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Re: espansione della dimensione temporale
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Danilo
Grazie, Enzo. Hai ragione: bisogna andare per gradi e a livello qualitativo si può capire molto. Io purtroppo sono uno zuccone: magari una cosa la capisco, però se non vedo le formule matematiche è come se mi mancasse qualcosa. Per lo stesso cono di luce,mi piacerebbe fare i calcoli sugli angoli,ecc..ecc.. E' come se la visione matematica rendesse tutto più chiaro. Mi esprimo meglio: è come se, senza equazioni, stessi rendendo per scontato qualcosa nei miei ragionamenti, una bella confusione nella testa :biggrin:
Mi rallegra molto sapere che tu nel compendio sul diagramma HR voglia inserire un po' di formulette:biggrin:
caro Danilo,
il tuo modo di vedere la realtà è quello tipico di un matematico e non di uno zuccone!!! Anche a me piace concentrare l'informazione in una singola formula, ma in questo magnifico sito è necessario allargare la base e la matematica per molti è ancora un linguaggio ostico, magari peggio del ... cinese (a parte i cinesi...). Forse un po' alla volta ci arriviamo. Anzi, mi hai dato un'ottima idea! Ogni tanto potrei scrivere articoli singoli su singole formule matematiche e cercare di dimostarre come queste ultime possano in realtà semplificare ciò che si è già capito. Mamma mia! Lavoravo meno quando lavoraro di più:biggrin: Comunque dovremo incontrarci molto presto!!!!!!!!
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Re: espansione della dimensione temporale
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Vincenzo Zappalà
caro Danilo,
ma in questo magnifico sito è necessario allargare la base e la matematica per molti è ancora un linguaggio ostico, magari peggio del ... cinese (a parte i cinesi...).
I cinesi generalmente capiscono il linguaggio matematico meglio di noi. Quando all'unversità feci gli esami di matematica (l'ultimo 1 anno fa) andavano mediamente molto meglio degli italiani,nonostante seguissero le lezioni in italiano e non capivano un H....:biggrin:
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Originariamente Scritto da
Vincenzo Zappalà
Forse un po' alla volta ci arriviamo. Anzi, mi hai dato un'ottima idea! Ogni tanto potrei scrivere articoli singoli su singole formule matematiche e cercare di dimostarre come queste ultime possano in realtà semplificare ciò che si è già capito. Mamma mia! Lavoravo meno quando lavoraro di più:biggrin:
Mi dispiace commissionarti questi lavori, Enzo...la divulgazione è molto dura. Mi sento in colpa ora...:biggrin:
In effetti quando diedi ripetizioni di matematica ho faticato molto di più di quando ho studiato per gli esami...
In teoria l'idea è davvero eccezionale, ma mi sembra un lavoro molto duro solo per te...
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Originariamente Scritto da
Vincenzo Zappalà
Comunque dovremo incontrarci molto presto!!!!!!!!
Al prossimo raduno non mancherò di certo...comunque ogni tanto in Piemonte ci passo, per motivi personali:razz:
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Re: espansione della dimensione temporale
Ciao a tutti... stando in argomento c'era un esperimento che non riesco a capire, ossia l'interferometro di Grusenick
Utilizza e da gli stessi risultati di Michelson e Morley se messo in orizzontale e li pacifico... ci arrivo, mentre mostra frange di interferenza se l'esperimento avviene verticalmente... E' strano davvero!
Potrebbe collegarsi al nostro discorso secondo voi?
Ecco il link del video...
http://www.youtube.com/watch?v=7T0d7o8X2-E
Sono molto confuso...:wtf:
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Re: espansione della dimensione temporale
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Originariamente Scritto da
lairbox
Ciao a tutti... stando in argomento c'era un esperimento che non riesco a capire, ossia l'interferometro di Grusenick
Utilizza e da gli stessi risultati di Michelson e Morley se messo in orizzontale e li pacifico... ci arrivo, mentre mostra frange di interferenza se l'esperimento avviene verticalmente... E' strano davvero!
Potrebbe collegarsi al nostro discorso secondo voi?
Ecco il link del video...
http://www.youtube.com/watch?v=7T0d7o8X2-E
Sono molto confuso...:wtf:
Maddai, per favore..... Alla faccia della nuova scoperta.... :biggrin: Potrei giustificartela in mille modi, ma ne basta uno: deformazione dello strumento causata dal peso..... ;)
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Re: espansione della dimensione temporale
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Originariamente Scritto da
Red Hanuman
Maddai, per favore..... Alla faccia della nuova scoperta.... :biggrin: Potrei giustificartela in mille modi, ma ne basta uno: deformazione dello strumento causata dal peso..... ;)
Vero!!! Chiarito! ;)
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Re: espansione della dimensione temporale
Credo di essermi chiarito le idee per quanto riguarda l'argomento, spero pero' che la spiegazione sia altrettanto cristallina di quello che ho in testa.
L'idea che abbiamo dello spazio per quanto sia esistito Einstein rimane sempre e comunque cartesiana quando vogliamo misurare la distanza di una stella. Il paradosso e' che anche Einstein continuava a ragionare cosi'. La realta' dovrebbe essere differenze: la luce curva progressivamente lo spazio/tempo prima di arrivarci.
In uno spazio cartesiano "da qui a li" l'effetto ottico e' che la luce rallenta proporzionalmente alla distanza:
Decelerazione apparente=velocita'della luce^2/distanza. Questo effetto e' compatibile con la relatività.
L'effetto ottico relazionato alle distanze a misurate oggi, ragionando in uno spazio cartesiano, e' che l'universo si espande ma in realtà e' il tempo a rallentare.
Inutile comunque dire che entrambe le illusioni sono errate, in quanto e' la misura dello spazio reale ad essere errata.
Sottintendo che l'effetto va aggiunto a tutte le misurazioni che facciamo oggigiorno specialmente in quelle di lunga distanza, laddove l'effetto relativistico e' maggiore.
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Re: espansione della dimensione temporale
Per spiegare la cosa potrei fare un esempio paradossale che e' indice di come possiamo cadere in semplici errori mentre osserviamo l'universo, e allo stesso tempo dovrebbe farvi capire quanto in realtà la deformazione spazio-tempo e' maggiore di quanto Einstein stesso pensasse:
Su un piano cartesiano xy (bidimensionale) abbiamo 4 osservatori posti equidistanti uno dall'altro, al centro di essi un emettitore emette un raggio di luce... chi raggiunge prima questo raggio?
