Discussione: Omegon Apo ED 66/400
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27-12-2017, 20:05 #11
Re: Omegon Apo ED 66/400
I diaframmi sono fondamentali proprio per eliminare (o meglio, ridurre al minimo) la luce diffusa, il loro diametro e la loro posizione sono calcolati per avere il miglior compromesso tra campo pienamente illuminato (CPL) e la minimizzazione della luce diffusa.
Che mi ricordi, solo TeleVue per precisa scelta progettuale non inseriva diaframmi di contrasto nei propri tubi.
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28-12-2017, 10:17 #12
Re: Omegon Apo ED 66/400
ho fatto delle prove con la torretta tecnosky che mi hanno appena regalato, pensavo di accodarmi ad una discussione già aperta sul discorso torretta ecc, però poi mi è venuto in mente che le considerazioni che seguono potrebbero essere specificatamente relative all'utilizzo di questo telescopio in particolare, quindi mi è sembrato più opportuno inserirle qui come recensione dell'utilizzo di questo strumento con degli specifici accessori...
questi gli accessori utilizzati:
torretta tecnosky
oculare tecnosky WA 20mm
correttore di tiraggio 2x
diagonale a specchio
diagonale a prisma raddrizzatore ( amici )
tutte le considerazioni sulla messa a fuoco sono fatte, dove non diversamente specificato, per fuoco all'infinito.
- oculare diretto inserito nella riduzione da SC a 1,25"
non si raggiunge il fuoco, con focheggiatore tutto estratto 62mm occorrerebbe una prolunga di 51mm per raggiungere il fuoco, e l'immagine è capovolta
- oculare + diagonale a specchio
si raggiunge il fuoco con fok estratto a 35mm
- oculare + diagonale prisma raddrizzatore
si raggiunge il fuoco con fok estratto a 18mm e qui le prime sorprese, ovvero il prisma risulta essere virtualmente più "lungo" dello specchio...
- torretta diretta nella riduzione da SC a 1,25"
si raggiunge il fuoco con fok estratto a 4mm, ovviamente l'immagine è capovolta...
- torretta + prisma raddrizzatore
non va a fuoco, ma riduce la distanza minima di messa a fuoco a 2mt circa con fok estratto a 28mm
- torretta + prisma raddrizzatore + correttore 2x
non va a fuoco in nessun caso...
- torretta + diagonale specchio
non va a fuoco, ma riduce la distanza minima di messa a fuoco a 2mt circa con fok estratto a 45mm
- torretta + diagonale specchio + correttore 2x
si raggiunge il fuoco con fok estratto a 4mm, con un sensibile maggior ingrandimento
da queste osservazioni mi sento di ricavare che:
la torretta allunga il percorso ottico di (62+51)-4=109mm
lo specchio allunga il percorso ottico di (62+51)-35=78mm
il prisma allunga il percorso ottico di (62+51)-18=95mm
non ho ben capito la funzione del correttore nello specifico...dovrebbe allontanare il fuoco aumentando la focale dello strumento?
credo che questi valori però possano anche dipendere dagli schemi ottici dei telescopi sui quali questi accessori vengono montati, ma potrei sbagliarmi...
per ottenere la messa a fuoco con lo specchio e la torretta senza utilizzare il correttore bisogna accorciare il tubo di (109-35)=74mm con focheggiatore a 0, calcolando un po' di margine direi che si potrebbe tagliare a 80mm, o meglio, sostituire la parte che si svita a modi prolunga con una realizzata apposta 80mm più corta.
