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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Premessa: lungi da me disprezzare uno strumento che offre potenzialità aggiuntive; sono favorevolissimo al suo utilizzo in casi di impossibilità, inagibilità, disabilità, impedimenti di qualunque tipo; sono convinto che abbia un suo preciso ambito di operatività e applicabilità.
Però ha ragione @Huniseth, chi vuole vedere delle foto le cerchi nel web; chi invece può (in un modo o nell'altro, ma ancora può) accostare l'occhio ad un oculare, è buono che lo faccia; anche se per poco, anche con filtri se necessario, anche facendo qualche chilometro se può, anche soffrendo un po' il freddo... ma è una emozione indescrivibile.
Sono poi molto critico, scettico e soprattutto irritato riguardo al fare dell'EAA un ripiego contro l'inquinamento luminoso - che non va accettato ma va combattuto, sempre, soprattutto istruendo le coscienze altrui.
Ampliando il discorso più in generale oltre l'Unistellar, sono anche disgustato dall'abuso di elettronica e robotica: di questo passo useremo l'elettronica anche per portare il cibo alla bocca, anche quando abbiamo delle braccia perfettamente funzionanti per farlo ugualmente bene ("Tempi moderni" del grande Chaplin è sempre più attuale). NB: ho usato la parola "abuso", ma per un uso razionale e motivato c'è sempre la porta aperta.
Sono assolutamente contrario ad una società ipertecnologica quando ci spinge senza motivo ad investire sempre più denaro e materie prime in apparecchiature iper-automatizzate, ultra-complesse, energivore e spesso poco durature (2060: vendesi unistellar "vintage" ancora perfettamente funzionante???). NB: a volte l'introduzione di una tecnologia superiore non avviene completamente "senza motivo", ma con deboli motivazioni, solitamente mere esigenze di business, con la promessa di maggiori prestazioni e comodità - pure reali - ma senza considerare il rapporto con il costo sociale e ambientale in ottica di responsabilità e sostenibilità economica ed ecologica.
Tuttavia non vorrei che il mio discorso sia preso in modo assoluto: la mia idea è che non esistono cattivi strumenti, ma solo utilizzi cattivi o poco responsabili; esorto quindi ad acquistare Unistellar e simili in modo responsabile (non per semplice vezzo) e a farne buon uso.
Sia chiaro che non critico @altazastro, che non mi pare sia un novizio alle prime armi con la strumentite acuta e la carta di credito dal grilletto facile; avrà avuto i suoi buoni motivi per fare un tale acquisto. Inoltre credo che sarà utile la sua sperimentazione su tale strumento, non solo perché in alcune situazioni il suo utilizzo è giustificato e bisogna conoscerne limiti e potenzialità, ma anche per le possibili implicazioni che un perfezionamento dell'EAA potrebbe generare (ad esempio nella ricerca o nell'inclusività).
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Certamente ognuno prende le proprie decisioni ed opera in funzione di opinioni e convincimenti personali, trattandosi poi di un hobby, è ancora più indisputabile che si tratta di libere scelte individuali.
Io sono sempre stato appassionato di tecnologia, nutrito sin da bambino da Spazio 1999 e Star Trek (quella originale), passando per tutti i robot d'acciaio e le Guerre Stellari, quindi sì, io mi sognavo il mondo dei teletrasporti e astronavi e tutto il resto e il mio primo telescopio, nel 1984, era una specie di "materializzazione ingenua" di quel sogno.
In quello ed in altri dopo di quello ho osservato all'oculare, ma, al di là dell'effetto nostalgia, se devo essere sincero non riesco ad attribuire un valore mistico alla visione all'oculare ... voglio dire per me alla fine il telescopio è uno strumento, l'oculare un pezzo dello strumento, arrivano la camera e lo schermo che sono più efficienti dell'oculare? Allora io uso camera e schermo invece dell'oculare ...
Un paio di anni fa mi sono trovato con un binocolo 7x50 sotto un cielo Bortle 3/4 dal quale riuscivo ad intuire la Velo Orientale e la Nord America visualmente (col binocolo) e sì, è stato anche piacevole, ma lo facevo nel tempo libero mentre l'equipaggiamento principale faceva foto: non mi sarei fatto la strada e tutto il resto (sito affittato con AirBnB) per fare il visualista: oramai ho interessi o preferenze diverse e agisco di conseguenza,
Io in alta montagna a fare visuale ci sono andato una volta sola in quasi 40 anni di hobby: bello sì, ma per me una tantum, e avevo 17 anni di meno: adesso uno strumento che mi permetta la visualizzazione su schermo (vedendo di più che in visuale per via dello stacking) standomene in casa, per me è fantastico ... punto, altri ovviamente avranno opinioni diverse, od anche opposte, ed agiranno di conseguenza.
