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  1. #11
    Nana Rossa L'avatar di Japponiglio
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    Re: Pian dell'Armā 16 Dicembe 2017

    Ma no, secondo me l'han spostata.
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  2. #12
    Nana Rossa L'avatar di Japponiglio
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    Re: Pian dell'Armā 16 Dicembe 2017

    ...

    NGC 2129 [OC GEM VM 6.7 SB -]
    A 3/4 di grado ad W di 1 Geminorum, questo piccolo ammasso mi regala poche soddisfazioni. E' molto piccolo, circa 4', e composto da poche stelle: 2 principali, 8 o 9 minori e qualcuna infima da distolta. Le due stelle principali fanno parte di due collane di stelle, parallele, e ne rappresentano la gemma centrale. Questi asterismi rettilinei, infatti, hanno le due stelle di maggior calibro al centro. E' senza lode né infamia, nulla di particolare ma comunque apprezzabile, per piccino e povero che sia.

    NGC 2266 [OC GEM VM 9.5 SB -]
    Risalendo il corpo di Castore, verso la cintola, questo ammasso č decisamente pių soddisfacente del precedente NGC 2129. Si trova ad 1° e 50' a N di Mebsuta, in direzione di Theta Geminorum, da cui, perō, risulta molto lontano. L'OC č un finissimo insieme di stelline puntiformi, manco fossero grani di zucchero, elegantemente contenute all'interno di un asterismo triangolare composto da 3 stelle di magnitudine significativamente maggiore. La miglior visione l'ho avuta a 108.8x e 277x. L'oggetto č molto, molto concentrato, abbastanza luminoso ed omogeneo. Il triangolo "contenitivo" č formato da HD 262551, HD 48175, HD 262273 ed il suo contenuto, l'ammasso, č anch'esso triangolare, racchiuso in questa sorta di scatoletta, pur avendo apici ed angoli diversi rispetto al contenitore. Sono, di fatto, un asterismo triangolare che contiene un ammasso triangolare. Carino e peculiare. Uno di quelli da mostrare agli amici.

    NGC 2304 [OC GEM VM 10 SB -]
    Cercato, ma non trovato (l'avrei poi trovato ed osservato la settimana dopo, al Sempione). I miei appunti citano 'KO, troppo rumore di fondo, non riconoscibile'. L'ammasso č debole, piccolo e disomogeneo e, sfortuna sua, giace in una zona ricca di stelle. Per oggi, mi č sfuggito.

    NGC 2355 [OC GEM VM 9.7]
    L'oggetto si trova facilmente prolungando il segmento a partire da Wasat e passante per Alkibash di circa la metā della distanza che intercorre tra i due astri. La visione migliore la ottengo a 14mm, 108.8x. L'ammasso č abbastanza contenuto in dimensioni, irregolare e poco luminoso. Si compone di una 10na di stelle principali e circa il doppio di componenti secondarie. Sono riconoscibili alcuni asterimi a trapezio, triangolo o lineari. L'unica, vera, regina del campo č TYC 0775-0997-1. Tutt'attorno, la zona č molto ricca di astri, diminuendo l'impatto e l'importanza visiva di questa modesta aggregazione.

    NGC 2372 NGC 2371 [PN GEM VM 11.2 SB 10.5]
    Ohh. E qui, l'effetto WOW!
    La planetaria si trova dove i Gemelli si danno la mano. E' facile puntarla immaginando un triangolo isoscele avente, come base, le stelle Castore e Tau Geminorum. Il vertice, verso la mano di Polluce, č proprio questo oggetto. A 58.6x, con filtro OIII, noto subito che ci sia qualcosa di peculiare ed irregolare, lė tra le stelle. L'oggetto č ancora piccino ma traspare la sua certa natura non stellare. A 277x, sempre con filtro OIII, l'oggetto č una goduria. Anzi, gli oggetti. La planetaria, infatti, č composta da due lobi a cui sono stati assegnati due diversi numeri del catalogo NGC. I due lobi si manifestano come due sfere leggermente schiacciate, con, nel giunto di congiunzione, la nana bianca che compare in distolta. Le due sfere sono disposte sull' asse NE-SW e mi appaiono identiche. La schiacciatura č proprio in direzione dell'asse, come se fosse un 8 a cui č stata applicata della compressione sull'asse verticale. Tre le due componenti noto una sottilissima banda scura, interrotta dalla nana che, come giā detto, vedo e non vedo. Attorno all'oggetto non noto altri dettagli e non vedo nulla degli strati periferici, pių lontani, che l'indomani avrei notato in fotografia. L'oggetto č stato davvero sorprendente e piacevole da osservare, spero di avere il tempo di rigodermelo appena possibile, magari anche in maggiori diametri e a maggior ingrandimenti. Oltre al 9mm mi serve una barlow.