accorciando il tubo bisognerebbe recuperare la distanza tolta con la corsa del fok che è insufficiente, essendo solo 62mm, quindi in ogni caso non sarebbe possibile utilizzare lo stesso sistema sia con la torretta che senza a meno di utilizzare il correttore di tiraggio a discapito di un ingrandimento maggiore
Questo post contiene 2 auto-link(s) ad AstroWiki. Collabora con noi!Apo ED 66/400 - Nikon Action Ex 8x40 - Mak 127/1500 SLT - Oculari PL40/30 - FF27 - Zoom8/24 - Barlow Apo 2x - Torretta Tecnosky - Canon 600D - Le mie Foto -
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28-12-2017, 21:46 #13
Re: Omegon Apo ED 66/400
Questo è normale, il prisma raddrizzatore è un "prisma a tetto" e ha due riflessioni interne rispetto al classico diagonale prismatico astronomico che è fatto da un "prisma di Porro" o da un prisma a specchio entrambi hanno una sola riflessione, quindi il raggio di luce nel raddrizzatore fa piu strada rispetto a quello di un normale prisma/specchio "astronomico".
non ho ben capito la funzione del correttore nello specifico...dovrebbe allontanare il fuoco aumentando la focale dello strumento?
Comunque per il tuo strumento dovrebbe bastare (per estrarre il fuoco a sufficienza) un correttore 1,25x alla peggio l'1,7x.
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28-02-2018, 18:48 #14
Re: Omegon Apo ED 66/400
Ciao a tutti
Ho costruito un manicotto più corto per andare a fuoco con la torretta senza usare il correttore, è più corto dell'originale di 75mm.
DSCF2091.JPG
Così posso utilizzare i 4° circa di campo massimo anche con la torretta
Per montarlo bisogna togliere momentaneamente il paraluce scorrevole e avvitarlo al posto di quello lungo, poi si rimette il paraluce, ho dovuto però svitare la diaframmatura interna, perchè troppo lunga, quando monto il manicotto lungo basta che la riavvito...
Già il telescopio è corto di suo, accorciandolo ulteriormente era inevitabile che qualcosa interferisse con qualcos'altro...
DSCF2092.JPGApo ED 66/400 - Nikon Action Ex 8x40 - Mak 127/1500 SLT - Oculari PL40/30 - FF27 - Zoom8/24 - Barlow Apo 2x - Torretta Tecnosky - Canon 600D - Le mie Foto -
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28-02-2018, 20:55 #15
Re: Omegon Apo ED 66/400
Bella soluzione complimenti, sono curioso di conoscere le tue impressioni, soprattutto sul contenimento dei riflessi e/o della luce diffusa dopo l'eliminazione (necessaria) dei diaframmi di contrasto interni.
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28-02-2018, 22:13 #16
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Re: Omegon Apo ED 66/400
Così posso utilizzare i 4° circa di campo massimoNewton: GSO 303/1500; 150/1400; Bresser NT-150L Hexafoc - Mak: Sw 127/1540 BD; VMC11OL - rifrattori: 50/600; 70/350; ETX70 AT; 70/700; 77/910; 90/500.
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01-03-2018, 12:24 #17
Re: Omegon Apo ED 66/400
Queste le prime impressioni in terrestre...
Innanzitutto non so di preciso cosa intendete quando parlate di "luce diffusa" leggo anche in altri post di altri utenti questo termine che presumo identifichi un difetto, comunque quello che ho osservato è che ai bordi senza la diaframmatura e col manicotto corto, verso l'estremità del campo c'è come un alone sfuocato, come se fosse sfumato verso il più luminoso, mentre con la diaframmatura interna e il manicotto lungo non si nota per niente, anzi, è la cosa che mi ha stupito fin dall'inizio, la precisione dell'immagine e la nitidezza che non mi aspettavo da un prodotto tutto sommato di questa fascia.
La messa a fuoco è un po' più imprecisa, nel senso che si fa fatica a mettere a fuoco sia il centro del campo che le estremità, difficoltà aumentata dall'effetto di cui dicevo prima, mentre col manicotto originale non succede.
Infatti poi smontando il tutto e rimontati manicotto lungo, paraluce e diaframmatura, ho rimesso la torretta senza diagonale, riesco ad andare a fuoco tranquillamente, ma l'immagine è capovolta, stranissimo guardare la neve che va in sù! ...comunque...non ho riscontrato più quel difetto...
