Risultati da 81 a 90 di 126
Discussione: Plutone, si inizia davvero a vedere qualcosa...
-
15-07-2015, 21:56 #81
Re: Plutone, si inizia davvero a vedere qualcosa...
Che bello sarebbe averlo a portata di telescopio! Comunque plaudo all'umanita' tutta, siamo
capaci della piu' truce grettezza e della peggio falsita', a volte invece superiamo noi stessi, e
la potenzialita' dell'uomo ci regala momenti magnifici, come questo.Dob SW 254/1200 - Mak SW 127/1500 Oculari: TS Paragon ED 35, Baader Hyperion 21, UWA 7 82°, Luminos 10 82
-
-
15-07-2015, 23:00 #82
Re: Plutone, si inizia davvero a vedere qualcosa...
Penso che le foto che si vedranno complessivamente faranno presto venir voglia di finanziare un altra missione verso quel pianeta, spero con un veicolo in grado di orbitarci attorno. Sto iniziando a dare un occhiata alla foto postata dal nostro amico Pierluigi prima ancora che la trovassi in rete io, le premesse sono ottime.
La prima cosa che va notata è la scala ancora molto piccola: ho trovato un altra versione della stessa immagine con sovrapposto un riferimento (segmento giallo) che ci informano equivalente al suolo come lungo 50 miglia, in assenza di altre specifiche debbo pensare miglia anglosassoni standard (poco più di 1,609 km).
Misurato con un normale righello la foto e la scala, due proporzioni da scuola media mi rivelano che l'area ripresa è estesa circa (circa per via della curvatura) 365 x 231 km e spicci.
Ecco un dato interessante: la foto inquadra un area che in verticale copre piuttosto precisamente la distanza in linea d'aria fra Roma e Firenze, in orizzontale qualcosa come la distanza fra Torino e Venezia! Dunque nell'osservarla attenzione nel farvi un'immagine mentale dei dettagli: è come se steste osservando dalla ISS tutta insieme l'intera pianura Padana e un pezzo dell'arco Alpino in un sol colpo d'occhio!
Infatti il sito della NASA ci informa che
The close-up image was taken about 1.5 hours before New Horizons closest approach to Pluto, when the craft was 47,800 miles (77,000 kilometers) from the surface of the planet. The image easily resolves structures smaller than a mile across.
Ciò che state vedendo ha quindi ancora una scala relativamente piccola, e le strutture geologiche che vi si individuano hanno proporzioni per conseguenza da considerare piuttosto monumentali, anche se rammentiamo che essendo vicini al terminatore l'effetto del rilievo appare certamente esaltato.
Nel link http://www.nasa.gov/image-feature/th...tains-of-pluto
leggo che
The mountains likely formed no more than 100 million years ago -- mere youngsters relative to the 4.56-billion-year age of the solar system -- and may still be in the process of building, says Jeff Moore of New Horizons’ Geology, Geophysics and Imaging Team (GGI). That suggests the close-up region, which covers less than one percent of Pluto’s surface, may still be geologically active today.
Ora, sul fatto che l'acclività e la "vivacità geometrica" dei rilievi dia a prima vista l'idea di una situazione in qualche modo in evoluzione, ancora attiva, mi trovo certamente d'accordo;
nh-plutosurface.jpg
rilevo con prudente neutralità che è però difficile in generale tentare di proporre una datazione di una struttura geologica se non si conosce ancora la natura, l'intensità e le caratteristiche di eventuali processi erosivi che tendono col tempo, sulla Terra, a trasformare in un "penepiano" (come lo definì Davis nel 1889) il risultato iniziale di ogni evento orogenetico.
Su Marte ad esempio abbiamo certissime evidenze di una poderosa azione di erosione e trasporto fluviale di sedimenti in un passato più o meno remoto, e dell'azione attuale sopratutto di venti potentissimi che portano con sé particelle anche molto abrasive silicee e non; un po' quello che un geomorfologo "legge" attraversando zone complesse geologicamente del Sahara come i massicci del Tibesti, del Tassili o dell'Ahaggar, dal passato ben più umido di oggi.
Ma cosa sappiamo noi invece, per ora, dei processi erosivi di Plutone? La densità attuale della sua atmosfera qual è? Si è stabilizzata in quanti milioni - piuttosto che centinaia di milioni o miliardi - di anni? E' attualmente in grado per differenze di temperatura fra i due emisferi (anche con 50 lux di illuminazione nel visibile la quantità di energia incidente è tale che debbono esservene per forza, mica siamo nello spazio interstellare...) di generare venti capaci di agire sui rilievi? Lo vedo un poco difficile, ma prima di tutto non lo so.