Grazie ancora... :cool:
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Re: espansione della dimensione temporale
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Originariamente Scritto da
lairbox
Su un piano cartesiano xy (bidimensionale) abbiamo 4 osservatori posti equidistanti uno dall'altro
Scusa non riesco figurarmi la disposizione.
Fino a 3 ci arrivo (li metto sui vertici di un tiangolo equilatero), ma 4 proprio non saprei come disporli per far sì che siano tutti equidistanti tra loro...
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Re: espansione della dimensione temporale
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Originariamente Scritto da
bertupg
Scusa non riesco figurarmi la disposizione.
Fino a 3 ci arrivo (li metto sui vertici di un tiangolo equilatero), ma 4 proprio non saprei come disporli per far sì che siano tutti equidistanti tra loro...
Infatti... non e' possibile... E' proprio questo paradosso che dovrebbe spiegare la mia teoria... o meglio la teoria di Einstein.
Se ci accontentassimo anche di avere 3 punti alla volta equidistanti scopriremmo che il quadrato risultante obbligherebbe la sorgente di luce a posizionarsi in una posizione approssimata, ove la luce raggiungerebbe per forza uno dei 4 osservatori prima degli altri. Per spiegare questa cosa bisogna curvare l'universo attraverso il tempo per arrivare alla terza dimensione...
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Re: espansione della dimensione temporale
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Originariamente Scritto da
lairbox
Infatti... non e' possibile... E' proprio questo paradosso che dovrebbe spiegare la mia teoria... o meglio la teoria di Einstein.
Se ci accontentassimo anche di avere 3 punti alla volta equidistanti scopriremmo che il quadrato risultante obbligherebbe la sorgente di luce a posizionarsi in una posizione approssimata, ove la luce raggiungerebbe per forza uno dei 4 osservatori prima degli altri. Per spiegare questa cosa bisogna curvare l'universo attraverso il tempo per arrivare alla terza dimensione...
Il fatto che in un piano possiamo avere solo ed esattamente 3 punti tutti equidistanti tra loro, credo lo spieghi la geometria euclidea (anche se ammetto di non conoscerne la dimostrazione, ma credo non sia una coincidenza che 3 punti sono anche quelli che permettono di identificare il piano in modo univoco).
Oltre, perdonami, ma non riesco a seguirti. In un quadrato non riesco a trovare gruppi di 3 punti tra loro equidistanti, mentre se pongo la luce sull'incrocio delle diagonali, non vedo perchè il segnale non dovrebbe raggiungere tutti e 4 i vertici nello stesso istante.
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Re: espansione della dimensione temporale
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Originariamente Scritto da
lairbox
Credo di essermi chiarito le idee per quanto riguarda l'argomento, spero pero' che la spiegazione sia altrettanto cristallina di quello che ho in testa.
L'idea che abbiamo dello spazio per quanto sia esistito Einstein rimane sempre e comunque cartesiana quando vogliamo misurare la distanza di una stella. Il paradosso e' che anche Einstein continuava a ragionare cosi'. La realta' dovrebbe essere differenze: la luce curva progressivamente lo spazio/tempo prima di arrivarci.
No, non ci siamo proprio. La luce NON curva lo spazio, in quanto non ha massa. E, anche in uno spazio curvo, la distanza è sempre una distanza. Esempio: prendiamo una striscia di carta lunga da un capo all'altro 10 centimetri. Per quanto la possiamo piegare, la distanza tra i due estremi rimarrà sempre 10 centimetri. A meno di non tagliare la carta e toglierne o aggiungerne un pezzo, o di passare da un punto all'altro usando la terza dimensione.
Con le debite differenze, lo stesso vale per lo spazio a tre dimensioni....
E non diciamo inesattezze: Einstein ha introdotto nei suoi calcoli una geometria NON euclidea, per spiegare la relatività generale....
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Originariamente Scritto da
lairbox
In uno spazio cartesiano "da qui a li" l'effetto ottico e' che la luce rallenta proporzionalmente alla distanza:
Nonononono..... La velocità della luce deriva dalle proprietà intrinseche dello spazio - tempo, e non varia MAI. Al massimo, può cambiare la frequenza....Quindi, nessun effetto ottico di rallentamento....
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Originariamente Scritto da
lairbox
Decelerazione apparente=velocita'della luce^2/distanza. Questo effetto e' compatibile con la relatività.
La decelerazione non dovrebbe essere negativa? E come fa a esserlo, visto che in questa formula c è al quadrato, quindi per forza di cose positivo? A meno di non usare numeri immaginari, ma come fai a introdurli in una semplice velocità?
O vuoi usare distanze negative? Ma che senso possono mai avere? Nononono, non ci siamo proprio...
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Originariamente Scritto da
lairbox
L'effetto ottico relazionato alle distanze a misurate oggi, ragionando in uno spazio cartesiano, e' che l'universo si espande ma in realtà e' il tempo a rallentare.
Peccato che siamo in una geometria non euclidea......... No, non fila per niente...
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Originariamente Scritto da
lairbox
Inutile comunque dire che entrambe le illusioni sono errate, in quanto e' la misura dello spazio reale ad essere errata.
Sottintendo che l'effetto va aggiunto a tutte le misurazioni che facciamo oggigiorno specialmente in quelle di lunga distanza, laddove l'effetto relativistico e' maggiore.
Se vuoi citare l'effetto relativistico, per lo meno dovresti conoscerlo.... Ma qui hai dimostrato il contrario....
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Re: espansione della dimensione temporale
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Originariamente Scritto da
lairbox
Per spiegare la cosa potrei fare un esempio paradossale che e' indice di come possiamo cadere in semplici errori mentre osserviamo l'universo, e allo stesso tempo dovrebbe farvi capire quanto in realtà la deformazione spazio-tempo e' maggiore di quanto Einstein stesso pensasse:
Su un piano cartesiano xy (bidimensionale) abbiamo 4 osservatori posti equidistanti uno dall'altro, al centro di essi un emettitore emette un raggio di luce... chi raggiunge prima questo raggio?
Grazie ancora... :cool:
Stai dicendo un'ovvietà. Non possono essere equidistanti tra di loro in un piano, per forza di cose.... Ma in una geometria non euclidea può essere possibile, per quanto strano possa sembrare...
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Re: espansione della dimensione temporale
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Originariamente Scritto da
lairbox
Infatti... non e' possibile... E' proprio questo paradosso che dovrebbe spiegare la mia teoria... o meglio la teoria di Einstein.
