80ed vs esprit 80

[Gimo85]

... io col mio diametro non vedrò stelle puntiformi, ma in generale vedo di più, più dettagli deboli.
Oppure un apo mi farà vedere più dettagli o al limite si avvicinerà al 120 solo perché é apo?

Forse c'è un fraintendimento di fondo.
Anche il tuo acromatico ti restituisce stelle puntiformi (ho un acromatico 120 mm, ci tengo). Quello che fa la differenza tra ACRO e APO è quante lunghezze d'onda diverse finiscono sullo stesso piano focale, nel primo caso 2, nel secondo 3.
La parte dello spettro che non va a fuoco assieme alle altre determina il cromatismo residuo, più o meno evidente a seconda della lavorazione delle lenti e dell'efficacia dei trattamenti, ma che di fatto è una sfocatura dell'immagine, quindi particolarmente ben visibile in fotografia all'aumentare degli ingrandimenti.

Siccome però è teoricamente impossibile far coincidere esattamente più lunghezze d'onda si adottano delle tolleranze per poter definire qualcosa come APOcromatico. Un rifrattore con un doppietto ED è più APO di un acromatico, ma lo è molto meno di un tripletto apocromatico, e anche fra tripletti APO esistono ulteriori differenze per cui alcuni sono migliori di altri.

Il punto è che se tutto lo spettro non è perfettamente a fuoco i dettagli più fini si impastano ad alti ingrandimenti ed è questa la superiorità in visuale di un APOcromatico rispetto al cugino sfortunato. la risoluzione teorica è però sempre dipendente dal diametro e oltre non si può andare.
Non ho l'esperienza per dirti se la differenza di costo vale la candela, dipende dal tipo di risultati fotografici a cui aspiri, spero di essere stato comunque utile

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[Angelo_C]

Però in tutto il discorso non ho ancora capito a quale uso sarebbe destinato il rifrattore, secondo me discriminante importantissima per definire la scelta.

L'esprit 80 è un f/5 (focale 400 mm) mentre il "classico" 80ED è un f/7,5 (600 mm di focale), quindi se l'uso è in ambito fotografico, la differenza di focale del 50% si sente tantissimo.
Relativamente alla caustica dei due strumenti, la correzione del colore è molto simile in valore assoluto (ovviamente è relativamente migliore quella dell'esprit se consideriamio la differenza di focale) nei due strumenti, se l'uso è prevalentemente visuale (il classico "mordi e fuggi") meglio l'80ED in virtu di uno sferocromatismo un po meglio controllato (in virtù della focale piu lunga).

Poi per la questione APO non APO, ormai questa definizione (come quelle di ED, SD, UD, ecc) è usata (spesso a sproposito) solo in ambito commerciale, la definizione rigorosa che ne diede Ernst Abbe (ben riassunta da uno scritto del purtroppo scomparso Thomas M. Back ► http://www.csun.edu/~rprovin/tmb/definition.html ) è rispettata da ben pochi prodotti commerciali definiti APO.

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[Alessbonsai]

Però in tutto il discorso non ho ancora capito a quale uso sarebbe destinato il rifrattore, secondo me discriminante importantissima per definire la scelta.

il discorso è nato perche girando nei siti vedo che in vendita ci sono aperture uguali ma con tante definizioni apo ed ecc ecc
E' questo il punto, io ho preso come esempio un 80 ma il discorso è generico. perché preferire un apo o un ed quando alla fine sono quasi uguali in visuale?
e quando poi in fotografia la differenza è minima?
Poi ci sono sicuramente differenze evidenti.

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[Angelo_C]

Come ho detto, in visuale è sempre preferibile il rifrattore (a parità di diametro) piu "lungo" (ingombri permettendo), perché generalmente ha la sferica (secondo me l'aberrazione di gran lunga piu importante in visuale) meglio corretta che in un "corto".

In fotografia quello che comanda è in primis la focale da cui deriva l'ampiezza del campo inquadrato (relativamente alle dimensioni del sensore utilizzato), poi il rapporto focale, da cui derivano i tempi di esposizione e di conseguenza di queste due caratteristiche la tipologia degli oggetti celesti che si possono utilmente riprendere, quindi non è questione che l'apo e meglio a prescindere, è che se ti serve una focale particolarmente corta (per riprese di campi larghi) e non riprendi in banda stretta (con l'uso di filtri per tricromia o quadricromia) allora è preferibile l'apo, ma non perché è migliore e basta, ma per via della correzione colore che nonostante la corta focale è comparabile con quella di uno strumento paridiametro di focale piu lunga.

Alla fine la scelta dello strumento si fa in base alle proprie necessità.

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[Roberto Coleschi]

Personalmente, se lo strumento (a parità di apertura e focale) fosse dedicato all'astrofotografia, mi accerterei della qualità del campo corretto; ovvero: per me sarebbe di gran lunga preferibile un po' di falso colore rispetto a un campo curvo. Non a caso, gli strumenti progettati a campo piano sono sempre più costosi perchè il progetto ottico è più complesso da realizzare. Non sempre, gli spianatori risolvono i problemi, a volte ne aggiungono altri...

[Angeloma]

Come ho detto, in visuale è sempre preferibile il rifrattore (a parità di diametro) piu "lungo" (ingombri permettendo), perché generalmente ha la sferica (secondo me l'aberrazione di gran lunga piu importante in visuale) meglio corretta che in un "corto".

È a causa di ciò, che i rifrattori acromatici economici "veloci" non tollerano gli ingrandimenti spinti e sono inadatti per l'osservazione planetaria (oltre al cromatismo sensibile).
Al contrario, quando le ottiche sono particolarmente ben curate e le aberrazioni corrette, come nella serie Scopos di Baader, si riesce a fuocheggiare anche con ingrandimenti molto elevati in rapporto all'apertura.

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[Alessbonsai]

infatti ieri sera ho provato un vixen acrocissimo 70/900 e mi sono spinto fino al 5 mm e non noto degrado nell'immagine, al contrario del 120/600 che potevo spingere al massimo con un 10mm gia era impastato, è vero che lo strumento non è nato per questo uso, ala fine un 70/900 acro usato bene rilascia immagini gradevoli
Marte e Saturno, la Luna non c'era, sono molto meglio con un f13
Un apocromatico della stessa lunghezza dovrebbe reggere ancora più ingrandimenti

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