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Discussione: I lipidi ballerini

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    I lipidi ballerini

    I lipidi ballerini
    È la sera della gara di ballo più importante della stagione sulla nave da crociera Gaia. Dei simpatici omini chiamati lipidi dovranno affrontarsi per aggiudicarsi il titolo di campione.
    Le loro code non amano l’acqua, la evitano, e per farlo rivolgono al prezioso liquido la loro testa. Quest’ultima ci farebbe volentieri una nuotata.

    Comincia la sfida. I concorrenti sono tanti ma la sala è un po’ piccolina. I balli di coppia si sviluppano tra il caos totale e le code dei lipidi interagiscono unendosi ma si staccano dopo poco tempo.
    Ai lipidi piacciono i balli di gruppo.. Stare uno accanto all’altro, testa, contro testa.
    Ad un tratto un rumore. La nave sbanda. Ha urtato un iceberg ed è irrimediabilmente danneggiata. Bisogna abbandonarla. Non tutti i lipidi raggiungono la scialuppa di salvataggio. La maggior parte cade in acqua per effetto dell’inclinazione della nave. Orrore, le code non possono toccare l’acqua. Ed ecco la magia. I simpatici omini interagiscono uno affianco all’altro di testa formando uno strato. Se ne forma un altro. Le code dell’uno si trovano di fronte le code dell’altro e interagiscono. Si è formata una sfera di lipidi formata da due strati, uno interno e uno esterno. Sembrano trovarsi bene in acqua formando questa struttura. Anche l’interno dello strato più interno sta bene nonostante abbia inglobato acqua. D’altronde alle teste piace nuotare. È fu cosi che nacque la sferula, l’antenata della membrana e dunque della cellula.


    Ho raccontato in modo fantasioso la nascita di una membrana, che è poi il preludio della nascita della prima cellula. Al di là della storiella, inventata, il meccanismo con cui si formò la primitiva membrana è proprio questo: in presenza di acqua, i lipidi tendono a formare questa sfera. Le teste interagiscono l’una affianco all’altra, formando uno strato. Questo strato si unisce ad un altro perché le code dell’uno interagiscono con le code dell’altro formando la struttura sferica: la sferula (la membrana primitiva).

    doppiostrato.gifstrato lipidi.gifsfera.gif
    (le immagini sono fatte completamente da me ecco perchè sono brutte )


    Chiudendosi in sfera questa sferula inglobava di tutto, liquidi e anche molecole organiche importanti come amminoacidi (precursori delle proteine) e nucleotidi (precursori degli acidi nucleici). Le sferule potevano fondarsi quando entravano in contatto, un pò come quando si scontrano due galassie. Il contenuto dell’una quindi si mischiava con il contenuto dell’altra, favorendo interazioni tra vari tipi di molecole. Qui avrebbero trovato rifugio dalle perturbazioni esterne e prima o poi avrebbero costruito qualcosa di importante, Dna e proteine, grazie alle quali questa sferula ora era in grado di replicarsi e produrre energia per mantenersi tale. Era nata la prima cellula. Era nata la vita.

    Che senso ha questo racconto con l’esobiologia?
    Capire come la prima cellula sia nata, può farci riflettere su quali sono le difficoltà della formazione del vivente. I lipidi hanno un'estrema facilità a rinchiudersi e formare l’involucro caratteristico della cellula in presenza di acqua: la membrana cellulare. È molto importante perché fornisce una barriera con l’ambiente esterno. Una barriera tuttavia non insuperabile ma selettiva, che lascia passare alcune cose e ne blocca delle altre. Il fatto che le sferule si fondino tra loro è importante per l’interazione di tante molecole differenti. Prima o poi da queste interazioni sarebbe dovuto nascere qualcosa di buono. Ed è ciò che è successo.

    Ancor più del dna, quindi, la membrana ha avuto un’importanza cruciale nell’origine della vita. Poi essa è andata sofisticandosi con l’aggiunta di proteine e anche di carboidrati per far compagnia ai lipidi.

    Lode ai lipidi dunque!!!
    Ultima modifica di peppe; 09-05-2012 alle 11:55
    "Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana...ma non sono sicuro della prima!" (Albert Einstein)

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