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29-05-2013, 11:14 #11
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29-05-2013, 11:32 #12
Re: Etna: parossismi, tremori e boati. C'è da preoccuparsi?
Quasi affacciate ai margini della Solfatara, nelle more nei primi anni '80 son state costruite leggiadramente addirittura case popolari, fra la soddisfazione [anche economica] della classe politica locale e il plauso (sotto forma di entusiastici voti di ritorno) della popolazione locale.
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29-05-2013, 11:33 #13
Re: Etna: parossismi, tremori e boati. C'è da preoccuparsi?
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29-05-2013, 12:01 #14
Re: Etna: parossismi, tremori e boati. C'è da preoccuparsi?
Svelo, lo sai che solitamente adoro quello che scrivi, ma stavolta mi trovi in disaccordo. Questa polemica mi pare francamente fine a se stessa.
Posso capire che in quanto residente tu ti senta tirata in ballo (anche se non mi pare che sia stato in alcun modo offensivo quello che ha scritto valerio....se avesse fatto lo stesso riguardo a chi, qua dalle mie parti costruisce sui letti dei fiumi sarei stato daccordissimo con lui), ma in tutta sincerità mi pare che cio che é stato scritto sia oggettivamente corretto.
Ora stiamo scrivendo di quella zona, ma ovviamente potremmo girarla anche ad altre e se qualcuno denunciasse i comportamenti errati di chi sta dalle mie parti (e ce ne sono eccome!), non mi sentirei offeso....anzi sarei orgoglioso di dire che io personalmente condivido le critiche e mi comporto di conseguenza.
D'altra parte se così non fosse la situazione sarebbe differente no?
L'orgoglio sarebbe meglio usarlo per le cose di cui veramente possiamo essere fieri, non a prescindere.
Dai, non leggiamo tra le righe offese che non ci sono, e manteniamo la discussione centrata sui fenomeni (molto affascinanti, tra l'altro) che anche Valerio ha contribuito a chiarire...
Come diceva il buon Costanzo.......State BBBBoni!!!
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29-05-2013, 12:24 #15
Re: Etna: parossismi, tremori e boati. C'è da preoccuparsi?
Caro Andrea, anch'io, lo sai, apprezzo molto i tuoi commenti (ti ho anche dato punti reputazione) e sono d'accordo col tuo discorso e con ciò che dice Valerio, ma, se devo essere sincera, non mi è piaciuta questa frase
(anche per la mentalità locale di base che quanto al rapporto con regole e pianificazione è quel che è).
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29-05-2013, 13:08 #16
Re: Etna: parossismi, tremori e boati. C'è da preoccuparsi?
L'ho capito ed é comprensibile Ma non mi pare proprio il caso. Caso mai dovremmo scrivere i "soliti esseri umani" visto che, purtroppo, in genere é un problema di mentalità(e cioé la mancanza di prospettiva e il tutto, subito e che costi anche poco!) che si presenta un po ovunque(se vuoi legato a problematiche diverse dall'abusivismo, ma il concetto non cambia). Io ne sono consapevole e non mi offendo, anzi cerco nel mio piccolo di dare sempre il buon esempio (passando il più delle volte come un rompiballe...purtroppo!).
Nel caso si stava scrivendo della tua zona(quindi per forza si deve parlare di popolazione e amministratori locali), ma potremmo girarla pressoché a tutte in un modo o nell'altro.
Insomma, mi pare che ormai siamo talmente immersi nel clima del conflitto nord sud est ovest su e giu che lo vediamo spuntare anche quando non dovrebbe.
Dai, che se ci mettiamo a discutere di queste cose anche quando non dovremmo facciamo solo l'interesse di chi vuole continuare a fare in modo che esistano(e tra l'altro é OT....il fulmine divino di Stefano potrebbe caderci tra capa e collo da un momento all'altro!!!)
Edit : perdona l'abuso di parentesi.....ma mi piacciono tantoUltima modifica di Andrea I.; 29-05-2013 alle 13:23
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29-05-2013, 18:10 #17
Re: Etna: parossismi, tremori e boati. C'è da preoccuparsi?
INQUINAMENTO LUMINOSO - segnala impianti illegali nel territorio laziale, protetto dalla L.R. n. 23/2000: www.laziostellato.org
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29-05-2013, 19:25 #18
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Re: Etna: parossismi, tremori e boati. C'è da preoccuparsi?
