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  1. #11
    Pianeta L'avatar di MARCELBERG
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    Re: L'inizio di tutto sembra più vicino


  2. #12
    Gigante L'avatar di Gaetano M.
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    Re: L'inizio di tutto sembra più vicino

    Enzo, bellissimo articolo.
    Vuoi dire che hanno trovato qualcosa a sostegno dell'universo ciclico?
    Mi sembra che anche Roger Penrose parli di qualcosa di simile: http://arxiv.org/abs/1011.3706 in un'altra università però. Concorrenza spietata!

  3. #13
    Nana Rossa L'avatar di Beppe
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    Re: L'inizio di tutto sembra più vicino

    1094 g/cm3 ??? credo che sia esploso!!! ogni tanto provo a mettermi i pantaloni di 10 anni fa e ho la prova concreta dell'espansione dell'universo..
    Più che dare risposte sensate, una mente scientifica formula domande sensate (C.L.Strauss)

  4. #14
    Meteora L'avatar di sunj
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    Re: L'inizio di tutto sembra più vicino

    Ciao a tutti.
    Articolo interessantissimo, cosmologia pura come piace a me
    Una domanda: qualcosa a che fare con la "no boundary proposal" di Hawking?

  5. #15
    Nana Bruna L'avatar di teto
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    Re: L'inizio di tutto sembra più vicino

    Se l'universo fosse ciclico il cosmo come farebbe a tornare un big bang se la materia oscura continua ad espandere l'universo?

  6. #16
    Meteora L'avatar di sunj
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    Re: L'inizio di tutto sembra più vicino

    Citazione Originariamente Scritto da teto Visualizza Messaggio
    Se l'universo fosse ciclico il cosmo come farebbe a tornare un big bang se la materia oscura continua ad espandere l'universo?
    Ciao. L'espansione accelerata è dovuta all'energia oscura che ha una distribuzione non locale ed un effetto antigravitazionale; la materia oscura ha effetto gravitazionale ed è distribuita in maniera non uniforme, è stata teorizzata per la necessità di spiegare l'effettiva velocita di rotazione delle galassie non concordante con quella calcolata tramite la teoria della gravitazione standard: occorre aggiungere massa per avere quelle velocità angolari.
    In merito alla tua domanda, penso ci si riferisse ad un universo "non strettamente ciclico", nel senso che tra un ciclo e l'altro si potrebbe avere una mutazione nella curvatura dello spazio durante l'ultimo Big-Bang, la quale passerebbe da parabolica ad iperbolica, interrompendo di fatto la ciclicità e avviando un espansione inarrestabile (come pare accadere nel nostro). In un universo "strettamente ciclico" questo non accadrebbe, si avrebbe una serie infinita di, alternativamente, Big-Bang e Big-Crunch.
    Ultima modifica di sunj; 24-06-2013 alle 09:43

  7. #17
    SuperNova L'avatar di Valerio Ricciardi
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    Re: L'inizio di tutto sembra più vicino

    Se non rammento male, il fatto che l'espansione dopo il Big Bang sul lunghissimo periodo debba avere un termine o proseguire in modo indefinito o arrestarsi invertendo il ciclo, mi par dipenda dalle masse in gioco e dalle velocità effettive di espansione.

    Tutte cose molto, molto difficili da valutare senza un'alea di imprecisione abbastanza vistosa.

    Posto che l'attrazione gravitazionale mutua fra le galassie diminuisca in ragione dell'inverso del quadrato della distanza, come sin qui ci è sempre parso, e posto che la costante gravitazionale... sia effettivamente costante, cosa che... io non so e sulla quale forse quasi quasi lascerei un minimo di punto interrogativo,

    ---se la velocità di espansione è oggi superiore a un tot, e la conoscessimo davvero con esattezza
    (capirai... ) conoscendo le masse in gioco (e dalli... ) potremmo tentar di prevedere se:

    - essa tenderà a rallentare ma mai abbastanza da arrivare a fermare e "invertire" (in senso lato) il moto di espansione, perché .... rallenterà sempre meno, man mano che le masse in gioco aumentano la propria distanza reciproca. E la cosa non arriverebbe mai ad ottenere un "momento di fermo" (immagino, galassia per galassia, non generale)

    - tutto il sistema debba vedere la propria immane espansione rallentare progressivamente sino ad arrestarsi e la materia pian piano (all'inizio...) debba tendere a ricollassare verso un centro di massa comune, dunque tendendo a riprodurre le condizioni di partenza - magari per prepararsi ad un nuovo ciclo di esplosione ed espansione?