    NGC 2392 [PN GEM VM 8.6 SB 6.8]
    A SE di Wasat, a poco pių di 2° dalla cintola di Polluce, punto la Heskimo. La nebulosa giace nel punto in cui si intersecano due linee: quella passante per Al Kirkab e Alkibash e quella passante da Mebsuta e Wasat. A 58.6x, come per la precedente nebulosa, mi accorgo che ci sia un oggetto molto luminoso di natura non stellare, seppur dalle ridotte dimensioni. A 277x si presenta ancora estremamente lucente, quasi perfettamente tonda. L'effetto č quella di una astro-fotografia sovraesposta, dove nella luce si perdono tutti i dettagli. Probabilmente, salendo di ingrandimenti, perderei quel tanto di luce necessario a far trasparire peculiaritā che ben ho in mente di quell'oggetto ma che, stasera, sono totalmente invisibili, coperte da fitta e densa luce biancastra. Sicuramente da investigare di nuovo a maggiori ingrandimenti (quando avrō la barlow). L'effetto finale č quello di una goccia di tinta bianca lasciata cadere per sbaglio e seccata su una piastrella nera.

    Sono le 2:20, S.Q.M. L medio 21, -5°. Prosegue il tour dei Gemelli.

    NGC 2395 [OC GEM VM 8.5 SB -]
    L'ammasso si trova nei pressi del ginocchio di Polluce, a 3° 40' da Alkibash, avendo cura di creare un segmento che, da quest'ultimo, abbia un'inclinazione parallela a quella delle due stelle del Cane Maggiore, poco pių a S. L'ammasso appare sparso e mi colpisce una corrente di stelle sinusoidale, di circa 20 astri. A SE spicca un asterismo di 3 stelle leggermente pių vistose delle altre, per dimensione e magnitudine. Nello stesso campo visivo, ma non me ne sarei accorto senza l'utilizzo del filtro UHC ed OIII, la Medusa Nebula, A 21, che, a 108.8x regala una catena di stelle che, da SW, prosegue verso NE. Questa catenella funge da limite per i resti della nebulosa che sono osservabili ad E di queste stelle. Un variegato arco spezzato di filamenti č ben visibile, in tutta la sua meraviglia, in tutta la zona. Mi ricorda la Velo ed č composto da due blocchi principali. Il primo, pių piccolo, a SW. Uno gnoccone di luce, filamentoso, che assume un vago aspetto curvilineo. Procedendo, verso E, si assottiglia e spegne per poi riaccendersi nel secondo lembo dell'arco, quello a NE, molto pių esteso, sfilacciato, complesso. E' molto pių largo, si estende dalla periferia verso la nana centrale (all'interno del disco di gas della planetaria ci sono moltissime stelle e diverse sono in una posizione tale da farmi ipotizzare essere la nana, ma non ne sono affatto certo). In corrispondenza di TYC 0776-1339-1 quel lenzuolo semitrasparente e stropicciato si divide ulteriormente, creando una forma, vagamente, ad Y. Oggetto spettacolare da indagare nuovamente.

    NGC 2420 [OC GEM VM 8.3 SB -]
    Per trovare l'ammasso č sufficiente immaginarlo come quarto vertice di un trapezio isoscele avente, come altri 3 vertici, la cinta, il petto e la mano destra di Polluce. L'ammasso č molto bello, compatto, concentrato, soprattutto nella zona centrale. Attorno a lui, una manciata di stelle luminose fanno da cornice. La zona centrale č davvero interessante, fitta di piccole stelline una accanto alle altre. L'ho trovato simile ad un globulare povero in stelle ed in via di sfaldamento. L'esperienza migliore l'ho vissuta a 108.8x e, negli appunti, annoto: '20 stelle principali pių una base di stelle fini e finissime'. E' un oggetto interessante e rilassante, lo osserverō, di sicuro, nuovamente.

