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1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Questo primo articolo vuole essere solo una prefazione, necessaria per predisporre la mente di chi si avvicina per la prima volta al mondo dell'infinitamente piccolo e alle sue regole (sempre che esistano realmente). Dovremo immergerci in un mondo che appare (ed è) assurdo rispetto ai fenomeni appartenenti alla realtà quotidiana. Questa apparente difficoltà è però anche un grande aiuto offerto ai ...
leggi tutto...
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Da quello che ho capito la difficoltà sta a comprendere come mai se è vero che la luce viaggia in linea retta come facciano i suoi fotoni a passare per due fenditure distanti tra loro , generando tra l'altro due fasci distinti per per una parte vanno a sovrapporsi , perché in teoria questo non è possibile.
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Bene bene bene, si inizia! Non vedevo l'ora. Per adesso direi che é tutto chiarissimo e la domanda che continua a perseguitarmi é stata presentata nello scritto(dentro cosa si propagano e di cosa sono "fatte" le onde?)....Quindi non vedo l'ora che il viaggio continui per cercare di trovare, se non una risposta, una giusta domanda:biggrin:
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Citazione:
Originariamente Scritto da
garmau
Da quello che ho capito la difficoltà sta a comprendere come mai se è vero che la luce viaggia in linea retta come facciano i suoi fotoni a passare per due fenditure distanti tra loro , generando tra l'altro due fasci distinti per per una parte vanno a sovrapporsi , perché in teoria questo non è possibile.
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ti fermo subito. Non cercare di correre avanti. Per adesso non vi sono ancora problemi. Si è solo dimostrato che la luce si propaga per onde. Solo loro, per adesso, possono creare interferenza. Young ha risolto il problema LOGICO. Una cosa alla volta...;) Non creaiamoci difficoltà prima che escano alla scoprto, andiamo per gradi, anzi per ... gradini piccoli piccoli...:biggrin:
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Vincenzo Zappalà
ti fermo subito. Non cercare di correre avanti. Per adesso non vi sono ancora problemi. Si è solo dimostrato che la luce si propaga per onde. Solo loro, per adesso, possono creare interferenza. Young ha risolto il problema LOGICO. Una cosa alla volta...;) Non creaiamoci difficoltà prima che escano alla scoprto, andiamo per gradi, anzi per ... gradini piccoli piccoli...:biggrin:
Se per adesso non ci sono ancora problemi. ....io sono un uomo morto. ..:D:D
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Andrea I.
Bene bene bene, si inizia! Non vedevo l'ora. Per adesso direi che é tutto chiarissimo e la domanda che continua a perseguitarmi é stata presentata nello scritto(dentro cosa si propagano e di cosa sono "fatte" le onde?)....Quindi non vedo l'ora che il viaggio continui per cercare di trovare, se non una risposta, una giusta domanda:biggrin:
caro Andrea,
non voglio metter le mani avanti. Stiamo con i piedi per terra e procediamo lentamente. Tuttavia, vorrei ribadire un concetto: le onde hanno bisogno di un mezzo per mostrarsi, non per esistere. Il mare non si muove trascinato dall'onda, sta fermo: la sua reazione è solo salire e scendere. E' l'onda che si propaga, alzando e abassando tratti di mare sempre più ampi. Lo stesso fa il suono con l'aria. In entrambi i casi, però, l'onda esiste indipendentemente dal mezzo che la fa percepire. L'onda luminosa non si percepisce tranne che quando interferisce con un'altra (detto in parole povere). Ci fosse l'etere lo vedremmo salire e scendere, ma se non c'è, non cambia assolutamente niente nel concetto di onda. I movimenti del mare e dell'aria sono effetti concreti e misurabili dell'esistenza di onde, non sono le onde. Questo è punto fondamentale da fare nostro.
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Citazione:
Originariamente Scritto da
garmau
Se per adesso non ci sono ancora problemi. ....io sono un uomo morto. ..:D:D
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spiegati meglio... cercherò di eliminarti i problemi. guai a trascinarseli dietro...
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Forse ci sono. .....è Young che ha dimostrato che la luce si propaga con onde elettromagnetiche e non viaggia in linea retta come il fenomeno delle occultazioni sembrava dimostrare. .....sbaglio?
inviato da Maurizio con tapatalk 4
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Buon Giorno
Invece dello schermo normale che raccoglie l'interferenza si usasse uno schermo speciale del tipo usato negli accelleratori del CNR per vedere i risultati delle collisioni ? Qui collisioni non ci sono però la sensibilità di questi schermi potrebbero darci una dimensione diversa del fenomeno. La sparo là, probabilmente la mia è una cavolata però se si potesse avre una visione 3D del fenomeno...