Comunque, ad essere onesto, mi sarei aspettato anche più voci negative: devo dire che dopo aver sentito diverse voci "possibiliste", quando non anche positive, inizio a pensare che il futuro di questo tipo di telescopi possa essere anche più positivo di quanto pensassi.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
mi sembra che Unistellar a differenza di Stellina non sia dotato di de rotatore di campo integrato
questo dovrebbe essere un limite non trascurabile
ho visto che si possono impostare pose brevi fino a 1 sec
per quanto la tecnica delle pose brevi abbia ormai superato la fase del pregiudizio a priori tuttavia la posa "ottimale" non è la minima possibile
al di sotto di un certo tempo di posa il rumore aumenta esponenzialmente
soggetti a Nord e a Sud oltre ad una cera altitudine, dovrebbero esser difficili da osservare
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Il tempo massimo per esposizione è di 4 secondi, e credo che sia studiato per minimizzare rumore termico (particolarmente in estate), errori di tracking e rotazione di campo in casi estremi (tipo puntare alto a NORD o a SUD fotografando dall'equatore).
Certo farebbe comodo avere la possibilità di spingere fino a 10-15 secondi, e non è nemmeno impossibile che venga concessa come feature con un aggiornamento del firmware.
Però più allunghi il tempo, più devi conoscere le implicazioni, mentre 4 secondi possono andare in più o meno tutte le situazioni anche per chi nulla sa della rotazione di campo o del rumore termico.
Per quanto riguarda l'altezza, tutte le montature altazimutali hanno problemi in prossimità dello zenith, ma se ti riferisci alla rotazione di campo, con un sensore di quelle dimensioni e 4 secondi di esposizione, non dovresti avere rotazione all'interno del singolo frame per tutte le altitudini praticamente utilizzabili da una montatura altazimutale, ovvero fino a 80 gradi, forse un po' di più.
In merito poi all'assenza del derotatore di campo: io con altri telescopi su AZ-Gti faccio esposizioni anche di 30 secondi a 400-450 mm, puntando a ovest, ovvio che se vai tutto a nord o tutto a sud, oppure oltre i 60-65 gradi di altezza, allora devi ridurre i tempi.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Ho fatto un altro po' di pratica e scattato qualche altra foto.
E' così rapido da mettere fuori, attivare e iniziare a "osservare" (sullo schermo, ovviamente), che ti vien voglia di provarci anche se il cielo non è nelle migliori condizioni, perché tanto c'è poco da perdere.
E' uno strumento da EAA, non da vera astrofotografia, quindi per cercare di tirare fuori una foto abbastanza vicina agli standard (anche quelli più basici) dell'astrofotografia, bisogna quasi sempre intervenire abbastanza estensivamente sulle stelle in post-produzione.
Di solito le stelle, tranne quelle più deboli, non sono molto rotende, tendenzialmente un po' squadrate: questa può essere una combinazione dovuta alla spessa crociera e ad una possibile attenuazione "al volo" degli spike da essa prodotti durante il live stacking.
Quando mi farò dare qualche raw da Unistellar vedrò di verificare anche questo punto.
Finora non sono riuscito a non bruciare le stelle più luminose, mi sa che l'unico modo sarebbe prendere foto con tempi di esposizione diverse e usare i layer ... forse ... ma sinceramente mi sembra un po' contro la filosofia di semplicità dello strumento.
Poi un conto è tirare fuori una foto, magari migliorarla un po', per avere essenzialmente un ricordo degli oggetti visitati, un conto è pensare di fare astrofotografia vera e propria ... non è lo strumento adatto se si vogliono belle stelle puntiformi fino ai bordi e magari pure non saturate.
Capitolo coma: ce ne è sempre un po' e, anche se non ne ho la matematica certezza, ho l'impressione che varii un poco spostando il telescopio (nel senso di muoverlo per puntare oggetti ad una certa distanza angolare gli uni dagli altri), il che implicherebbe un po' di gioco nella cella del primario.
Ma non sono un esperto di meccanica, tanto meno astronomica, quindi mi limito a buttarla lì.