Mi capita di andare a Napoli per lavoro circa 3 volte l'anno da una ventina d'anni, quindi ritengo di conoscere un po' i luoghi, Bacoli, Cuma, Monte Procida Sant'Agata tra i due Golfi, Monte Faito Vesuvio, ci sono stato innumerevoli volte, in questa stagione poi un tripudio di colori! Mi piacciono i luoghi e la gente che ci vive. Purtroppo, come molti posti di mare con montagne intorno corrono il rischio di essere sovraffollati. Questo è il grosso problema. Ogni tanto dall'Alenia punto gli occhi su monte Somma, al pomeriggio bruno e "minaccioso". Il Vesuvio come i Campi Flegrei sono i due vulcani più controllati in Europa. Quello che mi preoccupa è il breve lasso di tempo che intercorre dai primi preavvisi al possibile cataclisma. Tra tutte le persone preposte per dare l'avviso chi è che si prende la responsabilità di lanciare l'allarme di evacuazione, ben sapendo che già l'evacuazione da farsi entro 2 giorni sarebbe una catastrofe? Spostare qualcosa come alcune centinaia di migliaia di persone in preda al panico non è uno scherzo. Considerando poi che potrebbe essere un falso segnale! So che qualche hanno fa è stato fatta una simulazione, ma è stata presa come una gita fuori porta... Forse la gioia per la vita che contraddistingue i Napoletani, e che ce li fa amare tanto è proprio dovuta alla presenza del Vesuvio...
Più che dare risposte sensate, una mente scientifica formula domande sensate (C.L.Strauss)
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29-05-2013, 20:29 #19
Re: Etna: parossismi, tremori e boati. C'è da preoccuparsi?
Nessuna grande città d'Italia potrebbe, temo, essere evacuata in un paio di giorni.
E' un problema anche di viabilità; e di avversione all'organizzazione disciplinata che è assai comune in tutti i popoli latini. Noi italiani siamo solo un po' esagerati in questo.
Nel caso di parossismi del disordine autogestito come Napoli, Roma o Palermo, la caotica crescita di periferie senza regole né progetto mal si sposa con piani che dovrebbero saper valutare come dividere i flussi, dovrebbero mettere ciascuno in grado di sapere prima lui e la sua famiglia in quale direzione debbono andare, in modo da non avere strade secondarie semilibere e file interminabili su ogni tangenziale o casello di autostrada...
Una evacuazione avrebbe il costo sociale di un gran numero di morti, anche se tentata con criterio.
L'autorità rappresentante del Governo sul territorio è il Prefetto.
A lui spetterebbe di dar l'ordine. Con i saccheggi, le scene di panico, gli sciacallaggi, le morti per infarto nelle persone cardiopatiche che conseguono.
Potrebbe l'Osservatorio Vesuviano affermare, nonostante l'amletica scienza della previsione vulcanologica abbia compiuto passi da gigante, con adeguata certezza un prossimo evento entro 48-72 ore? Ne dubito. Nel caso del St. Helens ci si riuscì, ma sempre lasciando un alea di 50 ore rispetto al "time zero" che si ipotizzava.
I vulcanologi mai potrebbero dire "Sicuramente entro due tre giorni qua viene giù tutto", ma al massimo "Tutto lascia presagire un evento anche catastrofico a brevissimo termine, il massimo di probabilità se il trend di evoluzione dei precursori che vediamo dai nostri dati continua come sembra... fra una quarantina di ore".
"Fra quaranta ore?" "No, fra una quarantina di ore con una 'forbice' di almeno trenta". "Ma è sicuro che salta tutto?" "Sicuro non è mai nulla, finché non accade, mica è una marea" (ovvio).
Quale Prefetto accetterebbe il rischio che, poi, magari l'evento si verificasse, ma dopo tre settimane, quando come niente la popolazione avesse iniziato contro ogni ordine pubblico a rientrare nelle case, magari per fare "un secondo viaggio" con altri beni personali da voler salvare?
Quale Prefetto accetterebbe a cuor leggero i costi sociali certi di una evacuazione a fronte di un onesto, anche se accurato, "molto probabile, altissimo rischio"? Lutti praticamente certi anche se magari in numero limitato, danni immensi al tessuto sociale a fronte di una quasi-certezza?
E se poi non succede nulla, per quattro mesi? Interrogazioni parlamentari, grillini che chiedono di montare il patibolo, l'opposizione che chiede le dimissioni del sindaco di turno e le elezioni comunali anticipate contando magari di ribaltare cavalcando l'onda dello scontento l'ultimo risultato elettorale...
E' una bruttissima grana solo l'idea, io mai vorrei far parte di chi dovesse studiare un piano di evacuazione. Ogni volta che vado giù, ne ho sempre più la sensazione. Già Catania o Misterbianco è diverso: Catania è qui, il vulcano immenso, potente, relativamente calmo, è laggiù. Non sei spalmato sul vulcano. Se parte uan colata basaltica che poi alla fine si porta via Zafferana Etnea in toto, se ci scappa il morto è probabilmente un turista cretino che voleva fare la foto del secolo.
Ma il Golfo di Napoli è tutto iperantropizzato. Le strade son restate spesso quelle che erano adeguate al traffico quando il costruito era nemmeno il 30% dell'attuale.INQUINAMENTO LUMINOSO - segnala impianti illegali nel territorio laziale, protetto dalla L.R. n. 23/2000: www.laziostellato.org
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29-05-2013, 21:01 #20
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Re: Etna: parossismi, tremori e boati. C'è da preoccuparsi?
Ultima modifica di etruscastro; 30-05-2013 alle 06:55 Motivo: non quotare per intero il messaggio immediatamente precedente!
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