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  1. #1
    SuperNova L'avatar di Valerio Ricciardi
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    Custodia/sedile per catadiottrici compatti sui 150/200 di apertura

    Salve a tutti, vi sottopongo come potenziale spunto per autocostruttori la cassetta che ho realizzato per il Maksutov Gregory 150/1800 che ho passato a un utente del forum, e che dopo gli ultimi ritocchi e integrazioni sto per spedirgli.

    La filosofia costruttiva si presta a strumenti come un MakGregory da 130/2000, da 140/2000, da 150/1800 (ad es.) o uno Schmidt Cassegrain da 6" o 8"; anche un RC da 6" tipo i GSO verrebbe accolto comodamente e razionalmente. Si potrebbe arrivare, ma con minor confort, sino ad un C 9 1/4", un Mak da 7,1" o un RC da 8" ma la struttura, sommata al peso dello strumento, richiederebbe però due maniglie per un comodo brandeggio: una sul fondo verso il lato che ha le chiusure, fra i due piedini per l'appoggio quando si usa come sedile, ed una sul lato che ha le chiusure, vicino all'estremità dove inizia il sedile imbottito.
    Da "piena," va trasportata ed appoggiata con la maniglia in alto, posandola sui quattro piedini in gomma; da "vuota" messa in posizione verticale diventa un sedile comodo per l'osservazione: la seduta, imbottita e isolata MOLTO efficacemente dal freddo, è a circa 55 cm da terra, più di una normale sedia da tavolo, e risulta assai confortevole anche per chi sia piuttosto alto rispetto alla media.

    Si è privilegiata come è evidente la funzionalità e la robustezza all'estetica del dettaglio.

    La struttura è costituita da tre tavole di pino massello spesse 18 mm, più una quarta (fondo interno dal lato opposto al coperchio) in binobilitato da 12 mm.

    Le tre tavole sono incollate con vinilica, e fissate anche con dodici lunghe viti a legno di tipo cilindrico (fonte: IKEA), che richiedono un preciso foro di invito circa due decimi di mm più stretto dell'asse, in modo da non sforzare il legno ad espansione e da "mordere" al massimo con la spirale. Il fondo in binobilitato è inserito a pressione, previa applicazione di vinilica, e fissato in posizione con lunghi e sottili spilli di acciaio.

    Il coperchio è costituito da un "sandwich" di due tavole di biimpiallicciato in legno chiaro da 5 mm l'una, incollate sotto alta pressione con vinilica, cui è ulteriormente incollata sul lato interno una faesite nobilitata nera opaca da 3 mm. Il composito risultante è leggero e più stabile dimensionalmente di una sola tavola da 13 mm dello stesso materiale.

    Struttura e coperchio sono articolati con da una cerniera continua in acciaio ottonato di 18 mm per ogni lato, fissata con sette viti (Panelvis) per parte e ad abundantiam anche incollata con Artiglio. La cerniera in un sol pezzo è lunga 40,5 cm.

    L'interno è poi prima rivestito con neoprene verde compatto (da tappetino da ginnastica di alta qualità) spesso 10 mm ed incollato con strisce di largo biadesivo da moquette integrate, fra una e l'altra (distanziate di 1 cm) da adesivo policloroprenico tipo Artiglio o Bostik: prima i due lati corti, poi i due lunghi, per ultimo il fondo interno dal lato opposto al coperchio.

    Sul lato corto verso cui va rivolto il tappo anteriore dell'ottica (quello che protegge il menisco o la lastra correttrice) ho aggiunto, sempre fissandola con colla a contatto poi pressata per alcune ore, anche un tondo di neoprene bianco rivestito di morbido tessuto di nylon nero compatto, con funzione antigraffio. La forma perfettamente tonda (diametro poco inferiore ai 22 cm) deriva dal fatto che esso è venduto come mouse pad da IKEA, fonte sempre preziosa di componenti ...pensati per qualcosa e utilizzabili con profitto per qualcos'altro.

    Successivamente, è stata aggiunta gommapiuma a media densità (35 kg/mc, forniture per tappezzieri da auto) sotto forma di tre profili già tagliati a sezione circa triangolare, due lunghi quanto l'interno più mezzo cm scarso, in modo che posizionati restassero fermi, complice anche il peso irrilevante, per attrito alle estremità; il terzo, sul coperchio, più corto (ca. 34 cm) è fissato con tre tratti di velcro incollato col loro adesivo più un rinforzo di colla Artiglio. In caso di sporadica necessità di accurata pulizia interna, è facilissimo rimuoverli (solo quello del coperchio va tolto con delicatezza e progressività senza strappare come ossessi per evitare di forzare l'incollaggio del velcro sulla gommapiuma).

    Molto si comprende anche dalle foto che son numerate secondo una qualche improbabile mia logica, col nome della foto costituito dalla didascalia.

    Prime otto immagini, relative al testo qui sopra:

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    Ultima modifica di Valerio Ricciardi; 18-01-2015 alle 19:31
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  2. #2
    SuperNova L'avatar di Valerio Ricciardi
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    Re: Custodia/sedile per catadiottrici compatti sui 150/200 di apertura

    (Seconda parte):

    L'interno, tutto montato, è pensato in modo che appoggiato lo strumento sulla sua barra Vixen o quel che è "in basso" (sullo stesso lato della cerniera, opposto alla maniglia) chiudendo il profilo in gommapiuma sul coperchio si dispone simmetricamente a quello in basso sul fondo sotto, come si intuisce anche dalla foto con la cassa in verticale semichiusa. Lo strumento non risulta serrato, ma se oscilla viene "contenuto" dalla gommapiuma senza arrivare alle pareti pur imbottite dal neoprene. L'idea in caso di trasporto in auto è di appoggiarla sul sedile posteriore, in modo da ridurre le vibrazioni trasmesse dalla strada, e di... allacciarci la cintura di sicurezza.