Se ci accontentassimo anche di avere 3 punti alla volta equidistanti scopriremmo che il quadrato risultante obbligherebbe la sorgente di luce a posizionarsi in una posizione approssimata, ove la luce raggiungerebbe per forza uno dei 4 osservatori prima degli altri. Per spiegare questa cosa bisogna curvare l'universo attraverso il tempo per arrivare alla terza dimensione...
Basta uno spazio normale non piegato. Disponendosi a tetraedero....
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Re: espansione della dimensione temporale
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Originariamente Scritto da
bertupg
Il fatto che in un piano possiamo avere solo ed esattamente 3 punti tutti equidistanti tra loro, credo lo spieghi la geometria euclidea (anche se ammetto di non conoscerne la dimostrazione, ma credo non sia una coincidenza che 3 punti sono anche quelli che permettono di identificare il piano in modo univoco).
Oltre, perdonami, ma non riesco a seguirti. In un quadrato non riesco a trovare gruppi di 3 punti tra loro equidistanti, mentre se pongo la luce sull'incrocio delle diagonali, non vedo perchè il segnale non dovrebbe raggiungere tutti e 4 i vertici nello stesso istante.
Hai ragione ho scritto un'imprecisione, volevo dire 4 punti equidistanti rispetto al centro. Il mio concetto e' che per effetto dell'approssimazione un fascio di luce non potra' mai essere messo al centro dei quattro punti, in quanto la distanza fra il fascio e i 4 punti sarebbe un numero irrazionale trascendente, in quanto e' il risultato di L*radice di 2 non calcolabile quindi, solo approssimabile... A seguito dell'approssimazione il posizionamento non sarebbe mai centrato anche se avremmo l'illusione che lo sia. Mi dispiace di non essere chiaro quanto vorrei.
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Re: espansione della dimensione temporale
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Originariamente Scritto da
lairbox
Hai ragione ho scritto un'imprecisione, volevo dire 4 punti equidistanti rispetto al centro. Il mio concetto e' che per effetto dell'approssimazione un fascio di luce non potra' mai essere messo al centro dei quattro punti, in quanto la distanza fra il fascio e i 4 punti sarebbe un numero irrazionale trascendente, in quanto e' il risultato di L*radice di 2 non calcolabile quindi, solo approssimabile... A seguito dell'approssimazione il posizionamento non sarebbe mai centrato anche se avremmo l'illusione che lo sia. Mi dispiace di non essere chiaro quanto vorrei.
Ho capito il tuo ragionamento, ma non lo condivido.
Se parliamo di un'esperimento puramente ideale, che cos'è che impedisce di avere la sorgente luminosa ESATTAMENTE a L*2^(-1/2) da tutti i vertici?!?!?
Se parliamo di un esperimento FISICO, la precisione nel calcolo delle distanze è l'unica che può essere aumentata arbitrariamente. In ogni la radice di 2, come tutti gli irrazionali, può essere calcolata con una approssimazione che va ben oltre le reali imprecisioni nell'effettivo posizionamento e la costruzione di TUTTE le componenti (compresi gli "osservatori") nonchè nella misurazione dei tempi.
In poche parole, secondo me stai facendo confusione tra teoria, realtà fisica e calcolo numerico.
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Re: espansione della dimensione temporale
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Originariamente Scritto da
Red Hanuman
No, non ci siamo proprio. La luce NON curva lo spazio, in quanto non ha massa. E, anche in uno spazio curvo, la distanza è sempre una distanza. Esempio: prendiamo una striscia di carta lunga da un capo all'altro 10 centimetri. Per quanto la possiamo piegare, la distanza tra i due estremi rimarrà sempre 10 centimetri. A meno di non tagliare la carta e toglierne o aggiungerne un pezzo, o di passare da un punto all'altro usando la terza dimensione.
Con le debite differenze, lo stesso vale per lo spazio a tre dimensioni....
E non diciamo inesattezze: Einstein ha introdotto nei suoi calcoli una geometria NON euclidea, per spiegare la relatività generale....
Il fotone in stato di quiete non ha massa e' vero, ma e' portatore di energia no? Seguendo il ragionamento della curvatura il fotone ha un potenziale energetico addizionale che puo' essere convertito solo "teoricamente" in massa. Arrivando da noi ridurrebbe l'oscillazione, proporzionalmente. Io asserisco che durante la vibrazione lo spazio intorno al fotone si curva lo stesso per colpa dell'informazione addizionale che porta. Compatibilmente con la relativita'! Correggimi se sbaglio. Forse do troppe cose per ovvie. Te sei 100 giga parsec di sapere da me pero' io son duro e testone come la materia prima del big bang!!!! Sono una "testa oscura" che vuole sapere!!! :ninja:
Il tuo esempio, ossia quello della carta, rimane valido se io misuro la carta ponendo la striscia di carta sull'asse delle ascisse per esempio, ogni volta che lo misuro faccio l'errore e la riposiziono la mia carta sull'asse delle ascisse (o viceversa). Immaginiamo un sistema curvo... Uscendo dal sistema, se io fossi sull'asse delle ordinate vedrei la carta misurare 10cm mentre se stessi sull'asse delle ascisse la lunghezza della carta non avrebbe dimensione... riducendosi ad un punto. (Il fotone ha molte cose in comune con la geometria del punto) Il giochino dell'illusione spazio tempo che vi propongo in sintesi e' anche descrivibile cosi'.
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Originariamente Scritto da
Red Hanuman
Nonononono..... La velocità della luce deriva dalle proprietà intrinseche dello spazio - tempo, e non varia MAI. Al massimo, può cambiare la frequenza....Quindi, nessun effetto ottico di rallentamento...
Preciso che parlo di illusione ottica... che e' profondamente diverso... sono pienamente d'accordo con quello che dici infatti. Resta pero' il discorso della geometria euclidea, o si fanno le misure tenendo conto dello spazio non euclideo o si fanno le misure tenendo conto dello spazio euclideo facendo errori... attualmente secondo me siamo al punto B.
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Originariamente Scritto da
Red Hanuman
La decelerazione non dovrebbe essere negativa? E come fa a esserlo, visto che in questa formula c è al quadrato, quindi per forza di cose positivo? A meno di non usare numeri immaginari, ma come fai a introdurli in una semplice velocità?
O vuoi usare distanze negative? Ma che senso possono mai avere? Nononono, non ci siamo proprio...
E' positiva in quanto e' DEcelerazione, se fosse ACcelerazione sarebbe negativa...
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Originariamente Scritto da
Red Hanuman
Peccato che siamo in una geometria non euclidea......... No, non fila per niente...
