C'era una volta un regno piccolissimo. Un regno così piccolo da essere praticamente limitato a un punto. Un regno minuscolo, che tuttavia conteneva ogni cosa, e nulla esisteva al di fuori di esso.
[...]
continua la lettura sul Portale...
Visualizzazione Stampabile
C'era una volta un regno piccolissimo. Un regno così piccolo da essere praticamente limitato a un punto. Un regno minuscolo, che tuttavia conteneva ogni cosa, e nulla esisteva al di fuori di esso.
[...]
continua la lettura sul Portale...
Cara @Francesca Diodati , premesso che ti ringrazio per spiegare così semplicemente un concetto che ho sempre trovato ostico, vorrei focalizzarmi su questa frase. Siccome, anche se mi è difficile figurarmelo, credo di aver capito che anche il Tempo sia nato col Big Bang, questo non era contenuto nella Singolarità?Citazione:
Questo punto, detto Singolarità, conteneva quindi tutta la materia, l’energia e lo spazio che compongono l’Universo
grande francesca,complimenti,stai facendo un grande lavoro a tappe,soprattutto senza bruciarle e dando come dici,il giusto tempo per assimilarle anche ai non addetti ai lavori,categoria alla quale io appartengo da semplice appassionato...vabbè grazie ancora.
"Al termine dell’annichilazione, l’Universo era dunque composto dallo spazio in espansione, colmo di una enorme quantità di fotoni e di un piccolo numero di particelle di materia libere, non più a rischio di collisioni e trasformazioni. Questa materia d’ora in poi sarà sempre presente, e sempre la stessa. Nulla più sarà creato ne distrutto."
quindi,dopo il primo violento "strappo" (l'inflazione) comincia la più convenzionale,chiamiamola così, espansione dell'universo (che continua tutt'ora)...ok? questi due processi si possono comunque definire sostanzialmente la stessa cosa? con la sola differenza che il primo movimento è stato istantaneo e macroscopico,mentre il secondo si tratterebbe di un processo graduale allo scorrere del tempo? se è così,a naso mi verrebbe da concludere che l'espansione,al raffreddarsi della temperatura, cali la sua forza no? come si spiega allora che ora,dopo quasi quattordici miliardi di anni, essa viene rilevata come un'espansione in accelerazione?
Il punto è che con singolarità si intende qualcosa che di fatto non ha un senso fisico. In effetti, la singolarità è un enigma irrisolto per i fisici.
Un enigma contro cui i fisici si battono da sempre, cercando di eliminarla in tutti i modi, magari eliminandola con una teoria fisica che dà un nuovo significato all'intero universo.
Comunque, la singolarità che dà origine al nostro universo contiene tutto: spazio, tempo e energia (o materia, che è lo stesso).;)
No, sono cose diverse. L'ipotesi è che l'inflazione sia un fenomeno relativo ai primissimi istanti dall'universo, dovuto probabilmente alla ritardata rottura della simmetria delle forze fondamentali (detto tra amici, l'effetto della differenziazione delle varie forze, all'inizio unite e poi separate e distinte).
La successiva fase è di "espansione", cioè un effetto residuo dell'inflazione iniziale; in una prima fase rallentata e frenata dalla gravità generata dalla materia, e poi accelerata via via dall'energia oscura.
L'espansione accelerata che contraddistingue questa era dell'universo è, di fatto, non ben compresa. La RG richiede una costante cosmologica per spiegare l'attuale espansione, e questa costante è interpretata come "energia oscura" (=ignota).
Forse è un effetto dell'esistenza stessa dello spazio - tempo, generato dalla fluttuazione dei campi quantistici che lo permeano, che per definizione non sono mai a energia zero (energia di punto zero).
Di fatto , una spiegazione definitiva e convincente non c'è...;)
Grazie mille @SVelo! E naturalmente hai ragione, come ha già risposto il grande Red. Anche il tempo era contenuto nella singolarità. Chi si chiede cosa ci fosse prima, in realtà sta già parlando di un altro Universo. L'Universo in cui viviamo, di cui siamo parte essenziale anche noi, era tutto lì, tempo compreso.
Grazie mille, Davide! Mi ci metto anch'io nella categoria dei non addetti ai lavori. Ma con la passione e l'impegno si può comunque almeno assaporare la scienza, se non comprenderla fino in fondo.
Grazie @Red Hanuman per la risposta "tra amici" :) alla domandona sull'inflazione! Riguardo l'espansione, il tuo ragionamento non fa una piega, infatti fino al 1998 anche gli scienziati erano convinti che l'espansione cosmica stesse decelerando. Le sorprese proprio non finiscono mai...:)
Complimenti anche da parte mia per tutto il lavoro, esposto poi in maniera comprensibile che persino io riesco ad afferrare! Riguardo a quest'ultima parte direi, detta tra amici, che l'inizio del nostro universo fu caratterizzato da una grande effervescenza condita da "botte da orbi" tra le varie particelle!
Di tutto ciò, quello che più mi sconvolge è questo passaggio:
"In un batter d’occhio (molto meno di un secondo), il diametro del Cosmo sarebbe cresciuto in maniera esponenziale. Approssimativamente possiamo immaginare che sia passato dalle dimensioni di un atomo a oltre 10 anni luce."