    La differenza fra un'espansione progressiva e indefinita, con ogni galassia che "perde via via i contatti con tutte le altre", un cielo intergalattico sempre più buio e costellato di deboli fiocchetti luminosi sempre più fiochi ed ineluttabilmente sempre più isolati ed estranei fra loro, la possibilità (ipotetica) di comunicazione se non incontro fra diverse distanti civiltà sempre più difficile e alla lunga impossibile... o un futuro di progressiva ri-concentrazione di materia (Big Crunch, onomatopea che tout d'abord farebbe immaginare l'ex assessore Fiorito che si siede su una scatola piena di cristalli di Boemia ) che "riazzererebbe tutto" e riporterebbe la realtà materiale ad una condizione parente di quella che siamo abituati da molti decenni a considerare "primigenia", ha delle tali implicazioni filosofiche e persino... morali da imporre a mio avviso a tutta la comunità scientifica uno sforzo supplementare tutto rivolto a cercare di evitare di "sposare" per quanto possibile l'una o l'altra prospettiva...

    facendoci influenzare da ciò che fra le due ipotesi ci genera inquietudini meno terribili.

    Ma credo che non sia cosa facile evitare questo rischio.

    Perché (rigorosamente IMHO) ogni filosofo che nel corso della storia abbia tentato un modello del Tutto, ossia di descrivere in generale cos'è l'Universo, come funziona, come leggere la realtà quotidiana attraverso una visone globale del mondo, alla fine... ha sopratutto descritto non tanto il mondo fuori di sé, quanto la proiezione verso l'esterno del proprio universo interiore.
    Senza naturalmente esserne consapevole.

    I fisici cercano, sin che possono, di evitarlo.
    Ma forse oltre certi livelli non ci riescono più nemmeno loro.
    Ultima modifica di Valerio Ricciardi; 24-06-2013 alle 09:57
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  8. #18
    Nana Bruna L'avatar di Mario Fiori
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    Re: L'inizio di tutto sembra più vicino

    E' vero qui ci sono implicazioni talmente complesse che sfuggono alla "pazza" mente dei filosofi, figuriamoci di noi comuni mortali. Il Tutto e il Nulla, e le fatidiche domande : " Chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo e...la "peggiore"...perché? Il bello di ciò è comunque che ce lo domandiamo e che ci arrovelliamo per avvicinarci il più possibile alla Verità...ma sarà così?...

  9. #19
    SuperNova L'avatar di Valerio Ricciardi
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    Re: L'inizio di tutto sembra più vicino

    Queste son per fortuna questioni in generale già eviscerate...

    http://www.youtube.com/watch?v=WGQ7JZRZ65M
    INQUINAMENTO LUMINOSO - segnala impianti illegali nel territorio laziale, protetto dalla L.R. n. 23/2000: www.laziostellato.org

  10. #20
    Nana Bruna L'avatar di teto
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    Re: L'inizio di tutto sembra più vicino

    Citazione Originariamente Scritto da Valerio Ricciardi Visualizza Messaggio

    La differenza fra un'espansione progressiva e indefinita, con ogni galassia che "perde via via i contatti con tutte le altre", un cielo intergalattico sempre più buio e costellato di deboli fiocchetti luminosi sempre più fiochi ed estranei fra loro, la possibilità (ipotetica) di comunicazione se non incontro fra diverse distanti civiltà sempre più difficile e alla lunga impossibile... o un futuro ri-concentrazione di materia che riporterebbe tutto ad una condizione parente di quella che siamo abituati da molti decenni a considerare "primigenia", ha delle tali implicazioni filosofiche e persino... morali da imporre a mio avviso a tutta la comunità scientifica uno sforzo supplementare tutto rivolto a cercare di evitare di "sposare" per quanto possibile l'una o l'altra prospettiva...
    No, la scienza deve ad ogni costo evitare l'inquinamento dalle paure, dalle illusioni e delle angoscie umane.

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