La massa (un esempio come tanti)
Ho posto una domanda ai lettori e adesso attendo con pazienza le risposte. Tuttavia, è molto più onesto che faccia un breve esempio di ciò che vorrei fare e di come lo vorrei fare. Ho scelto la massa, una delle grandezze fisiche più "democratiche" che esistano. Solo un piccolo antipasto, tanto per valutare la "fame"....
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Re: La massa (un esempio come tanti)
Re: La massa (un esempio come tanti)
Re: La massa (un esempio come tanti)
che dire di più........ PERFETTO.
Re: La massa (un esempio come tanti)
Re: La massa (un esempio come tanti)
Se scriverai un libro così sarà il libro dei miei sogni
Re: La massa (un esempio come tanti)
La natura è semplice, e va spiegata semplicemente. Basta poco, che ce vò....;)
Continua a metterci poesia, Enzo. Vedrai che va....:cool:
Re: La massa (un esempio come tanti)
Come spiegazione "terra-terra" è efficace, non c'è che dire!:)
Diciamo che verso la fine fa una "impennata" verso il difficile di fronte alla quale, secondo me, il profano rimane un po' spiazzato: se da un lato accennare a leggi universali, pulsar e quant'altro può servire a stimolare la curiosità, dall'altro potrebbe portare ad una maggiore confusione.
Quello che voglio dire è di fare attenzione a mantenere la gradualità nella curva di difficoltà degli argomenti che si susseguono.
Spesso infatti mi è capitato, non solo leggendo testi ben più impegnativi, ma anche in ambiente accademico, che in una spiegazione si insistesse molto su premesse per certi versi magari anche banali, e poi in quattro parole si arrivasse alla conclusione in modo quasi improvviso e inaspettato, come se il divulgatore (o l'insegnate) avesse fretta di giungere alla conclusione essendosi accorto di aver perso troppo tempo sull'introduzione.
Ad titolo di esempio, la piuma e la palla di piombo che cadono alla stessa velocità, benché corretto, è troppo fuori dal senso comune per essere accettato, e relegare la semplificazione dell'assenza di aria ad una frasetta tra parentesi è un "salto" di astrazione troppo grande per il pubblico al quale sembrerebbe rivolto il libro (più calzante, forse, sarebbe il paragone tra una palla di cannone e una biglia di vetro). Allo stesso modo, non credo che citare il lobo di Roche in questo contesto serva davvero a facilitare la comprensione...
Ma mi rendo anche conto che questo è solo un assaggio e la versione completa sarà sicuramente più articolata.
In ogni caso l'approccio e sicuramente giusto e azzeccato, come d'altra parte lo è stato negli altri libri, ovvero quello di "umanizzare" e portare ad una dimensione "quotidiana" i fenomeni più remoti e imperscrutabili.
Re: La massa (un esempio come tanti)
io ad Ingegneria non ho mai sentito raccontare la massa in questa maniera...:shock:
non stonerebbe certo e ne trarrebbero vantaggio i malcapitati studenti, ma soprattutto i professori, che sono degli esseri sadici che non vedono l'ora di martoriare la platea con gli integrali curvilinei e le trasformate di Laplace...
permettetemi un ricordo positivo dei tempi che furono...
Terzo anno di Ingegneria, prima lezione di Calcolatori Elettronici...era il 1975 e di calcolatori non se ne vedevano certo in giro, giusto all'università, alla NASA e da poche altre parti...
il Prof. Ercoli, dovendo introdurre la notazione binaria tanto cara ai computer, l'ha presa alla larga, iniziando dai numeri naturali: ha esordito dicendo (e contemporaneamente scrivendo sulla lavagnona) "I numeri naturali sono uno... due... tre..." e tutti noi (eravamo più di 250...) in coro "quattro... cinque... sei..."
e lui, dopo averci lasciato fare : "ah allora li conoscete, perciò passiamo oltre"...
una mente davvero eccellente, le sue lezioni si seguivano molto bene anche se era un argomento ostico...
una perla rara... una pecora nera...
gli altri prof invece parevano robot quando spiegavano: se ti azzardavi a chiedere "scusi, non ho capito... potrebbe rispiegare?" di solito ripetevano il concetto esattamente con le stesse parole...:cry: e ne abbiamo le prove, dato che all'epoca si usava registrare le lezioni...
Re: La massa (un esempio come tanti)
Citazione:
Originariamente Scritto da
Pierluigi Panunzi
e ne abbiamo le prove, dato che all'epoca si usava registrare le lezioni...
anche oggi Pier...... anche oggi :hm:
il mio prof. di matematica ci faceva gli esempi con le sigarette quando ancora permettevano di fumare.... ;)
me sà che m'è sto a invecchià ?!:sad: