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  1. #71
    SuperNova L'avatar di cherubino
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    Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2

    Il sensore ha caratteristiche interessanti:

    https://www.framos.com/wp-content/up...1.1d_Brief.pdf

    Un imx 415 starvi con pixel da 1,45 nm e con una (e qui è un bene ma può essere un male quindi va filtrata a mio avviso in molte condizioni) QE nel NIR veramente interessante.

    Paolo

  2. #72
    Nana Rossa L'avatar di Adriano_SW
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    Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2

    Citazione Originariamente Scritto da cherubino Visualizza Messaggio
    ... QE nel NIR veramente interessante.
    Interessante. Il QE (NIR compreso) ricalca quello del sensore dell'ASI290MC. Peccato il piccolo diametro del primario che preclude l'utilizzo del NIR.
    Pero' se uno avesse sottomano un IR Pass 807, una prova potrebbe farla.

    NIR.jpg

  3. #73
    Sole L'avatar di altazastro
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    Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2

    Io il livestacking con Sharpcap (e camera mono 178MM o 183MM) l'avevo già fatto con il Samyang 135mm, con lo Skywatcher Evoguide 50ED, con il TS 72/432 e pure con il C6, e almeno le soluzioni con Samyang ed Evoguide sono abbastanza compatte, anche sec'è sempre il cavo verso il notebook ed il notebook, a meno che uno non si prenda Asiair, ovvero si prenda un PC stick e metta tutto il software sopra per poi controllare in Remote Desktop.

    Ci avevo anche pensato: AZ-Gti, Evoguide 50ED, camera ASI, PC stick "nastrato" sopra e tutto sommato avevo un equivalente più del Vaonis Vespera che dell'Unistellar, con in più l'opzione camera mono ... e costava molto meno, ma alla fine mi sono convinto a provare la soluzione "chiavi in mano".

    Se faranno qualche passo per rendere più semplice l'accesso ai file raw, o in realtà anche solo allo stack finale in formato FITS (che il sistema produce perché te lo mettono nei download), la qualità delle immagini offline aumenta parecchio, quella online, concordo, non sarà mai gestibile come quella di Sharpcap, ma torniamo alla questione delle "chiavi in mano" ... io preferirei un sensore mono, ma è ovvio che il grande pubblico vuole i colori.

    In merito al DWARF II, non lo conoscevo, ma avevo già escluso il Vaonis Vespera (molto più caro del DWARF ma con focale simile) proprio perché, almeno dal mio punto di vista, anche i 250 mm di focale dell'Evoguide limitavano un po' troppo il range di oggetti visibili con una certa soddisfazione, i 450 mm dell'Equinox sono equivalenti ai 432 del TS 72/432, con il quale avevo già fatto un po' di esperienza su range di oggetti visibili.

    Poi Unistellar ti dà anche uno "zoom elettronico" (leggi interpolazione) 3X che ti fa vedere anche la Eskimo ... ma la qualità è ovviamente piuttosto ridotta.

  4. #74
    Nana Bruna L'avatar di gtrin
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    Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2

    Con il Vespera c'è il "mosaic mode" che permette un fov di 3,2° x1,8° con possibilità di variare le dimensioni e risoluzione da 8,2 Mpx

  5. #75
    Sole L'avatar di altazastro
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    Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2

    La notte scorsa era luna piena e secondo le previsioni doveva essere pure una notte serena, con progressivo miglioramento della trasparenza dopo le 22.
    Purtroppo in realtà il cielo è solo andato peggiorando in termini di trasparenza, tanto che alle 2 c'era addirittura una leggera nebbiolina (sarà stato buono il seeing).

    In questo contesto mi sono impegnato a migliorare la collimazione dell'Equinox 2, senza riuscire tuttavia ad eliminare il coma fino ai bordi (meglio nella parte inferiore che in quella superiore dell'immagine, un po' meglio a destra che a sinistra) e poi a mettere a fuoco al meglio tramite la maschera di Bathinov in dotazione.

    Riducendo il guadagno sono riuscito a tirare fuori un po' di colore sulle stelle anche nella visione live e sui file PNG (ovvero senza bisogno dei fits grezzi), mentre le stelle di luminosità intermedia soffrono sempre di una certa "squadratura" per colpa degli spikes che iniziano ad emergere (mentre non ci sono su quelle più deboli) ma non "vengono fuori" propriamente come nelle stelle più luminose.

    Mi sa che questo è proprio un difetto strutturale dovuto agli spessi supporti del sensore ed eliminabile solo con pesanti interventi in post-processing (in pratica rifai le stelle interessate).

    Ho comunque tirato fuori un discreto M38 e poi un NGC2419 che mi è piaciuto davvero, ben sapendo quanto questo soggetto sia difficile per telescopi di questa apertura e lunghezza focale.

    Infine ho provato a fare un paio di galassie, ma non mi ero reso conto di quanto il cielo fosse peggiorato: è un effetto collaterale del riprendere seduto sul divano di casa, ma dall'altra anche un tributo a quanto buono sia il telescopio in contesto EAA anche in condizioni sfavorevoli.

    La NGC 2903 che è venuta fuori dopo un'ora (ed era già quasi così dopo 15 minuti) non ha dignità fotografica, ma dà l'idea di cosa si riesca comunque ad ottenere "visivamente" (nel senso EAA) anche in condizioni di cielo pesantemente sfavorevoli (quando ho chiuso ho contato 4 stelle sopra i 60 gradi e la polare non era più visibile).

    M38

    NGC2419

    E infine NGC2903 nella nebbia:

    eVscope-20230321-004051.jpg

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  6. #76
    Nana Rossa L'avatar di Adriano_SW
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    Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2

    Una curiosita': come si presenta la zona dove si trova il sensore? E' piatta e composta solo dal sensore oppure ci sono degli elementi ottici (es: correttore di coma) che determinano la presenza di un 'treno ottico' allungato ? Domando questo perche' esaminando alcune delle tue foto (vecchie e nuove, pero' non raw ma processate) con ASTAP con il tool 'image inspection' (F5), si nota sempre un forte tilt (severe). Se tilt del treno ottico allungato non e', allora potrebbe forse dipendere dal piano del sensore stesso.

    M38_T.jpg

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  7. #77
    Sole L'avatar di altazastro
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    Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2

    Non mi sembra non ci sia niente prima del sensore, e se ci fosse un correttore di coma mi sa che lo direbbero.

    In compenso per vedere meglio il sensore mi è venuta la bella idea di smontare il primario e quindi la collimazione sarà da rifare comunque.

    Vero è che con un newton prima o poi lo specchio lo devi smontare per pulirlo, ma io non son o un mago con la meccanica e potrei averlo creato io il tilt adesso, in quanto anche se ho fatto diversi tentativi, le due viti inferiori erano comunque più dure di quelle superiori (lo specchio viene tolto con il tubo parallelo al suolo, o in lieve pendenza verso il basso per sicurezza).

    Spero di non aver peggiorato il tutto, vedrò la prossima volta che ci sarà qualche stella in cielo, ma adesso tocco il meno possibile.

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  8. #78
    Sole L'avatar di altazastro
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    Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2

    Comunque, di già che ci siamo, questa è la foto del sensore:

    IMG_2234.jpg

    Poi, per rincuorarmi un po' ho improvvisato una stella artificiale ad una decina di metri (di più non avevo in casa): sembra buono ma non so quanto sia affidabile.

    IMG_0301.jpg

  9. #79
    Nana Rossa L'avatar di Adriano_SW
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    Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2

    Inquadrando una luce uniforme si potrebbe verificare la distribuzione della luce. La tua ultima foto sembra ad esempio piu' 'carica' a dx:

    UE2.jpg

  10. #80
    Sole L'avatar di altazastro
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    Re: La mia scelta eretica: Unistellar Equinox 2

    Può darsi, ma non ci voglio diventare scemo, io non sono un perfezionista, anche perché tendo a perdere la pazienza e poi faccio danni.

    Quindi mi accontento di ciò che ritengo abbastanza buono, anche perché ho l'impressione che se dovessi portare in escursione il telescopio dovrei comunque rifare il tutto, quindi inutile batterci troppo la testa.

    Ho approfittato della scorsa notte, alquanto velata e quindi buona solo per oggetti stellari, per fotografare una serie di ammassi aperti e li ho messi su Astrobin in forma originale, senza alcun post-processing, eccetto un leggero boost dei colori.

    In questo modo si può vedere il prodotto "grezzo" (al netto di ciò che fa il suo software, ovviamente) fornito dall'Equinox 2, a piena risoluzione e senza alcun ritocco successivo.

    https://www.astrobin.com/0409s4/

    https://www.astrobin.com/ev4jre/

    Chiaro che non sono perfette, ma per quello che mi riguarda già buone, considerando che se dovessi pubblicarle come foto "estetiche", farei il crop delle zone esterne, applicherei la deconvoluzione, ed eventualmente un po' di arrotondamento se ci fosse ancora qualche stella "ribelle".

    Piuttosto, ho provato la funzione di ASTAP che esamina il tilt sulle sette foto della notte scorsa e mi è venuto fuori di tutto, da "almost none" a "extreme", cosa che sinceramente mi lascia qualche dubbio sull'affidabilità/credibilità della funzione, considerando che le foto sono state prese nell'intervallo di un paio di ore, con il telescopio che non faceva niente altro che spostarsi da un oggetto all'altro.
    Ultima modifica di altazastro; 23-03-2023 alle 11:18

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