    Essendomi sfuggito NGC 2304 non posso, purtroppo, eliminare il Gemelli dalla mia lista, ma, confidente che lo farō al prossimo novilunio (e cosė sarā, in effetti), passo al possimo obiettivo: il Leone.

    continua...
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  3. #13
    SuperGigante L'avatar di Gitt
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    Re: Pian dell'Armā 16 Dicembe 2017

    Ho letto fino a qui e sono affascinato dal resoconto di certi oggetti: le tue descrizioni colpiscono pių di molte fotografie!

    Attendo la fine del report prima di inserire altri commenti, ma permettimi fin da subito di ringraziarti per la compagnia in una serata memorabile e di farti i miei complimenti per le tue note ricchissime di dettagli.
    Dobson RPAstro 16"/f4,5 | Oculari: Hyperion 21/68°, ES 14-11-8,8-6,7/82°, Planetary ED 5-3,2/60° | Barlow: Meade APO 140 2x | Filtri: Astronomik UHC e O-III

  4. #14
    Nana Rossa L'avatar di Japponiglio
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    Re: Pian dell'Armā 16 Dicembe 2017

    Grazie a te Gitt, tu, e gli altri, siete stati degli ottimi compagni di osservazione! Altro che starparty di fotografi Peccato non averti avuto al Sempione.

    Grazie anche per gli apprezzamenti ai miei report. Ci metto l'anima sia quando osservo che quando descrivo. Pensa che le prime volte non scrivevo nulla "tanto mi ricordo tutto", mi dicevo... ora mi rimangono solo vaghi ricordi di emozioni sfumate. Da quando mi son reso conto di questa grave mancanza, annoto e descrivo tutto, sia l'oggetto, che l'emozione, le ipotesi ed eventuali conferme o smentite del giorno successivo. E' un esercizio che trovo fondamentale. In pių, beh, la condivisione č estremamente proficua nel nostro campo. Ogni report, per me, č fonte di ispirazione e curiositā.
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  5. #15
    Nana Rossa L'avatar di Japponiglio
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    Re: Pian dell'Armā 16 Dicembe 2017

    ...

    M65 [GX LEO VM 9.3 SB 12.8]
    Sono emozionato. Punto il Leone a telescopio per la prima volta. M65 č semplicissimo da puntare, č sulla gamba posteriore sinistra del felino, esattamente a metā tra Cheratan e Iota Leonis. Punto, e non credo ai miei occhi. OK, lo so, sono le emozioni delle prime volte, ma.. oh, dovrō pur iniziare, no? Non una, non due, ben tre galassie nello stesso campo visivo, sia a 58.6x che 108.8x (qui, servono tutti i 100°). Che meraviglia! Quanta abbondanza e che luce! Le tre galassie sono M65, M66 ed NGC 3628. Tre piccioni con un red dot. I tre DSO disegnano un triangolo isoscele ben allungato, per base ha i due oggetti Messier, ad W M65 e a S M66. NGC 3628 č a circa 35' da loro, a NE. La visione č a dir poco spettacolare, poetica, evocativa. Un'epifania di luce, tre oggetti, tutti lė, tutti per me e tutti diversi! Vengo preso dal panico, non so quale osservare, da dove iniziare la mia vivisezione fotonica! M66 č, forse, la pių peculiare ed appariscente. Il bulge č molto luminoso ed ellissoidale. E' curiosamente posizionato su un asse diverso rispetto a quello su cui si sviluppa la luminositā del resto dell'oggetto, come se ci fosse una sorta di deformitā assiale. Noto estremamente chiaro e vigoroso il braccio S, che si estende di parecchio, andando a raddoppiare le dimensioni che l'oggetto avrebbe (e sarebbe, cosė, ellissoidale) se non fosse visibile. Mi sarei aspettato della simmetria, un altro braccio, a N, che invece manca quasi del tutto. In distolta, infatti, noto del bagliore amorfo proprio dove dovrebbe staccarsi dal bulge, dandomi un indizio, una possibile indicazione della sua mesta presenza. La galassia č a dir poco stupenda, da perdercisi ad ogni ingrandimento a me disponibile, senza rinunciare, almeno ai due minori, il colpo d'occhio dell'intero tripletto. Sono presenti alcune stelle di fondo e, nelle vicinanze, delle biglie prepotenti che formano asterismi rettilinei e qualche archetto. Immagino che la sua forma derivi dall'interazione con le altre due galassie e che la sua morfologia iniziale non fosse quella a noi visibile, ora. Tra il bulge ed il braccio visibile riesco ad osservare, senza troppa fatica, una porzione in cui la luminositā, tra braccio e centro galattico, non sia omogenea, come se, in quello spazio, gravitassero delle polveri oscure. Anche il braccio, a dire il vero, non presenta una luminositā del tutto omogenea nel suo percorso. M65 risulta pių piccola ed assottigliata, con un bulge lungo e luminoso. La galassia si presenta di forma ellissoidale e noto delle leggere imperfezioni nella regolaritā geometrica del bulge e della zona a S. Non riesco a distinguere chiaramente di cosa si tratti, ma il degradare della luce, che mi sarei aspettato omogeneo, risulta leggermente irregolare nella zona periferica, a S. In distolta questo effetto lo si nota meglio, ma rimane qualcosa da indagare ad ingrandimenti maggiori. A 277x la luce dell'oggetto era ancora sufficiente ad analizzarne i dettagli, ma ho come l'impressione che mi sia sfuggito qualcosa. La galassia, ad ogni modo, č davvero notevole. La terza, e meno prorompete, č NGC 3628 che si presenta come un lungo spadone, ancora pių sottile ed affusolato rispetto ad M65, con una chiara, e leggermente disassata, banda scura passante per tutta la zona periferica rivolta verso di noi. Mi ricorda NGC 891, ma senza il bulge "a pallina". L'oggetto č peculiare e davvero bello, intenso, intriso di dettagli che, in distolta, si percepiscono appena, con il mio diametro. La banda scura, nel punto in cui si sovrappone al bulge, lascia trasparire degli amorfismi, dei chiari scuri, degli piccoli gnochetti di materia pece. Credo sia una di quelle galassie che a diametri importanti possa regalare ulteriori emozioni. Il terzetto č una visione celestiale, equilibrata, interessantissima. Un fuoco d'artificio.