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Magistrale, caro Enzo, questo modo di procedere passo passo rende tutto molto chiaro e fruibile, fluido... ne ho parlato con mia figlia e abbiamo deciso che, prima che il programma scolastico faccia il suo danno facendo studiare prima la fisica secondo la storia (l'idea è che in un certo senso, ma solo in un certo senso, la storia della scienza per certi versi non era utile a capire la vera natura dei fenomeni , ma a spiegare la nostrra percezione in modo il più simile possibile alla nostra conformazione mentale e questo a volte , soprattutto nel nostro lontanissimo passato , ha generato mostri), dicevo, prima che la sua mente venga imprintata secondo la fisica classica e poi fare la fatica di ritornare ad una immaginazione da Alice, studierà la MQ che ci stai trasmettendo tu, così poi potrà seguire con meno fatica il programma di studi classico.
Così stamperà tutti i tuoi articoli , ne farà un piccolo libro che rielaborerà per poter fissare bene i concetti lavorandoci sopra (cioè ampliando le tue similitudini, andando a cercare notizie complementari tipo: la prima domanda che mi ha fatto , quando ha letto che anche ai tempi di Young non era così comune il concetto di interferenza ecc, e stat: ma in che periodo è vissuto e ha lavorato Young? ed è andata subito a cercare di che periodo storico era Young.)
Non credo di essermi spiegata bene ma sono di fretta perchè mio marito tra poco mi uccide se non mi stacco dal portale e non vado "a fare qualcosa di utile" che lui , diamine! sta lavorando! :biggrin: se divorzio dovrò chiedere a te gli alimenti :biggrin::biggrin:
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Allora Enzo, visto che hai detto che qualsiasi domanda va bene :biggrin: mi stavo chiedendo:
le interferenze fra onde, siano esse costruttive o distruttive, non dovrebbero avvenire quando sono in parallelo? Per spiegarmi meglio: se due creste d'onda si incontrano con diversa angolazione possono comunque creare interferenze costruttive o distruttive? A vedere l'acqua non sembra.......
Grazie
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Citazione:
Originariamente Scritto da
garmau
Forse ci sono. .....è Young che ha dimostrato che la luce si propaga con onde elettromagnetiche e non viaggia in linea retta come il fenomeno delle occultazioni sembrava dimostrare. .....sbaglio?
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scusa, ma cosa si dice nell'articolo? proprio che Young ha risolto (apparentemente) il dilemma. Il viaggiare il linea retta vuole solo dire che è trasportata da particelle. Non confondiamo i raggi che sono un'astrazione e che vanno bene in entrambi i casi: un raggio è il tragitto rettilineo seguito da una particella; il raggio è la normale in un certo punto alla tangente dell'onda. La differenza è tra onde e particelle e Young l'ha risolto attraverso l'esperimento che descrivo.
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Citazione:
Originariamente Scritto da
SANDRO
Allora Enzo, visto che hai detto che qualsiasi domanda va bene :biggrin: mi stavo chiedendo:
le interferenze fra onde, siano esse costruttive o distruttive, non dovrebbero avvenire quando sono in parallelo? Per spiegarmi meglio: se due creste d'onda si incontrano con diversa angolazione possono comunque creare interferenze costruttive o distruttive? A vedere l'acqua non sembra.......
Grazie
le onde non sono linee, ma superfici. Le ho disegante viste di taglio per semplicità, ma in realtà è una superficie che incontra un'altra superficie e quindi le ampiezze sono quelle che sono... L'angolo non conta per il nostro scopo.
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Fausto
Buon Giorno
Invece dello schermo normale che raccoglie l'interferenza si usasse uno schermo speciale del tipo usato negli accelleratori del CNR per vedere i risultati delle collisioni ? Qui collisioni non ci sono però la sensibilità di questi schermi potrebbero darci una dimensione diversa del fenomeno. La sparo là, probabilmente la mia è una cavolata però se si potesse avre una visione 3D del fenomeno...
calma Fausto... anche tu vuoi correre. Per adesso l'esperimento di Young è più che sufficiente a spiegare la natura ondulatoria della luce. Non ha bisogni di rivelatori speciali: l'interferenza si vede e non vi sono dubbi, anche con gli apparecchi di Young. Dopo torneremo alle particelle e alle loro interferenze....
