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    Pianeta L'avatar di Simone Lotti
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    Re: siamo sicuri di comprenderla ?

    Citazione Originariamente Scritto da turik Visualizza Messaggio

    Entrando nel discorso della simultaneità degli eventi, due eventi simultanei per un osservatore NON SONO MAI simultanei per un altro osservatore in moto rispetto al primo. Su questo si basa il concetto di "simultaneità relativa", e lo possiamo affermare con rigore scientifico perchè lo abbiamo provato sperimentalmente.

    Ma questo non prova in alcun modo che la contrazione dello spazio, che possiamo osservare, ne sia una conseguenza.

    Senza fare polemica, però devo dirti che sì, questo dimostra o meglio che la contrazione delle lunghezze è proprio una conseguenza della mancanza di simultaneità tra sistemi.
    In realtà anche la dilatazione temporale è una conseguenza della mancata simultaneità.
    Ma analizziamo il prima aspetto.
    Prova a pensare.
    Se tu vuoi determinare la lunghezza di un oggetto, devi determinare gli estremi nello stesso istante.
    Questo vale anche per la meccanica classica.
    Perché questo? Perché l’oggetto che tu vuoi misurare si muove nello spazio.
    Quindi non puoi misurare una estremità e poi misurare l’altra estremità in un secondo tempo. Perché l’oggetto nel frattempo si è spostato e quindi la misura ottenuta è sfalsata.
    In altre parole devi misurare simultaneamente gli estremi.
    Ma se adesso passiamo alla relatività, tu sai che 2 eventi (le 2 estremità dell’oggetto da misurare) se sono simultanee per il sistema dell’oggetto in moto, non lo sono più per te che le vuoi misurare.
    Di conseguenza è come se tu misurassi le 2 estremità in 2 tempi diversi (anche se tu in realtà le hai misurate nello stesso momento rispetto a te) e di conseguenza la lunghezza dell’oggetto ne risulta sfalsata.
    Però attenzione è sfalsata rispetto al sistema in moto, ma è reale per te che l’hai misurata.

    Provo a fare un esempio con un disegno (perdonatemi per la schifezza che è).

    Disegno1.jpg


    Se non ci fosse la relatività (disegno in alto), possiamo dire che l’astronave lunga da A a B, in moto verso sinistra, tale che quando A coincide con l’osservatore C, tutti e 3 gli orologi segnano le 12.
    C non fa altro che misurare il punto A e il punto B nello stesso istante, ovvero quando i loro orologi segnano le 12, e anche il proprio orologio segna le 12.
    La differenza della misura da la lunghezza dell’astronave, lunghezza che è uguale sia per chi sta sull’astronave, sia per l’osservatore.

    Ma purtroppo esiste la relatività, e di conseguenza questo ragionamento è sbagliato.
    Quando l’osservatore C coincide con A (disegno in basso) possiamo affermare che gli orologi di C e di A segnano le 12.
    Ma se per il sistema astronave anche B segna le 12, sicuramente dal punto di vista di C l’orologio di B non segna le 12, perché non possono essere simultanei.
    Per C, dal suo punto di vista, quando A segna le 12, B segna le 3, ovvero è avanti nel tempo rispetto ad A: è più vecchio.
    Ma se è più vecchio vuol dire che ha fatto più strada, è passato più tempo rispetto ad A per muoversi nello spazio, e quindi la distanza tra A e B è inferiore rispetto a quella misurata nel sistema astronave.
    Distanza che per l’osservatore C è reale, perché è quella che misura, e ciò che misura è reale.


    Spero di essere stato chiaro.
    Ultima modifica di Simone Lotti; 22-03-2021 alle 20:15
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