    M105 [GX LEO VM 9.3 SB 12.8]
    Ancora con l'adrenalina che pompa nel sangue, cerco e punto un'altra galssia. M105 giace sul segmento che collega Cheratan con Theta Hydrae, ad esattamente 7° dalla prima. Ed eccola! Eccole! Un altro, stupendo, tripletto! M105, NGC 3373 e NGC 3371. La prima č la pių luminosa, ad W. Sembra un coriandolo di luce, un disco leggermente schiacciato, un'ellisse quasi circolare, con un bulge dirompente, enorme, luminosisimo, contrapposto a ben poca luce nelle zone periferiche: una vera e propria galassia ellittica. Mi ricorda un occhio, un faro, č davvero impossibile farsela sfuggire. A E di questo gigante, giace NGC 3371, oblunga sull'asse E-W, anch'essa con un bulge vivace e luminoso. Ha un comportamento e peculiaritā simili alla precedente, non noto bracci o irregolaritā, č monotona, nella sua bellezza. Anch'essa ellissoidale, disegna, con la terza, un triangolo galattico che rimane ben visibile al centro dei 100° del mio oculare 5.5mm, a 277x. La visione migliore, per luce e colpo d'occhio, ce l'ho a 108.8x. La terza, molto meno luminosa e pių timida delle altre, mi appare chiaramente in distolta e, tenue, in diretta. Rimane a S delle altre due galassie, č elongata e sembra puntare M105. E' un oggetto chiaramente diverso rispetto alle precedenti due, mostra delle irregolaritā, non presenta quel chiarore omogeneo e diffuso, quel batuffolo monotono delle precedenti. Scoprirō, l'indomani, essere a spirale. Purtroppo non ho avuto modo di vederne particolari dettagli oltre ad una percepita irregolaritā delle zone periferiche.