Peccato che per misurare gli spazi ci ostiniamo ad usarla! Sta qui il succo del mio discorso!
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Originariamente Scritto da
Red Hanuman
Se vuoi citare l'effetto relativistico, per lo meno dovresti conoscerlo.... Ma qui hai dimostrato il contrario....
Sicuramente ho commesso degli errori, lo so, ma mi sforzo anche di descrivere qualcosa di nuovo con parole semplici e fruibili a tutti. Mi preparo all'Armageddon di Red! :cry:
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Re: espansione della dimensione temporale
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Originariamente Scritto da
Red Hanuman
Basta uno spazio normale non piegato. Disponendosi a tetraedero....
Si vero anche questo e' ovvio... E' proprio li che voglio arrivare... Spazio tridimensionale... tetraedro... equidistanza... Che ti ricordi esiste un legame chimico.... che... per caso.. pone gli atomi a tetraedro? :razz:
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Re: espansione della dimensione temporale
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Originariamente Scritto da
bertupg
Ho capito il tuo ragionamento, ma non lo condivido.
Se parliamo di un'esperimento puramente ideale, che cos'è che impedisce di avere la sorgente luminosa ESATTAMENTE a L*2^(-1/2) da tutti i vertici?!?!?
Se parliamo di un esperimento FISICO, la precisione nel calcolo delle distanze è l'unica che può essere aumentata arbitrariamente. In ogni la radice di 2, come tutti gli irrazionali, può essere calcolata con una approssimazione che va ben oltre le reali imprecisioni nell'effettivo posizionamento e la costruzione di TUTTE le componenti (compresi gli "osservatori") nonchè nella misurazione dei tempi.
In poche parole, secondo me stai facendo confusione tra teoria, realtà fisica e calcolo numerico.
Fantastico... sei arrivato dove volevo! Condivido al 100% quello che dici... (Tranne ovviamente per l'ultima parte... :twisted:) pero' premetto che ci sono arrivato per gradi... E' nel mediare con la realtà che la teoria fa comunque lo sforzo maggiore...
Il problema dell'universo e' che a lui non e' concesso approssimare... e sta li l'anello di giunzione fra la relatività di Einstein e l'indeterminismo di Heisenberg... Einstein dice che e' ad un punto x che e' l'approssimazione arbitraria della formula (come dici tu), mentre Heisenberg dice di no, si trova in una nuvola di probabilità al centro del quadrato...
Quello che voglio dire e' che l'universo essendo curvo e' conseguentemente trascendente! Ma per sistemare l'equazione inventa un artificio che ha del diabolico... In una precisa regione dello spaziotempo egli inventa l'osservatore... il quale ha la funzione di assorbire il fattore di trascendenza (avendo un equilibrio fra tutti i valori massa ed energia spazio tempo e calore ecc...) per rendere razionale l'osservazione. Sei infatti tu a decidere man mano quanto serve approssimare... Se questo fattore non venisse mai arginato l'universo stesso non esisterebbe! Questa e' la differenza! Questa cosa si che e' tosta per me da spiegare! E poi... anche se la comprendete, non mi aspetto che possiate accettarla!
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Re: espansione della dimensione temporale
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Originariamente Scritto da
lairbox
Hai ragione ho scritto un'imprecisione, volevo dire 4 punti equidistanti rispetto al centro. Il mio concetto e' che per effetto dell'approssimazione un fascio di luce non potra' mai essere messo al centro dei quattro punti, in quanto la distanza fra il fascio e i 4 punti sarebbe un numero irrazionale trascendente, in quanto e' il risultato di L*radice di 2 non calcolabile quindi, solo approssimabile... A seguito dell'approssimazione il posizionamento non sarebbe mai centrato anche se avremmo l'illusione che lo sia. Mi dispiace di non essere chiaro quanto vorrei.
Ma dai, per favore.... Praticamente, stai dicendo che non si può disegnare la diagonale di un quadrato....
E che non esiste il centro di un cerchio.... Il tutto perché non puoi fare un'approssimazione matematica.
E, tra l'altro, sbagli pure quando dici che è radice di due è trascendente, perché in realtà è un'irrazionale algebrico, come TUTTE le radici, del resto.....:twisted:
Dai, lair.... Ripassa ALMENO la matematica e la geometria, prima di scrivere 'ste cose e di generare confusione...:whistling:
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Re: espansione della dimensione temporale
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Originariamente Scritto da
bertupg
Ho capito il tuo ragionamento, ma non lo condivido.
Se parliamo di un'esperimento puramente ideale, che cos'è che impedisce di avere la sorgente luminosa ESATTAMENTE a L*2^(-1/2) da tutti i vertici?!?!?
Se parliamo di un esperimento FISICO, la precisione nel calcolo delle distanze è l'unica che può essere aumentata arbitrariamente. In ogni la radice di 2, come tutti gli irrazionali, può essere calcolata con una approssimazione che va ben oltre le reali imprecisioni nell'effettivo posizionamento e la costruzione di TUTTE le componenti (compresi gli "osservatori") nonchè nella misurazione dei tempi.
In poche parole, secondo me stai facendo confusione tra teoria, realtà fisica e calcolo numerico.
Appunto. Centrato in pieno, Bertu!;)
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Re: espansione della dimensione temporale
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Originariamente Scritto da
lairbox
Il fotone in stato di quiete non ha massa e' vero, ma e' portatore di energia no? Seguendo il ragionamento della curvatura il fotone ha un potenziale energetico addizionale che puo' essere convertito solo "teoricamente" in massa. Arrivando da noi ridurrebbe l'oscillazione, proporzionalmente.
E, quindi, sarebbe in parte convertito in massa? A parte che non si è mai visto, quanta, come e perché?
E, se non è convertito in massa, dove va a finire l'energia che manca? Perchè, se riduci la frequenza, per la legge di De Broglie, riduci anche l'energia.... Dove va a finire l'energia? Ma dai.....:wtf:
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Originariamente Scritto da
lairbox
Io asserisco che durante la vibrazione lo spazio intorno al fotone si curva lo stesso per colpa dell'informazione addizionale che porta. Compatibilmente con la relativita'! Correggimi se sbaglio. Forse do troppe cose per ovvie. Te sei 100 giga parsec di sapere da me pero' io son duro e testone come la materia prima del big bang!!!! Sono una "testa oscura" che vuole sapere!!!