Lato EAA però è un vero piacere vedere gli oggetti "materializzarsi" già dopo pochi minuti, non di qualità astrofotografica, certo, ma ben più di quanto si potrebbe sognare di vedere all'oculare in condizioni di cielo equivalenti.
Con un filtro nemmeno narrowband, come l'Astronomik UHC-E, ho visto formarsi la Medusa Nebula (Abell 21) già dopo una decina di minuti, cosa non proprio banale.
Anche una galassia non proprio delle maggiori come NGC 1961 stava producendo una bella immagine dopo un'ora e un quarto, poi stupidamente mi sono distratto ed è "tramontata" dietro un palazzo, cosa che ha ridotto la qualità dello stacking prima della sua interruzione, e così ho dovuto rinunciare a salvare l'immagine.
Chissà, magari riuscirò a recuperarla dai raw.
Vi lascio i link ad alcune nuove foto fatte con l'Equinox 2 pubblicate su Astrobin.
NGC2403
M45 (dettaglio)
NGC1857 (la peggiore ma quando ci sono solo stelle alle volte è dura)
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Citazione:
Originariamente Scritto da
altazastro
Lo specchio ad F4 non è banale da collimare, ed ho lottato per due giorni per ottenere una collimazione simil-decente su buona parte del (ma non tutto il) campo inquadrato.
la sola ragione per la quale esiterei a comprare l'unistellar
una scelta decisamente contro la filosofia del prodotto
si offre e si reclamizza un sistema che fa tutto da se e poi si chiede all'utilizzatore di compiere un'operazione che metterebbe a disagio anche lo smanettone più smaliziato
forse valeva la pena di farlo pagare un 500 euro in più ma con un apo 80/480
avranno avuto le loro ragioni
la collimazione risulta essere almeno facilitata rispetto a un newton f4 standard ?
si agisce, spero, solo sul primario ?
è dotato almeno di viti bob Knobs ?
dispone di dispositivi integrati in sostituzione di tappi forato o laser ?
ultimo
ti è arrivato fortemente scollimato ?
un imballo ben fatto non potrebbe mantenere la collimazione di fabbrica ?
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Sì certo, c'è solo il primario da regolare, quindi è più facile rispetto ad un Newton con secondario.
Ci sono due viti Allen sulla culatta, una per l'asse verticale e una per quello orizzontale.
No, non è arrivato fortemente scollimato, è che in fotografia basta poco perché è tutto lì a disposizione, fermo e statico, per la ricerca del difetto, mentre visualmente, soprattutto a bordo campo, uno ci farebbe meno caso.
Certo non è una soluzione priva di interazione utente come i rifrattori di Vaonis, d'altra parte se vai sugli specchi e vuoi un'apertura un minimo decente senza ingombri che poi creano altri problemi anche lato montature, un rapporto focale veloce è necessario.
Senza contare che in fotografia è sempre meglio avere un rapporto focale veloce, massimamente quando si usano pose brevi o brevissime.
Il vantaggio di questa architettura è che è possibile usare i tuoi filtri, ed il fatto che ci sia la filettatura pronta per accettarli significa che qualcuno ci ha pensato in fase di progettazione.
Inoltre la soluzione a specchio (catottica mi pare si dica) permette di usare un maggior range di lunghezze d'onda.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
saluti
mi ero sempre chiesto per quale ragione l'unistellar equinox avesse una crociera cosi spessa dato che la crociera è, come è noto , responsabile degli spike
la risposta che mi ero data era che servisse per stabilizzare lo specchietto secondario in modo da facilitare o addirittura eliminare la necessità della collimazione
se la collimazione si fa solo sul primario tramite due viti Allen non dovrebbe essere un problema serio
forse non riesci fare di meglio perchè è impossibile fare di meglio
in quanto alla qualità fotografica
si tirano sempre in ballo le stelle puntiformi
se fotografo una galassia a me interessa la galassia
quali difetti riscontri sugli oggetti celesti in confronto al tuo sistema EAA tradizionale ?
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Per me le ragioni della spessa crociera sono tre, di cui una più o meno coincidente con la tua: serve a supportare un secondario formato da un sensore con un po' di elettronica, probabilmente più pesante del secondario a specchio dei newton tradizionali; le altre due ragioni sono: 1) ci deve passare la circuiteria di collegamento con l'elettronica di elaborazione (i.e. PC) che sta nella base e 2) è più robusto per farlo a prova di neofita imbranato che magari maneggia impropriamente il telescopio.