In effetti tutto quanto per la mia mente è catalogabile come "sconvolgente", ma su questo in particolare faccio fatica: 10 anni luce in meno di un secondo? In quegli istanti la fisica doveva essere veramente stravolta rispetto a quella che conosciamo
Attenzione però, @mbrio76: parliamo di espansione DELLO spazio, non di movimenti NELLO spazio. Lo spazio si può espandere come e quanto vuole, cio che si muove al suo interno può muoversi solo alla velocità della luce.
Lo so, fa strano... Ma è così!;)
Mi sfugge qualcosa, :thinking: L'universo nasce da un punto, ma non c'è lo spazio, poi si espande materia e energia e si crea lo spazio, questo spazio continua ad espandersi, dentro che cosa? se lo spazio stesso è parte della materia e dell'energia, insomma l'uovo cresce nel contenuto insieme al guscio e fuori dal guscio cosa c'è?
Bella domanda... Un altro universo? Il nulla? L'aldilà?Citazione:
fuori dal guscio cosa c'è?
Qui, ancor di più capiamo quanto siamo piccoli in quello che è la fuori, dove anche usando tutta la nostra fantasia non possiamo immaginare quello che possa esistere in realtà.
L'aldilà più che un luogo fisico è una meta che si è dato qualcuno per convincersi che vivrà in eterno, lo escludo, il nulla anche, perché se c'è questo universo da qualche parte che sia partito da un solo punto è venuto fuori...
Fuori dal guscio c'è... Il nulla! In effetti, sbagliamo parola. L'universo non si espande, ma si CREA. Cioè, aumenta le sue dimensioni creandosi dal nulla attimo per attimo.
Questa è attualmente la migliore spiegazione che possiamo dare. Poi, possiamo immaginare universi multidimensionali da cui far discendere il nostro. Ma niente prove...:whistling:
Mi fai venire in mente la teoria del caos e l'effetto farfalla, se non cambi la condizione iniziale non arrivi al punto finale, il senso della teoria dovrebbe essere questo, può funzionare anche in questo caso forse...;)
Sarei curioso di sapere se materia, energia, spazio e tempo in prossimità del "guscio d'espansione" mantengono o meno le stesse caratteristiche che hanno altrove.
Se mi ci trovassi non resisterei alla tentazione di infilarci un dito anche correndo il rischio di vedermelo troncato!
Il nostro problema di fondo è proprio questo, che non siamo li o che non ci siamo arrivati, perché è giusto dire abbiamo questo granello di sabbia e partiamo da questo e adesso abbiamo questo e c'è questo, perché abbiamo le prove di quanto prodotto, ma dire che tutto sia il granello di sabbia che la realtà attuale sta dietro al nulla mi sembra errato, anche perché la prova del nulla non la vedo così come la prova che ci sia qualcosa d'altro, quindi sarà sbagliata o non consona la parola "si espande" sicuramente più consona che "si crea" ma che al di fuori "c'è il nulla" come affermazione di fatto certa, è errata alla stessa maniera...
si vabbè,si finisce sempre lì...l'orlo,il perimetro,il limite...,:ninja: non c'è niente da fare ed è così per tutti,io per primo.:biggrin:
comunque ciò che rende (non)rilevabile il tutto è anche e soprattutto lo scenario che ci troviamo davanti: il nostro universo osservabile, che è solo una porzione dell'universo tutto... mi chiedo se,ipotizzandoci osservatori reali dell'universo fin da quando la luce si è liberata e tutto è diventato trasparente e visibile,vi sia stato un momento preciso nel quale si sarebbe potuto osservare TUTTO e -dal quale in poi- molti oggetti "uscivano" inesorabilmente e per sempre dalla nostra rilevazione....è possibile immaginare se e quando possa esserci stato tale momento cruciale?
Per adesso non c'è, perché non lo conosciamo, anche l'America non c'era, oltre l'orizzonte il nulla, fino a quando non è stata trovata, inseguire la stella o la formazione nebulosa più lontana è per noi impossibile, forse non lo sarà mai in futuro, potrebbe essere un orizzonte infinito come lo vediamo adesso, oppure si potrebbe tornare al punto di partenza, chissà, sono poi le stesse domande di sempre, ma resto convinto che una risposta ci sia, non l'abbiamo ancora trovata, qualcuno magari in futuro avrà i mezzi e le conoscenze per trovarla..
Credo che se fossimo stati presenti al tempo, anche di mezza formazione di tutto ciò, tante domande sarebbero superflue o inesistenti, il fuoco d'artificio poteva essere il nostro cielo.. Un po' come le simulazioni che si fanno se ci trovassimo sulla luna di Giove invece che sulla Terra, cosa si vedrebbe?
Più tardi mi faccio una c...a e mi rileggo tutto il post :whistling: passo per passo
Peccato che la zona di frontiera sia... Nel tempo. Lo spazio che noi percepiamo può essere rappresentato dalla superficie di una sfera, mentre il tempo viene rappresentato dalla terza dimensione (il raggio).