Ma quale informazione addizionale? Se è vero che massa e energia sono equivalenti, non è sicuramente vero che siano la stessa cosa.... Prova a pensare alla diversità che corre tra un chilo di uranio e la stessa massa trasformata in energia..... Eppoi, anche se fosse, il tasso di conversione è talmente elevato, che anche se l'intero fotone si trasforma in massa, al massimo può diventare una serie di particelle non eccessivamente massive....
Nononono, non ci siamo!:twisted:
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Originariamente Scritto da
lairbox
Il tuo esempio, ossia quello della carta, rimane valido se io misuro la carta ponendo la striscia di carta sull'asse delle ascisse per esempio, ogni volta che lo misuro faccio l'errore e la riposiziono la mia carta sull'asse delle ascisse (o viceversa). Immaginiamo un sistema curvo... Uscendo dal sistema, se io fossi sull'asse delle ordinate vedrei la carta misurare 10cm mentre se stessi sull'asse delle ascisse la lunghezza della carta non avrebbe dimensione... riducendosi ad un punto. (Il fotone ha molte cose in comune con la geometria del punto) Il giochino dell'illusione spazio tempo che vi propongo in sintesi e' anche descrivibile cosi'.
Ma per piacere, andiamo... Qui dimostri di non capire il sistema di coordinate non euclidee....
Eppoi, cosa c'entra l'errore di misura? Se la carta non si rompe, la misura è stessa, indipendentemente dall'errore, che dipende solo da me e dal sistema di misurazione....
Ma poi, come fai a chiamare in causa un sistema di misura, e poi dire che ne esci? Che senso ha?
Che senso ha dire poi "vedrei"? Se vado a fare un calcolo su un'insieme di assi cartesiani o su un sistema non euclideo, la misura è quella che è..... Una misura non dipende da come guardo un'oggetto, ma dal sistema di coordinate prescelto.....
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Originariamente Scritto da
lairbox
Preciso che parlo di illusione ottica... che e' profondamente diverso... sono pienamente d'accordo con quello che dici infatti. Resta pero' il discorso della geometria euclidea, o si fanno le misure tenendo conto dello spazio non euclideo o si fanno le misure tenendo conto dello spazio euclideo facendo errori... attualmente secondo me siamo al punto B.
Ma cosa dici? Ma come fai a dimostrare MATEMATICAMENTE che l'effetto di redshift dipende dalla curvatura dello spazio - tempo? Ma almeno, ce l'hai un metodo per dimostrare che l'illusione esiste? Altrimenti, parli di fuffa....
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Originariamente Scritto da
lairbox
E' positiva in quanto e' DEcelerazione, se fosse ACcelerazione sarebbe negativa...
Ma cosa dici? L'accelerazione E' UN VETTORE, con modulo e direzione, quindi può essere anche negativa, e la si chiama decelerazione.... Ma poi, TU parlavi di una formula matematica (e quindi non del vettore, ma del solo modulo) e TU ne definivi negativo il modulo in una formula in cui può essere SOLO positivo... A meno di non perdere senso, ovvio!
Citazione:
Originariamente Scritto da
lairbox
Peccato che per misurare gli spazi ci ostiniamo ad usarla! Sta qui il succo del mio discorso!
Sicuramente ho commesso degli errori, lo so, ma mi sforzo anche di descrivere qualcosa di nuovo con parole semplici e fruibili a tutti. Mi preparo all'Armageddon di Red!
Se vai aventi così ti banno..... Almeno, studia la matematica e la geometria.... :cry:
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Allegati: 1
Re: espansione della dimensione temporale
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Originariamente Scritto da
lairbox
Fantastico... sei arrivato dove volevo! Condivido al 100% quello che dici... (Tranne ovviamente per l'ultima parte... :twisted:) pero' premetto che ci sono arrivato per gradi... E' nel mediare con la realtà che la teoria fa comunque lo sforzo maggiore... Il problema dell'universo e' che a lui non e' concesso approssimare... e sta li l'anello di giunzione fra la relatività di Einstein e l'indeterminismo di Heisenberg... Einstein dice che e' ad un punto x che e' l'approssimazione arbitraria della formula (come dici tu), mentre Heisenberg dice di no, si trova in una nuvola di probabilità al centro del quadrato... Quello che voglio dire e' che l'universo essendo curvo e' conseguentemente trascendente! Ma per sistemare l'equazione inventa un artificio che ha del diabolico... In una precisa regione dello spaziotempo egli inventa l'osservatore... il quale ha la funzione di assorbire il fattore di trascendenza (avendo un equilibrio fra tutti i valori massa ed energia spazio tempo e calore ecc...) per rendere razionale l'osservazione. Sei infatti tu a decidere man mano quanto serve approssimare... Se questo fattore non venisse mai arginato l'universo stesso non esisterebbe! Questa e' la differenza! Questa cosa si che e' tosta per me da spiegare! E poi... anche se la comprendete, non mi aspetto che possiate accettarla!
L'ultima parte mi ricorda abbastanza, a modo suo, il principio di decoerenza quantistica, che in effetti è piuttosto affascinante, ma per ciò che riguarda l'esperimento ideale, secondo me ancora non ci siamo. Forse sarebbe opportuno migliorarlo o pensare a qualcosa di diverso ed ecco il perchè: Nell'immagine in allegato, ti do una semplice dimostrazione di come si possano disporre sul piano cartesiano 4 punti ai vertici di un quadrato, tutti PERFETTAMENTE equidistanti da un punto centrale (non ovviamente tra loro), senza ALCUNA APPROSSIMAZIONE, nè per i vertici, nè per il centro!;) Le posizioni relative, possono essere rapportata a qualunque scala, anche la più microscopica. E' chiaro che la situazione cambia rispetto ad un quadrato con i lati paralleli agli assi cartesioni, ma è proprio qui il problema: l'universo non può comportarsi diversamente a seconda che mi giro di 45° oppure no. Non c'è alcuna evidenza sperimentale (e nessun motivo teorico) di credere che ci sia una direzione degli assi "privilegiata", nè che nell'universo gli oggetti debbano disporsi su una griglia a geometria quadrata (o triangolare, o di qualunque forma tu voglia), come se fosse "disegnato" sui pixel di un monitor. Di nuovo, mi sembra che tu stia confondendo il calcolo numerico e rappresentazione geometrica, con la realtà effettiva. In ogni caso, come giustamente dici, non è facile spiegarsi con un linguaggio semplice e comprensibile a tutti; è proprio per questo che molto spesso, per teorie molto innovative, occorre inventare un NUOVO linguaggio, o si corre il rischio di essere costantemente fraintesi perchè il significato che dai tu a certi termini apparentemente banali, come "equidistante" o "approssimazione", magari non è lo stesso che ha per le altre persone.