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Citazione:
Originariamente Scritto da
manuela
Magistrale, caro Enzo, questo modo di procedere passo passo rende tutto molto chiaro e fruibile, fluido... ne ho parlato con mia figlia e abbiamo deciso che, prima che il programma scolastico faccia il suo danno facendo studiare prima la fisica secondo la storia (l'idea è che in un certo senso, ma solo in un certo senso, la storia della scienza per certi versi non era utile a capire la vera natura dei fenomeni , ma a spiegare la nostrra percezione in modo il più simile possibile alla nostra conformazione mentale e questo a volte , soprattutto nel nostro lontanissimo passato , ha generato mostri), dicevo, prima che la sua mente venga imprintata secondo la fisica classica e poi fare la fatica di ritornare ad una immaginazione da Alice, studierà la MQ che ci stai trasmettendo tu, così poi potrà seguire con meno fatica il programma di studi classico.
Così stamperà tutti i tuoi articoli , ne farà un piccolo libro che rielaborerà per poter fissare bene i concetti lavorandoci sopra (cioè ampliando le tue similitudini, andando a cercare notizie complementari tipo: la prima domanda che mi ha fatto , quando ha letto che anche ai tempi di Young non era così comune il concetto di interferenza ecc, e stat: ma in che periodo è vissuto e ha lavorato Young? ed è andata subito a cercare di che periodo storico era Young.)
Non credo di essermi spiegata bene ma sono di fretta perchè mio marito tra poco mi uccide se non mi stacco dal portale e non vado "a fare qualcosa di utile" che lui , diamine! sta lavorando! :biggrin: se divorzio dovrò chiedere a te gli alimenti :biggrin::biggrin:
Grande Manuela!
da un lato hai ragione: meglio approfittare subito di un cervello ancora "pulito". Dall'altro, purtroppo, molte nozioni legate alla MQ useranno frasi tipiche della fisica classica (conservazione dell'energia, momento angolare, velocità, ecc., ecc.). In qualche modo è necessario, comunque, avere una base classica. Questo modo di procedere è tipico di una scienza nuova, ma scoperta dopo un'altra. Si usano giocoforza analogie, contrasti e similitudini. Comunque provare non nuoce, soprattutto per il lavoro di ricerca che ci sta dietro. Tienilo bene d'acconto perchè potremmo usarlo per dilatare ancora meglio la trattazione finale. L'ho detto che Alice può abitare dovunque...
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Vincenzo Zappalà
scusa, ma cosa si dice nell'articolo? proprio che Young ha risolto (apparentemente) il dilemma. Il viaggiare il linea retta vuole solo dire che è trasportata da particelle. Non confondiamo i raggi che sono un'astrazione e che vanno bene in entrambi i casi: un raggio è il tragitto rettilineo seguito da una particella; il raggio è la normale in un certo punto alla tangente dell'onda. La differenza è tra onde e particelle e Young l'ha risolto attraverso l'esperimento che descrivo.
Ok..hai ragione ma ho dovuto leggere l'articolo un paio di volte prima di capirlo... il mio cervello da geometra ha bisogno di tempo per entrare in certi meccanismi.
inviato da Maurizio con tapatalk 4
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
caspita che bello, spero di riuscire a starvi dietro che e' un periodo sono impegatissimo a lavoro! :(
confido nella notte, pero' mi raccomando non correte troppo veloce! :)
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Allegati: 1
Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Grazie per l'articolo,molto interessante.Vorrei chiedervi una cosa:ma quando due onde si annulano ciò accade perchè il "massimo" dell'onda deve riempire il vuoto che lascia il "minimo"? Oppure l'annulamento avviene in modo diverso?Per lo meno io lo immagino come se si comporti come un fluido.Vi lascio anche un immagine.
Allegato 4273
C sta per "cresta" e V sta per "ventre"
Grazie anticipati.
Orione2000
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Citazione:
Originariamente Scritto da
SANDRO
Allora Enzo, visto che hai detto che qualsiasi domanda va bene :biggrin: mi stavo chiedendo:
le interferenze fra onde, siano esse costruttive o distruttive, non dovrebbero avvenire quando sono in parallelo? Per spiegarmi meglio: se due creste d'onda si incontrano con diversa angolazione possono comunque creare interferenze costruttive o distruttive? A vedere l'acqua non sembra.......
