Osservatorio in terrazzo

[Sergio75]

Bel riparo, mi sa che copierò qualcosa da te!

p.s. bel tele...è un Mewlon?

[Dranzer]

Ciao Sergio75, il telescopio della foto è un Mewlon 250CR.

[Valerio Ricciardi]

ottimo lavoro, ma con lo scambio termico micidiale dei terrazzi come farai?

La soluzione è un secondo pavimento, leggero e sopra verniciato, dopo l'impregnante, di bianco, rialzato di 10 cm da quello originale; ed ovviamente aperto su tutti i lati. Di giorno, sotto il sole, il pavimento sottostante si scalda molto mano perché "sta sotto l'ombrellone"; tramontato il sole, lo scambio termico e gli IR da smaltire son mooolti di meno. La differenza, garantisco, è davvero vistosa.

Ho preso l'idea da un "doppio tetto ventilato" che mia moglie aveva sul suo Land Rover 109, che anche sotto il sole cocente non faceva sorprendentemente desiderare l'aria condizionata.

Su detto pavimento, con una sega a tazza attaccata al trapano praticherai tre fori in forma di triangolo equilatero all'altezza dei puntali delle zampe del tripode; ciò ti permetterà di realizzare un pavimento leggero e non necessariamente molto rigido, ed il telescopio appoggerà al più "attendibile come rigidezza" pavimento del terrazzo.

[Dranzer]

Ciao Valerio, Grazie per il suggerimento. In realtà ho già qualcosa del genere. Il terrazzo ha un doppio pavimento (isolamento termico) con una distanza fra piani di 5 cm è in mezzo (come un panino) 3 cm di materiale isolante. Ho forato il primo con una sega a tazza è ho poggiato i treppiedi sopra il vero tetto, facendo cosi ho guadagnato tantissimo in stabilità. Dopo, ho messo del prato sintetico sopra. In questo modo In meno di due ore se raggiunge l’equilibrio termico, certo sarebbe meglio farlo come dici tu, ma cosi vanno abbastanza bene, resta il grande problema di coloro che ci guardano da una città: il riscaldamento dei palazzi vicini! È difficile fare di più. Grazie nuovamente.

[blackstrat]

e quando le condizioni fossero favorevoli coprirla con una tenda per restare ai ripari dal vento e dalla luce. ........
Allegato 12301Allegato 12302Allegato 12303

Idea carina e semplice da realizzare, basta andare in un negozio di bricolage o giardinaggio.
Ma hai pensato di creare qualcosa di definitivo, come una postazione fissa dove poter lasciare telescopio, montatura, computer, e quant'altro? Qualcosa di chiuso e che offra protezione alla strumentazione anche in caso di pioggia?
Perchè la struttura sembra funzionale e anche gradevole anche da vedere, ma appena finisci la tua serata osservativa ti devi riportare tutto giù, no?

[Dranzer]

Struttura spezzata di una tromba marina! È non scherzo. Non la ricostruirò è troppo pericoloso con il vento che c'è qui.

[blackstrat]

Struttura spezzata di una tromba marina! È non scherzo. Non la ricostruirò è troppo pericoloso con il vento che c'è qui.

Beh, era poco più di un gazebo, cosa ti aspettavi? Se non sbaglio sei di Genova, e negli ultimi anni il clima impazzito vi ha tirato un paio di brutti scherzi.

Comunque, fossi in te non sarei così drastico. E' utile per le serate primaverili ed estive, 5 mesetti (maggio-settembre) in cui puoi avere un punto di appoggio con sedie e tavolini, ma ai primi freddi ti conviene smontare tutto prima che te lo smonti il temporale

[Valerio Ricciardi]

Uhm, spesso a fine agosto quando "si rompe il tempo" come dicono all'isola di Ponza è il momento in cui capitano le burrasche improvvise più violente.

Ho in mente una struttura non convenzionale a pareti abbattibili, quando ho tempo proverò a fare un modellino.

[Marcos64]

Concedetemi la battuta, ci ho messo qualche tempo a capire perche' i tetti sono fatti di pietra, in montagna. Parlando di edilizia rurale, ovviamente. La forza del vento e' impressionante, come quella dell'acqua o poco meno. Qualunque cosa si opponga al vento, deve avere ben solidi ancoraggi, di norma il doppio di quelli che pensi necessari.

[bertupg]

@Marcos64 sante parole!

In Val di Susa ne sappiamo qualcosa...