    M96 [GX LEO VM 9.3 SB 13.1]
    Decentrando il precedente trio, a S ecco comparire la stupenda M96 accompagnata, ad W, da M95. Quanta abbondanza, č un tripudio di galassie! La prima appare di forma ellissoidale, con un bulge ben definito, una luminosa parte periferica (che l'indomani avrei capito essere dei bracci molto stretti) ed una sorta di alone che si perde, velocemente, nel buio (la vera e propria parte periferica del disco galattico, ma l'avrei capito solo dalle fotografie). L'oggetto č leggermente allungato (rapporto 2:1) sull'asse NW-SE e, sull'apice SE, noto in distolta una leggera irregolaritā luminosa che non riesco ad investigare in diretta. Ha retto, senza problemi, i 277x. M95 č una cosa mai vista. Rimango allibito. Mi sembra Saturno inscritto in una planetaria. In distolta noto chiaramente un bel bulge discoidale, regolare, ed una zona a lui attorno chiara ed oblunga, rapporto 1:5. Il tutto arricchito da una circonferenza che incastona quanto al suo interno. Questa sorta di bolla č decorata con delle debolissime ali nebulose che, da quest'ultima, si perdono velocemente nello spazio lė attorno. All'interno di questa specie di planetaria, sono visibili zone pių scure in corrispondenza della parte priva della luminositā prodotta dalla parte centrale oblunga. Oggetto davvero complicato, in quanto composto da diversi e concentrici dettagli. L'indomani, guardando astro-fotografie, avrei capito che quella meraviglia fosse una galassia a spirale barrata. Davvero, davvero, davvero bella e non vedo l'ora di rigustarmela con il senno, l'esperienza e le informazioni "di poi". Purtroppo ad alti ingrandimenti inizia a perdere luce, sono assolutamente curioso di puntarla con il 18" di @Salvatore, appena possibile.

    Sono le 3 passate, temperatura, vento ed umiditā stabili rispetto ai precedenti valori registrati. La stanchezza, perō, inizia a farsi sentire ed alcuni dei miei compagni si sono giā defilati, chi in albergo, chi in auto, a ronfare tranquilli, memori di quei bagliori ed a digerire la scorpacciata di luce. Io ho in circolo troppa adrenalina per fermarmi, sorprese e stupore mi tengono sveglio e riscaldano, le galassie del Leone mi stanno regalando fotoni e caffeina, di mollare il sacco e tornare a casa, per ora, non se ne parla. E poi c'č @Ogu che scrive, punta, cerca, zitto zitto, continua. Non posso esser da meno!

    NGC 2903 [GX LEO VB 9 SB 13.6]
    Questo gioiellino si trova nel mento del felino, a circa 1° 30' a S di Lambda Leonis, pių o meno sul segmento che collega quest'ultima a Subra, la zampa destra dell'animale. L'oggetto č clamoroso. Grosso, lucente, definito, contrastato, molto, molto bello. Presenta una forma oblunga, ellissoidale, con un rapporto tra asse maggiore (disposto N-S) e minore di circa 3:1. La galassia č davvero luminosa, regge gli ingrandimenti spinti e si trova curiosamente inscritta all'interno di un asterismo triangolare che sembra voler far da cornice (composto da DBR 5, GSC 1409-1049 e GSC 1409-0892). Il bulge č luminoso, ellissoidale e schiacciato sull'asse maggiore. A N, dove mi sarei aspettato che la luce iniziasse a degradare linearmente, noto un primo degradamento, poi uno gnocchetto di luce e, ancora pių in lā, quel degradar lineare che non mi sarei aspettato esser interrotto da un bagliore anomalo. Non noto bracci o altre zone irregolari, se non un leggero amorfismo della zona periferica a SE. L'indomani avrei capito che quello gnocchetto luminoso fosse una zona di intensa formazione stellare all'interno di uno dei bracci: NGC 2905 e che l'amorfismo a SE coincidesse con una banda scura tra le spirali presenti in nella parte di disco rivolta verso di noi. Nel campo scopro di aver avuto altre due galassie, ma talmente infime e poco luminose da essere invisibili al mio strumento ed occhio. In fotografia si notano dei tenui bracci che si estendono di parecchio attorno al DSO. In visuale, con il mio diametro, erano invisibili. Essendo pių preparato, mi prefiggo una nuova osservazione dove cercherō di identificare qualche dettaglio dei bracci almeno nella zona pių luminosa attorno al bulge. La galassia č, ad ogni modo, estremamente piacevole, semplice da trovare e godere. Un facile bocconcino alla portata di strumenti sicuramente pių piccini del mio.

    continua...
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  6. #16
    Sole L'avatar di Mamete
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    Re: Pian dell'Armā 16 Dicembe 2017

    ...invidia ! anche per la passione oltre che per gli oggetti osservati , complimenti !


    Alessandro Curci

  7. #17
    Nana Rossa L'avatar di Japponiglio
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    Re: Pian dell'Armā 16 Dicembe 2017

    ...