E' vero che si poteva fare più spesso solo il raggio dove passa la circuiteria (a meno che non sia ridondata), ma poi entrano in gioco questioni estetiche.
Piuttosto, considerando che il secondario è predisposto con una filettatura per attacco C-Mount (23 mm mi pare) e che anche i muri sanno che gli standard per filtri e altro oramai sono 31.8 e 50.2, è evidente che è stato pensato per essere usato con un adattatore, il quale aggiunge un altro po' di peso.
Ora, se non volevi che gli utilizzatori ci mettessero niente, non ci mettevi la filettatura, se ce l'hai messa è perché offri un'opzione (probabilmente C-mount invece di 31.8 nativo perché questo avrebbe richiesto un'ostruzione maggiore, dato che quella di "serie" è 30 mm, quindi sì, se metti un filtro aumenti un briciolo l'ostruzione) e se immagini che qualcuno potenzialmente potrebbe attaccarci anche il gruppo ottico di una barlow lunga, ecco che diventa pienamente ragionevole fare una crociera bella spessa.
In quanto ai difetti rispetto ai miei altri setup ... beh qui c'è molto "black box processing": non sai bene cosa fanno, quindi adesso ho chiesto di poter scaricare dei RAW in modo da fare il percorso tradizionale (stacking con Astro Pixel Processor e post-processing con StarTools) e vedere meglio le differenze.
Devo dire che l'immagine di NGC2403 che ho postato su Astrobin recentemente non paga molto rispetto a quella fatta con il C6, ovviamente mutatis mutandis, ovvero maggior apertura, camera mono e stacking offline.
Se Unistellar avesse il sensore mono le differenze sarebbero ancora meno, ma ovviamente un prodotto "commerciale" come questo non può limitarsi alle foto in bianco e nero ...
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
grazie altazastro
beh stacking offline non sarebbe EAA
anch'io ho una mono ma per EAA credo sia indispensabile avere una camera a colori se si vogliono immagini colorate
non so se sia possibile usare una ruota porta filtri con stacking in tempo reale
in quanto all'apertura , in EAA ci vogliono tele veloci , come hai detto tu stesso a proposito del rapporto focale
quindi l'equinox è senz'altro "in media" per questo particolare uso
in conclusione "ceteris paribus" mi sembra di capire che l'unistellar offra poco di meno rispetto and un sistema tradizionale dedicato all' EAA (non all AP) per quanto riguarda la qualità dell'immagine
con in più il vantaggio della facilità d'uso e in meno lo svantaggio del prezzo
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
L'unica cosa che concordo con @altazastro è che mi sarei aspettato più commenti negativi...sarà che siamo diventati tutti più pigri...Vabbè, vado a sfogliare un po' di foto su astrobin e telescopious, mi dà più soddisfazione.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Più che pigri direi realisti.
Oggi esistono dispositivi che danno risultati impensabili fino a qualche anno fa.
Ed esistono altri dispositivi oltre l'Equinox 2 che danno risultati in termini di immagini in post produzione di alto livello.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Purtroppo l’inquinamento luminoso nonostante i Dobson di grande diametro abbiano prezzi accessibili rende l’osservazione visuale sempre più difficile
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Perchè mai dovrebbero esserci tanti commenti negativi? Questo è un forum di astronomia, lo strumento è finito qui per errore. :biggrin:
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Uno può definirla anche pigrizia, o realismo, ma per me è anche la misura di quanto un hobby, quello astronomico, sia soggettivamente rilevante o addirittura totalizzante nella vita.
Ci sono quelli pronti a fare duecento chilometri ogni notte e soffrire il freddo, me ne ricordo uno che per fare foto in montagna d'inverno finì in un burrone con la macchina, e gli andò bene a riportare a casa le piume... potrei dire onore al merito e chapeau, ma io non sono mai stato e mai sarò di quelli, e parafrasando una vecchia pubblicità "l'hobby deve essere un piacere, se ti senti costretto, che piacere è?"
Quindi io lo vivo alla maniera comoda che piace a me, altrimenti non lo vivrei, ne troverei un altro.
@gtrin
A quali altri dispositivi ti riferisci, in particolare?