Inoltre, un'accelerazione di gravità sulla superficie di soli 0,58 m/sec2 (0,059 g) che farebbe sì che colà io sulla bilancia del mio bagno leggerei solo 4,530 kg peso a fronte dei miei 76,8 kg massa, favorisce a parità di energia in gioco ogni processo orogenetico ed aiuta a garantire un angolo di riposo al materiale ben maggiore che sulla Terra, il che può far giudicare ancora più "giovani" strutture che certo comunque decrepite non sono.
La prima sensazione che provo in ogni caso, onestamente, e pronto ad essere smentito, non è quella di un pianeta con una superficie derivante solo da metano o anidride carbonica o altri gas solidificati dal freddo, e poi deformati da forze tettoniche; c'è un che di "roccioso" nel modo con cui vedo delineate alcune delle strutture che vedo.
Ora: considerato il tradizionale modello di Plutone che sulla base della densità media e delle dimensioni (che non son cambiate di molto rispetto alle ultime misurazioni, una decina di km) che prevede un 70% circa di nucleo "roccioso" in s.l. con sopra uno spesso strato di "ghiaccio" s.l., è pur vero che il materiale potrebbe essere stato anche redistribuito diversamente da una sorta di nuovo inizio, come un impatto cosmico veramente importante con un corpo di dimensioni dello stesso ordine di grandezza (insomma, non il solito asteroidino di qualche decina di km).
E comunque la quantità di detrito spaziale che potrebbe essere caduto sulla superficie potrebbe forse aver "sporcato il ghiaccio" molto più di quanto non immaginiamo, sino a farne una miscela con comportamento abbastanza diverso sul piano meccanico rispetto al ghiaccio puro e semplice derivante da un liquido congelato, acqua, metano o CO2 o altro che sia.Ultima modifica di Valerio Ricciardi; 16-07-2015 alle 08:45
INQUINAMENTO LUMINOSO - segnala impianti illegali nel territorio laziale, protetto dalla L.R. n. 23/2000: www.laziostellato.org
-
16-07-2015, 01:15 #83
Re: Plutone, si inizia davvero a vedere qualcosa...
Chiedo scusa in anticipo per le sciocchezze che seguiranno qui sotto, gli ignoranti non dovrebbero parlare ma io non ci riesco proprio.
Più o meno a livello dell'equatore mi sembra di vedere delle striature che attraversano tutta la faccia da est a ovest come se un liquido si fosse scavato un letto.
Penso sia impossibile vi siano sostanze liquide e poi immagino che la bassa gravità dovrebbe aver impedito questa erosione anche se la luna non fosse venuta dal freddo ma da regioni più interne e calde del sistema solare.
Cosa potrebbe causare striature cosi nette e lunghe?
-
16-07-2015, 01:20 #84
-
16-07-2015, 01:27 #85
Re: Plutone, si inizia davvero a vedere qualcosa...
Articolo interessantissimo questo di Vincenzo Zappalà il disegno è di una chiarezza lampante.
Mi chiedo se esiste una ragione per cui alcune lune e pianeti ruotano mostrando sempre la stessa faccia come se fossero collegati al loro pianeta o al sole da una sbarra come quelle dei modellini di planetari
-
16-07-2015, 02:21 #86
- Data Registrazione
- Feb 2012
- Località
- Varese provincia
- Messaggi
- 6,828
- Taggato in
- 564 Post(s)
Re: Plutone, si inizia davvero a vedere qualcosa...
Direi che potrebbe essere come per la Valles Marineris, cioè una struttura derivata da fratture di natura tettonica.
Qui ci troviamo di fronte a fenomeni di frizione mareale dovuta alla forza di gravità di corpi, ma @Enrico Corsaro ti può spiegare meglio.....Collabora anche tu a creare ASTROWIKI! Unisciti al censimento utenti del Forum!!!
Reputazione: a cosa serve e perchè usarla con criterio
Etiam si omnes, ego non - Uno spirito forte, un cuore tenero - BLOG
-
16-07-2015, 08:40 #87
Re: Plutone, si inizia davvero a vedere qualcosa...
La Vallis Marineris citata da Red è qualcosa di equivalente al Grand Canyon del Colorado, solo che su scala immensamente più grande.