    NGC 3227 [GX LEO VM 10.3 SB 13.4]
    Molto vicina ad Algieba (circa 50'), sul segmento che collega quest'ultima a Zesma, questa galassia mi ha incuriosito e tenuto occupato per una decina di minuti. Di dimensioni modeste, a 58.6x appare ben visibile al centro dell'oculare. Mi intriga quel diffuso amorfismo che, a maggior ingrandimenti (ha retto i 277x) si accentua. Appare allungata sull'asse N-S, con una proporzione tra assi di circa 4:1. Ciō che mi colpisce č che sembri un'arachide, ancora con il guscio. Ben visibili le due gobboline contenenti i semi. Sembra un 8 sbilenco, disegnato da un ubriaco, stretto, lungo, con questi due gnocconi ellissoidali che si sovrappongono. Tra i due rigonfiamenti c'č, pertanto, una sorta di strozzatura che li collega. Non noto bracci, sbavature, luminositā particolari se non questa strana macchia strozzata. Lė per lė, affascinato da questa forma peculiare, la bollo mentalmente come galassia irregolare e mi pregusto i dettagli che avrei visto, l'indomani, controllando le astro-fotografie. Altro che galassia irregolare! Controllando posizione e coordinate del prossimo obiettivo, NGC 2336, mi accorgo che quanto io abbia osservato fosse la sovrapposizione di questi due DSO! Altro che strozzatura, arachide e 8. Sono due oggetti, ben distinti, che, quantomeno in visuale e nel mio strumento, si fondono tra loro in un abbraccio di luce. La visione, ora, acquista ancor pių peso! Oggetti e binomio stupendi.

    NGC 3607 [GX LEO VM 9.9 SB 12.5]
    Tra le chiappe e la coda del Leone, a circa 2° 30' da Zosma, in direzione di Iota Leonis, incontro l'ennessimo gruppetto di galassie. Pancia mia, fatti capanna! E chi dorme pių?! A 58.6x individuo facilmente 3 componenti: NGC 3607, NGC 3608 leggermente a N (poco pių di 5') e, ad W, come se fosse l'apice di uno stretto ed alto triangolo isoscele avente per base i precedenti due DSO, ecco NGC 3599. La pių visibile delle 3 č NGC 3607. Anche 3608 non scherza, ma risulta essere leggermente pių piccina e, di conseguenza, meno luminosa. Entrambe presentano i tipici tratti delle galassie ellittiche: un bel bulge prepotente, largo e tondeggiante ed una limitata e poco luminosa zona periferica che, velocemente, degrada sul nero. Tutt'attorno ci sono alcune stelline che compongono un ben evidente trapezio isoscele (nei pressi di NGC 3607) e degli archetti tondeggianti. NGC 3599 č sensibilmente pių piccola e lontana rispetto alle altre due, che quasi si toccano. Ne osservo un bulge molto luminoso, un bel fiocchetto di luce con, attorno, una sorta di nebulositā ellissoidale. Se non l'avessi letto, non l'avrei mai detto che si trattasse di una galassia a spirale. Avrei scommesso fosse ellittica. Aumentando gli ingrandimenti, la sorpresa: a S di NGC 3607, a meno di 2' e mezzo da quest'ultima, compare, timida, NGC 3605. Prospetticamente circa 1/5 della sua compagna, appare ellissoidale, allungata sul'asse N-S con un rapporto di 3:1 tra gli assi. Il bulge č anch'esso allungato e la nebulositā galattica delle zone periferiche, date le dimensioni e tipologia (ellittica!), sono quasi impercettibili. Quattro pepite in una sola setacciata, un gran bottino!

    A questo punto mi rendo conto che io stia parlando da solo, borbottando pareri ed ipotesi, correndo al tavolino, scrivendo, prendendo appunti disordinati, concitati, tornando all'oculare, esclamando, sospirando. Il Leone mi ha decisamente colpito. @Ogu, invece, deve sopportare il mio starnazzare. La mia speranza č che sia talmente concentrato da non badare al mio razzolare attorno al telescopio come un gallo senza testa.