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Non ho voluto "inquinare" il thread ma credo che i dispositivi della Vaonis, sia il rifrattore che il riflettore, siano superiori. Io preferisco il Vespera (il rifrattore) di cui puoi trovare su in rete foto notevoli dopo post produzione, che poi è quello che si fa con tutti i file che utilizzi per ricavare una bella foto, col vantaggio del live stacking che anche senza modifiche restituiscono visioni molto piacevoli.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Citazione:
Originariamente Scritto da
altazastro
Comunque, ad essere onesto, mi sarei aspettato anche più voci negative: devo dire che dopo aver sentito diverse voci "possibiliste", quando non anche positive, inizio a pensare che il futuro di questo tipo di telescopi possa essere anche più positivo di quanto pensassi.
Io penso che anche in questo hobby, come in tutti gli altri del resto, ci siano da un lato le esigenze degli appassionati e dall'altro ci siano dei prodotti sul mercato che cercano di soddisfare tali esigenze.
Riguardo ad Unistellar, se uno ha ad esempio l'esigenza di uno strumento semplice da usare per divulgazione/didattica allora giustamente puo' prendere in considerazione questo tipo di strumento ed eventualmente se lo compra. Se non sbaglio e' proprio quello che Luca Fornaciari ha detto di aver fatto nel suo ultimo video. E lungi da me criticare questa scelta fatta da lui o da altri.
Personalmente io aspetto fiducioso che compaiano sul mercato dei riflettori con l'autocollimazione ed anche dei treni ottici 'total thread' capaci di gestire backfocus 'strani' di correttori di coma e camere astronomiche.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Citazione:
Originariamente Scritto da
altazastro
"l'hobby deve essere un piacere, se ti senti costretto, che piacere è?"
Quindi io lo vivo alla maniera comoda che piace a me, altrimenti non lo vivrei, ne troverei un altro.
Mi pare giustissimo e sensato. Ricordiamoci che e' un hobby e ci deve portare piacere. Ognuno come gli garba :)
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
@altazastro ho visto la tua pagina su Astrobin, dopo essere andato tanto in bicicletta, macinando chilometri e scalando vette, ti sei concesso ora anche una bici elettrica. Quindi, ci sta ;), nessuna scorciatoia.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Erano solo collinette, comunque grazie.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Citazione:
Originariamente Scritto da
ale.crl
.Vabbè, vado a sfogliare un po' di foto su astrobin e telescopious, mi dà più soddisfazione.
Questo a mio avviso e' l'errore piu' grosso che si possa fare nel valutare questa tipologia di strumenti. Non sono pensati per l'astrofotografia, non si deve partire a mio avviso dal paragonarli con altri setup fotografici...
Nascono per espandere il filone del visuale e nulla piu'(al momento).
Io ho provato ad osservare galassie dal mio balcone e me le posso proprio scordare... Se potessi vedere una 2403 come quella postata farei i salti di gioia...
Purtroppo a me personalmente frena un po l'entusiasmo tutta la resa finale delle macchina, in particolar modo le stelle. Io osservo a volte dal mio balcone sia con il Mak sia con il truss, e, specie con il newton , la puntiformita' delle stelle e' magnifica e i colori si distinguono. Da quanto visto con questa macchina queste due caratteristiche vanno a farsi benedire..Spero sia una questione di ottimizzazione e che si possa risolvere.
Conoscendo poi la perizia e l'obbiettivita' di @altazastro, sarei davvero curioso di una prova fatta sotto un cielo buono...
Leggendo in giro le cose, specie per i colori, sembrano migliorare parecchio, ma un suo guidizio diretto sarebbe certamente piu' credibile.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Perché aspettarsi commenti negativi? Lo hai comprato e se lo strumento soddisfa le tue esigenze, va benissimo.
Il mio storcere il naso deriva soltanto dal fatto , non mi riferisco a te nel preciso, che pare che ci sia una rassegnazione nei confronti Dell 'inquinamento luminoso. Ed é un peccato.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Mi sono fatto dare il link dal supporto Unistellar per scaricare i grezzi in formato FITS di tutti i frames ripresi finora ... quasi 100 GB!
