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  1. #1
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    [DSJ] Deep Sky Journal N° 26 ( Febbraio 2014)

    Nel secondo appuntamento del DSJ di Astronomia.com, parleremo di un’oggetto affascinante, molto conosciuto e osservabile anche con strumenti modesti come potrebbe essere un binocolo.

    Oggetto ricco e sorprendente che nel corso della storia non ha mancato di portare qualche grattacapo agli astronomi che lo hanno analizzato e studiato …. Signore e signori parliamo di NGC 2682 meglio noto come M67!

    FOTO M67:

    m67-big.jpg





















    M67 è un bellissimo ammasso aperto rintracciabile nella costellazione del CANCRO noto anche nei cataloghi come Mel 94 e Cr 204, scoperto dapprima da Johan Gottfriend Koehler nel 1779, e poi scoperto indipendentemente anche da C. Messier nel 1780 che lo incluse nel suo celeberrimo catalogo.

    Si trova alle coordinate celesti di Ascensione Retta 8h 51m 18s e di Declinazione +11° 49’ 00”, con una magnitudine visuale di +6.9 e una dimensione apparente di 30’ con una dimensione reale di 12 a.l. , si stima che si trovi ad una distanza di circa 2600 a.l. e contiene circa 500 stelle al suo interno e si allontana da noi ad una velocità di circa 116.000 km/h, velocità ricavata dalla combinazione dal moto dell’ammasso nella Via Lattea insieme a quella propria del Sole.

    L’oggetto è catalogato anche nel catalogo di Trumpler come un ammasso II,2,m.


    TROVIAMO M67 CON STELLARIUM:

    1.jpg












    2.jpg













    Immagine.jpg













    Nonostante M67 si trovi in una costellazione “amorfa”, composta nelle sue stelle principali da componenti non particolarmente luminose, è facilmente rintracciabile trovandosi a meno di 1° a SudEst della stella Acubens ( Alfa Cancri +4.25) e a circa a Sud del brillante e famosissimo ammasso del “Presepe” (M44), il periodo migliore per osservarlo è tra la fine di gennaio e i primi di febbraio quando l’ammasso transita al meridiano.


    APPUNTI DI ASTROFISICA:

    M67 è un’ammasso aperto “anomalo” per la comunità astronomica, studiando le sue componenti si evince che l’ammasso a differenza degli altri è molto antico, si stima infatti che l’età si aggiri sui 3.5 miliardi di anni, probabilmente solo NGC 188 in Cepheo è ancora più antico.

    Tale età è stimata dallo studio delle sue componenti in paragone al diagramma di Hertzsprung-Russell e dal perché l’ammasso non presenta alcune stelle nella sequenza principale a parte numerose Blue Stragglers o Vagabonde Blu, anzi, l’ammasso contiene al suo interno addirittura almeno 200 nane bianche.

    Open_cluster_HR_diagram_ages.gif

















    Fu Shapley nel 1917 e Barnard poi, con lo studio della magnitudine/colore a stimarne l’età.


    CURIOSITA’:

    Forse non tutti sanno che negli ultimi anni con lo studio diretto del moto delle stelle si è scoperto che M67 ha 2 compagni “nascosti”….. NGC 2678, vera appendice di M67 con circa 16 componenti tra la ottava e nona magnitudine, e Chupina 1 un sottogruppo di stelle che inizialmente appartenevano a M67 e che oggi, pur seguendo lo stesso identico moto proprio dell’ammasso, costituiscono un piccolo ma separato addensamento stellare…. Ancor oggi Chupina 1 è oggetto di studio da parte della comunità astronomica.

    725px-M67halo.jpg


















    PER SAPERNE DI PIU’:

    abbiamo accennato in questo DSJ del catalogo di Trumpler, un’astronomo svizzero naturalizzato americano che nel 1930 dopo aver condotto interessanti studi sull’assorbimento interstellare della luminosità degli ammassi aperti, ne ha classificati con un codice alfanumerico che definisce rispettivamente: concentrazione, gamma di luminosità e la ricchezza delle componenti presenti al suo interno, vediamole nel dettaglio:

    CONCENTRAZIONE (in numeri romani):

    I: isolato, con forte concentrazione verso l’interno
    II:isolato, con debole concentrazione verso l’interno
    III: isolato, ma senza alcuna concentrazione
    IV: poco distinto dalle stelle di campo.

    GAMMA DI LUMINOSITA’ (definito da 3 cifre):

    1: modesta variazione di luminosità
    2: moderata variazione di luminosità
    3: ampia variazione di luminosità

    RICCHEZZA ( definito da 3 lettere):

    p: povero, meno di 50 stelle
    m: moderatamente ricco, da 50 a 100 stelle
    r: ricco, oltre 100 stelle


    CONSIDERAZIONI OSSERVATIVE:

    M67 come già detto è un’oggetto davvero semplice e alla portata perfino di un semplice binocolo, talvolta “schiacciato” dalla notorietà dell’altro ammasso visibile nella stessa costellazione (M44) chiamato anche il “Presepe” noto fin dall’antichità dato che è possibile scorgerlo nel cielo già ad occhio nudo, ma M67 sono convinto che vi lascerà a bocca aperta data la sua bellezza.

    Con strumenti come il binocolo o con telescopi entry level, l’ammasso potrebbe apparire come un globulare poco rarefatto, ma è con telescopi da almeno 130-150mm che si iniziano a separare le componenti al suo interno e poter apprezzare la variazione di colore delle varie stelle.