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Re: espansione della dimensione temporale
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Originariamente Scritto da
lairbox
Fantastico... sei arrivato dove volevo! Condivido al 100% quello che dici... (Tranne ovviamente per l'ultima parte... :twisted:) pero' premetto che ci sono arrivato per gradi... E' nel mediare con la realtà che la teoria fa comunque lo sforzo maggiore...
Il problema dell'universo e' che a lui non e' concesso approssimare... e sta li l'anello di giunzione fra la relatività di Einstein e l'indeterminismo di Heisenberg... Einstein dice che e' ad un punto x che e' l'approssimazione arbitraria della formula (come dici tu), mentre Heisenberg dice di no, si trova in una nuvola di probabilità al centro del quadrato...
Ma cosa c'entra Heisenberg con Einstein? Uno descrive dell'infinitamente piccolo, l'altro dell'infinitamente grande....
E tu stai parlando dell'universo intero, quindi lavori con Einstein, non con Heisenberg.....
Nonononono....
Non ci siamo! Per come la descrivi tu, non sarei nemmeno in grado di misurare i muri della mia casa.....:biggrin:
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lairbox
Quello che voglio dire e' che l'universo essendo curvo e' conseguentemente trascendente!
Ma chi l'ha detto? Ma quale dimostrazione proponi?..... Trascendente come la radice di due, che NON lo è? Via....
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lairbox
Ma per sistemare l'equazione inventa un artificio che ha del diabolico... In una precisa regione dello spaziotempo egli inventa l'osservatore... il quale ha la funzione di assorbire il fattore di trascendenza (avendo un equilibrio fra tutti i valori massa ed energia spazio tempo e calore ecc...) per rendere razionale l'osservazione. Sei infatti tu a decidere man mano quanto serve approssimare... Se questo fattore non venisse mai arginato l'universo stesso non esisterebbe! Questa e' la differenza! Questa cosa si che e' tosta per me da spiegare! E poi... anche se la comprendete, non mi aspetto che possiate accettarla!
Ma dai... Stai mescolando Einstein con Heisenberg... E, tra l'altro, accettando la vecchia e SBAGLIATA concezione dell'indeterminazione di Heisenberg.....
Nonononono.... Bocciato senza appello!!!:twisted:
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Re: espansione della dimensione temporale
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bertupg
L'ultima parte mi ricorda abbastanza, a modo suo, il principio di decoerenza quantistica, che in effetti è piuttosto affascinante, ma per ciò che riguarda l'esperimento ideale, secondo me ancora non ci siamo. Forse sarebbe opportuno migliorarlo o pensare a qualcosa di diverso ed ecco il perchè: Nell'immagine in allegato, ti do una semplice dimostrazione di come si possano disporre sul piano cartesiano 4 punti ai vertici di un quadrato, tutti PERFETTAMENTE equidistanti da un punto centrale (non ovviamente tra loro), senza ALCUNA APPROSSIMAZIONE, nè per i vertici, nè per il centro!;) Le posizioni relative, possono essere rapportata a qualunque scala, anche la più microscopica. E' chiaro che la situazione cambia rispetto ad un quadrato con i lati paralleli agli assi cartesioni, ma è proprio qui il problema: l'universo non può comportarsi diversamente a seconda che mi giro di 45° oppure no. Non c'è alcuna evidenza sperimentale (e nessun motivo teorico) di credere che ci sia una direzione degli assi "privilegiata", nè che nell'universo gli oggetti debbano disporsi su una griglia a geometria quadrata (o triangolare, o di qualunque forma tu voglia), come se fosse "disegnato" sui pixel di un monitor.
Tra l'altro, nel caso opposto ci sarebbe un'evidentissima violazione di simmetria....
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bertupg
Di nuovo, mi sembra che tu stia confondendo il calcolo numerico e rappresentazione geometrica, con la realtà effettiva.
Pare anche a me....:whistling:
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bertupg
In ogni caso, come giustamente dici, non è facile spiegarsi con un linguaggio semplice e comprensibile a tutti; è proprio per questo che molto spesso, per teorie molto innovative, occorre inventare un NUOVO linguaggio, o si corre il rischio di essere costantemente fraintesi perchè il significato che dai tu a certi termini apparentemente banali, come "equidistante" o "approssimazione", magari non è lo stesso che ha per le altre persone.
Esatto!;)
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Re: espansione della dimensione temporale
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Red Hanuman
Ma dai, per favore.... Praticamente, stai dicendo che non si può disegnare la diagonale di un quadrato....
E che non esiste il centro di un cerchio.... Il tutto perché non puoi fare un'approssimazione matematica.
E, tra l'altro, sbagli pure quando dici che è radice di due è trascendente, perché in realtà è un'irrazionale algebrico, come TUTTE le radici, del resto.....:twisted:
Dai, lair.... Ripassa ALMENO la matematica e la geometria, prima di scrivere 'ste cose e di generare confusione...:whistling:
Io intendo una cosa diversa, mi dispiace che non riesco a farmi capire, che non posso disegnare una diagonale di un quadrato che sia assolutamente perfetta ma solo un'approssimazione accettabile dall'occhio umano...
Per quanto riguarda la trascendenza di radice di due hai dannatamente ragione! L'ho letto su un libro, se lo ritrovo lo scannerizzo prima di bruciarlo! Mi dispiace di farti arrabbiare, consolati sto imparando! :)
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Re: espansione della dimensione temporale
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lairbox
non posso disegnare una diagonale di un quadrato che sia assolutamente perfetta ma solo un'approssimazione accettabile dall'occhio umano
Spero solo che il tuo impianto teorico non si basasse TUTTO su questo... altrimenti è già crollato in partenza!
E' un po' come la teoria dei fratelli Bogdanov: 00 = 1, quindi l'Universo si è creato dal nulla per necessità matematica.
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Re: espansione della dimensione temporale
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Originariamente Scritto da
lairbox
Io intendo una cosa diversa, mi dispiace che non riesco a farmi capire, che non posso disegnare una diagonale di un quadrato che sia assolutamente perfetta ma solo un'approssimazione accettabile dall'occhio umano...
Per quanto riguarda la trascendenza di radice di due hai dannatamente ragione! L'ho letto su un libro, se lo ritrovo lo scannerizzo prima di bruciarlo! Mi dispiace di farti arrabbiare, consolati sto imparando! :)
Non sono di certo un matematico come Enzo, anche se mi piacerebbe..