Ho scoperto alcune cose:
1) assumendo che quei grezzi siano veramente tali, le spike ci sono solo sulle stelle più luminose, non c'è una routine di eliminazione software, il che significa che le stelle sono più o meno quelle;
2) dall'altra parte mi sono reso conto però che in alcune serie di riprese ero decisamente fuori fuoco, e purtroppo questa è una cosa che si fatica a durante lo stacking in tempo reale su tablet;
3) il live stacking di Unistellar è molto buono: fare lo stacking di pacchi di migliaia di frames con Astro Pixel Processor non ha portato miglioramenti degni di nota e ha richiesto ore;
4) assieme ai grezzi Unistellar fornisce anche lo stacking finale della ripresa in formato FITS, e se si fa passare questo su APP prima per il debayering e la rimozione dell'IL e poi su StarTools per ulteriore processing, quello che viene fuori è decisamente migliore di quanto si può ottenere con il risultato dello stacking in formato PNG, compresa la comparsa di colori un po' più credibili, e comunque al livello di quelli che riesco normalmente ottenere con delle OSC dalla città (ho aggiornato la 2403 e M45 su Astrobin).
Quindi adesso ho chiesto ad Unistellar un paio di cose:
1) la possibilità di scaricare direttamente lo stack in FITS, senza i grezzi, risparmiando decine di GB e un bel po' di tempo;
2) di aggiungere direttamente sulla loro APP la possibilità di salvare su iCloud Drive o su Google Drive (a seconda dei dispositivi) il file di cui sopra, bypassando così tutti i download dal loro sito.
Staremo a vedere, ma quello che è certo è che in questo modo riesco ad ottenere un risultato che è tranquillamente l'ottanta per cento di quello che potrei ottenere con i miei setup per AP (ricordandosi che sempre di astrofotografia con pose brevi in altazimutale io mi occupo) ed il resto essenzialmente richiede maggior attenzione a collimazione e raggiungimento e mantenimento del fuoco.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Ma non ha una routine di messa a fuoco o di assistenza misurando una stella?
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
No quelli sono i telescopi della Vaonis (Stellina, Vespera), gli Unistellar si mettono a fuoco a mano, con l'aiuto della maschera di Bahtinov fornita di serie.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
saluti altazastro
Unistellar reclamizza anche il rapporto di collaborazione con SETI e la possibilità di contribuire a scoperte scientifiche grazie alla rete mondiale di telescopi eVscope
l'ho sempre considerato un'azione di marketing anche piuttosto ridicola
può darsi che mi sbagli ?
esiste davvero questa rete di utenti Unistellar tutti in contatto tra loro ?
ricevi sul tuo tablet comunicazioni da altri possessori e equinox o da SETI stessa ?
Possono davvero portare qualche risultato significativo o per lo meno interessante dal punto di vista scientifico ?
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Non ho ricevuto messaggi, ma c'è una sezione dell'app dedicata, ma sinceramente ho disabilitato le notifiche in merito, perché non è quello il motivo per cui ho scelto questo telescopio/dispositivo (o Smart Telescope).
Quanto alla ricerca scientifica, per altri motivi precedentemente avevo già linkato questo:
https://iopscience.iop.org/article/1...873/acaa58/pdf
Anche qui, non mi esprimo nel merito.
Come nota tecnica, invece, riporto che anche i file FITS grezzi confermano nei loro header che il sensore è un IMX 347, sul quale purtroppo in giro non si trovano molte informazioni (tipo curve spettrali), perché non mi sembra sia usato da nessun produttore di camere astronomiche.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Citazione:
Originariamente Scritto da
cherubino
Un'altra "specie" di EAA era rappresentata dalla prima camera ASTROVID ma soprattutto dalla successiva WATEC 120+n che offriva prestazioni superiori a quelle di questi unistellar e ha 15 anni di progettazione in più sulle spalle.
Paolo
Concordo pienamente, secondo me si ottengono risultati migliori utilizzando una ottica luminosa, anche il classico telobiettivo samyang 135 f2, per esempio, e con una camera cmos, colori o mono, utilizzando la funzione di livestack in sharpcap, i risultati sono decisamente migliori, questo strumento mi sembra come si dice, ne carne ne pesce, in compenso molto costoso...:biggrin:
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Volendo propio prendere un dispositivo EEA, a questo punto avrei puntato sul nuovo dwarf II ( https://dwarflab.com/products/dwarf-ii-smart-telescope ) ho visto alcuni video e mi sembra un oggettino molto bene fatto, certo è un 100mm, non ci fai pianeti, ma è piccolo, leggero, è goto, insegue, è ha un prezzo molto più ragionevole, sicuramente non vuole sostituire un telescopio, ma da un punto di vista didattico, è favoloso.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
CLAU,
concordo su tutta la linea con te.
Il DWARF II mi sembra un "item" con molta più logica.
