire: se noi riusciamo a constatare che la galassia x si sta allontanando da noi a velocità tot e noi da lei a velocità tot,magari in direzione opposta,aldilà della vita della nostra civiltà che magari finirà prima,arriveremo che noi e la galassia x,prima o poi "spariremo" dalla reciproca visuale?è giusto come ragionamento?
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17-06-2012, 14:19 #8
Re: i confini dell'osservabile
siamo partiti da uno stesso punto, ma il Big Bang proviene da ogni direzione. Diciamo che se pensi al Big Bang come il punto da dove ci spostiamo, è come se pensassi al palloncino che si gonfia come allo spazio, mentre invece lo spazio è la sua superficie!Quindi nel palloncino lo spazio viene creato in tutte le direzioni (non pensarla come a un'esplosione, non esiste un sistema di riferimento assoluto).
Sì, pare che il nostro Universo osservabile si potrebbe ridurre soltanto agli oggetti vicini legati gravitazionalmente (quindi il nostro gruppo locale, credo..)
Non ringraziare me, il vero esperto è Red, io sono uno studenteUltima modifica di Danilo; 17-06-2012 alle 14:26
Io so di non sapere
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17-06-2012, 14:39 #9
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Re: i confini dell'osservabile
Esatto. Il succo del discorso sta tutto qui. Per vedere un'oggetto, bisogna che la sua luce ci raggiunga. Se lo può fare o no dipende dal tasso di espansione dell'universo.
Non facciamo confusione. Il big bang è ovunque, nel senso che col big bang si è creato tutto l'universo, che poi si è espanso. Non esiste un punto da cui tutto è partito. E' per questo che la radiazione di fondo la vediamo in ogni direzione... Ci stiamo allontanando reciprocamente perché in mezzo a tutti gli oggetti si forma spazio in continuazione...
Il ragionamento fila. E' anche il più gettonato....Collabora anche tu a creare ASTROWIKI! Unisciti al censimento utenti del Forum!!!
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17-06-2012, 14:40 #10
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