    Personalmente ho osservato varie volte M67 anche se la visione migliore l’ho avuta nel 2012 con il CPC 11” in una serata dal seeing stimato in 6/10 e una buona trasparenza… dagli appunti:

    con il mio SC 280mm e un’oculare da 40mm con 50° di c.a. circa 70x l’ammasso è già mozzafiato separato nelle sue componenti principali. È molto denso e ricorda davvero un globulare dalla bassa concentrazione stellare, ma è con un 36mm da 72° che la visione appaga l’occhio nella sua completezza, l’ammasso si dipinge di colori vivaci tra l’azzurro e l’arancione e sembrano gioielli sparsi su un velluto nerissimo. Oggetto che non può assolutamente mancare nei nostri elenchi!!

    UN POCHINO DI STORIA: (cit. wikipedia)

    images.jpg
    Robert Julius Trumpler
    (Zurigo 2/10/1886-Berkley 10/9/1956) è stato un astronomo svizzero naturalizzato statunitense.

    Studiò all'università di Zurigo e all'Università di Gottinga. Nel 1915 emigrò negli Stati Uniti, dove lavorò all'Allegheny Observatory e all'Osservatorio Lick.

    È noto soprattutto per i suoi studi sugli ammassi globulari; egli notò che la loro luminosità era più bassa di quanto ci si aspettava, e le loro stelle apparivano rosse.

    Questo fenomeno fu spiegato con la presenza di polveri interstellari all'interno del disco galattico, che ne assorbivano alcune bande spettrali e ne riducevano la luminosità. Fino ad allora lo spazio interstellare era considerato sostanzialmente vuoto, per cui Trumpler è considerato l'autore di questa importante scoperta.

    I suoi studi degli ammassi aperti e globulari erano anche finalizzati a stimare con più precisione le dimensioni della Via Lattea .

    Trumpler è l'autore di un catalogo astronomico, il Catalogo Trumpler, che conta alcuni ammassi aperti, nonché l'ideatore del sistema di classificazione degli ammassi aperti ancora in uso presso gli astronomi.


    TUTTO DAL PORTALE:


    COME FAREMMO SENZA VAGABONDE BLU?

    VAGABONDA CHE SON IO

    LE STELLE GIGANTI NON VIVONO DA SOLE



    RACCOLTA DSJ DI ASTRONOMIA.COM

  2. #2
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    Re: [DSJ] Deep Sky Journal N° 26 ( Febbraio 2014)

    aggiunto il secondo DSJ del mese di febbraio!

    buona lettura e cieli sereni!

    Etruscastro

  3. #3
    Nana Rossa L'avatar di giapetus
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    Re: [DSJ] Deep Sky Journal N° 26 ( Febbraio 2014)

    Ottimo Etruscastro!
    Inserirò M67 come un mio prossimo obiettivo, insieme alla Nebulosa Rosetta... o meglio a NGC2244 che è l'Ammasso al centro della nebulosa, perchè penso che col mio binocolo non vedrò di certo Rosetta.
    Anche M44 potrebbe essere un'idea.
    Tanto per avere qualche obiettivo...
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  4. #4
    Nana Bruna L'avatar di Chri
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    Re: [DSJ] Deep Sky Journal N° 26 ( Febbraio 2014)

    grazie mille per tutti questi interessanti spunti di approfondimento e informazione!

    Un piccolo errore: hai scritto che Trumpler studiò "all'universo" di Zurigo, suppongo intendessi l'università

  5. #5
    Nana Rossa L'avatar di Franco Lorenzo
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    Re: [DSJ] Deep Sky Journal N° 26 ( Febbraio 2014)

    Una bellissima serie di articoli.
    Davvero una piccola enciclopedia.
    Ciao
    Lorenzo Franco

  6. #6
    Nana Rossa L'avatar di giapetus
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    Re: [DSJ] Deep Sky Journal N° 26 ( Febbraio 2014)

    Citazione Originariamente Scritto da Chri Visualizza Messaggio
    grazie mille per tutti questi interessanti spunti di approfondimento e informazione!

    Un piccolo errore: hai scritto che Trumpler studiò "all'universo" di Zurigo, suppongo intendessi l'università
    Il grande etruscastro ha sempre l'Universo e l'Astronomia nei suoi pensieri e questo lapsus è FISIOLOGICO!
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  7. #7
    Nana Bruna L'avatar di Chri
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    Re: [DSJ] Deep Sky Journal N° 26 ( Febbraio 2014)

    Citazione Originariamente Scritto da giapetus Visualizza Messaggio
    Il grande etruscastro ha sempre l'Universo e l'Astronomia nei suoi pensieri e questo lapsus è FISIOLOGICO!
    in realtà era una sapientissima e voluta sineddoche, la parte per il tutto, e ovviamente l'università di Zurigo fa parte dell'Universo

  8. #8
    Staff • Moderatore Globale L'avatar di etruscastro
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    Re: [DSJ] Deep Sky Journal N° 26 ( Febbraio 2014)

    Citazione Originariamente Scritto da Chri Visualizza Messaggio
    grazie mille per tutti questi interessanti spunti di approfondimento e informazione!

    Un piccolo errore: hai scritto che Trumpler studiò "all'universo" di Zurigo, suppongo intendessi l'università
    grazie Chri... effettivamente ho sbagliato a trascrivere.... e si che l'avrò riletto almeno 4 volte!!!

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