Finché restiamo sulla superficie, non potremo percepire nessun confine.;)
Avrei voluto esserci In quel l’attimo in cui tutto era visibile ;)
Poi c’è stata l’inflazione :whistling:Maledetta inflazione ;)
:biggrin:
A difesa del Multiverso devo dire che anche l'inflazione non è accettata da tutti, manca la pistola fumante. Se però si pensasse al Big Bang come sviluppatosi nel "tempo" invece che insieme al "tempo", allora viene da dire perché una volta soltanto? A questo punto avremmo infiniti B.B. e infiniti Universi non necessariamente con le stesse caratteristiche.
Il documentario "La trama del cosmo" ipotizzava che i big bang avvengano con una certa frequenza e sarebbero causati da un qualcosa che io definirei "corto circuiti cosmici" prodotti dall'energia generata dall'universo in espansione, o qualcosa di Simile
Questo articolo
https://www.quantamagazine.org/why-t...lems-20181018/
su Quanta Magazine è stato illuminante (per me). Tutte le volte che si parla di Multiverso qualcuno viene fuori con gli "universi Paralleli". Ho sempre pensato che Universi Paralleli e Multiverso fossero cose completamente diverse. Questo è quello che dice Hugh Everett III: (The many-worlds interpretation is distinct from the multiverse hypothesis, which envisions other universes, born in separate Big Bangs, that have always been physically disconnected from our own.) Gli Universi paralleli sono una spiegazione della Funzione d'Onda, mentre il "Multiverso" non si accontenta di un solo B.B. Forse sono un po' OT e chiedo scusa. Articolo lungo ma interessante.
Se vi volete divertire potete ascoltare questa conferenza dei "I cieli di Brera" ,che ero andato ad ascoltare,sui multiversi,la parte migliore è la seconda ,dove tutto è possibile...:biggrin:
https://www.youtube.com/watch?v=SYR810ycBUs
Ciao a tutti! Grazie per i tanti spunti di discussione.
Forse la nostra continua ricerca di un confine è data dal fatto che noi per natura percepiamo l'esistenza, nostra e di tutte le cose, principalmente tramite confronti con altro. Ad esempio, il Sole è una stella, con un diametro ben preciso, che orbita il centro della Galassia, e che a sua volta è orbitata dalla Terra, da dove può essere osservata in modi diversi a seconda della posizione...ecc. ecc. Identificare così il Sole non ci è difficile. E' difficile invece pensare che qualcosa possa esistere senza altro con cui mettersi in relazione. E' questo, credo, il passo da fare. L'Universo esiste senza altri punti di riferimento con cui metterlo in relazione. Niente al di fuori, niente sopra o sotto di esso. Esiste, e basta. @Red Hanuman come sempre ha ragione! E' molto meglio parlare di continua creazione dell'universo, invece che di espansione. E' il seme dello spazio-tempo che sboccia e fiorisce...Ma il tutto era già nella Singolarità
Grazie a tutti anche per le segnalazioni di materiale!
tutti siamo affascinati dai multiversi, universi paralleli, ecc. Tutti vogliamo capire da dove veniamo veramente. Ma è molto difficile trovare evidenze per le diverse teorie, con le conoscenze attuali. E' giusto che si perseveri, perché ciò che oggi sembra impossibile, fra 100 anni di certo non lo sarà! Comunque per ora noi, almeno in questi semplici articoli, concentriamoci sul nostro di Universo, di cui si sa un pochino di più, ma che conserva ancora tanti segreti...
Relativamente all'universo osservabile abbiamo pubblicato diversi articoli su astronomia.com. Segnalo ad esempio questo che è davvero molto chiaro. https://www.astronomia.com/2010/02/1...o-osservabile/
No, assolutamente, @davide1334!
Come già detto più sopra, si ipotizzano due tipi di universi paralleli:
- quelli divisi dal nostro, e createsi a parte con altri big bang e in zone di spazio disconnesse completamente dal nostro
- e quelli nati a seguito delle fluttuazioni quantistiche, che occupano lo stesso spazio - tempo in cui viviamo noi, ma che sono per così dire "fuori fase" rispetto al nostro universo.
Nel primo tipo, possono formarsi universi con leggi fisiche anche molto diverse dalle nostre, dove la materia può anche non esistere o esistere in forme che noi troveremmo esotiche. Questi universi esistono indipendentemente da noi, e non hanno alcuna influenza sul nostro universo (a meno di "contatti" catastrofici).
Nel secondo tipo, tutti gli universi esistono contemporaneamente e nello stesso spazio; sviluppano tutte le infinite possibilità che ci possono essere per le leggi fisiche di questo universo (comprese moltissime forme di "noi stessi", anche con lievissime differenze). E tutti si sono sviluppati dallo stesso big bang, ma sono separati grazie alla diversa fase delle fluttuazioni dei campi quantistici.
Un po' complesso da capire... Ci vuole molta immaginazione!:whistling:
Quello a cui ti riferisci ha a che fare con la cosiddetta "sfera di Hubble" (di cui abbiamo già parlato nel portale). Ed è una porzione irraggiungibile del nostro universo, non un altro universo.;)