Anno bisestile: differenze tra le versioni
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Definizione
Il nome “bisestile” deriva dal fatto che i Romani inserivano questo giorno in più prima delle calende di marzo (24 febbraio) e lo chiamavano “bis sexto kalendas Martias”.
Nato nel 46 ac. la Storia ci insegna venne inaugurato da Giulio Caesar (nominato Calendario Giuliano) -
Assunto che 1 anno dura 365 giorni + 1 parte, si inserisce la differenza per recuperare le ore di scarto.
In questo casi ogni 4 anni, per recuperare la differenza di 0,25 giorni (6 ore) fra l’anno civile e l’anno solare. Comporta l’aggiunta, all’anno civile, di un giorno ogni 4 anni.
Più tardi, quando si incominciò a contare i giorni del mese partendo dal primo e poi con numeri successivi, il giorno “bis sexto” di febbraio divenne il 29. Il giorno in più non pareggiava però esattamente i conti con l’anno solare, e nel 1582 Papa Gregorio XIII decise di far saltare i giorni dal 4 al 15 ottobre per riportare l’equinozio di primavera al 21 marzo.
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- Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 18 lug 2015 alle 18:22 da Luciano. Il testo attuale è basato su contributi di Antonio Giarrusso.