Il montaggio non è di per sè rapidissimo, o si usa con uno o si usa con l'altro, in definitiva non credo che lo userò in questa modalità vista la degradazione dell'immagine, almeno in terrestre, credo che un buon binocolo sia molto meglio, sul cielo non ho, per adesso, dato il tempo incelemente, possibilità di testarlo, vedrò in seguito
In realtà mi attirerebbe la torretta della tecnosky che permette di andare a fuoco sui rifrattori senza correttore ( la horizon mi pare ), ma non ho capito bene il discorso del raddrizzamento dell'immagine e del fatto che ha dei prismi da soli 17mm....
Volevo invece rispondere ad @Angeloma sul fatto del campo reale, ho visto che gli oculari da 82° mi stanno antipatici
nel senso che mi ritrovo a circumnavigare il campo visibile con l'occhio e mi perdo, preferisco oculari da 60/65° massimo di campo apparente, in modo da avere la visione più al centro diciamo senza muovere troppo gli occhi, anche perchè con la torretta è un po' difficoltoso riuscire ad andare a vedere proprio ai margini del campo, si può fare, ma non è così naturale come nel mono oculare...
Inoltre usando la torretta, che ha un diaframma di campo piuttosto ridotto, usando oculari di c.a. elevato mi ritroverei una vignettatura, dovendo comunque utilizzare la riduzione da 2 a 1,25 pollici per poter usare la torretta tecnosky, non so se esistano torrette da 2 pollici, ma se esistono avranno un costo esorbitante
Quindi ho usato la formula per calcolare il campo massimo ( 1750/focale strumento ) per gli oculari da 1,25 pollici e mi veniva circa 4°
Spero di non aver scritto bestialità, nel caso correggetemiApo ED 66/400 - Nikon Action Ex 8x40 - Mak 127/1500 SLT - Oculari PL40/30 - FF27 - Zoom8/24 - Barlow Apo 2x - Torretta Tecnosky - Canon 600D - Le mie Foto -
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01-03-2018, 12:43 #18
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Re: Omegon Apo ED 66/400
Discorso assolutamente ineccepibile!
Era solo per puntualizzare, perché magari non tutti hanno capito che intendevi fare un ragionamento relativo agli oculari da 1,25" e tutto il resto. Come non l'avevo capito io...Newton: GSO 303/1500; 150/1400; Bresser NT-150L Hexafoc - Mak: Sw 127/1540 BD; VMC11OL - rifrattori: 50/600; 70/350; ETX70 AT; 70/700; 77/910; 90/500.
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01-03-2018, 13:05 #19
Re: Omegon Apo ED 66/400
Grazie Diavide, impressioni molto utili.
Relativamente alla luce diffusa è quell'effetto che riduce il contrasto dell'immagine osservata poiche "inondata" di luce spuria, per intenderci è l'effetto (moto amplificato) che si nota osservando un pianeta o la Luna quando comincia ad appannarsi l'obiettivo o quando vi sono velature di passaggio.
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02-03-2018, 17:23 #20
Re: Omegon Apo ED 66/400
Stavo riflettendo sulle impressioni avute col manicotto accorciato, ho fatto un disegnino per spiegarmi meglio, spero che si capisca...
Dando per scontato che il fascio luminoso prodotto dal doppietto abbia sempre la stessa forma indipendentemente dalla distanza alla quale venga posto rispetto all'oculare, di un cono in pratica, avvicinandolo al fok, e quindi accorciando il tubo per recuperare la lunghezza della torretta, il cono proiettato risulta essere, in quella posizione, maggiore del paraluce interno del fok, e quindi si perde della luce, una sorta di vignettatura, ma prodotta dalla troppo vicina posizione dell'obietivo che non ha abbastanza spazio per distribuire in modo corretto tutta la luce.
DSCF2093.JPG
Il disegno è in scala.
In verde il fascio prodotto dall'obiettivo nella posizione originale, in rosso lo stesso fascio, ma con l'obiettivo nella posizione accorciata, si vede chiaramente che, nella posizione in cui vi è il paraluce del fok, parte del fascio luminoso viene perduto...
Potrebbe essere corretto come ragionamento?
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