Nel Grand Canyon, prima tu hai un disturbo tettonico importante che crea un sistema di fratture il cui orientamento è funzione
1) delle energie in gioco
2) della natura del materiale interessato
3) della sua più o meno marcata anisotropia (orientamento preferenziale di plaghe di materiale al suo interno);
poi se hai a disposizione un liquido che può scorrere, come acqua nel caso della Terra e un tempo sicuramente in abbondanza anche su di Marte legata a cicli meteorologici come quelli che conosciamo,questo trova come "invito tettonico" (si chiama proprio così) le fratture, i bassopiani, le valli tettoniche e vi scorre seguendo la pendenza in direzione del livello di base locale (per una valle fluviale, il lago su cui sfocia il fiume della valle, o il mare, o più semplicemente un altro fiume più grande di cui il primo è affluente).
Se, come giustamente fai notare tu, non v'è ragione di riuscire a pensare neppure con molta fantasia della disponibilità di liquidi atti a scorrere, ed escludi un fenomeno erosivo veloce, questo non impedisce la creazione di valli tettoniche a horst e graben (vedi), semplicemente queste non vengono poi erose da fiumi o acqua/altro di ruscellamento di sorta.INQUINAMENTO LUMINOSO - segnala impianti illegali nel territorio laziale, protetto dalla L.R. n. 23/2000: www.laziostellato.org
-
16-07-2015, 09:59 #88
Re: Plutone, si inizia davvero a vedere qualcosa...
Preliminarmente e con la massima prudenza: da come sono estese ed orientate messe quelle lineazioni tettoniche su Caronte, e la loro estensione angolare, diciamo che non le vedrei incompatibili con il risentimento connesso all'energia liberata in un grande impatto.
Nel qual caso dovrebbero (potrebbero) stanti anche le dimensioni non grandissime di Caronte, essere anche grossomodo normali alla direzione di provenienza del corpo impattante.
L'area scura e relativamente (a prima vista) molto liscia dalle parti delle regioni polari N di Caronte non la vedo tanto dissimile da uno dei grandi espandimenti basaltici (basaltici nel caso della nostra Luna) che da quando si e no c'era il cannocchiale di Galileo chiamiamo "mari".INQUINAMENTO LUMINOSO - segnala impianti illegali nel territorio laziale, protetto dalla L.R. n. 23/2000: www.laziostellato.org
-
16-07-2015, 10:10 #89
Re: Plutone, si inizia davvero a vedere qualcosa...
@Morimondo, questa condizione particolare di sincronizzazione è la stessa che interessa il sistema Terra-Luna ed è piuttosto comune sia nei sistemi binari stellari che nei sistemi pianeta-satellite tra l'altro. In inglese prende il nome di sistema tidally locked, cioè vincolato dalle forze mareali. Si tratta della fase finale a cui tende un sistema di due corpi in orbita l'uno intorno all'altro, ed è causato dall'azione continuata delle forze mareali che strappano via man mano momento angolare di rotazione attorno all'asse portando il sistema all'equilibrio minimizzando l'azione delle stesse forze mareali. Ne avevamo discusso un pò tempo fa in uno di quei post di Arzak, credo sull'esagono di Saturno.
-
16-07-2015, 11:43 #90
Re: Plutone, si inizia davvero a vedere qualcosa...
Osservo con: MC 127/1500 su EQ AVX GoTo
Riprendo con: Canon EOS 350D, Philips Vesta CCD
-
Discussioni Simili
-
inizia il travaglio......
Di giulio nel forum Primo strumentoRisposte: 22Ultimo Messaggio: 21-01-2018, 15:43 -
La conferma di Nvidia contro gli scettici: l'allunaggio c'è stato davvero
Di Red Hanuman nel forum AstronauticaRisposte: 6Ultimo Messaggio: 26-09-2014, 21:51 -
Fa davvero miracoli ?....
Di GALASSIA60 nel forum AutorecensioniRisposte: 3Ultimo Messaggio: 13-09-2014, 23:13 -
Un'eclissi di Luna davvero piccola, quasi da record
Di Pierluigi Panunzi nel forum ArticoliRisposte: 12Ultimo Messaggio: 03-05-2013, 23:03 -
Inizia l'avventura......!!!
Di maranatha nel forum Primo strumentoRisposte: 34Ultimo Messaggio: 01-02-2013, 13:49
ISS e un pezzo di Sole
Oggi, 20:10 in Sole