    NGC 3596 [GX LEO VM 11.78 SB -]
    La vedo sulla mappa e non resisto, ci provo, non era in lista. Questa galassia č posizionata tra le gambe posteriori del Felino, a circa 40' da Chertan. Facile da trovare, difficile da vedere. La luminositā superficiale č bassa e la presenza di Chertan nell'oculare, di certo, non aiuta. Provo a salire di ingrnadimenti per sfuggire alla stella, ma la luminositā crolla e perdo la galassia nel buio. Il DSO risulta, pertanto, poco visibile in diretta, sicuramente pių dettagliata in distolta. Non colgo alcun dettaglio, se non una chiazzetta circolare di luce con un bulge luminoso grosso circa 2/3 della lattiginositā che percepisco. Credo valga la pena indagarla a maggior ingrandimenti, senza stelle che sgomitano nell'oculare, ma con un maggior diametro, per poter spingere un po' di pių sulla sua giā scarsa luminositā superficiale.

    NGC 3626 [GX LEO VM 11 SB 12.6]
    A circa 2° 35' da Zosma, in direzione di Nu Virginis, questa piccola galassia rimane piacevolmente nello stesso campo delle precedenti NGC 3698 e 3607, a 58.6x. Aumentando gli ingrandimenti, per vedere cosa si nasconda dietro a quel chicco di riso lattiginoso, non noto un gran che. La galassia sembra ancora un chicco di riso, riesco, in distolta, a coglierne meglio le parti periferiche. Qui, dei leggeri e velati amorfismi mi lasciano ipotizzare che si tratti di una galassi a spirale. Le dimensioni contenute non mi hanno permesso di strappare altri segreti a quest'oggetto.

    Sono ormai le 4 abbondantemente passate e so che la nottata stia volgendo a termine. Mi aspetta un rientro diretto e chissā in che condizioni saranno quelle stradine dimenticate da Dio che ho fatto, prima, per arrivar qui. Al solito, arrivato il momento di smontare, pesto i piedi in terra come un bimbo e mi concedo qualche ultimo sfizio, un ultimo guizzo. Abbandono il Leone e mi dedico ad oggetti che, bassi, salgono ricordandomi quanto sia tardi.

    M51 [GX CVN VM 8.4 SB 12.9]
    Oh, la regina. E' ancora bassa, ma non volevo andarmene a casa senza una sbirciata. Apice di un triangolo equilatero (un po' schiacciato, in direzione dei Cani Venatici) avente per altri vertici Alkaid e 21 Canum Venaticorum, č sempre uno splendore. Giā a 58.6x č una meraviglia e man mano che salgo con gli ingrandimenti sbavo sul focheggiatore mentre ne ammiro le spire, il bulge, i bracci e quella stupenda sovrapposizione ed interferenza con NGC 5195. DI M51 si vedono chiaramente, come fosse un ideogramma, un geroglifico scolpito nel cielo, i due bracci che si arrotolano ed inseguono, fino ad arrivare, e coprire, la compagna. Quel rametto, quella sbuffata di polveri opache sopra la luminositā, accesa, di NGC 5195 sono qualcosa di realmente spettacolari. L'armonia e l'eleganza di questo binomio č pari all'equilibrio che ne traspare. Sono una visione deliziosa che approfondirō e ripeterō non appena possibile.

    M101 [GX UMA VM 7.9 SB 14.9]
    Beh, un cazzotto. E' bassa, č nell' IL, ma č comunque un bel cazzotto. E' il terzo vertice di un triangolo equilatero composto, anche, da Alkaid e Mizar, in direzione del Drago. E' enorme, discretamente luminosa. Riesco ad identificarne, a 108.8x, il braccio principale, quello pių visibile e luminoso, e, in distolta, la presenza e direzione degli altri. Noto dei chiari scuro, degli gnocchetti di luce, delle formazioni particolari, degli amorfismi. Insomma, č un oggetto troppo complesso (e basso!) per questa fine serata. Lo metto in lista per le prossime, dove lo vivisezionerō ed analizzerō manco fosse sotto ad un microscopio. Rimango talmente travolto dai dettagli e dal lavoro osservativo che deduco sia necessario che, negli appunti, annoto un "basso e troppa roba, ripianificare".