    La maniglia in realtà è di recupero: proviene da una valigetta 48 ore da pilota, cui si erano rovinate le cerniere lampo. Il pesante tessuto di nylon che attraversa la maniglia è rivoltato verso l'interno per un cm abbondante prima di incollarlo con colla a contatto Artiglio posta su tutte e due le superfici, la cui adesione è garantita dal tempo di pre-asciugatura di una decina di minuta e poi da una serie di precise martellate col mazzuolo di plastica. Cinque viti da 18 mm a testa bassa e larga distribuiscono al meglio lo sforzo ed escludono rotture improvvise.

    Le chiusure a scatto sono in acciaio zincato; la base di ciascuna è fissata con tre viti sempre in alluminio anodizzato (non visibili in foto: la serratura chiusa va a coprirle).

    I piedi su cui poggia la cassa quando si usa come sedile son di IKEA, completati con un feltrino antirumore e col perno filettato impanato direttamente nello spessore del legno, con la filettatura incollata nel foro con la cianoacrilica; un dado a testa svasata distanzia il piede dal legno quel tanto che basta dal ridurre il contatto col suolo, e serve anche a bloccare una larga rondella (c.d. "grembiala") che distribuisce lo sforzo su una superficie maggiore dell'asse. La rondella si intravvede appena quasi di profilo nella terzultima foto.

    Gli spigoli di giunzione delle tavole in pino son protetti da profili in acciaio zincato, verniciati originariamente in fabbrica in marrone, che io per vezzo (almeno una concessione all'estetica, via) ho ri-verniciato in nero opaco per "assortirli" alla maniglia e alla similpelle telata pesante del sedile. Ciascuno è fissato con tre viti dello stesso tipo usato per la maniglia di trasporto.

    Il sedile ha l'imbottitura costituita da due strati sovrapposti di neoprene da tappetino da camping stavolta da 8 mm, prima incollati sul legno e uno sull'altro; poi la similpelle telata e goffrata tipo pelle di bufalo (Paganini a via delle Botteghe Oscure) è solo tesata con una sparapunti da tappezziere, e incollata solo sotto i punti; questi non sono in vista, coperti e protetti dal profilo metallico.

    Quattro piedini in gomma dura servono per appoggiare la cassa in orizzontale quando c'è lo strumento dentro. La seduta si è rivelata compatta e confortevole ad un tempo, devo dire veramente oltre le migliori aspettative.

    Eccone le altre immagini:
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    Ultima modifica di Valerio Ricciardi; 18-01-2015 alle 19:34
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  3. #3
    Nana Bianca L'avatar di garmau
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    Re: Custodia/sedile per catadiottrici compatti sui 150/200 di apertura

    Hai un futuro
    ...e forse anche un presente.

    inviato dal cellulare
    -MAURIZIO-
    Leggi di Murphy sul big bang: all'inizio era il nulla. Poi qualcosa ando' storto.

  4. #4
    Pulsar L'avatar di nicola66
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    Re: Custodia/sedile per catadiottrici compatti sui 150/200 di apertura

    Mi sembra un lavoro ben fatto .
    Lascia che l'anima rimanga fiera e composta di fronte ad un milione di universi

  5. #5
    Staff • Moderatore Globale L'avatar di etruscastro
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    Re: Custodia/sedile per catadiottrici compatti sui 150/200 di apertura

    ammazza che lavoro!
    bravo!

  6. #6
    Nana Bruna L'avatar di martin84jazz
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    Re: Custodia/sedile per catadiottrici compatti sui 150/200 di apertura

    capolavoro, questa è arte! fortunato l'utente che la riceverà
    OTA: Mak 150; MONTATURA: Konus Eq-EM10

  7. #7
    Nana Bruna L'avatar di naieh
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    Re: Custodia/sedile per catadiottrici compatti sui 150/200 di apertura

    Davvero complimenti. Per curiosità, quanto hai speso per tutto il materiale? E soprattutto quante ore di lavoro ti ci sono volute?

  8. #8
    Meteora L'avatar di fish
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    monclassico val di sole trento
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    Re: Custodia/sedile per catadiottrici compatti sui 150/200 di apertura

    super uau! Che lavoretto

  9. #9
    SuperNova L'avatar di Valerio Ricciardi
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    Re: Custodia/sedile per catadiottrici compatti sui 150/200 di apertura

    ... debbo essere inconsciamente devoto di San Giuseppe falegname...

    ne ho quasi finita un'altra d'altro genere
    INQUINAMENTO LUMINOSO - segnala impianti illegali nel territorio laziale, protetto dalla L.R. n. 23/2000: www.laziostellato.org

  10. #10
    SuperNova L'avatar di Marcos64
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    Re: Custodia/sedile per catadiottrici compatti sui 150/200 di apertura

    Mi ero perso quest'opera di falegnameria! Complimentissimi!
    Dob SW 254/1200 - Mak SW 127/1500 Oculari: TS Paragon ED 35, Baader Hyperion 21, UWA 7 82°, Luminos 10 82

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