Però credo che qualsiasi cosa allora è un'approssimazione accettabile dall'uomo, prova ad esempio a indicarmi un punto nello spazio...Però qui non possiamo arrivare a fare speculazioni su questo,non avrebbe molto senso.
E comunque esiste un quadrato con una diagonale perfettamene razionale (anzi, un numero naturale) con lato irrazionale. se L= sqrt(2) => D= sqrt[sqrt(2)^2+sqrt(2)^2]=sqrt(4)=2
Sai come ci arrivi? tu hai: D= sqrt(L^2+L^2)= sqrt[2(L)^2]=sqrt(2)*sqrt(L)^2=sqrt(2)*L
E' sufficiente porre L=sqrt(2) e il gioco è fatto...
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Re: espansione della dimensione temporale
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bertupg
L'ultima parte mi ricorda abbastanza, a modo suo, il principio di decoerenza quantistica, che in effetti è piuttosto affascinante, ma per ciò che riguarda l'esperimento ideale, secondo me ancora non ci siamo. Forse sarebbe opportuno migliorarlo o pensare a qualcosa di diverso ed ecco il perchè: Nell'immagine in allegato, ti do una semplice dimostrazione di come si possano disporre sul piano cartesiano 4 punti ai vertici di un quadrato, tutti PERFETTAMENTE equidistanti da un punto centrale (non ovviamente tra loro), senza ALCUNA APPROSSIMAZIONE, nè per i vertici, nè per il centro!;) Le posizioni relative, possono essere rapportata a qualunque scala, anche la più microscopica. E' chiaro che la situazione cambia rispetto ad un quadrato con i lati paralleli agli assi cartesioni, ma è proprio qui il problema: l'universo non può comportarsi diversamente a seconda che mi giro di 45° oppure no. Non c'è alcuna evidenza sperimentale (e nessun motivo teorico) di credere che ci sia una direzione degli assi "privilegiata", nè che nell'universo gli oggetti debbano disporsi su una griglia a geometria quadrata (o triangolare, o di qualunque forma tu voglia), come se fosse "disegnato" sui pixel di un monitor. Di nuovo, mi sembra che tu stia confondendo il calcolo numerico e rappresentazione geometrica, con la realtà effettiva. In ogni caso, come giustamente dici, non è facile spiegarsi con un linguaggio semplice e comprensibile a tutti; è proprio per questo che molto spesso, per teorie molto innovative, occorre inventare un NUOVO linguaggio, o si corre il rischio di essere costantemente fraintesi perchè il significato che dai tu a certi termini apparentemente banali, come "equidistante" o "approssimazione", magari non è lo stesso che ha per le altre persone.
Grazie bertupg per la pazienza. Diciamo che... no non mi sono convinto, tu stai usando assi prenumerati, cosi' e' io parlo di assi che non sono prenumerati. Anche in questo caso per poter disegnare un quadrato sarei costretto a disegnare una circonferenza partendo dall'incrocio degli angoli, facendo l'esatto opposto di quello che dicevamo nel post precedente. A quel punto si presenterebbe il problema classico della quadratura del cerchio e saremmo di nuovo d'accapo...
Caro Bertupg... hai mai calcolato quanto tempo impieghi per voltarti? Energia consumata? Quanto spazio percorre la punta del naso della tua testa? Quanto spazio e quanto tempo il tuo braccio impiega per raggiungere il bicchiere? Noi siamo talmente assuefatti dall'abitudine di quadrare l'ambiente che una visione dello spazio curvo in maniera cosi' delirante ci farebbe semplicemente impazzire. (Effetto frattale caleidoscopico, mi volto a destra vedo una cosa... a sinistra ne vedo un'altra e se mi rivolto a destra vedo la stessa cosa per effetto della deformazione temporale avvenuta)
La mia idea e' che bisogna come cosa essenziale trovare qualcosa di piu' semplice e fruibile per tutti... e l'unica scelta che mi e' rimasta e' quella di cancellare in toto il concetto di spaziotempo relativi per riabbracciare quello assoluto, dove la velocità e assoluta e puo' variare in un insieme chiuso che passa da 0 a C... cosa che se vista bene, e' anche applicabile alla sperimentazione di tutti i giorni (0 assoluto e velocità della luce) e per certi versi e' accettato dalla formula (E solo da quella) della relatività speciale... Perdonami... e' normale che le mie frasi suscitino sgomento, se parlo e' perche' i vostri feedback sono per me non imporanti... essenziali! ;)
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Re: espansione della dimensione temporale
Avevo previsto uno tsunami... la mia teoria si sta rivelando esatta! Grazie Red del tuo tempo.
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Red Hanuman
E, quindi, sarebbe in parte convertito in massa? A parte che non si è mai visto, quanta, come e perché?
E, se non è convertito in massa, dove va a finire l'energia che manca? Perchè, se riduci la frequenza, per la legge di De Broglie, riduci anche l'energia.... Dove va a finire l'energia? Ma dai.....:wtf:
No, ho detto "teoricamente" in massa, concordo come dici tu che non e' possibile nel modo piu' assoluto! La risposta alla tua domanda sarebbe "a costituire altri fotoni per esempio che seguono una direzione progressivamente scostata... "
Citazione:
Originariamente Scritto da
Red Hanuman
Ma quale informazione addizionale? Se è vero che massa e energia sono equivalenti, non è sicuramente vero che siano la stessa cosa.... Prova a pensare alla diversità che corre tra un chilo di uranio e la stessa massa trasformata in energia..... Eppoi, anche se fosse, il tasso di conversione è talmente elevato, che anche se l'intero fotone si trasforma in massa, al massimo può diventare una serie di particelle non eccessivamente massive....
Nononono, non ci siamo!:twisted:
Hai pienamente ragione anche qui... e' solo che io dico "teoricamente"... sapendo che questo non avviene...
Citazione:
Originariamente Scritto da
Red Hanuman
Ma per piacere, andiamo... Qui dimostri di non capire il sistema di coordinate non euclidee....
Eppoi, cosa c'entra l'errore di misura? Se la carta non si rompe, la misura è stessa, indipendentemente dall'errore, che dipende solo da me e dal sistema di misurazione....
Ma poi, come fai a chiamare in causa un sistema di misura, e poi dire che ne esci? Che senso ha?
Che senso ha dire poi "vedrei"? Se vado a fare un calcolo su un'insieme di assi cartesiani o su un sistema non euclideo, la misura è quella che è..... Una misura non dipende da come guardo un'oggetto, ma dal sistema di coordinate prescelto.....