Grazie
scusa Sandro,
non avevo risposto completamente alla tua domanda. La figura è probabilmente poco rappresentativa, ma il fatto succede. Per capirlo meglio guarda le figure con i due fori. Vedfrai che esiste un punto in cui le onde si incontrano a 90° o giù di lì, eppure l'interferenza si forma lo stesso.
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
bella enzo,non perdi tempo....l'ho letto solo una volta,butto lì una cosa...quale sarebbe il primo diciamo "collegamento" tra la meccanica quantistica e l'interferenza delle onde qua descritta?forse il fatto che che le interferenze costruttive e distruttive si generano, in una maniera illogica e fondamentalmente "casuale"?
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Citazione:
Originariamente Scritto da
orione2000
Grazie per l'articolo,molto interessante.Vorrei chiedervi una cosa:ma quando due onde si annulano ciò accade perchè il "massimo" dell'onda deve riempire il vuoto che lascia il "minimo"? Oppure l'annulamento avviene in modo diverso?Per lo meno io lo immagino come se si comporti come un fluido.Vi lascio anche un immagine.
Allegato 4273
C sta per "cresta" e V sta per "ventre"
Grazie anticipati.
Orione2000
La tua è proprio la Fig. 3... Devi sommare le altezze (con segno): + h - h = 0. Al massimo, invece, + h + h = 2h. E poi via con tutti i casi intermedi.
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Citazione:
Originariamente Scritto da
davide1334
bella enzo,non perdi tempo....l'ho letto solo una volta,butto lì una cosa...quale sarebbe il primo diciamo "collegamento" tra la meccanica quantistica e l'interferenza delle onde qua descritta?forse il fatto che che le interferenze costruttive e distruttive si generano, in una maniera illogica e fondamentalmente "casuale"?
come ho detto ad altri: non corriamo e andiamo per gradi. Per adesso digeriamo l'interferenza spiegata con la meccanica classica. Non siamo ancora entrati nella MQ. Scusa, ma non vorrei creare confusione nei meno preparati. Comunque non sei sulla strada giusta... L'interferenza si genera anche nella MQ con le stesse modalità... ma non diciamo niente se no qualcuno si fa idee sbagliate.
Aiutatemi, per adesso, a sistemare meglio questa parte e renderla comprensibile a tutti, bambini compresi!
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Enzo,
non ho dubbi per adesso... solo per farti i complimenti:)
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Vincenzo Zappalà
scusa Sandro,
non avevo risposto completamente alla tua domanda. La figura è probabilmente poco rappresentativa, ma il fatto succede. Per capirlo meglio guarda le figure con i due fori. Vedfrai che esiste un punto in cui le onde si incontrano a 90° o giù di lì, eppure l'interferenza si forma lo stesso.
Nessun problema Enzo, ci mancherebbe....
Effettivamente mi era sembrato che mancasse qualcosa. Grazie per la precisazione.
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Forse è un po' presto per fare la domanda sul bilancio energetico e forse fuori luogo, ma la faccio lo stesso::angel:
Quando le due onde sono in fase l'energia si somma, quando sono in controfase l'energia si annulla, facendo "i conti della serva" mi trovo con metà dell'energia, il resto che fine ha fatto? :confused:
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Andando completamente a memoria mi sembra di ricordare che l'esperimento di Young funzioni solo sotto alcune condizioni particolari: luce monofrequenziale, di un solo colore, emessa da lampade speciali (quindi, per dire, non funzionerebbe con la luce del sole, o con la lampada da tavolo), fenditure di ampiezza comparabile con la lunghezza d'onda (altrimenti non si verificherebbe l'effetto "sorgente secondaria"), e forse anche con luce coerente, cioè in fase con sé stessa. Fatto sta, ricordo di aver provato l'esperimento con una normalissima lampadina a incandescenza chiusa in una scatola da scarpe, con le fenditure intagliate col taglierino. Purtroppo con gran delusione perché la fatidica figura d'interfenza non voleva saperne di comparire...
