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    Staff • Moderatore Globale L'avatar di Red Hanuman
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    Galassia che vai, abitabilità che trovi

    Galassia che vai, abitabilità che trovi
    Essere terrestri nella Via Lattea o alieni in Andromeda non è la stessa cosa. Nella nostra galassia le zone abitabili sono più centrali, nella galassia Andromeda è necessario adattarsi alla 'periferia' a causa degli effetti delle supernovae, molto più presenti nella zona centrale che nella nostra galassia
    di Emanuele Spitoni


    andromeda_img.jpg
    La galassia Andromeda, a circa 2,3 milioni di anni luce da noi. Crediti: NASA


    Galassia che vai abitabilità che trovi. Come sulla Terra non è indifferente un continente o un altro per definirne l’abitabilità così vale per le galassie. Stare nella Via Lattea è diverso che avere il proprio eventuale pianeta natio in Andromeda. Come infatti è più facile essere investito da un ciclone sulle coste del Nord America che nella penisola italica, così su Andromeda è più facile essere investiti dall’esplosione di una supernova che nella Via Lattea, e quindi nel primo caso meglio scegliere zone più periferiche.


    Al di là del colorito paragone, tale risultato è frutto di un’approfondita ricerca pubblicata su MNRAS lo scorso maggio e dal titolo The galactic habitable zone of the Milky Way and M31 from chemical evolution models with gas radial fows” (Spitoni, Matteucci, Sozzetti, 2014, MNRAS, 440, 2588). Infatti secondo questo studio la zona di abitabilità galattica è definita come la regione con sufficientemente alta metallicità per formare sistemi planetari in cui oggetti simili alla Terra possono essere creati e dove la vita può essere in grado di svilupparsi e sostenersi, dopo essere sopravvissuta a eventi di esplosione di supernovae vicine.


    Modelli di evoluzione chimica sono un utile strumento per studiare le zone di abitabilità in diversi sistemi galattici e nello studio abbiamo predetto le zone di abitabilità della nostra galassia e di Andromeda tramite modelli raffnati di evoluzione chimica.


    I risultati sono stati ottenuti tenendo conto della distribuzione degli elementi pesanti e dei processi di distruzione da parte di supernova. E’ opportuno ricordare che si suppone che i pianeti abitabili abbiano un’atmosfera simile a quella della Terra. L’esplosione di supernovae vicine ha, infatti, come conseguenza l’emissione di radiazione altamente ionizzante la quale, una volta raggiunta l’atmosfera del pianeta, ha come effetto principale la dissoluzione dello strato di ozono. A questo punto, i raggi ultravioletti provenienti dalla stella attorno a cui orbita il pianeta possono penetrare i vari strati dell’atmosfera procurando danni irreversibili alla vita, fno alla sterilizzazione del pianeta stesso.

    comparazione-galassie.jpg
    comparazione galassie


    Si è visto che nella Via Lattea il numero massimo di stelle che possono ospitare pianeti abitabili si trova a 8.000 parsec (un parsec corrisponde a circa 3.3 anni luce) dal centro Galattico, mentre per Andromeda è localizzato a 16.000 parsec dal suo centro galattico.


    Quindi dai nostri risultati si evince che, come ci si aspettava, la Terra occupi una zona privilegiata della nostra Galassia per lo sviluppo di forme di vite come noi le intendiamo, mentre nella galassia Andromeda, pianeti con forme di vita simili a quella terrestre potrebbero essere localizzati nella “periferia” della galassia stessa, dato che l’attività di distruzione da parte di supernovae è molto intensa nelle sue regioni centrali.

    Articolo originale QUI.

  2. #2
    Nana Rossa L'avatar di Beppe
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    Re: Galassia che vai, abitabilità che trovi

    La nostra "sorella" Andromeda ci somiglia sempre meno, più "espansa", meno densa e più irrequieta, che sia più giovane dalla Via Lattea? interessante spunto di discussione l'attività delle supernovae e abitabilità!
    Più che dare risposte sensate, una mente scientifica formula domande sensate (C.L.Strauss)

  3. #3
    Nana Rossa L'avatar di Andrea I.
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    Re: Galassia che vai, abitabilità che trovi

    Interessante, questo 2.3 milioni di anni fa....chissá ora come se la stanno cavando!
    Per curiositá sono andato a cercarmi un po' di dati che effettivamente fanno riflettere se confrontati con quelli della nostra galassia. In pratica (se i dati che ho trovato sono esatti) é piú estesa di 21+- 3 kly e meno massiva.
    Effettivamente continuando a canfrontare i dati sembra proprio che, come scrive Beppe, le nostre due amicone abbiano ben poco in comune

    Davvero interessante questo tipo di comparazione,e da quel poco che ho letto sia la storia che la geografia di quel pezzo di universo sono davvero avvincenti.....Grazie per l'articolo Red!

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