Discussione: Vivere all'estremità
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25-07-2012, 07:38 #1
Vivere all'estremità
Tra i requisiti necessari affinchè un pianeta possa ospitare la vita vi è la temperatura, conseguenza, soprattutto, del calore della stella attorno a cui orbita.
Questa è un requisito importante che influenza molto la vita sulla Terra. L'acqua allo stato liquido, il solvente fondamentale delle strutture viventi, si trova nel range 0-100 gradi, escludendo l'influenza della pressione. Quindi ci si aspetta che la vita possa nascere intorno a questi intervalli di temperatura.
Considerando la distribuzione degli esseri viventi terrestri in relazione alla temperatura, il grafico che ne uscirebbe sarebbe a forma di campana, con valori bassi all'estremità e un picco centrale, dove si concentrano la maggior parte delle specie viventi. Questo picco si posiziona soprattuto tra 0 e 40 gradi, grado in più o in meno.
Qui si concentrano quasi tutti gli esseri viventi, in primis i pluricellulari. Le estremità tendono a essere occupate per lo più da batteri, organismi unicellulari.
Ora gli esseri viventi hanno una temperatura ottimale intorno alla quale vivono bene, fiancheggiata da una temperatura mimima e massima al di là delle quali l'organismo mostra i primi segni di sofferenza a livello cellulare.
La condizione standard, qui sulla Terra, è quella dell'adattamento della cellula al range di temperatura tra 0 e 40.
Andando a considerare l'estremità al di sopra dei 40 e più gradi, i batteri che la occupano sono i cosidetti termofili. Per temperature maggiori ai 75 gradi ci sono i batteri ipertermofili. Le loro cellule devono sopportare tali temperature. Molecole importanti come DNA, RNA e proteine sono facilmente degradabili e le mutazioni possono avvenire ancor con più facilità. La vita non demorde. Ha creato, anche in questi condizioni, sistemi difensivi per proteggersi come una membrana più compatta e solida e proteine in grado di correggere eventuali danni. Ci sono batteri capaci di vivere se sottoposti a temperature di 120 gradi. Essi si tramutano in spore capaci di resistere alla disidratazione, il principale problema a quelle temperature, per poi tornare nella normalità in condizioni più standard. Questo è un problema per gli esseri umani perchè è difficile eliminare questi batteri e sterilizzare di conseguenza gli ambienti.
Al di sotto dello zero vivono i psicrofili, batteri che devono fronteggiare il congelamento dei propri liquidi altrimenti il metabolismo si blocca con conseguenze gravi. Anche qui la vita mostra il fatto suo. Membrane più fluide e sistemi anticongelamento efficaci.
Quello che si evince dalla discussione, è che i batteri hanno un'estrema resistenza in ambienti considerati impossibili per noi. L'estrema tenacia che ha la vita di voler "vivere" a tutti i costi mi ha sempre affascinato. Questo dimostra come essa può essere fragile ma anche capace di adattarsi in situazioni improbabili e ripartire sempre. D'altronde ha dovuto affrontare almeno 5 estinzioni di massa.
Un'altra considerazione è che un pianeta con temperature un pò superiori o inferiori ai range che consideriamo standard non bisognerebbe escluderlo. Se la vita qui sulla Terra ci sorprende sempre, le forme viventi altrove potrebbero sviluppare sistemi che neanchè ci sogniamo e che permettono loro di vivere anche bene. Magari potremmo non trovare solo batteri ma anche organismi superiori.Ultima modifica di peppe; 25-07-2012 alle 07:53 Motivo: correzione errori ortografici XD
"Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana...ma non sono sicuro della prima!" (Albert Einstein)
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28-07-2012, 12:08 #2
Re: Vivere all'estremità
Bellissimo scritto peppe, grazie.
E' davvero affascinante lo studio della interazione che chiamiamo vita, e ci riserva sempre delle sorprese.
Leggendo quello che sappiamo a riguardo mi viene da pensare che la vita si manifesti e abbia la capacità di creare forme complesse in presenza di determinate condizioni "energetiche". Reagisce alla quantità di energia presente nell'ambiente secondo schemi ben calibrati, sempre pronta a sfruttare le condizioni presenti al meglio per evolversi in qualcosa di più efficente. Chissà quante varianti evoloutive ci sono, nascoste dove neanche possiamo immaginare!
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28-07-2012, 15:24 #3
Re: Vivere all'estremità
caro andrea,
Beh sappiamo che un organismo è fatto da cellule e queste cellule instaurano tra di loro e con l'ambiente un equilibrio energetico e chimico ben preciso in funzione a ciò che sono state progettate di fare.
ti faccio un esempio: la cellula del muscolo ha l'obiettivo principale di avere energia per contrarre il muscolo. essa si è evoluta per massimizzare sempre la quantità di energia da sfruttare.
la cellula è la regina del riciclo. non butta mai niente e ottiene il massimo risultato con il minor sforzo possibile.
Comunque è tutta una questione di equilibri. Per sopravvivere la natura ha creato davvero vari sistemi, per cui bisogna avere la mente aperta e aspettarsi magari metodi di sopravvienza che non possiamo immaginarci nemmeno"Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana...ma non sono sicuro della prima!" (Albert Einstein)
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30-07-2012, 11:15 #4
Re: Vivere all'estremità
complimenti!
ottimo articolo!È meglio essere ottimisti ed avere torto, piuttosto che pessimisti ed avere ragione.
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