Se esco dal centro dell'asse... Alle prime lezioni di geometria euclidea mi hanno insegnato che se io sono sull'asse delle x e cerco di vedere una linea non sono in grado di vederla... vedrei solo un punto. Se invece fossi sull'asse y non avrei problemi a vederlo. L'effetto... come ho anche letto e' descritto anche nelle misurazioni di spazi molto lontani, dove non viene mai preso un sistema direttamente perpendicolare con l'osservatore o parallelo... ma solo quelli inclinati per poter misurare red e blueshift...
Citazione:
Originariamente Scritto da
Red Hanuman
Ma cosa dici? Ma come fai a dimostrare MATEMATICAMENTE che l'effetto di redshift dipende dalla curvatura dello spazio - tempo? Ma almeno, ce l'hai un metodo per dimostrare che l'illusione esiste? Altrimenti, parli di fuffa....
Perdonami ma non mi sarò spiegato bene... l'effetto che descrivo PRESCINDE dalle misure che facciamo... quindi non esistono effetti di distorsione red e blueshift maggiori o minori rispetto alla prospettiva... va solo calcolato come correzione ULTERIORE alle misure. E' una cosa in piu' rispetto a qualsiasi misura da fare rispetto ad un raggio luminoso proveniente dallo spazio.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Red Hanuman
Se vai aventi così ti banno..... Almeno, studia la matematica e la geometria.... :cry:
Abbi pazienza daiiii... che vuoi che siaaa!! Solo per cercare di dire quello che penso? Vedrai che una mediazione la troviamo!!! :cry:
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Re: espansione della dimensione temporale
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Originariamente Scritto da
lairbox
Grazie bertupg per la pazienza. Diciamo che... no non mi sono convinto, tu stai usando assi prenumerati, cosi' e' io parlo di assi che non sono prenumerati. Anche in questo caso per poter disegnare un quadrato sarei costretto a disegnare una circonferenza partendo dall'incrocio degli angoli, facendo l'esatto opposto di quello che dicevamo nel post precedente. A quel punto si presenterebbe il problema classico della quadratura del cerchio e saremmo di nuovo d'accapo...
Caro Bertupg... hai mai calcolato quanto tempo impieghi per voltarti? Energia consumata? Quanto spazio percorre la punta del naso della tua testa? Quanto spazio e quanto tempo il tuo braccio impiega per raggiungere il bicchiere? Noi siamo talmente assuefatti dall'abitudine di quadrare l'ambiente che una visione dello spazio curvo in maniera cosi' delirante ci farebbe semplicemente impazzire. (Effetto frattale caleidoscopico, mi volto a destra vedo una cosa... a sinistra ne vedo un'altra e se mi rivolto a destra vedo la stessa cosa per effetto della deformazione temporale avvenuta)
La mia idea e' che bisogna come cosa essenziale trovare qualcosa di piu' semplice e fruibile per tutti... e l'unica scelta che mi e' rimasta e' quella di cancellare in toto il concetto di spaziotempo relativi per riabbracciare quello assoluto, dove la velocità e assoluta e puo' variare in un insieme chiuso che passa da 0 a C... cosa che se vista bene, e' anche applicabile alla sperimentazione di tutti i giorni (0 assoluto e velocità della luce) e per certi versi e' accettato dalla formula (E solo da quella) della relatività speciale... Perdonami... e' normale che le mie frasi suscitino sgomento, se parlo e' perche' i vostri feedback sono per me non imporanti... essenziali! ;)
Di solito io sono una persona di buona fede, ma adesso comincio a dubitare che ci stai prendendo in giro tutti.
Una frase su tutte: "se mi rivolto a destra vedo la stessa cosa per effetto della deformazione temporale avvenuta" se vuoi che ti crediamo, almeno definisci questa "deformazione temporale"...
Non puoi buttare lì condensati di parole mezze scientifiche e mezze no e sperare che qualcuno dica "azz... ma lo sai che c'hai proprio ragione!!"
SE anche tu sei in buona fede, renditi conto che tu magari ragioni da anni su queste cose, e vuoi condensare tutto il tuo pensiero in poche frasi (quasi volessi suscitare sgomento di proposito), ma se vuoi essere capito devi andare moooolto più nel dettaglio.
Non è che Einstein ha buttato li una formula Eugualeemmeciquadro e poi ha aspettato sorridendo sotto i baffi che gli altri la capissero e ne deducessero le mirabolanti conseguenze.
C'è stata una lunga gestazione, compresi errori e correzioni, ed ha usato un linguaggio matematico già ben diffuso alla sua epoca, senza stravolgerne il significato!
Se vuoi il mio consiglio, chiudiamo qui questa discussione, e quando avrai le idee un po' più chiare riprovaci, partendo però dall'inizio, e non da un nebuloso centro sperando che gli altri riescano ad intuire come secondo te questo dovrebbe per forza collegare un principio e una fine ancor meno chiari... ok?;)
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Re: espansione della dimensione temporale
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Originariamente Scritto da
bertupg
Di solito io sono una persona di buona fede, ma adesso comincio a dubitare che ci stai prendendo in giro tutti.
Una frase su tutte: "se mi rivolto a destra vedo la stessa cosa per effetto della deformazione temporale avvenuta" se vuoi che ti crediamo, almeno definisci questa "deformazione temporale"...
Non puoi buttare lì condensati di parole mezze scientifiche e mezze no e sperare che qualcuno dica "azz... ma lo sai che c'hai proprio ragione!!"
SE anche tu sei in buona fede, renditi conto che tu magari ragioni da anni su queste cose, e vuoi condensare tutto il tuo pensiero in poche frasi (quasi volessi suscitare sgomento di proposito), ma se vuoi essere capito devi andare moooolto più nel dettaglio.
Non è che Einstein ha buttato li una formula Eugualeemmeciquadro e poi ha aspettato sorridendo sotto i baffi che gli altri la capissero e ne deducessero le mirabolanti conseguenze.
C'è stata una lunga gestazione, compresi errori e correzioni, ed ha usato un linguaggio matematico già ben diffuso alla sua epoca, senza stravolgerne il significato!
Se vuoi il mio consiglio, chiudiamo qui questa discussione, e quando avrai le idee un po' più chiare riprovaci, partendo però dall'inizio, e non da un nebuloso centro sperando che gli altri riescano ad intuire come secondo te questo dovrebbe per forza collegare un principio e una fine ancor meno chiari... ok?;)
Ti prendo in parola. Chiudo la discussione. Troppa confusione...... :mad: