La formazione della vita è un evento miracoloso, che può avvenire solo su mondi speciali. Ma forse, per renderla possibile, oltre alla casa giusta occorre la collaborazione di tanti attori universali, vicini o lontani....
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La formazione della vita è un evento miracoloso, che può avvenire solo su mondi speciali. Ma forse, per renderla possibile, oltre alla casa giusta occorre la collaborazione di tanti attori universali, vicini o lontani....
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Molto bello e molto interessante. Una prima considerazione che mi viene in mente è che in questa maniera aumentano di molto le possibilità statistiche di nascita della vita. Invece dei 4 miliardi di anni della terra avremmo i 13,8 miliardi di anni dell'universo!
Quando cerchiamo vita nello spazio ci riferiamo implicitamente sempre a qualcosa di preciso: ovvero cerchiamo la vita, ma imponendo anche una precisa definizione di ciò deve essere ritenuto tale.
Abbiamo precisi criteri di ricerca: ad esempio cerchiamo le cellule, cerchiamo una chimica basata sul carbonio (al massimo sul silicio), cerchiamo tracce di amminoacidi e di acidi nucleici (DNA e RNA)...
Però ridotta all'osso la vita è una reazione chimica. Alla fine cerchiamo "cose" simili a noi... Ma forse (sicuramente) nello spazio esistono forme di vita (reazioni chimiche) che esulano completamente dalla nostra definizione di vita (che per ovvi motivi è molto restrittiva).
A livello pratico è comodo dire che un batterio è vivo mentre un virus no. Ma qual è il VERO confine tra mondo biologico e non?
Su altri mondi potrebbero esistere ecosistemi formati da cristalli che riproducono la loro struttura molecolare (come fanno il DNA e l'RNA).. Non dovrebbero anche questi essere considerati vita? ;)
Dark, è un invito a nozze per un ex cultore di fantascienza come me:biggrin:
No, voglio rimanere terra terra, mi basterebbe che si trovasse un DNA non proprio come quello di tutte le creature terrestri per gridare la miracolo. Già quando hanno trovato la vita sotto l'antartide ho sperato in una notizia del tipo: DNA di nuovo tipo per le creature sotto l'antartide. Poteva significare che non siamo soli nell'universo.
Ahah esatto: gli alieni sono anche sulla terra ;)
Basti pensare anche agli organismi che popolano le fumarole nere oppure a tutti i batteri estremofili. Addirittura esistono batteri che vivono nei reattori termonucleari.. se questi non sono alieni eheh
Comunque visto che tiri in ballo la fantascienza: sinceramente non ho una gran cultura al riguardo, ma l'unico scrittore di fantascienza che abbia mai letto è anche diventato uno dei miei più grandi ispiratori: parlo di H. P. Lovecraft. Lo conosci?
H. P. Lovecraft lo vedo più come scrittore di fanta horror che di fanta scienza. Ma ci può stare.... ;)
@DarknessLight evita di quotare sempre il messaggio precedente al tuo! ;)
Molto bello!Grazie!
@gaetano: DNA di nuovo tipo per le creature sotto l'antartide
sto leggendo un libro, Estinzione di James Rollins:si parla non di dna o rna ma xna. Il libro non è scientifico ma ha delle basi veritiere:http://www.lescienze.it/news/2012/04...al_dna-976757/
Molto interessante! Chissà se ci sono stati sviluppi.
Bellissima questa discussione! Sì in effetti, in quest'ottica siamo tutti alieni! Lo siamo comunque, a prescindere dalla panspermia. In fondo tutta la materia che ci compone è stata cucinata nelle stelle chissà dove...:) Grazie a tutti
Gli atomi dell tua mano sinistra possono essere stati prodotti in una stella esistita all'inizio dell'universo. Gli atomi della tua mano destra invece possono essere stati prodotti da un'altra stella che ha completato la sua esistenza solo qualche miliardo di anni fa dando origine al nostro Sole... Ma allora da dove veniamo?
Guardare le stelle alla fine è come guardare se stessi...
Sì sì grazie. Mi ha già spiegato Etruscastro.. ;)
Francesca, sono convinto che il legame che ci unisce non sia solo la comune origine della materia. Come suggerisce il tuo articolo è la materia diventata vita che ha fecondato l'universo. O crediamo alla creazione o altrimenti abbiamo bisogno di un laboratorio molto più grande della terra come può essere l'universo e un tempo molto più lungo di quello della terra perchè possa statisticamente avere, la vita, qualche possibilità di svilupparsi.
@Gaetano M., sono assolutamente d'accordo! Proprio per questo ho voluto approfondire queste teorie. Le trovo molto affascinanti e di grande ispirazione
C'è anche da notare che la vita non dovrebbe essere un fenomeno poi così raro!!! Certo, non abbiamo mai trovato nulla di vivo nel cosmo (a parte noi), ma quanto davvero abbiamo esplorato per poter affermare di conoscerlo?
è come se andassi sulle coste del pacifico e raccogliessi un bicchiere d'acqua e, non trovandovi pesci all'interno, concludessi: "nell'oceano non ci sono pesci". Sarebbe una follia!
Sicuramente esistono condizioni alle quali la vita sorge spontaneamente e anche con facilità: il punto però è che l'universo è immenso, quindi per quanto la vita possa essere favorita nel nostro universo, le distanze cosmiche rappresentano un limite invalicabile: potremmo non avere mai contatti con entità aliene, ma non è detto che siamo i soli nell'universo: anzi direi che è fortemente improbabile!
Bellissima l'analogia del bicchiere d'acqua del Pacifico! :)
Mi permetto una personale riflessione: l'unica cosa che non mi trova d'accordo sono le distanze invalicalibili. Non dobbiamo essere presuntuosi di sapere come pottrebbero essere evolute altre civiltà proiettando su di loro le nostre attuali conoscenze e di continuare a pensare che la luce sia davvero un limite invalicabile. Del resto l'universo non avrebbe nemmeno ragione di esistere. Meccanica quantistica insegna...... ;)
il libro di Daniele Gasparri dal titolo "ora il mondo saprà tutto" è avvincente. Se potete leggetelo , non si lega strettamente al titolo di questa discussione ma comunque parla di civiltà progredite in altri mondi e in altri tempi.