Discussione: Messa a fuoco sul planetario
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07-03-2014, 11:31 #1
Messa a fuoco sul planetario
Oggi riflettevo sulla messa a fuoco nel planetario e mi chiedevo se si potesse utilizzare anche in questo caso la maschera di Bahtinov su una stella.
Normalmente, la messa a fuoco nel planetario la valuto soggettivamente attraverso l'immagine che mi restituisce il software di acquisizione, ma sarà sufficiente?
Esisterà un metodo che possa avvalersi non solo della soggettività individuale, ma bensì di un qualcosa di oggettivo come ad esempio nella fotografia deep ?
La mia domanda, magari banale, nasce dal dubbio che dopo una certa distanza la profondità di campo non abbia più significato, per cui tutto ciò che sta al di la di questa distanza, si possa considerare come all'infinito
Nell'attesa di sapere se qualcuno ha provato, se riesco nelle prossime sere faccio qualche test.AZEQ6 - EdgeHD800 f7 - 100Q f5.8
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07-03-2014, 14:16 #2
Re: Messa a fuoco sul planetario
ultimamente ho seguito un amico che fa planetario a livelli abbastanza buoni. lui utilizza un c14 , e usa una maschera di bathinov per mettere a fuoco. il problema è RIcentrare il pianeta dopo aver messo a fuoco su una stella. in quanto ad altissime focali c'è il rischio che la montatura non riesca a ricentrare il pianeta.
p.s. ad alte focali, il punto di fuoco diventa sempre più inafferrabile...è necessario avere un OTTIMO focheggiatore esterno....e , per i celestron focheggiare più vicino possibile al soggetto da riprendere.
paoloKonus200/1000, RC12 GSO TRUSS, Eq6 pro, Eq8, G2-4000 Moravian, Canon 6d
3Z Observatory - Socio GraG - Astrobin: Pool187
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07-03-2014, 14:32 #3
Re: Messa a fuoco sul planetario
Dopo aver fatto tutte le prove possibili sono arrivato alla conclusione che il fuoco migliore è ... quello ad occhio.
E che i focheggiatori micrometrici e le demoltipliche hanno una sola utilità: ridurrre le vibrazioni o lo spostamento dello specchio durante la regolazione, di per sè hanno scarsissima utilità sulla precisione della messa a fuoco, perchè alla fine è sempre l'occhio che decide, e data la tolleranza fisica del sistema occhio è difficilissimo capire quando c'è il fuoco migliore. Senza demoltiplica il fuoco lo si raggiunge sempre, è questione di esperienza e di sensibilità al tocco, con i microfocheggiatori si passa mezz'ora a regolare lo stesso punto di fuoco e non si capisce mai quando è quello giusto.
A volte con i vari sistemi faccio il fuoco preciso e poi vado sull'oggetto che mi serve e fa schifo.
Non parliamo dei programmi di aiuto.. sono inservibili per via sel seeing.
Ricordo che quello che si muove è sempre lo stesso meccanismo sullo specchio o il tubo focheggiatore, che difficilmente eseguono il movimento micrometrico che si vorrebbe.
Per i pianeti io punto al satellite più vicino e cerco di raggiungere la puntiformita, ma ad alte focali e seeing ballerino si fa fatica anche con questo sistema. Oppure aumento lo zoom cercando il fuoco migliore e poi lo riporto al 100 per cento.
Riporto la mia esperienza.. poi qualcuno sarà più bravo..Interminati spazi io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura.
La Mia Strumentazione
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07-03-2014, 14:37 #4
Re: Messa a fuoco sul planetario
Ciao Paolo, per cui a parte le eventuali difficoltà di ricentraggio, se metti fuoco su una stella, vale poi anche per il planetario ?
ci credo con un C14 più barlow 2x vai a quasi 8 metri di focale.....con una camera tipo la mia, anche se chi compra un C14 non usa una modesta QHY5, si avrebbe un fov di 2.93' x 2.34'........la famosa "cruna dell'ago" non in un pagliaio, ma nel cieloAZEQ6 - EdgeHD800 f7 - 100Q f5.8
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07-03-2014, 14:48 #5
Re: Messa a fuoco sul planetario
Scusa Huniseth, ma non avevo visto il tuo messaggio evidentemente ero intento nel scrivere il mio, ma tu hai mai provato con la maschera di Bahtinov ?
Sul focheggiatore micrometrico, proprio in questi giorni ho sperimentato il Fiss della 3A e rispetto a quello standard ho fatto decisamente meno fatica e sono stato più veloce nel mettere fuoco, io ho acquistato un C8 usato che già lo aveva..........il rapporto costo prestazioni/utilità non è invitante, ma se costasse meno di 100 euro, varrebbe la spesa....
Ma il mio problema è capire se esiste una metodologia più oggettiva per la messa a fuoco.Ultima modifica di Max13; 07-03-2014 alle 15:18
AZEQ6 - EdgeHD800 f7 - 100Q f5.8
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07-03-2014, 16:05 #6
Re: Messa a fuoco sul planetario
Allora.. volevo prendere il fiss.. ma poi ho preso un elicoidale da 31.8. Il Baader costava troppo ed è troppo grosso.
Ne volevo uno che andasse bene su tutti i teleescopi, risultato mezzo fallito perchè sull'80ed non va a fuoco. E mi sa che non ci andava nemmeno il baader. Nemmeno col diagonale.
Va benissimo sul Mak, ed era uno degli obiettivi perchè così non si sposta lo specchio.
Nella pratica, non serve ad una mazza, faccio il fuoco allo stesso modo con la manopola del mak, che ho modificato applicando una ruotina 3 volte più grande che fa da demoltiplica rispetto all'originale ( diciamo il doppio)
Stessa cosa all'80ed, gli ho messo una ruota che moltiplica per 4 e con la leva maggiore che fa si ottiene un movimento molto dolce. Non è una cosa bella a vedersi, ma funziona.
C'è da dire che il punto di fuoco dipende anche da come uno ci vede..
ripeto, utili sono utili i micrometrici, ma se poi devo passare mezz'ora a cercare il fuoco perchè mi sembra tutto uguale è una perdita di tempo. Chi non lo trova con i focheggiatori normali è perchè ha la sensibilita alle dita di un pugile...
La bathinov va bene con stellone luminose, o per fare il deep. Ho provato anche con la maschera con tanti fori, funziona anche quella, ma poi sull'oggetto non mi convince. l'unica è fare qualche ripresa veloce e regolarsi di conseguenza.Interminati spazi io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura.
La Mia Strumentazione
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07-03-2014, 16:53 #7
Re: Messa a fuoco sul planetario
huniseth , io lo sai, di planetario so poco, anche io propenderei per l'occhio e la puntiformità di un satellite del soggetto. ma ad altissime focali la messa a fuoco è critica.
il fok esterno è una necessita con focali cosi importanti.
la maschera di bathinov io la uso in deep ...ma il discorso è completamente diverso...
mi spiego ho solo riportato la modalità usata da questo ragazzo.
lui usa bathinov grabber sulla stella più vicina (e luminosa ma non troppo) al pianeta. fa un fuoco pressochè perfetto e poi si sposta sul pianeta. lui si trova bene cosi...poi che ne so, può essere che potrebbe avere un fuoco più buono andando ad osservare direttamente sul pianeta.
quello che so per certo è che al contrario dello strumento per fmwh (o come cavolo si scrive) la bathinov soffre di meno il cattivo seeing ...senza considerare una altra cosa...se il seeing è schifoso inutile andare a tirare troppo la focale.Konus200/1000, RC12 GSO TRUSS, Eq6 pro, Eq8, G2-4000 Moravian, Canon 6d
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07-03-2014, 17:07 #8
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Re: Messa a fuoco sul planetario
come dice Paolo dipende da che focali osservi/riprendi.....
prova a focheggiare a 2800 in uno SC tra mirror flop e shift e poi dimmi se ti basta il fok nativo....
il FISS è un palliativo economico che però non risolve i problemi, l'unico è il micrometrico esterno che funzionerà in rapporto della bontà meccanica dello stesso.
gli elicoidali se monti un set up "leggero" e in sola visuale è anche passabile, ma quando metti un diagonale da 2" e oculari da 250-300gr o peggio ancora il set up fotografico allora ci vuole roba buona e precisa sotto!
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07-03-2014, 18:45 #9
Re: Messa a fuoco sul planetario
Mi trovo d'accordo con quanto espresso da Huniset nei precedenti messaggi. Il fuoco viene giudicato dall'occhio, quindi è soggettivo, perché dipende dalla vista di ciascuno.
La maschera di Bathinov invece dovrebbe servire a dare un fuoco oggettivo, ma io usando la maschera non ho mai trovato un fuoco migliore di quello ottenuto fuocheggiando a mano su una stella di 10-12^ magnitudine.
Peraltro il fuoco ottenuto su una stella è quanto di più preciso si possa ottenere ed è sempre valido sul planetario perché fatto sun un oggetto puntiforme posto all'infinito.
Sono anche concorde che i moti micrometrici servono più che altro a fare scena. Io ho un Crayford molto preciso con riduttore 1/10, ma trovo il fuoco in frazioni di secondo con la manopola principale. Usando la demoltiplica ottengo lo stesso fuoco impiegando più tempo. E parlo di un C11 a f/10 in visuale, ma anche a f/40 in fotografia.
La caratteristica del fuocheggiatore esterno non è quella di ottenere un fuoco più preciso, ma soltanto quella di evitare il mirror shift.
Nell'uso in visuale è sufficiente il normale fuocheggiatore se lo spostamento dello specchio è minimo, nell'uso del CCD, invece ogni micromovimento fa uscire dal campo di vista l'oggetto inquadrato, ecco allora l'utilità del fuocheggiatore esterno che consente di mantenere immobile lo specchio.
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07-03-2014, 19:25 #10
Re: Messa a fuoco sul planetario
Allora è confermato, che oltre una certa distanza viene a mancare il concetto fotografico di profondità di campo e tutti gli oggetti oltre questa distanza vanno considerati tutti all'infinito......per cui l'amico di Paolo non sbaglia a mettere a fuoco con la maschera di Bahtinov su una stella per poi fotografare sul planetario.
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