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Mi permetto di seccarTi con un secondo post di fila. Non so bene quando infilare questo mio pensiero nel programma degli articoli, e allora lo faccio subito aggrappandomi alla Tua illuminante osservazione che "nessuno può capire la MQ perché nessuno conosce qualcosa che le assomigli". A suo tempo mi avevano ben spiegato la "duplice natura" ondulatoria e corpuscolare della luce e tuttora leggo in giro innumerevoli articoli che così ne parlano. Questa "duplice natura" mi ha sempre lasciato un po' perplesso, se non altro perché a priori non è evidente quando la luce debba esibire un comportamento piuttosto che un altro, o anzi, com'è che la luce si trasforma da onda a particella e viceversa a seconda delle situazioni. Mi pare ora chiaro, ma ti prego di correggermi se ho capito male, che l'"ondulatorietà" o la "corpuscolarità" non sta proprio per nulla nella luce quanto nella matematica che usiamo di volta in volta per descrivere i vari fenomeni.
Anzi, domani un ipotetico esperimento di PincoPallino potrebbe rivelarci una "terza natura" della luce dove questa si comporta come una cordicella (non ho detto stringa). Ma se anche così fosse, laggiù in fondo non esisterebbero né onde, né corpuscoli né cordicelle: solo le nostre formule che somigliano a quelle delle onde, a quelle dei corpuscoli e a quelle delle cordicelle.
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Beppe
Forse è un po' presto per fare la domanda sul bilancio energetico e forse fuori luogo, ma la faccio lo stesso::angel:
Quando le due onde sono in fase l'energia si somma, quando sono in controfase l'energia si annulla, facendo "i conti della serva" mi trovo con metà dell'energia, il resto che fine ha fatto? :confused:
gran bella domanda, che mi aspettavo... (volevo scrivere una frasetta, ma temevo di confondere le cose dato che non era una constatazione importante per lo scopo finale). L'energia sembra non conservarsi, ma invece è solo "spalmata" su tutta la figura d'interferenza. Non vorrei però introdurre nuovi incisi nel testo. Ti sembra realmente importante per lo scopo (e allora posso dire qualcosa) oppure si può tralasciare? Mi affido alla tua clemenza...:biggrin:
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Citazione:
Originariamente Scritto da
mmanzato
Andando completamente a memoria mi sembra di ricordare che l'esperimento di Young funzioni solo sotto alcune condizioni particolari: luce monofrequenziale, di un solo colore, emessa da lampade speciali (quindi, per dire, non funzionerebbe con la luce del sole, o con la lampada da tavolo), fenditure di ampiezza comparabile con la lunghezza d'onda (altrimenti non si verificherebbe l'effetto "sorgente secondaria"), e forse anche con luce coerente, cioè in fase con sé stessa. Fatto sta, ricordo di aver provato l'esperimento con una normalissima lampadina a incandescenza chiusa in una scatola da scarpe, con le fenditure intagliate col taglierino. Purtroppo con gran delusione perché la fatidica figura d'interfenza non voleva saperne di comparire...
hai pienamente ragione. la luce deve essere monocromatica e la fenditura deve essere molto piccola, dell'ordine di lambda, se no si mischia con la diffrazione. Ovviamente le due sorgenti nate dal foro hanno questi requisiti se ce l'ha la sorgente originaria. Tuttavia, è un esperimento molto difficile, praticamente impossibile da fare in "casa"...
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Citazione:
Originariamente Scritto da
mmanzato
Mi permetto di seccarTi con un secondo post di fila. Non so bene quando infilare questo mio pensiero nel programma degli articoli, e allora lo faccio subito aggrappandomi alla Tua illuminante osservazione che "nessuno può capire la MQ perché nessuno conosce qualcosa che le assomigli". A suo tempo mi avevano ben spiegato la "duplice natura" ondulatoria e corpuscolare della luce e tuttora leggo in giro innumerevoli articoli che così ne parlano. Questa "duplice natura" mi ha sempre lasciato un po' perplesso, se non altro perché a priori non è evidente quando la luce debba esibire un comportamento piuttosto che un altro, o anzi, com'è che la luce si trasforma da onda a particella e viceversa a seconda delle situazioni. Mi pare ora chiaro, ma ti prego di correggermi se ho capito male, che l'"ondulatorietà" o la "corpuscolarità" non sta proprio per nulla nella luce quanto nella matematica che usiamo di volta in volta per descrivere i vari fenomeni.
Anzi, domani un ipotetico esperimento di PincoPallino potrebbe rivelarci una "terza natura" della luce dove questa si comporta come una cordicella (non ho detto stringa). Ma se anche così fosse, laggiù in fondo non esisterebbero né onde, né corpuscoli né cordicelle: solo le nostre formule che somigliano a quelle delle onde, a quelle dei corpuscoli e a quelle delle cordicelle.
l'argomento sarà affrontato nel terzo e quarto articolo della serie, dove si definerà con che tipo di onda stiamo lavorando. Potresti in parte aver ragione a parlare di onda matematica, ma la sua natura è quella che è e su quello dobbiamo far convergere la nostra mente. Direi che ne riparliamo un po' più in là.... d'accordo?
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
cari tutti,
volevo fare due considerazioni:
1) abbiate pazienza nel fare domande su quello che sarà l'argomento delle prossime puntate. D'altra parte posso assicurarvi che, pur pantendo alla lontana, arriveremo veramente alla MQ o -quantomeno- ai suoi concetti base.
2) vi sono molte carenze nella trattazione delle onde e dell'interferenza. Tuttavia, questo argomento, sicuramente interessantissimo, fa parte della fisica classica. Si potrebbe investigare in molti dettagli (calcolo della lunghezza d'onda, dell'intensità, dell'energia e di come si distribuisce,...), ma entreremmo in un campo, quello dell'ottica odulatoria, che varrebbe un libro a se stante. Dobbiamo limitarci, in quanto l'interferenza NON è lo scopo della trattazione, ma solo un mezzo (ne potevamo usare altri) per evidenziare un certo carattere delle onde. Accettatelo, quindi, senza entrare troppo nei dettagli. L'importante è capire il concetto globale e non tutte le sue innumerevoli particolarità. Vi consiglierei di fare domande solo su problemi che disturbino la comprensione globale del fenomeno e non sulla ricerca di ulteriori dettagli (ininfluenti sull'esperimento di Feynman). Spero di essere stato capito... non voglio non rispondere, ma non vorrei creare più confusione tra l'insieme dei lettori.
In generale, se per ogni minimo accenno a qualcosa di collaterale dovessimo spiegare e descrivere, dovremmo scrivere gran parte della fisica classica... scegliamo un certo compromesso.
L'importante è capire la differenza sperimentale (e concettuale) tra insieme di particelle e onda che interferisce con un'altra. Questa è la base fondamentale per andare avanti...
Gli altri argomenti collaterali o di approfondimento, li segniamo da parte e saranno motivo di articoli specifici. Che ne dite?;)
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Anzi facciamo una cosa... aggiungo questa considerazione che magari inseriremo da qualche parte del testo:
Feyman ha utilizzato il fenomeno dell'interferenza solo e soltanto perchè era l'unico fattibile ai suoi tempi per definire esattamente il comportamento delle onde. Non è quindi una parte essenziale della MQ, ma è solo un sistema per riconoscere sicuramente un onda o qualcosa che si comporta come un'onda. Non è quindi tanto importante descrivere perfettamente l'interferenza, ma - come vedremo- ciò che la causa. Almeno, nell'ambito della MQ. L'interferenza ha invece importantissime ricadute nella fisica classica sia teorica che sperimentale (pensiamo ai grandi telescopi e al problema del diametro). Per cui vi chiederei, per adesso, di limitarvi a comprendere il concetto base senza pretendere di andare nei suoi particolari più "intimi"....
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Vincenzo Zappalà
gran bella domanda, che mi aspettavo... (volevo scrivere una frasetta, ma temevo di confondere le cose dato che non era una constatazione importante per lo scopo finale). L'energia sembra non conservarsi, ma invece è solo "spalmata" su tutta la figura d'interferenza. Non vorrei però introdurre nuovi incisi nel testo. Ti sembra realmente importante per lo scopo (e allora posso dire qualcosa) oppure si può tralasciare? Mi affido alla tua clemenza...:biggrin:
Non ti preoccupare, aspetto! :sbav:
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Beppe
Non ti preoccupare, aspetto! :sbav:
guarda, tanto per darti lo spunto per risolvere il problema (ssst che nessuno ci ascolti...) basta prendere pari pari una frase scritta addirittura su wiki (che come sai uso di rado):
"dove L è la distanza tra lo schermo e la lastra, si può quindi affermare che la distanza tra due massimi (o minimi) consecutivi è data da
http://upload.wikimedia.org/math/3/2...7c9efa8ccd.png
in conclusione, la distribuzione dell'intensità sullo schermo non è uniforme, ma si manifesta in fasce chiare e scure alternate. Questa ridistribuzione dell'intensità rispetta il princicipio di conservazione dell'energia, nel senso che la potenza incidente sulla lastra coincide esattamente con quella che transita attraverso le due fenditure. Lo spessore delle fasce, in questo caso uguale per tutte (sempre per piccoli angoli), sarà pari alla metà di Δx; ovviamente, si osserverà anche una certa sfumatura ai bordi delle medesime."
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Vincenzo Zappalà
l'argomento sarà affrontato nel terzo e quarto articolo della serie, dove si definerà con che tipo di onda stiamo lavorando. Potresti in parte aver ragione a parlare di onda matematica, ma la sua natura è quella che è e su quello dobbiamo far convergere la nostra mente. Direi che ne riparliamo un po' più in là.... d'accordo?
io credo (spero) di aver capito e quindi sono in pari e pronto per i prossimi articoli! :)
l'unico dubbio che mi e' venuto e' questa risposta a mmanzato in merito alla dualita' onda particella. nella mia ingenuita' pensavo che la dualita' fra onda e particella venisse fuori dal tipo di osservazione che si faceva da parte nostra pero' se l'argomento verra' trattato nei prossimo articoli aspetto senza problemi! :)
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Citazione:
Originariamente Scritto da
alexander
io credo (spero) di aver capito e quindi sono in pari e pronto per i prossimi articoli! :)
l'unico dubbio che mi e' venuto e' questa risposta a mmanzato in merito alla dualita' onda particella. nella mia ingenuita' pensavo che la dualita' fra onda e particella venisse fuori dal tipo di osservazione che si faceva da parte nostra pero' se l'argomento verra' trattato nei prossimo articoli aspetto senza problemi! :)
ho risposto in modo vago a mmanzato proprio perchè l'esperimento di Feynman (che descriveremo dettagliatamente nei prossimi articoli) metterà in luce il come e quando esiste la dualità. E' proprio il succo di tutto il discorso sulla MQ e quindi non voglio correre per non creare una visione distorta in chi legge ed è digiuno della problematica :biggrin:
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Vincenzo Zappalà
Tuttavia, è un esperimento molto difficile, praticamente impossibile da fare in "casa"...
Sisì, raccontando il mio fallito tentativo della scatola da scarpe volevo mettere in evidenza proprio quello. Chissà quanti tentativi avrà fatto Young prima di arrivare a quel risultato.
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Vincenzo Zappalà
... la sua natura è quella che è e su quello dobbiamo far convergere la nostra mente.
Thx! L'idea che mi son fatto è che a forza di dai siamo incappati in equazioni che descrivono gran bene gli effetti... anche se nessuno sa spiegarne davvero il perché. E questo ci lascia tremendamente insoddisfatti. Quanto ad avvicinarci alla comprensione della "natura" di quel che la MQ descrive, beh... Basta così, attendo con trepidazione i prossimi articoli!
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Re: 1. Come affrontare la Meccanica Quantistica.
Citazione:
Originariamente Scritto da
mmanzato
Thx! L'idea che mi son fatto è che a forza di dai siamo incappati in equazioni che descrivono gran bene gli effetti... anche se nessuno sa spiegarne davvero il perché. E questo ci lascia tremendamente insoddisfatti. Quanto ad avvicinarci alla comprensione della "natura" di quel che la MQ descrive, beh... Basta così, attendo con trepidazione i prossimi articoli!
sai, carissimo, non è solo la MQ a lasciare "insoddisfatti" sul perchè... Tutta la Sceinza spiega il come, ma il vero PERCHE' rimane sempre una domanda senza risposta. Forse è proprio questa impossibilità a rispondere ai continui dilemmi della natura a far sì che l'uomo abbia avuto il bisogno di un Dio che risolva tutto in un sol colpo. Oppure, alternativamente, a non chiedersi più i perchè e accettare le scelte della natura.
D'altra parte, la più piccola cellula del nostro corpo sa benissimo cosa fare e se avesse una mente capirebbe come funziona l'intero corpo, ma potrebbe mai sapere il perchè è nato?
A questo punto ognuno deve soggettivamente scegliere la sua strada: accettare e non dannarsi o dare in mano la questione a Qualcuno che sa tutto, ma non spiega. La differenza, tuttavia, è veramente minima. Per chi vuol sapere, comunque, non è un vero grande problema: a capire il come è già un'impresa mostruosamente difficile e remunerativa...