Probabilmente fantastico per essere portato in giro e per riprendere cieli e paesaggi (probabilmente) da condizioni "vacanziere" interessanti.
Bello, me lo studio e quasi quasi me ne regalo uno (chissà)
Paolo
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Il sensore ha caratteristiche interessanti:
https://www.framos.com/wp-content/up...1.1d_Brief.pdf
Un imx 415 starvi con pixel da 1,45 nm e con una (e qui è un bene ma può essere un male quindi va filtrata a mio avviso in molte condizioni) QE nel NIR veramente interessante.
Paolo
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Allegati: 1
Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Citazione:
Originariamente Scritto da
cherubino
... QE nel NIR veramente interessante.
Interessante. Il QE (NIR compreso) ricalca quello del sensore dell'ASI290MC. Peccato il piccolo diametro del primario che preclude l'utilizzo del NIR.
Pero' se uno avesse sottomano un IR Pass 807, una prova potrebbe farla.
Allegato 50638
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Io il livestacking con Sharpcap (e camera mono 178MM o 183MM) l'avevo già fatto con il Samyang 135mm, con lo Skywatcher Evoguide 50ED, con il TS 72/432 e pure con il C6, e almeno le soluzioni con Samyang ed Evoguide sono abbastanza compatte, anche sec'è sempre il cavo verso il notebook ed il notebook, a meno che uno non si prenda Asiair, ovvero si prenda un PC stick e metta tutto il software sopra per poi controllare in Remote Desktop.
Ci avevo anche pensato: AZ-Gti, Evoguide 50ED, camera ASI, PC stick "nastrato" sopra e tutto sommato avevo un equivalente più del Vaonis Vespera che dell'Unistellar, con in più l'opzione camera mono ... e costava molto meno, ma alla fine mi sono convinto a provare la soluzione "chiavi in mano".
Se faranno qualche passo per rendere più semplice l'accesso ai file raw, o in realtà anche solo allo stack finale in formato FITS (che il sistema produce perché te lo mettono nei download), la qualità delle immagini offline aumenta parecchio, quella online, concordo, non sarà mai gestibile come quella di Sharpcap, ma torniamo alla questione delle "chiavi in mano" ... io preferirei un sensore mono, ma è ovvio che il grande pubblico vuole i colori.
In merito al DWARF II, non lo conoscevo, ma avevo già escluso il Vaonis Vespera (molto più caro del DWARF ma con focale simile) proprio perché, almeno dal mio punto di vista, anche i 250 mm di focale dell'Evoguide limitavano un po' troppo il range di oggetti visibili con una certa soddisfazione, i 450 mm dell'Equinox sono equivalenti ai 432 del TS 72/432, con il quale avevo già fatto un po' di esperienza su range di oggetti visibili.
Poi Unistellar ti dà anche uno "zoom elettronico" (leggi interpolazione) 3X che ti fa vedere anche la Eskimo ... ma la qualità è ovviamente piuttosto ridotta.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Con il Vespera c'è il "mosaic mode" che permette un fov di 3,2° x1,8° con possibilità di variare le dimensioni e risoluzione da 8,2 Mpx
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Allegati: 1
Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
La notte scorsa era luna piena e secondo le previsioni doveva essere pure una notte serena, con progressivo miglioramento della trasparenza dopo le 22.
Purtroppo in realtà il cielo è solo andato peggiorando in termini di trasparenza, tanto che alle 2 c'era addirittura una leggera nebbiolina (sarà stato buono il seeing).
In questo contesto mi sono impegnato a migliorare la collimazione dell'Equinox 2, senza riuscire tuttavia ad eliminare il coma fino ai bordi (meglio nella parte inferiore che in quella superiore dell'immagine, un po' meglio a destra che a sinistra) e poi a mettere a fuoco al meglio tramite la maschera di Bathinov in dotazione.
Riducendo il guadagno sono riuscito a tirare fuori un po' di colore sulle stelle anche nella visione live e sui file PNG (ovvero senza bisogno dei fits grezzi), mentre le stelle di luminosità intermedia soffrono sempre di una certa "squadratura" per colpa degli spikes che iniziano ad emergere (mentre non ci sono su quelle più deboli) ma non "vengono fuori" propriamente come nelle stelle più luminose.
Mi sa che questo è proprio un difetto strutturale dovuto agli spessi supporti del sensore ed eliminabile solo con pesanti interventi in post-processing (in pratica rifai le stelle interessate).
Ho comunque tirato fuori un discreto M38 e poi un NGC2419 che mi è piaciuto davvero, ben sapendo quanto questo soggetto sia difficile per telescopi di questa apertura e lunghezza focale.
Infine ho provato a fare un paio di galassie, ma non mi ero reso conto di quanto il cielo fosse peggiorato: è un effetto collaterale del riprendere seduto sul divano di casa, ma dall'altra anche un tributo a quanto buono sia il telescopio in contesto EAA anche in condizioni sfavorevoli.
La NGC 2903 che è venuta fuori dopo un'ora (ed era già quasi così dopo 15 minuti) non ha dignità fotografica, ma dà l'idea di cosa si riesca comunque ad ottenere "visivamente" (nel senso EAA) anche in condizioni di cielo pesantemente sfavorevoli (quando ho chiuso ho contato 4 stelle sopra i 60 gradi e la polare non era più visibile).
M38
NGC2419
E infine NGC2903 nella nebbia:
Allegato 50648
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Una curiosita': come si presenta la zona dove si trova il sensore? E' piatta e composta solo dal sensore oppure ci sono degli elementi ottici (es: correttore di coma) che determinano la presenza di un 'treno ottico' allungato ? Domando questo perche' esaminando alcune delle tue foto (vecchie e nuove, pero' non raw ma processate) con ASTAP con il tool 'image inspection' (F5), si nota sempre un forte tilt (severe). Se tilt del treno ottico allungato non e', allora potrebbe forse dipendere dal piano del sensore stesso.
Allegato 50651
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Non mi sembra non ci sia niente prima del sensore, e se ci fosse un correttore di coma mi sa che lo direbbero.
In compenso per vedere meglio il sensore mi è venuta la bella idea di smontare il primario e quindi la collimazione sarà da rifare comunque.
Vero è che con un newton prima o poi lo specchio lo devi smontare per pulirlo, ma io non son o un mago con la meccanica e potrei averlo creato io il tilt adesso, in quanto anche se ho fatto diversi tentativi, le due viti inferiori erano comunque più dure di quelle superiori (lo specchio viene tolto con il tubo parallelo al suolo, o in lieve pendenza verso il basso per sicurezza).
Spero di non aver peggiorato il tutto, vedrò la prossima volta che ci sarà qualche stella in cielo, ma adesso tocco il meno possibile.
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Comunque, di già che ci siamo, questa è la foto del sensore:
Allegato 50652
Poi, per rincuorarmi un po' ho improvvisato una stella artificiale ad una decina di metri (di più non avevo in casa): sembra buono ma non so quanto sia affidabile.
Allegato 50653
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Inquadrando una luce uniforme si potrebbe verificare la distribuzione della luce. La tua ultima foto sembra ad esempio piu' 'carica' a dx:
Allegato 50663
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Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2
Può darsi, ma non ci voglio diventare scemo, io non sono un perfezionista, anche perché tendo a perdere la pazienza e poi faccio danni.
Quindi mi accontento di ciò che ritengo abbastanza buono, anche perché ho l'impressione che se dovessi portare in escursione il telescopio dovrei comunque rifare il tutto, quindi inutile batterci troppo la testa.
Ho approfittato della scorsa notte, alquanto velata e quindi buona solo per oggetti stellari, per fotografare una serie di ammassi aperti e li ho messi su Astrobin in forma originale, senza alcun post-processing, eccetto un leggero boost dei colori.
In questo modo si può vedere il prodotto "grezzo" (al netto di ciò che fa il suo software, ovviamente) fornito dall'Equinox 2, a piena risoluzione e senza alcun ritocco successivo.
https://www.astrobin.com/0409s4/
https://www.astrobin.com/ev4jre/
Chiaro che non sono perfette, ma per quello che mi riguarda già buone, considerando che se dovessi pubblicarle come foto "estetiche", farei il crop delle zone esterne, applicherei la deconvoluzione, ed eventualmente un po' di arrotondamento se ci fosse ancora qualche stella "ribelle".
Piuttosto, ho provato la funzione di ASTAP che esamina il tilt sulle sette foto della notte scorsa e mi è venuto fuori di tutto, da "almost none" a "extreme", cosa che sinceramente mi lascia qualche dubbio sull'affidabilità/credibilità della funzione, considerando che le foto sono state prese nell'intervallo di un paio di ore, con il telescopio che non faceva niente altro che spostarsi da un oggetto all'altro.