    M3 [GC CVN VM 6.3 SB 11]
    Lo aspettavo! Io adoro i globulari, l'ho giā detto, l'ho giā scritto e lo ripeto. Basso? Amen, č un globulare, č nei 650 (la lista che sto seguendo) e mi piace. Lo punto. Punto e basta. E' il primo globulare che io abbia mai visto, l'ho cercato e trovato a binocolo ormai 10 mesi fa, quando ancora stavo iniziando ed imparando, sulla neve in montagna. Insomma, č il mio compagno di merende, se č in zona un salutino glielo faccio sempre. M3 si trova tra Cor Caroli e Arturo, a circa metā tra i due, sul segmento che si incrocia con quello passante tra Beta Comae Berenices e Rho Bootis. Peccato che, a quella latitudine, non regga ingrandimenti spinti. Rinuncio al 277x e me lo godo, con tutti i suoi raggi, collane, correnti ed asterismi a 108.8x. L'ammasso č denso, luminoso, compatto ed omogeneo. E' bellissimo. Ne darō una descrizione degna del sentimento che provo per questo DSO non appena abbia la possibilitā di osservarlo, di nuovo, ben pių alto nel cielo notturno.

    M53 [GC COM VM 7.7 SB 12]
    Beh, son in zona, č un altro globulare... "che faccio, lascio?". M53 č sensibilmente pių piccino di M3, direi circa la metā. Ha un nucleo centrale molto brillante e denso ed una zona periferica meno ricca e variegata rispetto al precedente. Ciō nonostante, rimane un oggetto di tutto rispetto. Anche per lui, vale quanto prima. Oggi č solo un salutino, un high-five stellare. Ti aspetto.

    Sono ormai le 4.30, ora di smontare, caricare, salutare il buon @Ogu che, ultimo con me sul campo di battaglia, si č sicuramente meritato, anche lui, l'appellativo di startano, spartano stellare. Come lui, finito di caricare, mi dirigo a Nord, verso casa, ma non prima di aver appiccicato il mio adesivo sul cartello dell'Armā. Il navigatore mi ha fatto fare un'altra strada, ancor peggiore, con asfalto ancor pių sconnesso, ghiacciato, tra sassi, rami, buche e una decina di conigli che, arrivato in pianura, correvano nei campi brulli.

    Un'ottima serata, in cui ho scoperto un posto nuovo, incontrato nuovi amici, tutti estremamente validi (davvero, vi ringrazio di cuore, mi ha fatto piacere condividere con voi questa nottata). E' stata un'esperienza in cui ho messo in tasca una notevole e sostanziosa dose di soddisfazione ed emozioni, sono davvero contento.

    Prima di andarmene ho dato un'ultima occhiata a quel lembo di terra ghiacciata. Pochi metri quadrati che, negli anni, hanno regalato a chi li abbia calpestati infinite soddisfazioni ed adrenalina. Chissā quanti, calcando quel prato, han visto chissā quanto.
    Blog. Lightbridge 300-1524, ES 100° 5.5-9-14-25mm, UHC & OIII Astronomik, Nikon 10x50

  8. #18
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    Re: Pian dell'Armā 16 Dicembe 2017

    report perfetto, tanti dettagli, tanti oggetti osservati, molto fisico, nel senso che anche nel leggerlo ci si stanca piacevolmente immagino quindi a farlo, da qua grandi complimenti da parte mia.

    Citazione Originariamente Scritto da Japponiglio Visualizza Messaggio
    Triangolo ed Ariete completati e depennati dalla lista (in effetti, sono tra i pių poveri in quanto a DSO censiti).
    ce ne sono ce ne sono, fidati, io non li ho fatti tutti e sono a circa 100 DSO tra le due costellazioni!

  9. #19
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    Re: Pian dell'Armā 16 Dicembe 2017

    Report semplicemente astronomico. Descrizioni fantastiche, mi sono piaciute veramente tanto.
    Unica cosa che posso aggiungere č che anche per me M37 č il pių bello tra i tre dell'Auriga.

  10. #20
    Gigante L'avatar di Tucana
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    Re: Pian dell'Armā 16 Dicembe 2017

    Me lo sono gustato tutto con calma e a puntate vista la singolare pubblicazione a "feuilleton"; che dire, sei un bravissimo analista e riesci ad estrapolare un mare di dettagli dai singoli oggetti. I tuoi report vanno conservati bene e saranno ottimi spunti di confronto per le osservazioni future.
    Telescopi: Rifrattore, SW 102/500 Acro, SW ED 120/900 su HEQ 5 e CPC 1100 HD. Oculari: serie TS ED, ES 18-40mm, Luminos 23-31mm, Let 28mm e TSED 35mm: Filtri nebulari Astronomik.

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